Tristezza per scarsa intelligenza
Salve, sono qui per discutere di un problema che mi affligge da un po' di tempo.
Inizio col dire che frequento una scuola superiore, sono appassionato di informatica e sono al quarto anno (ho perso 2 anni per vari motivi).
Durante il primo e secondo anno, ottenevo ottimi voti, qualche 6, tutti 7 e anche qualche 8 in alcune materie, tra cui informatica.
Nonostante i voti fossero buoni, ho sempre notato in me qualche "limite".. cerco di spiegarmi meglio: molti miei compagni capivano le cose al momento, io invece nonostante l'impegno e la volontà, ci arrivavo solo dopo qualche giorno.
Nel biennio non ci facevo caso, perchè comunque i voti erano positivi ed ero soddisfatto.
Adesso sono giunto al quarto anno, la passione nei confronti dell'informatica è anche aumentata, ma i voti sono peggiorati.
Ho purtroppo notato che non riesco a ragionare bene, e l'informatica essendo (anche) programmazione, quindi è necessaria l'abilità logica, noto come se fossi impedito ed avessi un limite: la scarsa intelligenza.
Molti dei miei compagni riescono a capire tutto all'istante oppure il giorno dopo, mentre io capisco dopo 4-5 giorni, e se mi va male, come molte volte capita, non riesco proprio a completare al 100% un determinato argomento e accumulo delle lacune, infatti i miei voti si attestano intorno al 5 o 5,5. Non ho mai provato invidia verso i miei compagni, anzi sono felice che almeno loro riescano ad avere successo, ma purtroppo come potreste immaginare, questa felicità per me è inesistente. Come già detto, nonostante la grande voglia e le numerose ore di studio, non riesco ad arrivare a risultati soddisfacenti, e questo mi porta ansia,agitazione,nervosismo e anche tristezza e a volte depressione.
Il mio sogno è andare avanti nel settore informatico e magari diventare in futuro "qualcuno", perciò volevo iscrivermi anche all'università una volta diplomato, ma mi chiedo:
Come potrò mai frequentare l'università se non sono bravo alle scuole superiori? Come potrei mai diventare qualcuno nell'ambito informatico?
Questo mi provoca tantissimo dolore, soprattutto perchè a momenti mi faccio forza pensando di potercela fare, ma dopo arrivano i soliti risultati deludenti e quindi mi deprimo totalmente, tanto che durante lo svolgimento dei compiti a casa, mi viene voglia di strappare tutti i quaderni e mandare tutto a quel paese. Così facendo, da ben due mesi, passo una settimana con area positiva credendo di potercela fare, e la settimana dopo con una stato di tristezza o depressione, inoltre anche nelle altre materie non riesco ad avere risultati sufficienti.
So benissimo di non essere nato intelligentissimo e con un quoziente intellettivo da fare invidia anche ad Albert Einstein, ma perchè proprio così scarso??
Forse l'informatica non è per me e dovrò abbandonare questo sogno??
Preferirei avere una risposta sincera, in modo da crearmi altre passioni, e non frasi di circostanza.
Mi scuso per la lunghezza del testo, e Vi ringrazio in anticipo.
Inizio col dire che frequento una scuola superiore, sono appassionato di informatica e sono al quarto anno (ho perso 2 anni per vari motivi).
Durante il primo e secondo anno, ottenevo ottimi voti, qualche 6, tutti 7 e anche qualche 8 in alcune materie, tra cui informatica.
Nonostante i voti fossero buoni, ho sempre notato in me qualche "limite".. cerco di spiegarmi meglio: molti miei compagni capivano le cose al momento, io invece nonostante l'impegno e la volontà, ci arrivavo solo dopo qualche giorno.
Nel biennio non ci facevo caso, perchè comunque i voti erano positivi ed ero soddisfatto.
Adesso sono giunto al quarto anno, la passione nei confronti dell'informatica è anche aumentata, ma i voti sono peggiorati.
Ho purtroppo notato che non riesco a ragionare bene, e l'informatica essendo (anche) programmazione, quindi è necessaria l'abilità logica, noto come se fossi impedito ed avessi un limite: la scarsa intelligenza.
