Ipnosi come ultima chance

Buongiorno, Vi ringrazio per la vostra attenzione.
Non vorrei entrare troppo nel particolare, ma la mia domanda è tanto semplice quanto complicata.
Ho delle esperienze traumatiche che ho rimosso. La classica psicoterapia non mi ha aiutato, in quanto non so neppure contro cosa sto combattendo, dopo innumerevoli vicissitudini mi ritrovo con la mia vita totalmente rovinata e con la convinzione sempre più solida che la mia situazione sia stata creata e si sia evoluta a causa di una persona ( che probabilmente ha alcuni problemi psicologici e li sfoga su di me). Ora.... Da quello che son riuscito a capire ( il che non è molto perché ormai risciò di impazzire)Chi mi sta intorno, ha sempre tentato di compensare le mancanze e i problemi di questo soggetto con me, ottenendo probabilmente due persone con problemi e con compensazioni solo momentanee. Nessuno osa dirmi perché probabilmente ora le responsabilità sono molteplici, avendomi ingannato e smorzato situazioni, avvenimenti e atteggiamenti in cui alla fine ci ho rimesso solo io ( finché non sa, non può' capire ). Essendo arrivato ad un punto di non ritorno, in cui il castello di carta sta crollando da tutte le parti, ho bisogno di capire fin dove siano le mie responsabilità e dove no.
Devo precisare che ho seguito alcuni incontri con uno psicoterapeuta, che probabilmente era a conoscenza della mia situazione in quanto era assegnato come perito. Il problema che con lui non sono mai riuscito a capire i problemi quali fossero, l'unica cosa che mi ripeteva più volte era " non è colpa tua...". Ok non sarà colpa mia, ma di che??? Non è il primo psicoterapeuta, ma probabilmente tutti sono convinti che io sappia cose che ancora non so!!!
Insomma, può l'ipnosi essere la mia ultima arma X potere conoscere il mio nemico ed affrontarlo?
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
(...)ma la mia domanda è tanto semplice quanto complicata.
Ho delle esperienze traumatiche che ho rimosso. La classica psicoterapia non mi ha aiutato, in quanto non so neppure contro cosa sto combattendo (..)

appunto perchè non è detto che ci sia qualcosa da combattere.
spesso, spessissimo, è la ricerca di qualcosa da combattere e l'affannosa quanto improbabile ricerca di ciò che è stato rimosso il problema che crea disagio, con l'illusione di trovare il bandolo di una matassa che potrebbe addirittura non esistere,
Chi le ha messo in testa l'idea che c'è qualcosa di rimosso da cercare?
Se cerca nella sua memoria passata c'è una forte probabilità che possa trovare cose mai accadute o ricordare eventi fortemente distorti (falsi ricordi) che le potrebbero peggiorare addirittura il problema.
legga questi due articoli significativi e capirà meglio cosa intendo

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1396-molestie-e-abusi-ipotesi-o-ricordi-quando-il-trauma-non-e-mai-avvenuto.html

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3362-rapimenti-alieni-reincarnazione-abusi-li-scopriamo-davvero-con-la-regressione-ipnotica.html
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

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Dr. Fernando Bellizzi Psicologo, Psicoterapeuta 1.1k 37
Gentile Utente,

ma la domanda "ma di che???" gliel'ha posta al perito di parte?
Lei ha accesso alla perizia che Le è stata fatta?

Su quanto scritto dal collega De Vincentiis Le confermo che non è detto che venga fuori un ricordo, ma potrebbe dar forma al pensiero, alla fantasia o all'immaginazione che si sta formando e che comunque è diventata oggetto di sua preoccupazione.

Anche le fantasie possono motivarci e trasformare la nostra vita!

Dr. Fernando Bellizzi
Albo Psicologi Lazio matr. 10492

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Utente
Utente
Ringrazio vivamente X le risposte e X il Vostro interessamento in merito.
Dott. Voncentis, le esperienze traumatiche da me vissute, sono reali e oggettive, infatti ho un vuoto temporale proprio di alcuni attimi, quelli più importanti. Qualcosa c'è e di molto significativo ed è di un ulteriore tassello fondamentale alla comprensione di una situazione poco chiara.
Dott. Pellizzi la domanda " di che ???" Me la sono posta io, all'uscita della psicoterapia analizzando l'espressione del mio psicoterapeuta che diceva " non è colpa tua..." E me lo ha pure ripetuto.
Della perizia io ho accesso, ma era una perizia che serviva per certificare un mio stato ansiotico e sotto altri aspetti quasi border ( se tale termine può essere corretto e non specificato ad altre psicopatologie) momentaneo e non cronico causato da una serie di eventi che hanno fortemente turbato la mia vita e si sono susseguiti in maniera cadente e costante. Lo psicoterapeuta mi aveva fatto fare un test di circa 30 affermazioni nelle quali il sottoscritto doveva segnare se le sentissi proprie, parziali o per nulla mie.
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Dr. Fernando Bellizzi Psicologo, Psicoterapeuta 1.1k 37
E quale è stato il risultato del test?
Lo può chiedere, è un Suo diritto.