Problema a raggiungere l'erezione a causa di fantasie di incesto

Gentilissimi specialisti,
sono una ragazza di 24 anni. Mi piacerebbe chiedervi un parere per un problema psicologico che affligge non me ma il mio ragazzo. So che sarebbe più giusto se fosse lui a contattare un medico ma purtroppo da parte sua ho visto molta confusione e incertezza a riguardo. Premetto che la nostra è una storia recente (di circa 3/4 mesi) e che lui, quando abbiamo cominciato a frequentarci, era vergine.
Fin da subito ho notato alcune sue difficoltà durante il rapporto come appunto il non essere in grado di raggiungere la completa erezione, o se raggiunta, il non poterla mantenere. Questa situazione si aggrava ulteriormente quando si cerca di avere un coito a tutti gli effetti. Un po' sorpresa e preoccupata della cosa gli chiesi spiegazioni. Lui dopo molti tentennamenti mi ha risposto che solitamente da solo riesce ad eccitarsi/eiaculare perfettamente, che anzi si masturba regolarmente 1/2 volte al giorno. Fin qui non mi sono più di tanto preoccupata: poteva trattarsi solo di ansia o nervosismo. Più avanti tuttavia lui mi ha confessato che l'unica e sola fantasia che riesce a provocargli un'erezione completa e duratura è l'immaginare, leggere, guardare, video che hanno come argomento rapporti incestuosi tra fratelli o tra padre e figlia. Essendo sempre stata una delle sue fantasie preferite non si è reso conto che durante l'adolescenza a poco a poco questo è diventato l'unico modo per eccitarsi, al punto che, quando è assieme a me sente di non riuscire a concentrarsi abbastanza per mantenere l'erezione; quasi che l''essere in due fosse una distrazione. Vorrei chiarire che secondo me è perfettamente normale avere fantasie un po' strane e che di per se non ci sarebbe niente di male, mi fa solo preoccupare il fatto che questo sia l'unico canale attraverso cui lui riesce ad eccitarsi. Mi piacerebbe trovare un modo per aiutarlo perché vedo che è una cosa che lo fa stare male ma non saprei proprio come fare!
Spero di essere stata abbastanza chiara e di essermi fatta capire. Se qualcuno volesse o potesse rispondermi ne sarei molto felice. Grazie.
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Cara ragazza,
Come Lei ha intuito sarebbe necessario che ad attivarsi fosse il Suo ragazzo.
Che lo faccia Lei non significhera' nulla per lui.
Se davvero tali fantasie lo coinvolgono e lo disturbano dovrebbe rivolgersi ad uno psicoterapeuta.
Secondo il modello psicodinamico a cui faccio riferimento il periodo infantile e' una fase dello sviluppo sessuale molto rilevante e puo' dare origine a diverse fantasie che andrebbero opportunamente elaborate in una terapia.
Se per lui tali fantasie sono disturbanti Lei potrebbe consigliargli di ipotizzare il ricorso ad un terapeuta psicodinamico.
I migliori saluti.

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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Utente
Utente
Grazie mille Dottoressa, della gentile risposta! Sono consapevole che è un percorso che lui dovrà affrontare o decidere di affrontare da solo. La mia unica preoccupazione è poter capire se effettivamente è una cosa grave e dovrei preoccuparmi, oppure se sono io che mi preoccupo troppo ed è una cosa che può risolversi da sola col tempo.
Buona giornata!!!!
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Cara signorina,
Lei frequenta questo ragazzo solo da 3 mesi, quindi non credo proprio che sia il caso di doversi interessare di questi aspetti..
Si limiti a stare con lui serenamente! se pensa di poterci stare bene, e senza porsi interrogativi un po' troppo grandi... che ne pensa??
Le auguro un buon week end..
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Utente
Utente
Ha certamente ragione Dottoressa!! Mi rendo conto che spesso tendo ad essere un pochino ansiosa. Un po' più si semplicità e fatalismo nell'affrontare le situazioni e nel lasciarle svolgere secondo il loro regolare decorso può essere certamente utile!! La ringrazio intanto per il Suo tempo e la Sua solerzia nel rispondermi!
I mie più distinti saluti.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Ragazza,
Aggiungo qualche riflessione a quelle della collega che condivido.

Il d,e ha cause svariate ed a più livelli, le cause profonde come quelle da lei riferite sono da curare bene e con una psicoterapia, da sole non passano.

Lei, se pur, innamorata ed in pensiero, non può fare assolutamente nulla se non suggerirgli di farsi aiutare.
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