Gelosia per la prima famiglia del mio fidanzato
Buongiorno, sono a chiedere aiuto a causa della forte gelosia che provo per la prima famiglia del mio fidanzato. Lui ha quarant'anni una ex moglie e un figlio. Io trentaquattro e non sono mai stata sposata nè ho figli. Lui è un ottimo padre molto presente con il figlio ma è anche un uomo professionalmente molto impegnato e possiamo vederci molto poco visti i suoi molti impegni. Ci vediamo a fine settimana alternati e qualche ora durante la settimana. Ma vorrei di più. Vorrei una convivenza ma lui dice che non è ancora possibile perchè se la ex moglie lo sapesse gli creerebbe problemi. Io però mi sento poco importante nella sua vita e ho iniziato ad essere gelosa con lui cosa che peraltro non sono mai stata con nessun altro in passato. Sono gelosa del fatto che lui abbia vissuto già esperienze come il matrimonio e un figlio tanto desiderato con un'altra che non sono io e a cui rimarrà legato per sempre, in più la ex moglie più volte ha tentato di ritornarci insieme e quando va a casa di lei, magari per riconsegnare il figlio, mi irrigidisco, divento nervosa e frustrata. Capisco che il problema è solo in me, vorrei avere di più di quello che lui può darmi. Chiedo aiuto, dei consigli su cosa fare, potete consigliarmi qualche testo per poter lavorare anche da sola per risolvere questo mio grande disagio, mi sta facendo diventare una persona che non sono mai stata. Infinitamente grazie
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"Capisco che il problema è solo in me, vorrei avere di più di quello che lui può darmi. "
La progettualità all'interno di una relazione di coppia se non è condivisa inevitabilmente rischia di creare una distanza affettiva che interferisce con l'evoluzione della relazione stessa. Sarebbe importante che questi aspetti venissero condivisi esplicitamente tra i partner altrimenti possono alimentare un disagio che non riguarda la relazione stessa.
Le librerie sono piene di manuali di auto-aiuto ma la loro lettura non può sostituire un momento di confronto nel quale ciascun partner possa esprimere i propri bisogni affettivi anziché limitarsi a colpevolizzare l'altro, o peggio, se stessi.
Il suo disagio sembrerebbe non derivare tanto dall'impossibilità ad avviare una convivenza, quanto dall'insicurezza percepita nella relazione di coppia che alimenta gelosia, frustrazione nonché sensi di colpa.
La progettualità all'interno di una relazione di coppia se non è condivisa inevitabilmente rischia di creare una distanza affettiva che interferisce con l'evoluzione della relazione stessa. Sarebbe importante che questi aspetti venissero condivisi esplicitamente tra i partner altrimenti possono alimentare un disagio che non riguarda la relazione stessa.
Le librerie sono piene di manuali di auto-aiuto ma la loro lettura non può sostituire un momento di confronto nel quale ciascun partner possa esprimere i propri bisogni affettivi anziché limitarsi a colpevolizzare l'altro, o peggio, se stessi.
Il suo disagio sembrerebbe non derivare tanto dall'impossibilità ad avviare una convivenza, quanto dall'insicurezza percepita nella relazione di coppia che alimenta gelosia, frustrazione nonché sensi di colpa.
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
[#2]
Gentile Utente,
Anche io, come la collega, le suggerisco di farsi aiutare.
Immagino che debba essere difficilissimo venire dopo:
dopo una moglie, una famiglia e dei figli che manterranno il legame genitoriale tra i due, sempre immutato.
Se continua così però, comprometterà la sua nuova coppia e la fatica di stare in coppia supererà l'amore provato.
Mi chiedo come e se è stata amata da bambina?
Se si sente sufficientemente autonoma nella coppia, o è dipendente?
Se ha degli stai suoi, come lavoro, hobby, amici, passioni, oppure ha investito tutto nel suo lui?
Provi a riflettere su questi punti e legga queste letture dovrebbero darle uno spunto di riflesisone.
http://www.valeriarandone.it/articoli/154-gli-amore-dipendenti-dipenden
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4078-l-amore-affamato-la-dipendenza-d-amore.html
Anche io, come la collega, le suggerisco di farsi aiutare.
Immagino che debba essere difficilissimo venire dopo:
dopo una moglie, una famiglia e dei figli che manterranno il legame genitoriale tra i due, sempre immutato.
Se continua così però, comprometterà la sua nuova coppia e la fatica di stare in coppia supererà l'amore provato.
Mi chiedo come e se è stata amata da bambina?
Se si sente sufficientemente autonoma nella coppia, o è dipendente?
Se ha degli stai suoi, come lavoro, hobby, amici, passioni, oppure ha investito tutto nel suo lui?
Provi a riflettere su questi punti e legga queste letture dovrebbero darle uno spunto di riflesisone.
http://www.valeriarandone.it/articoli/154-gli-amore-dipendenti-dipenden
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4078-l-amore-affamato-la-dipendenza-d-amore.html
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.2k visite dal 30/11/2015.
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