Voglio raccontarvi la mia vita
Buonasera gentili dottori , ho una grandissima voglia di raccontarvi la mia vita perchè a nessuno interessa . Ho 18 anni e mi sento vivo anche se in realtà sono morto , morto dentro soffocato dalla rabbia e dalla solitudine . Sono nato così , forse per caso , sopravvissuto ad un parto difficilissimo , quasi impossibile . Da bambino ho trascorso la maggior parte della mia vita da solo , a piangere ogni santo giorno , perché umiliato e bullizzato per la mia obesitá e soprattutto per la mia debolezza sfruttata praticamente da tutti . Ora a distanza di anni mi guardo allo specchio , ho la barba , un fisico atletico e , sono diventato più forte a causa di quella solitudine che ancora mi pervade . Con i miei intrattengo un rapporto di odio - amore anche se ultimamente non mi considerano più di tanto per il pessimo rendimento scolastico . A scuola tutti i professori sono lamentati per il mio comportamento e questo fa soffrire molto mia madre , e in silenzio anche me . Sono un pessimo figlio , studente , fratello e amico e a dimostrarlo è stato il fatto che il mio migliore amico ( l' unica persona che mi ha fatto scoprire quanto di bello possa offrire il mondo ) , al suo diciottesimo compleanno non mi ha invitato , uccidendomi completamente . In amore è anche peggio , mi sono innamorato follemente di una donna 12 anni più grande di me , e di questo mi vergogno da morire , ma per quanto ci abbia provato non riesco a dimenticarla , lei non mi conosce affatto , non è sposata , e non intendo presentarmi a lei perchè la differenza di etá mi spaventa , così come anche i giudizi delle persone che da bambino mi hanno distrutto . Non sopporto più le chiacchiere futili delle persone , le loro scuse , le loro lamentele , mi sono trasformato in un disadattato sociale incompreso e rabbioso , io contro tutto il mondo che in realtà non mi ha mai voluto . Sono un ragazzo normale che in fin dei conti ha vissuto come qualunque altro , solo che ne ho viste e subite più degli altri tutto qua , ho visto la mia vita distruggersi difronte ai miei occhi e non ho mai avuto il coraggio di impedirlo . La notte è il momento piú bello della giornata , perché sogno una vita migliore dove c è lei , gli amici che non ho mai avuto , dove non c ' è quella maledetta rabbia che mi deforma l 'animo , semplicemente una vita dove sono felice . Ma la mattina la sveglia suona e tutto ricomincia di nuovo , ed io come un fantasma mi muovo tra la gente senza lasciare traccia osservando le loro vite . Sono stato molto sfortunato a nascere , non tutti sono destinati a vivere una vita felice , vi scrivo non per ricevere dei consigli ma per condividere con voi la mia vita , una storia senza eroismo ed onore , fatta solo di tristezza , solitudine , rabbia e rancore . Non so come andrà a finire, non lo voglio neanche sapere , facciamo finta che questa storia non abbia un finale ,magari provate voi a inventarlo se lo desiderate ... Grazie se siete arrivati fino alla fine spero di non avervi annoiat
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Gentile utente,
non ci ha annoiato affatto, ci ha fatto partecipare alla sua tristezza e solitudine (cioè, come Lei dice, alla Sua vita).
E' anche bello pensare che un sito come il nostro possa accogliere una storia segreta e dolorosa. Ma al contempo qualcuno in carne ed ossa, da avere di fronte, sarebbe sicuramente più concreto.
<<Non so come andrà a finire, non lo voglio neanche sapere , facciamo finta che questa storia non abbia un finale <<
E se provasse a inventare Lei il finale prendendo in mano la propria vita?
L'amicizia, la scuola, l'amore...
Considerato che è nato, che è "qui" nel nostro mondo ... essi possono essere influenzati dalle proprie scelte.
Saluti cari.
non ci ha annoiato affatto, ci ha fatto partecipare alla sua tristezza e solitudine (cioè, come Lei dice, alla Sua vita).
E' anche bello pensare che un sito come il nostro possa accogliere una storia segreta e dolorosa. Ma al contempo qualcuno in carne ed ossa, da avere di fronte, sarebbe sicuramente più concreto.
<<Non so come andrà a finire, non lo voglio neanche sapere , facciamo finta che questa storia non abbia un finale <<
E se provasse a inventare Lei il finale prendendo in mano la propria vita?
L'amicizia, la scuola, l'amore...
