Socializzazione

Gentile Utente,
una domanda così posta non dà modo di poterle dare una risposta compiuta pur nei limiti di un consulto on line.
Vorrebbe ampliarla dicendoci qualcosa in più su sé e sulle difficoltà che sperimenta?

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

Caro ragazzo,
Pur concordando con la collega Dott.a Rinella, vorrei cogliere la laconicita' della sua richieeta come elemento della Sua difficolta'.
Come non si e' posto verso di noi il quesito se la Sua richiesta fosse tale da potere essere compresa, non sara' per caso che questo atteggiamento lo esprima anche nei Suoi contesti?
Si pone in modo da "potere stare" con gli altri?
O pensa che non sia il caso di farlo e che gli altri debbano comprenderLa a prescindere da quello che Lei fa per essere compreso?

Rifletta un istante sulla risposta. O meglio sulle risposte...
Ci aggioniamo appena sara' pronto!

I migliori saluti.

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

Salve non ho problemi a socializzare anzi, quello che mi da fastidio è solo di entrare in un luogo come ad esempio un supermercato o stare in una piazza per un evento dove ci sono molte persone. il fatto di socializzare con le persone non presenta problemi ma ho solo questo fastidio e non capisco il motivo.

Gentile Ragazza,

come spiega il fatto che riesce a socializzare e il "fastidio" di entrare in un luogo affollato? Non che le due cose debbano andare necessariamente di pari passo s'intende, ma sarebbe importante capire cosa le capita, cosa prova in luogo con tante persone, cos'è questo "fastidio" di cui ci scrive?

E invece come descriverebbe il suo modo di rapportarsi con gli altri? Cosa le permette di farlo?

Dott.ssa Ilaria La Manna
Psicologa Psicoterapeuta - Padova

Salve non ho difficoltà nel fare amicizia, tutto è molto spontaneo tra una risata e l'altra si sa , il punto è come dire anche stare in un luogo come il supermercato affolato mi da un senso di soffocatezza o meglio di invadenza nei miei confronti, nel senso che mi sento osservata, non so se ciò derivi dalla poca autostima di me stessa.
Ringrazio ogni singolo medico per la disponibilità.

E' ipotizzabile (sempre e comunque da "verificare" con un professionista di persona), rispetto a ciò che ci dice, si tratti di uno stato ansioso legato allo stare in mezzo agli altri.

Descrive bene quando parla di "invadenza nei miei confronti" come se si sentisse, appunto, osservata, sempre sotto la lente di ingrandimento di mille occhi puntati su di lei, proprio quella sensazione di sentirsi "invasi", sopraffatti, giudicati e tutto questo può innescare sintomi tra i quali un senso di soffocamento.

Da qui non possiamo dire se ciò dipende da poca autostima o altro, però se tutto ciò le limita in modo importante la quotidianità della sua vita, impedendole di rinunciare ad uscire o effettuare commissioni, credo sia importante che chieda un consulto psicologico di persona per affrontare questo malessere, in modo da avere anche un riscontro che chiarisca meglio da cosa dipende questo disagio che prova.

Un caro saluto

La ringrazio molto.