Vita sociale nel bambino

Salve, mi trovo ad affrontare una situazione per me difficile da gestire e vi chiedo un aiuto. Ho due figli, il più piccolo ha quasi 8 anni e frequenta la terza elementare. Nella sua classe ha fatto molta amicizia ed è felice di stare con gli amichetti e fin qui tutto ok. Alcune famiglie della classe (sono in tutto 13 bambini) hanno piacere di frequentarsi coinvolgendo in genere tutti i genitori, quindi due o tre week-end al mese, se non tutte le settimane, è un continuo di cene, uscite fuori porta la domenica, o bambini continuamente inviati a casa dell'uno o dell'altro, anche a dormire. Io trovo tutto questo frequentarsi piuttosto eccessivo per dei bambini di 8 anni. Ormai molti pretendono la cena fuori da Macdonald's ed ogni settimana vogliono invitare qualche amichetto a casa! Purtroppo quando qualcuno di loro (o i loro genitori) invita qualche compagno o escono fuori a cena il sabato, tutti i bambini della classe lo vengono a sapere, compreso mio figlio e diventa difficile dire di no. Almeno io lo trovo difficile! Io ritengo eccessiva questa "vita sociale" per i bambini, che non sono piccoli adulti! Loro assieme si divertono molto e quindi mi pesa dover dire no. Mi chiedo, sono io eccessivamente rigida (in realtà dico sempre sì ma ultimamente non vorrei e ci sto male) ? Non è troppo presto che passino le notti fuori casa? Questo week-end è previsto un pigiama party tutta la notte a casa di una di queste famiglie che organizza sempre, ma il giorno dopo hanno anche una festa di compleanno...a me sembra troppo. Io lavoro tutta la settimana e vorrei anche stare con i miei figli, non mi va di "liberarmene" come molti fanno....Aiutatemi a capire dove sbaglio e se sbaglio! Grazie.
[#1]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile Signora,
La Sua esigenza penso che debba essere partecipata e condivisa con i Suoi bambini.
Non e' certo un obbligo per nessuno partecipare sempre a queste iniziative, ma non puo' neanche essere Lei a lamentarsi dell'organizzazione che forse e' ben accetta agli altri.
Ne parli tranquillamente con i Suoi bambini manifestando loro il Suo piacere e desiderio di stare con loro quando gli impegni di lavoro glielo consentano e stabilite una soluzione gradevole per lei e per loro.
Auguri cara Signora!

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

[#2]
Utente
Utente
Mi scuso ma probabilmente non mi sono espressa bene. Io non mi lamento con gli interessati delle loro organizzazioni. Mi chiedevo se dal punto di vista educativo e del benessere psicologico del bambino, fosse corretto un tale stile di vita, pieno di impegni non strettamente "da bambini" con uscite serali e notturne, con la compagnia costante di qualche amichetto quasi a non riuscire più a star soli con la famiglia.
Mi chiedevo se fosse giusto per loro o se non potesse creare una visione della realtà, fatta di richieste sempre soddisfatte e di vista sociale eccessiva per dei bambini delle elementari, un po' distorta.
Grazie della sua gentile risposta.
[#3]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Cara Signora,
Forse la Sua considerazione classica della "vita sociale" che dovrebbero fare i bambini e' dovuta alla vita sociale che ha avuto Lei alla loro eta'.
Infatti spesso si fa un inconsapevole riferimento alla "propria" fanciullezza per immaginare cio' che puo' essere gradito alle nuove generazioni.
Su questo punto non credo pero' si possa generalizzare.
Se il tempo dei bambini viene "strutturato" dai genitori e se i tempi per studiare e riposare sono tenuti in debito conto non si puo' dire che tale struttura sia sbagliata.
I tempi attuali sono rapidi e presumibilmente cio' e' confacente alla cultura di tali genitori.
Potrebbe, come Le dicevo, dissociarsene Lei, dopo avere concordato con i Suoi figli, sulla opportunita' di farlo.
I migliori saluti cara Signora.
[#4]
Dr.ssa Magda Muscarà Fregonese Psicoterapeuta, Psicologo 3.8k 149
Cara signora, posso condividere con Lei la sensazione che tutta questa vita sociale sia troppa.. sono cambiati i tempi , come dice la Collega, provi a pensare se non sia possibile controproporre ai genitori qualche cosa da fare insieme voi adulti , un cinema con successive considerazioni davanti ad un panino e una birra per dire e i bambini a casa con la nonna, con la baby sitter , anche col papà qualche volta.. Ed anche portare voi i vostri figli a fare qualcosa di simpatico fuori , voi quattro.. D'altra parte bloccarli sempre a casa questi figli non si può.
Ma non fanno sport questi bimbi con allenamenti .. individuali..? Insomma signora , un pò bisogna cedere ed un pò barcamenarsi , ma anche prendere tutto con calma , senza tormentarsi troppo, che questo è il cosiddetto .. periodo di latenza , cioè il periodo di maggiore tranquillità nella vita dei bimbi..
Quindi un saggio controllo e una saggia gestione .. cari auguri

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it