Considerato che è nato, che è "qui" nel nostro mondo ... essi possono essere influenzati dalle proprie scelte.
Saluti cari.
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Anch'io mi aggiungo alle parole della dottoressa Brunialti, condividendo l'importanza del suo racconto di cui ci ha reso partecipi.
Ha parlato di tanti vissuti che meritano molta attenzione. È riuscito a trasmetterli emotivamente, è stato capace di distinguere sottili sfumature dei suoi ricchi stati d'animo.
C'è sofferenza nelle sue parole, quando parla di "solitudine e tristezza, rabbia e rancore". Mi lasci però dire che c'è anche forza, che emerge nel suo desiderio di condividere la sua esperienza e di abitare il mondo, potrei dire con una passione che trapela nel suo racconto.
Le sue parole mi hanno colpito per la loro intensità emotiva. Devo dirle c'è una frase più di tutte che mi è rimasta in mente durante tutta la lettura della sua storia, quando ha detto che si sente "morto dentro soffocato da rabbia e solitudine".
Il finale che voglio scrivere insieme a lei è questo: "C'era una volta un ragazzo che ha cominciato ad affrontare il suo malessere con coraggio, scrivendo un consulto su Medicitalia. Questo lo ha portato a capire meglio che ha voglia di prendersi cura di sé e che il suo mondo emotivo è prezioso. Ha delle ferite profonde, come a volte può succedere purtroppo, e vive un forte senso di rabbia e solitudine. Si rende conto che queste comprensibili emozioni sono però anche soffocanti, costituiscono un peso. Questo forse vuol dire che non lo lasciano libero di muoversi e di trovare ciò di cui sente il bisogno. Può essere dura, ma facendo i conti il suo malessere, magari anche con l'aiuto di qualcuno se lo vorrà, potrà aprire questo destino che ora è soffocante e quindi chiuso. Potrà finalmente riconoscere di essere una persona interessante, come lo è stato per noi leggere il suo racconto. E alla fine potrà tentare di rendere concreti i suoi sogni, anche di giorno, attraverso il divenire della sua ricerca".
Nella vita il finale non è mai definitivo, è appunto in divenire. E a volte rappresenta un inizio. L'inizio di un nuovo racconto che non è ancora stato scritto. Con la sua creatività, come dice la dottoressa Brunialti, potrà darsi piano piano l'occasione di scriverlo, da solo e insieme alle persone che sceglierà di avere accanto a sé. Di scrivere di pensieri, di passioni, di scelte, di amore. E di viverli.
Un saluto,
Enrico de Sanctis
Ha parlato di tanti vissuti che meritano molta attenzione. È riuscito a trasmetterli emotivamente, è stato capace di distinguere sottili sfumature dei suoi ricchi stati d'animo.
C'è sofferenza nelle sue parole, quando parla di "solitudine e tristezza, rabbia e rancore". Mi lasci però dire che c'è anche forza, che emerge nel suo desiderio di condividere la sua esperienza e di abitare il mondo, potrei dire con una passione che trapela nel suo racconto.
Le sue parole mi hanno colpito per la loro intensità emotiva. Devo dirle c'è una frase più di tutte che mi è rimasta in mente durante tutta la lettura della sua storia, quando ha detto che si sente "morto dentro soffocato da rabbia e solitudine".
Il finale che voglio scrivere insieme a lei è questo: "C'era una volta un ragazzo che ha cominciato ad affrontare il suo malessere con coraggio, scrivendo un consulto su Medicitalia. Questo lo ha portato a capire meglio che ha voglia di prendersi cura di sé e che il suo mondo emotivo è prezioso. Ha delle ferite profonde, come a volte può succedere purtroppo, e vive un forte senso di rabbia e solitudine. Si rende conto che queste comprensibili emozioni sono però anche soffocanti, costituiscono un peso. Questo forse vuol dire che non lo lasciano libero di muoversi e di trovare ciò di cui sente il bisogno. Può essere dura, ma facendo i conti il suo malessere, magari anche con l'aiuto di qualcuno se lo vorrà, potrà aprire questo destino che ora è soffocante e quindi chiuso. Potrà finalmente riconoscere di essere una persona interessante, come lo è stato per noi leggere il suo racconto. E alla fine potrà tentare di rendere concreti i suoi sogni, anche di giorno, attraverso il divenire della sua ricerca".
