Senso di colpa

mi sento perennemente in colpa per tutto. anche se mi riguarda solo in parte alla fine mi arrendo e smetto di combattere perchè comunque la colpa è la mia. sò da dove deriva tutto questo. lo so perfettamente. ma per poter provare a risolvere i miei problemi dovrei rivangare cose passate e sopratutto "toccare" persone a cui voglio molto bene. e mi sento in colpa per questo... non voglio fare del male a nessuno e mettere scompiglio nella mia famiglia perchè li amo in modo smisurato tutti. Ma mi rendo conto e VEDO che il mio modo di essere sta comunque facendo del male alla persona più importante della mia vita: mia figlia.... Vorrei poter sparire, per non toccare nessuno. Ma anche così provocherei sofferenza perchè anche loro amano me e soffrirebbero... Insomma non cè soluzione! DEVO QUINDI SCEGLIERE CHI FAR SOFFRIRE? Scelgo me. Le conseguenze e ripercussioni su mia figlia sono enormi... Non voglio influenzarla con il mio modo malato di pensare.. Oppure tutto questo è, ancora, un sentirsi in colpa per problemi non solo miei? Di una cosa son sicura: non voglio che mia figlia sia come me. Voglio spezzare questa catena negativa genitori-figli e sensi di colpa... AIUTATEMI! anzi, aiutate mia figlia...
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Utente,
Si possono rivisitare ed elaborare dinamiche del passato senza danneggiare o odiare nessuno.

Un nostro collega, in sede di consultazione, le dirà se ha bisogno o meno di una psicoterapia o di un sostegno psicologico.

Si può essere madri, se stessi, ed anche figli, mantenendo la "giusta distanza" dal mondo di tutti.

Anche dai sensi di colpa si puó guarire.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr.ssa Rosa Riccio Psicologo, Psicoterapeuta 247 5
Gentile signora,
faccia leva sulla parte di lei che vuole stare meglio e non sentirsi più così.

La psicoterapia non ha l'obiettivo di rovistare tra i ricordi e lasciare tutto in "disordine", dentro sè stessi e fuori.
L'obiettivo non è quello di arrivare a sentirsi in guerra con il proprio passato e con i propri cari. Certo, può accadere di provare rabbia, risentimento e rancore per le persone che si sono prese cura di noi e, quasi sempre senza accorgersene, hanno commesso degli errori che hanno lasciato in noi ferite profonde ma questo non è il punto d'arrivo di una terapia o almeno non dovrebbe esserlo. Sarebbe paradossale una terapia che anzichè far stare meglio fà sentire solo più arrabbiati e rancorosi.
L'obiettivo è arrivare a sentirsi in pace dentro e fuori.

Ecco perchè Le consiglio di tentare. Cos'altro la spaventa?

un caro saluto e in bocca al lupo

Dr.ssa Rosa Riccio
Psicologa-Psicoterapeuta
www.cantupsicologia.com

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Dr.ssa Magda Muscarà Fregonese Psicoterapeuta, Psicologo 3.8k 149
Concordo con le Colleghe, si faccia aiutare da un Collega de visu, per poter rileggere il passato , chiarire e comprendere tante cose e poterle superare e ritrovare uno sguardo più sereno sul mondo, per vivere meglio e per poter dare fiducia nella vita a sua figlia..
Un augurio di cuore

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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Utente
Utente
mi spaventa non essere capita. mi spaventa scoprire che cio che ricordo sia solo una parte di un qualcosa di piu grande. mi spaventa concentrarmi cosi tanto su me stessa perchè potrei perdere quel sottile equilibrio che son riuscita a creare in tutti questi anni. diventerei piu debole di come sono. non parlare,non sentire è l unico modo che ho per riuscire a vivere una vita "normale". tutte le emozioni che ne verrebbero fuori mi farebbero un grande male . come farei, in quelle condizioni, ad andare a lavorare, sorridere far finta di niente? come farei a guardare in faccia i miei cari, mia figlia? è troppo difficile da reggere. troppo complicato. distruggerei tutto.