Molti dei miei compagni riescono a capire tutto all'istante oppure il giorno dopo, mentre io capisco dopo 4-5 giorni, e se mi va male, come molte volte capita, non riesco proprio a completare al 100% un determinato argomento e accumulo delle lacune, infatti i miei voti si attestano intorno al 5 o 5,5. Non ho mai provato invidia verso i miei compagni, anzi sono felice che almeno loro riescano ad avere successo, ma purtroppo come potreste immaginare, questa felicità per me è inesistente. Come già detto, nonostante la grande voglia e le numerose ore di studio, non riesco ad arrivare a risultati soddisfacenti, e questo mi porta ansia,agitazione,nervosismo e anche tristezza e a volte depressione.
Il mio sogno è andare avanti nel settore informatico e magari diventare in futuro "qualcuno", perciò volevo iscrivermi anche all'università una volta diplomato, ma mi chiedo:
Come potrò mai frequentare l'università se non sono bravo alle scuole superiori? Come potrei mai diventare qualcuno nell'ambito informatico?
Questo mi provoca tantissimo dolore, soprattutto perchè a momenti mi faccio forza pensando di potercela fare, ma dopo arrivano i soliti risultati deludenti e quindi mi deprimo totalmente, tanto che durante lo svolgimento dei compiti a casa, mi viene voglia di strappare tutti i quaderni e mandare tutto a quel paese. Così facendo, da ben due mesi, passo una settimana con area positiva credendo di potercela fare, e la settimana dopo con una stato di tristezza o depressione, inoltre anche nelle altre materie non riesco ad avere risultati sufficienti.
So benissimo di non essere nato intelligentissimo e con un quoziente intellettivo da fare invidia anche ad Albert Einstein, ma perchè proprio così scarso??
Forse l'informatica non è per me e dovrò abbandonare questo sogno??
Preferirei avere una risposta sincera, in modo da crearmi altre passioni, e non frasi di circostanza.
Mi scuso per la lunghezza del testo, e Vi ringrazio in anticipo.
[#1]
Gentile Ragazzo,
calma, non si tacci di scarsa intelligenza, bisognerebbe approfondire la questione senza tirare le conclusioni da solo basandosi sulle difficoltà che ora dice di sperimentare.
Innanzitutto le chiedo cosa ha determinato di preciso la perdita dei due anni scolastici?
Quali conseguenze su lei ha avuto?
Cosa ne pensano i suoi?
A cosa imputerebbe oltre a quanto ipotizza la differenza tra la sua resa attuale e quella dei primi due anni?
In che modo si approccia allo studio, preoccupato, poco sereno, con ansia ?
E poi se lei non crede in se stesso , se non ha fiducia nelle sue possibilità come fa ad ottenere buoni risultati?
C'è uno psicologo nella sua scuola?
calma, non si tacci di scarsa intelligenza, bisognerebbe approfondire la questione senza tirare le conclusioni da solo basandosi sulle difficoltà che ora dice di sperimentare.
Innanzitutto le chiedo cosa ha determinato di preciso la perdita dei due anni scolastici?
Quali conseguenze su lei ha avuto?
Cosa ne pensano i suoi?
A cosa imputerebbe oltre a quanto ipotizza la differenza tra la sua resa attuale e quella dei primi due anni?
In che modo si approccia allo studio, preoccupato, poco sereno, con ansia ?
E poi se lei non crede in se stesso , se non ha fiducia nelle sue possibilità come fa ad ottenere buoni risultati?
C'è uno psicologo nella sua scuola?
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#2]
Gentile ragazzo, si sente in ansia quando affronta un nuovo argomento una nuova difficoltà''?
Mi domando se non si autoboicotti quando l'argomento è nuovo , quindi più difficile da comprendere , utilizzare , per cui è necessario un certo tempo per familiarizzare, impadronirsene e sapercisi muovere.
Se non fosse intelligente, come dice Lei , non capirebbe mai , nè subito nè dopo, le pare ?
