Tanatofobia
Sono una ragazza di 18 anni, ed anche se stento a crederlo anch'io, soffro di tanatofobia. No, non sono dei semplici attacchi d'ansia periodici, sono interrogativi senza risposta che non posso controllare e che entrano nella mia mente senza il mio permesso.
Domande come ''Chi siamo? Dove andiamo? Che senso ha la vita se poi vi è la morte?'' ce le siamo fatte sicuramente tutti, Ma qui la situazione è diventata ingestibile: gli attacchi d'ansia sono forti, alla mia tanatofobia si collega anche la mia claustrofobia, quindi gli attacchi d'ansia mi arrivano soprattutto sotto la doccia (che è chiusa) od ancora peggio nel letto, prima di addormentarmi. La notte vado in apnea, mi sveglio e quando gli attacchi d'ansia sono forti arrivo a prendere i capelli fra le mani (tirandoli forte) e urlare per tutta casa.
Sono una persona che durante l'infanzia ha sofferto tanto a causa del padre, e non so se quest'informazione possa essere utile, inoltre sono molto sola, ho una sola amica ed un fidanzato che mi rende felice, ma anche in sua presenza a volte mi capita di avere pensieri cattivi che mi portano al panico. Oltretutto i miei attacchi d'ansia durano da ben 9 anni e sono cominciati nel momento in cui la mia maestra di matematica mi svelò la piccola, grande verità che recita così: si nasce per morire.
A volte credo di aver paura della morte perché è qualcosa che non posso gestire. Evito di pensarci, evito l'argomento, evito i funerali e tutto ciò che concerne la morte, e già il fatto che io ne stia parlando mi porta a tremare con le mani mentre digito. Sono terrorizzata e non so più come andare avanti.
Circa due anni fa a causa della mia tanatofobia ho sperimentato la depressione, dalla quale sono uscita grazie alla psicologa, ma mi rendo conto che non è come due anni fa: durante la depressione avevo anche poca autostima di me stessa, vedevo il mondo in modo pessimistico e critico.
Non riesco a rassegnarmi al fatto che questo sia il mio destino ed un po' il destino di tutti. Eppure è una cosa così naturale.
La paura mi sta divorando. E non riesco a reggere più questo fardello. Io so che questa è una cosa che difficilmente può essere sconfitta, ma se avete consigli o potete in qualche modo aiutarmi, sarò felice di ascoltarVi tutti.
Grazie mille.
-M
Domande come ''Chi siamo? Dove andiamo? Che senso ha la vita se poi vi è la morte?'' ce le siamo fatte sicuramente tutti, Ma qui la situazione è diventata ingestibile: gli attacchi d'ansia sono forti, alla mia tanatofobia si collega anche la mia claustrofobia, quindi gli attacchi d'ansia mi arrivano soprattutto sotto la doccia (che è chiusa) od ancora peggio nel letto, prima di addormentarmi. La notte vado in apnea, mi sveglio e quando gli attacchi d'ansia sono forti arrivo a prendere i capelli fra le mani (tirandoli forte) e urlare per tutta casa.
Sono una persona che durante l'infanzia ha sofferto tanto a causa del padre, e non so se quest'informazione possa essere utile, inoltre sono molto sola, ho una sola amica ed un fidanzato che mi rende felice, ma anche in sua presenza a volte mi capita di avere pensieri cattivi che mi portano al panico. Oltretutto i miei attacchi d'ansia durano da ben 9 anni e sono cominciati nel momento in cui la mia maestra di matematica mi svelò la piccola, grande verità che recita così: si nasce per morire.
A volte credo di aver paura della morte perché è qualcosa che non posso gestire. Evito di pensarci, evito l'argomento, evito i funerali e tutto ciò che concerne la morte, e già il fatto che io ne stia parlando mi porta a tremare con le mani mentre digito. Sono terrorizzata e non so più come andare avanti.
Circa due anni fa a causa della mia tanatofobia ho sperimentato la depressione, dalla quale sono uscita grazie alla psicologa, ma mi rendo conto che non è come due anni fa: durante la depressione avevo anche poca autostima di me stessa, vedevo il mondo in modo pessimistico e critico.
Non riesco a rassegnarmi al fatto che questo sia il mio destino ed un po' il destino di tutti. Eppure è una cosa così naturale.
La paura mi sta divorando. E non riesco a reggere più questo fardello. Io so che questa è una cosa che difficilmente può essere sconfitta, ma se avete consigli o potete in qualche modo aiutarmi, sarò felice di ascoltarVi tutti.
Grazie mille.
-M
[#1]
"Circa due anni fa a causa della mia tanatofobia ho sperimentato la depressione, dalla quale sono uscita grazie alla psicologa, ma mi rendo conto che non è come due anni fa: durante la depressione avevo anche poca autostima di me stessa, vedevo il mondo in modo pessimistico e critico. "
Gentile Utente,
Da tutte le fobie, sempre se la problematica principale è la fobia o la depressione, se ne viene fuori con le terapie combinate:
Psicoterapia e farmaco terapia
Ha assunto anche farmaci?
Da quanto tempo ha concluso la terapia dalla Collega?
Mi viene da pensare che forse doveva lavorare ancora su di se.
La regressione dei sintomi non equivale alla guarigione
Ne discuta con la dottoressa che l'ha avuta in cura
Gentile Utente,
Da tutte le fobie, sempre se la problematica principale è la fobia o la depressione, se ne viene fuori con le terapie combinate:
Psicoterapia e farmaco terapia
Ha assunto anche farmaci?
Da quanto tempo ha concluso la terapia dalla Collega?
Mi viene da pensare che forse doveva lavorare ancora su di se.
La regressione dei sintomi non equivale alla guarigione
Ne discuta con la dottoressa che l'ha avuta in cura
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.7k visite dal 01/12/2015.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.