Nella vita il finale non è mai definitivo, è appunto in divenire. E a volte rappresenta un inizio. L'inizio di un nuovo racconto che non è ancora stato scritto. Con la sua creatività, come dice la dottoressa Brunialti, potrà darsi piano piano l'occasione di scriverlo, da solo e insieme alle persone che sceglierà di avere accanto a sé. Di scrivere di pensieri, di passioni, di scelte, di amore. E di viverli.
Un saluto,
Enrico de Sanctis
Dr. Enrico de Sanctis - Roma
Psicologo e Psicoterapeuta a orientamento psicoanalitico
www.enricodesanctis.it
[#3]
Ex utente
Grazie mille per avermi risposto con così tanto affetto caro dottor De Sanctis e cara dottoressa Brunialti . Cercherò di scrivere un buon finale per la mia storia , cercherò di rimettere in sesto la mia vita , ma purtroppo non credo che riuscirò mai a rivelare il mio amore a quella donna , mi sento uno stupido e mi vergogno tantissimo ad amarla , cerco di dimenticarla ma lei é sempre li , nei miei sogni . Secondo voi è possibile innamorarsi di una donna più adulta ? È la prima volta che accade , ho avuto diverse cotte ma per ragazze della mia età , mai per una trentenne e tutto ciò mi rende anormale , chissà cosa penserebbero gli altri di me , vorrei fare un passo avanti ma ho paura dei giudizi della gente . Cosa mi consigliate di fare ?
[#4]
Gentile utente,
Sì, certo, è possibile innamorarsi di una donna più grande. Un caso per tutti: "La coppia francese più amata del momento è quella formata da Emmanuel Macron, ministro dell'Economia, e Brigitte Trogneux. Lei ha 20 anni più di lui, e prima di diventare sua moglie era la sua... professoressa".
Questo non è un esempio per Lei, è solo un caso tra i tanti che accadono.
L'area affettiva è una tra le varie che concorrono a "definire" la propria vita.
Ma le altre sono altrettanto importanti per Lei?
Sì, certo, è possibile innamorarsi di una donna più grande. Un caso per tutti: "La coppia francese più amata del momento è quella formata da Emmanuel Macron, ministro dell'Economia, e Brigitte Trogneux. Lei ha 20 anni più di lui, e prima di diventare sua moglie era la sua... professoressa".
Questo non è un esempio per Lei, è solo un caso tra i tanti che accadono.
L'area affettiva è una tra le varie che concorrono a "definire" la propria vita.
Ma le altre sono altrettanto importanti per Lei?
[#5]
Il consiglio è di guardarsi dentro, di mettere in discussione le voci degli altri e farsi la sua idea del mondo, riuscendo a non dipendere più dal "giudizio della gente". Anche dal nostro...
Lo dico così, ma so che non è facile. Un lavoro psicoterapeutico ha questo tra gli obiettivi, cioè acquisire fiducia e sicurezza in sé, non soccombendo più al giudizio né alla rabbia. Questo è un discorso complesso che in questo momento scelgo di non approfondire. Quello che mi interessa dire è che, nel mio modo di lavorare, parliamo di un percorso che ha bisogno dei suoi tempi, poiché prevede un profondo cambiamento di sé a livello emotivo.
Quindi prenda i miei come consigli con i limiti del caso.
"È possibile innamorarsi di una donna più adulta?", ci chiede. Se lei si è innamorato, è lei che ce lo testimonia. Quindi perché no?
Lei forse ci pone questa domanda perché il suo interesse non è conforme a una norma sociale prestabilita? Se fosse così, noi e i nostri sentimenti non sempre siamo conformi, possiamo essere difformi rispetto alle norme, ma non per questo meno autentici, anzi.
Oppure c'è dell'altro che la preoccupa in relazione alla differenza d'età, sente l'importanza di un ruolo di lei oppure qualcosa che evoca sentimenti legati alla maturità di questa donna? Se non sono indiscreto e le va di parlarne, posso chiederle che cosa l'attrae?
Comunque se ha voglia di fare un passo avanti, perché no? Può essere un modo per confrontarsi anche con se stesso attraverso l'incontro con lei, avendo l'occasione di conoscerla realmente.
Nel caso scegliesse di esporsi non vuol dire che riceverà sicuramente un sì, e se non andrà pazienza, capita purtroppo nella vita, anche frequentemente. Certo se non rischia, sarà sicuramente un no, vivrà un destino chiuso, e il rimpianto di avere perso l'occasione di un possibile sì.
