Vivere una vita immaginaria
E' molto difficile spiegarmi, ma ci proverò..
Avete presente quando da bambini si ha il famoso amico immaginario?
Bene, ormai sono grande e continuo un po' su quella scia.
Quando sono sola in pratica mi abbandono alla fantasia, immaginando cose e persone che in realtà non esistono. E’ una cosa che va avanti fin da quando ero piccola.. è continuata in adolescenza e ora che ho 27 anni mi domando fino a quando continuerà.. In pratica mi costruisco ogni giorno tutto un mondo, con amici inesistenti e situazioni inventate. Pur distinguendo bene tra reale ed irreale, per me è come un passatempo molto piacevole, trascorro ore in compagnia di queste “vite”. In pratica immagino di avere una vita diversa da quella che ho e di essere un’altra persona, con un volto diverso. La prendo e la mollo quando voglio.. Immagino, disfo, cambio... Mi racconto più volte. Eppure credo sinceramente che la mia vita sia normale, di essere io normale.. ho dei buoni amici, un lavoro che amo.. una vita con i suoi alti e bassi, questo sì, ma tutto sommato penso di vivere una vita serena. Il che mi porta a domandarmi, soprattutto ultimamente, che bisogno c’è? Perchè francamente questo “bisogno ” è ritornato prepotentemente negli ultimi tempi. Per un po’ la mia fanastia aveva smesso di galoppare, e mi stava anche bene! Non mi basta dire: ok, ora basta non lo faccio più.. perchè a volte ne sento proprio l’esigenza. Ho sempre pensato che in fondo non sia assolutamente una cosa preoccupante, ma allo stesso tempo non sia neanche una cosa da raccontare in giro.. Proprio perchè non ne ho mai parlato con nessuno, non ho mai avuto un riscontro in tal senso e per questo motivo ho pensato di scrivere a voi esperti...
Avete presente quando da bambini si ha il famoso amico immaginario?
Bene, ormai sono grande e continuo un po' su quella scia.
Quando sono sola in pratica mi abbandono alla fantasia, immaginando cose e persone che in realtà non esistono. E’ una cosa che va avanti fin da quando ero piccola.. è continuata in adolescenza e ora che ho 27 anni mi domando fino a quando continuerà.. In pratica mi costruisco ogni giorno tutto un mondo, con amici inesistenti e situazioni inventate. Pur distinguendo bene tra reale ed irreale, per me è come un passatempo molto piacevole, trascorro ore in compagnia di queste “vite”. In pratica immagino di avere una vita diversa da quella che ho e di essere un’altra persona, con un volto diverso. La prendo e la mollo quando voglio.. Immagino, disfo, cambio... Mi racconto più volte. Eppure credo sinceramente che la mia vita sia normale, di essere io normale.. ho dei buoni amici, un lavoro che amo.. una vita con i suoi alti e bassi, questo sì, ma tutto sommato penso di vivere una vita serena. Il che mi porta a domandarmi, soprattutto ultimamente, che bisogno c’è? Perchè francamente questo “bisogno ” è ritornato prepotentemente negli ultimi tempi. Per un po’ la mia fanastia aveva smesso di galoppare, e mi stava anche bene! Non mi basta dire: ok, ora basta non lo faccio più.. perchè a volte ne sento proprio l’esigenza. Ho sempre pensato che in fondo non sia assolutamente una cosa preoccupante, ma allo stesso tempo non sia neanche una cosa da raccontare in giro.. Proprio perchè non ne ho mai parlato con nessuno, non ho mai avuto un riscontro in tal senso e per questo motivo ho pensato di scrivere a voi esperti...
[#1]
Cara signorina,
La demarcazione fra i sogni ad occhi aperti e la realta' sta proprio nel rendersi sempre conto che si tratta di due entita' diverse.
Chi non si rifugia nei sogni talvolta?
E' un modo facile di sopportare delle realta' non sgradevoli ma diciamo "perfettibili".
Lei ci indica di vivere in una realta' soddisfacente, ma l'esigenza di questi "sogni ad occhi aperti" farebbe ipotizzare che qualche area non proprio satura di soddisfazione possa esserci.
E che Lei controlla in questo modo.
Se tale esigenza dovesse ampliarsi forse sarebbe il caso di prenderne atto e perche' no, chiedere un consulto psicoterapeutico.
I migliori auguri cara signorina!
La demarcazione fra i sogni ad occhi aperti e la realta' sta proprio nel rendersi sempre conto che si tratta di due entita' diverse.
Chi non si rifugia nei sogni talvolta?
E' un modo facile di sopportare delle realta' non sgradevoli ma diciamo "perfettibili".
Lei ci indica di vivere in una realta' soddisfacente, ma l'esigenza di questi "sogni ad occhi aperti" farebbe ipotizzare che qualche area non proprio satura di soddisfazione possa esserci.
E che Lei controlla in questo modo.
Se tale esigenza dovesse ampliarsi forse sarebbe il caso di prenderne atto e perche' no, chiedere un consulto psicoterapeutico.
I migliori auguri cara signorina!
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#2]
Gentile ragazza, di cosa si occupa nella vita?
Se si rende conto da sola che si tratta di fantasie, il problema non sussiste, a meno che queste fantasie non limitano la sua vita reale. A quanto ci dice, questo sembra non accadere, lei ha notato solo che vi si rifugia più spesso.
Allora la domanda da porsi sarebbe se c'è qualcosa che la preoccupa particolarmente in questo periodo e, se sì, di cosa si tratta: è una situazione complessa? Temporanea? Si prolungherà? Sa come affrontarla?
Un caro saluto,
Se si rende conto da sola che si tratta di fantasie, il problema non sussiste, a meno che queste fantasie non limitano la sua vita reale. A quanto ci dice, questo sembra non accadere, lei ha notato solo che vi si rifugia più spesso.
Allora la domanda da porsi sarebbe se c'è qualcosa che la preoccupa particolarmente in questo periodo e, se sì, di cosa si tratta: è una situazione complessa? Temporanea? Si prolungherà? Sa come affrontarla?
Un caro saluto,
Dott.ssa Giselle Ferretti Psicologa Psicoterapeuta
www.giselleferretti.it
https://www.facebook.com/giselleferrettipsicologa?ref=hl
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 17.7k visite dal 29/11/2015.
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