La velocità può ben essere anche legata ad una sorta di sicurezza di fondo , per cui uno si crede e si butta.
Pure io , come la Collega dottoressa Rinella , le chiedo se c'è uno psicologo nella sua scuola .. Lo cerchi e provi ad andarci a parlare..
Mi domando se non si autoboicotti quando l'argomento è nuovo , quindi più difficile da comprendere , utilizzare , per cui è necessario un certo tempo per familiarizzare, impadronirsene e sapercisi muovere.
Se non fosse intelligente, come dice Lei , non capirebbe mai , nè subito nè dopo, le pare ?
La velocità può ben essere anche legata ad una sorta di sicurezza di fondo , per cui uno si crede e si butta.
Pure io , come la Collega dottoressa Rinella , le chiedo se c'è uno psicologo nella sua scuola .. Lo cerchi e provi ad andarci a parlare..
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
[#3]
Gentile Ragazzo,
I sogni vanno sempre perseguiti anche se a fatica.
Si rivolga allo sportello ascolto- scolastico troverà uno psicologo, anche io come le Colleghe le dico che potrebbe trattarsi di ansia da prestazione, insicurezza ecc..
A volte concentrarsi troppo su qualcosa che interessa stressandosi e non curando le altre sfere del piacere, come sport, passioni, amici... appesantisce anche l'apprendimento.
Coraggio, lei sembra molto determinato
I sogni vanno sempre perseguiti anche se a fatica.
Si rivolga allo sportello ascolto- scolastico troverà uno psicologo, anche io come le Colleghe le dico che potrebbe trattarsi di ansia da prestazione, insicurezza ecc..
A volte concentrarsi troppo su qualcosa che interessa stressandosi e non curando le altre sfere del piacere, come sport, passioni, amici... appesantisce anche l'apprendimento.
Coraggio, lei sembra molto determinato
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#4]
Gentile ragazzo,
Volevo suggerirLe un punto di vista ulteriore oltre a quelli offerti dalle mie colleghe:
Esistono vari tipi di intelligenza: nove, secondo Daniel Goleman.
Lei ha scelto una branca particolare dello "scibile" umano. Una branca che richiede una attitudine specifica.
Si e' chiesto se le difficolta' che incontra possano essere dovute ad una non perfetta attitudine per l'informatica?
E' solo una ipotesi quella che Le propongo, ma penso che possa e debba essere avanzata ed esplorata prima di porre dei dubbi "assoluti" sulla sua "intelligenza".
Che ne dice?
Volevo suggerirLe un punto di vista ulteriore oltre a quelli offerti dalle mie colleghe:
Esistono vari tipi di intelligenza: nove, secondo Daniel Goleman.
Lei ha scelto una branca particolare dello "scibile" umano. Una branca che richiede una attitudine specifica.
Si e' chiesto se le difficolta' che incontra possano essere dovute ad una non perfetta attitudine per l'informatica?
E' solo una ipotesi quella che Le propongo, ma penso che possa e debba essere avanzata ed esplorata prima di porre dei dubbi "assoluti" sulla sua "intelligenza".
Che ne dice?
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#5]
Gentile utente,
Lei ha un dubbio, quello di non possedere un'intelligenza logica all'altezza degli studi che ha scelto di fare.
Una consulenza presso un nostro Collega potrebbe essere utile: alcuni test servono proprio a misurare e valutare quanto Lei dubita.
Esistono poi altre cause che "simulano" scarsa intelligenza: ansia ecc. , ma -anche qui - occorre un incontro di persona.
Prima di gettare la spugna scoraggiato, si faccia seguire.
Lei ha un dubbio, quello di non possedere un'intelligenza logica all'altezza degli studi che ha scelto di fare.
Una consulenza presso un nostro Collega potrebbe essere utile: alcuni test servono proprio a misurare e valutare quanto Lei dubita.
Esistono poi altre cause che "simulano" scarsa intelligenza: ansia ecc. , ma -anche qui - occorre un incontro di persona.
Prima di gettare la spugna scoraggiato, si faccia seguire.
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 8.7k visite dal 18/11/2015.
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