Un caro saluto,
Enrico de Sanctis
Lo dico così, ma so che non è facile. Un lavoro psicoterapeutico ha questo tra gli obiettivi, cioè acquisire fiducia e sicurezza in sé, non soccombendo più al giudizio né alla rabbia. Questo è un discorso complesso che in questo momento scelgo di non approfondire. Quello che mi interessa dire è che, nel mio modo di lavorare, parliamo di un percorso che ha bisogno dei suoi tempi, poiché prevede un profondo cambiamento di sé a livello emotivo.
Quindi prenda i miei come consigli con i limiti del caso.
"È possibile innamorarsi di una donna più adulta?", ci chiede. Se lei si è innamorato, è lei che ce lo testimonia. Quindi perché no?
Lei forse ci pone questa domanda perché il suo interesse non è conforme a una norma sociale prestabilita? Se fosse così, noi e i nostri sentimenti non sempre siamo conformi, possiamo essere difformi rispetto alle norme, ma non per questo meno autentici, anzi.
Oppure c'è dell'altro che la preoccupa in relazione alla differenza d'età, sente l'importanza di un ruolo di lei oppure qualcosa che evoca sentimenti legati alla maturità di questa donna? Se non sono indiscreto e le va di parlarne, posso chiederle che cosa l'attrae?
Comunque se ha voglia di fare un passo avanti, perché no? Può essere un modo per confrontarsi anche con se stesso attraverso l'incontro con lei, avendo l'occasione di conoscerla realmente.
Nel caso scegliesse di esporsi non vuol dire che riceverà sicuramente un sì, e se non andrà pazienza, capita purtroppo nella vita, anche frequentemente. Certo se non rischia, sarà sicuramente un no, vivrà un destino chiuso, e il rimpianto di avere perso l'occasione di un possibile sì.
Un caro saluto,
Enrico de Sanctis
[#6]
Ex utente
Buonasera dottor de Sanctia lei non è affatto scortese ,anzi mi fa molto piacere discutere con lei della mia vita , . Cosa mi attrae di lei ? È stato un colpo di fulmine , l ' ho incontrata 3 o 4 anni fa mentre passeggiavo , così all 'improvviso . Ho provato a dimenticarla e ci ero anche riuscito , ho cercato di intraprendere una storia con una mia coetanea , ma la mia rabbia a rovinato tutto , ma non mi è dispiaciuto più di tanto perché in realtà non la amavo . Dopo tanto tempo rincontro lei , quest' anno ad agosto e quell ' amore che avevo cercato di dimenticare è ritornato più intenso di prima . Da allora la sogno tutte le notti ( mai mi era capitato di sognare una persona così ripetutamente ) e da allora ho capito che voglio stare con lei , mi piace tutto di lei , la amo perché mi piace . Sa cosa mi preoccupa di questo amore ? Innanzitutto la differenza di età , che per me è abissale , il fatto che lei frequenta tantissimi amici , mentre io sono rimasto praticamente solo per una vita , il fatto che lei ama un uomo , il fatto che lei viaggi spesso , e un giorno deciderá di emigrare lontano e non tornare più , il fatto di essere criticato dai miei perché troppo tradizionalisti .
Ti amo tantissimo , ora è da una settimana che non ti vedo , l ' altro giorno ho parcheggiato la mia auto vicino alla tua , volevo venirti a conoscere ma per l 'ennesima volta non ne ho avuto il coraggio . Mi piace tantissimo il tuo camice bianco , cara dottoressa tu vendi farmaci e io veleno tu esci sempre con i tuoi amici , mentre io ballo con la rabbia e la solitudine nel ballo più difficile di tutti ,quello degli emarginati . Tu hai difronte a te un prospero futuro , una famiglia , una casa , io forse invece inizierò a drogarmi oppure la farò finita, questa storia è durata fin troppo . Non puoi sentirmi ma se potessi io ti direi : ti amo , ti voglio bene e ti ringrazio di avermi fatto sentire vivo quando in realtá ero morto .
Ti amo tantissimo , ora è da una settimana che non ti vedo , l ' altro giorno ho parcheggiato la mia auto vicino alla tua , volevo venirti a conoscere ma per l 'ennesima volta non ne ho avuto il coraggio . Mi piace tantissimo il tuo camice bianco , cara dottoressa tu vendi farmaci e io veleno tu esci sempre con i tuoi amici , mentre io ballo con la rabbia e la solitudine nel ballo più difficile di tutti ,quello degli emarginati . Tu hai difronte a te un prospero futuro , una famiglia , una casa , io forse invece inizierò a drogarmi oppure la farò finita, questa storia è durata fin troppo . Non puoi sentirmi ma se potessi io ti direi : ti amo , ti voglio bene e ti ringrazio di avermi fatto sentire vivo quando in realtá ero morto .
