Problemi di attenzione e di autostima

Buonasera,
volevo chiedere un parere in merito ad un problema che ho sempre riscontrato nel corso della mia vita. In pratica ho una mente che tende facilmente a distrarsi e in più da quasi sempre ho difficoltà nel relazionami con le persone perchè ho un carattere molto timido. Ora che non sono più un adolescente ma una donna questi problemi si stanno facendo più disturbanti per la mia vita. Innanzitutto ho perso il lavoro in un ufficio amministrativo perchè non ho superato un periodo di prova in quanto ho fatto errori di distrazione. Il motivo che mi porta a chiedere un aiuto è perchè nonostante l'impegno che io metta per mantenere l'attenzione vigile questo puntualmente non basta per superare le prove quotidiane che la vita mi pone davanti. Non ho mai verificato ma credo di avere a questo punto dei problemi di deficit d'attenzione. Però dato che sono anche una persona molto sensibile non so se questa mia caratteristica sia anche legata ad una forte emotività che non so gestire o se è una caratteristica della mia mente innata. Quindi chiedevo consigli se per caso ci sono tecniche o farmaci o professionisti che mi possano aiutare a sbloccare questa situazione che a causa della mia timidezza sembra ancora più grave. A scuola ho sempre ottenuto buoni risultati ma i miei compagni usavano con me appellativi tipo: svampita, o tonta. E anche le maestre alle elementari avevano notato questa mia caratteristica perchè guardavo spesso fuori dalla finestra. Insomma per me questa caratteristica che per alcuni versi può anche essere positiva per il momento mi ha causato solo delle conseguenze negative. Mi chiedevo appunto a chi devo rivolgermi, se si possono fare dei test per capire se il problema è serio o meno, se invece può essere un problema di tipo emotivo che si collega con quello della distazione. Ho paura che sia una cosa collegata: il fatto di essere distratta mi fa sentire insicura e a causa di questo sono timida. Ma la timidezza mi fa chiudere e mi suscita delle emozioni negative che mi fanno distrarre. Chiedevo quindi un consulto per poter migliorare la mia attuale situazione in modo da poter affrontare la vita in un modo più sereno sviluppando le qualità che ho, che non posso esprimere in pieno a causa di questo difetto. Grazie
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Utente,
Già nel 2014 ci scriveva per lo stesso problema.

Timidezza, insicurezza ed ansia sono dei cattivi compagni di viaggio per la memoria.

Più che test, anche perché i test senza clinico non servono a nulla, io opterei per una consulenza psicologica.

Sarà il clinico che stabilità se è il caso k meno di valutare le funzioni cognitive superiori.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr.ssa Ilaria La Manna Psicologo, Psicoterapeuta 282 8
Gentile Utente,

visto che è già una ragazza adulta e in più purtroppo non ha superato il periodo di prova credo che sia il momento di prendere in mano la situazione chiedendo un consulto psicologico di persona che le permetterà di capire come far fronte a queste difficoltà.

L'idea e la richiesta di imparare tecniche, fare test o assumere farmaci sembra un modo di non volere o, piuttosto, aver paura di affrontare di petto la situazione, forse per timore di scoprirsi magari ancora più vulnerabile?

Ansia, timidezza, sensibilità e distrazione possono influenzarsi, ma da qui non possiamo dire in che modo e come e se effettivamente è quello che le capita.
Si rivolga con fiducia a un professionista psicologo/a di persona.

Cordialmente

Dott.ssa Ilaria La Manna
Psicologa Psicoterapeuta - Padova

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Dr.ssa Mirella Caruso Psicologo, Psicoterapeuta 52 1
Gentile Ragazza, lei, mi pare, stia facendo i conti con una vita emozionale molto intensa che la porta a distrarsi dai compiti, dalle relazioni, dalle incombenze della vita. Ci sarebbe da valutare dove finisce lo stato emozionale e dove inizia l'ansia. Uno stato ansioso indubbiamente influisce negativamente sulle prestazioni cognitive così come pure un intenso stato emozionale con le fantasticherie incessanti, può impedirle di essere pienamente “presente” alle situazioni. Si sta a scuola, in aula, ma con la mente fuori. Queste fantasticherie potrebbero essere utilizzate da lei come una risorsa. Nel senso che le fantasticherie, le immaginazioni anche il sogno a occhi aperti, sono costruzioni mentali che nascondono e manifestano allo stesso tempo la spinta fondamentale per l'essere umano, cioè la motivazione e il desiderio. Sono come una favola che racconta, rielaborandola in forma poetica, le paure e i desideri più ancestrali dei bambini. Non è presente alle situazioni e si distrae, ma dove “vuole” portarla la sua mente. Perché? Cercare di far tacere questa “spinta”, può voler dire rinunciare a comprendere l'essenza della persona, chi è, cosa desidera. Certo che, per come le gestisce ora, queste fantasticherie possono essere un problema nella misura in cui la distraggono e la fanno sentire "tonta". Non pienamente partecipe alle situazioni. Credo che ci sia un problema di condivisione con qualcuno, di trovare un professionista cui poter comunicare, esprimere e ricostruire un mondo interno che oggi sente come un problema.

Dr.ssa Mirella Caruso www.mirellacaruso.it
Milano: via A. Stradivari, 6.
Bologna: via Malvolta, 3.