Valutazione psicologica
[#1]
Gentile Signora,
quanto riferisce assume un significato in relazione alla vita attuale del bambino e a molti aspetti che non ci è dato conoscere.
Si tratta di un bambino che fatica a staccarsi da lei e a frequentare la scuola?
Ci sono tensioni in famiglia?
Oltre a questo referto, piuttosto generico, non le è stata data alcuna spiegazione circa gli esiti della valutazione di suo figlio?
Le è stata proposta una presa in carico terapeutica del bambino e/o della famiglia per intervenire e modificare gli aspetti della situazione sui quali è opportuno lavorare?
quanto riferisce assume un significato in relazione alla vita attuale del bambino e a molti aspetti che non ci è dato conoscere.
Si tratta di un bambino che fatica a staccarsi da lei e a frequentare la scuola?
Ci sono tensioni in famiglia?
Oltre a questo referto, piuttosto generico, non le è stata data alcuna spiegazione circa gli esiti della valutazione di suo figlio?
Le è stata proposta una presa in carico terapeutica del bambino e/o della famiglia per intervenire e modificare gli aspetti della situazione sui quali è opportuno lavorare?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#2]
Gentile signora, come mai ha portato il bimbo dal neuropsichiatra, a Lei cosa ha detto ? Che problemi presenta questo bimbo ?
Semplificando questa diagnosi vuol dire che suo figlio si preoccupa un pò troppo, che è molto legato a Lei , alla sua famiglia, quasi troppo e che presenta una certa difficoltà a socializzare, a stare con gli altri bambini , forse anche a scuola..
Niente di tragico , mi pare , ci riscriva con più dettagli , potremmo aiutarla meglio.. Comunque sono i primi mesi di scuola , deve anche abituarsi,, non crede ?
Non si preoccupi troppo , perchè altrimenti la preoccupazione è circolare e si trasmette..Molti auguri !
Semplificando questa diagnosi vuol dire che suo figlio si preoccupa un pò troppo, che è molto legato a Lei , alla sua famiglia, quasi troppo e che presenta una certa difficoltà a socializzare, a stare con gli altri bambini , forse anche a scuola..
Niente di tragico , mi pare , ci riscriva con più dettagli , potremmo aiutarla meglio.. Comunque sono i primi mesi di scuola , deve anche abituarsi,, non crede ?
Non si preoccupi troppo , perchè altrimenti la preoccupazione è circolare e si trasmette..Molti auguri !
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
[#3]
Utente
Grazie delle risposte. La visita dal neuropsichiatra era una "tappa obbligata" per poter frequentare la logopedia che dovrebbe seguire visto che non pronuncia alcune parole correttamente. Il problema è che lui è totalmente l'opposto di quello che ha scritto il neuropsichiatra perchè è molto socievole e a scuola si trova benissimo e va volentieri. Anzi, pensavo che questi termini tecnici si riferissero al fatto che il bambino è a volte molto egoista e trova sempre il modo di stare al centro dell'attenzione. Ad esempio non teme situazioni nuove se si tratta di stare al centro dell'attenzione. A questo punto forse mi converrebbe farlo rivalutare da un altro psicologo?
[#5]
Utente
Quando me lo ha consegnato mi ha detto che non dovevo dare molte attenzioni a mio figlio e che gli avrebbe fatto bene il gioco di squadra. Tutto qui. Mio marito dice che il bambino è geloso della sorellina per questo a volte si comporta male. Ad esempio tutti i giorni è una tragedia per farlo studiare invece a scuola va volentieri perchè probabilmente l'ha presa come un gioco, cioè lui va per andare a fare amicizia, per stare al centro dell'attenzione e stop. Voi che dite?
[#6]
E' possibile che la gelosia per la sorellina abbia un ruolo nello scatenare i capricci del bambino, come dice suo marito, soprattutto se è cambiato dopo la sua nascita.
Come lei stessa suggeriva penso che sia una buona idea chiedere un consulto a uno psicologo che si occupi di Età Evolutiva per capire meglio il senso della valutazione ricevuta e anche ricevere qualche indicazione più precisa rispetto a quelle avute dal neuropsichiatra infantile.
Come lei stessa suggeriva penso che sia una buona idea chiedere un consulto a uno psicologo che si occupi di Età Evolutiva per capire meglio il senso della valutazione ricevuta e anche ricevere qualche indicazione più precisa rispetto a quelle avute dal neuropsichiatra infantile.
[#8]
Non c'è un criterio ben definito per questa scelta.
Dev'essere uno psicologo ovviamente in possesso del titolo professionale e che si occupi di bambini: legga il suo curriculum, se disponibile online, che può ad esempio includere esperienze nel campo, una laurea in Psicologia dello Sviluppo, una specializzazione in Psicoterapia dell'infanzia.
Può contattarlo e vedere come si trova: questo aspetto è molto soggettivo e quello che può essere un buon professionista per qualcuno può invece non piacere a qualcun altro, quindi non resta che provare.
Può anche chiedere al pediatra dei suoi figli se collabora con qualche psicologo in particolare e vedere come si trova a colloquio con quel professionista.
Dev'essere uno psicologo ovviamente in possesso del titolo professionale e che si occupi di bambini: legga il suo curriculum, se disponibile online, che può ad esempio includere esperienze nel campo, una laurea in Psicologia dello Sviluppo, una specializzazione in Psicoterapia dell'infanzia.
Può contattarlo e vedere come si trova: questo aspetto è molto soggettivo e quello che può essere un buon professionista per qualcuno può invece non piacere a qualcun altro, quindi non resta che provare.
Può anche chiedere al pediatra dei suoi figli se collabora con qualche psicologo in particolare e vedere come si trova a colloquio con quel professionista.
Questo consulto ha ricevuto 10 risposte e 1.4k visite dal 24/11/2015.
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