[#7]
Dalle sue parole mi sembra di rintracciare un'appassionata curiosità. Descrive con chiarezza l'incantato sentimento dell'innamoramento.
Forse se questa donna è innamorata di un altro uomo, mi corregga se ho capito male, di questo bisogna tenerne conto. Per questo potrebbe non essere disponibile, al di là di lei.
Se comunque deciderà di fare un passo avanti, potrà confrontarsi con lei e misurarsi con il suo sentimento.
La tradizione è importante, ma lo è anche la possibilità di trovare la propria strada. La tradizione è conservativa e fortunatamente ci protegge, ma a volte per noi è necessario trasgredirla, rompendo alcuni equilibri, per lasciare emergere la nostra autenticità e costruire nuove appartenenze.
"Tu vendi farmaci e io veleno", dice in modo molto espressivo. Posso capire quel veleno, quella rabbia distruttiva in lei. Ma non c'è solo quella. Lei è capace di provare un sentimento importante, che riesce a farla sentire vivo. Non solo rabbia dentro di lei, ma anche amore.
Lei mi dirà che è quella donna a evocarlo, è vero. Ma è anche vero che se lei non fosse capace di provarlo, non lo sentirebbe.
C'è una parte di lei che forse vorrebbe realizzarsi, avere amici, viaggiare, essere più libero di esprimersi, come immagina che sia quella donna? Potrei dirle che per farlo deve dare valore a se stesso, dare anche a sé quell'amore speciale.
Questa storia di solitudine e rabbia è "durata fin troppo", e lei può sentirsi vivo, può sviluppare nel mondo questa parte promettente che è dentro di sé.
Forse se questa donna è innamorata di un altro uomo, mi corregga se ho capito male, di questo bisogna tenerne conto. Per questo potrebbe non essere disponibile, al di là di lei.
Se comunque deciderà di fare un passo avanti, potrà confrontarsi con lei e misurarsi con il suo sentimento.
La tradizione è importante, ma lo è anche la possibilità di trovare la propria strada. La tradizione è conservativa e fortunatamente ci protegge, ma a volte per noi è necessario trasgredirla, rompendo alcuni equilibri, per lasciare emergere la nostra autenticità e costruire nuove appartenenze.
"Tu vendi farmaci e io veleno", dice in modo molto espressivo. Posso capire quel veleno, quella rabbia distruttiva in lei. Ma non c'è solo quella. Lei è capace di provare un sentimento importante, che riesce a farla sentire vivo. Non solo rabbia dentro di lei, ma anche amore.
Lei mi dirà che è quella donna a evocarlo, è vero. Ma è anche vero che se lei non fosse capace di provarlo, non lo sentirebbe.
C'è una parte di lei che forse vorrebbe realizzarsi, avere amici, viaggiare, essere più libero di esprimersi, come immagina che sia quella donna? Potrei dirle che per farlo deve dare valore a se stesso, dare anche a sé quell'amore speciale.
Questa storia di solitudine e rabbia è "durata fin troppo", e lei può sentirsi vivo, può sviluppare nel mondo questa parte promettente che è dentro di sé.
[#8]
Ex utente
Ha ragione dottore é ora di riaffermarsi , mettersi in gioco , cercare di cambiare questa vita fatta di rabbia e tristezza , le sue parole mi sono state di grandissimo aiuto e conforto , voglio comunicarle che ho deciso di organizzare una festa per cercare di riallacciare i rapporti con i miei pochi amici e compagni di classe , non è il massimo ma è già un bel passo avanti . Spero di trovare un giorno il coraggio di parlare con lei , o meglio spero che la sorte possa avvicinarmi a lei , coltivando una bella amicizia in modo tale da sapere cosa mi ha fatto realmente innamorare di lei . È ora di vivere , la situazione non può cambiare se non sono io a volerla cambiare . Grazie di tutto , spero un giorno di poter riscrivere su questo forum , scrivere che finalmente sono riuscito a conoscerla , che finalmente ho creato delle amicizie solide e durature , che finalmente sto vivendo .
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 2.8k visite dal 22/11/2015.
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