Bulimia e approccio psicoterapeutico

Buongiorno,
scrivo per un mio familiare 25 enne.
Dopo un dimagramento importante ( 35 KG), ottenuto nel giro di un anno e sotto la guida di un nutrizionista, questa persona ha cominciato a sviluppare delle crisi bulimiche incontrollate. Inizialmente seguite da vomito spontaneo o talvolta provocato. Sono crisi che lo colgono in casa con l'' ingestione di tutto ciò che capita a tiro. Ha intrapreso un percorso psicoterapico, non ho ben capito con quale orientamento. Volevo chiedervi, secondo le ultime acquisizioni della scienza quale è la psicoterapia che si è rivelata più utile per affrontare e risolvere queste problematiche? Esistono cure farmacologiche di supporto che possano aiutare?
garzie
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
Gentile Utente,
sarebbe opportuno conoscere il parere della persona interessata sul percorso psicoterapico in atto, da quanto tempo è iniziato, quale eventuali benefici finora apprezzati, come si trova con il suo curante.

Non è infrequente che a diete drastiche e a un dimagrimento importante seguano poi comportamenti come quelli descritti riguardo al suo familiare, bisognerebbe però capire quale fosse la situazione pregressa alla dieta , non solo a livello peso, ma alla luce di molti altri elementi rilevabili solo direttamente

In ogni caso i disturbi del comportamento alimentare devono essere prima accuratamente diagnosticati e poi curati in modo idoneo. In linea generale beneficiano dell'apporto sinergico di più specialisti (psicoterapeuta, psichiatra, nutrizionista ecc) secondo il caso specifico.

Su questo sito può trovare alcuni articoli in merito come ad esempio questi

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1211-i-disturbi-del-comportamento-alimentare-che-cosa-sono-e-come-si-curano.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1121-cibo-e-ossessione-quando-la-malattia-sta-nella-dieta.html

Se il suo familiare ne sentisse la necessità ci può scrivere direttamente. Non è possibile dare risposte compiute, pur nei limiti di un consulto on line, riguardo terze persone.

Cordialità

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Utente
Utente
G. ma dott. ssa Rinella ,
intento innanzitutto ringraziarla per la risposta e la sua tempestività. Comprendo benissimo le sue considerazioni, tuttavia io intendevo avere solo un' informazione generica, ammesso che si possa dare, ovvero quale orientamento psicoterapico più sovente si usa per affrontare i disturbi del comportamento alimentare come quello descritto.
La ringrazio ancora, buon lavoro
[#3]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
Trova informazioni negli articoli indicati ai link.

Ci faccia magari scrivere dal diretto interessato, rispondere al buio riguardo ad una terza persona è prassi scorretta per di più senza ulteriori informazioni come ad esempio quella relativa alla diagnosi che sarebbe stata fatta e al percorso psicoterapico in atto nonché altri importanti elementi -come già le ho specificato- pur nei limiti imposti da un consulto on line.

[#4]
Utente
Utente
la ringrazio ancora, pur non condividendo in tutto le sue considerazioni.
Buon lavoro
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