Aiuto psicologico-psichiatrico
Buonasera,scrivo a voi specialisti in quanto ho bisogno di avere un chiarimento sulla mia persona che da qualche anno a questa parte, è in modo più accentuato nelle ultime settimane mi affligge.Mi spiego subito:
Sono un ragazzo di 23 anni apparentemente normale,di buona famiglia e senza aver subito traumi di nessun tipo,la mia vita scorre normalmente senza particolari problemi e come la maggior parte delle persone.Da qualche anno però, ma con accenni sin dall'età di 6-7 anni ho come una fissazione / fobia per quanto riguarda l'ordine e la pulizia di tutto cio che mi circonda,in pratica non faccio che ORDINARE,PULIRE E ALLINEARE gli oggetti e tutto cio che mi riguarda personalmente e non,non solo l'automobile che puo essere una cosa normalissima,ma anche oggetti insignificanti che si trovano all'interno di un normalissimo cassetto in casa.....Siccome ultimamente mi sto accorgendo che la cosa sta degenerando tanto che se provo a fare il superficiale e a non ordinare continuamente come ormai è diventata routine,gli oggetti,la casa ecc, ci sto male! e il mio stato d'animo diventa nervoso tanto da non riuscire a continuare il resto della mia giornata.Io adesso non so se questo sia un problema legato al fatto che magari sono disoccupato,single, o ad altri problemi che comunque mi circondano e quindi lo sfogo in questo modo..... oppure sia una forma ancora leggera di AUTISMO,pertanto chiedo a voi un aiuto e un consiglio su come fare per far fronte a cio.
Grazie anticipatamente per la risposta.
Sono un ragazzo di 23 anni apparentemente normale,di buona famiglia e senza aver subito traumi di nessun tipo,la mia vita scorre normalmente senza particolari problemi e come la maggior parte delle persone.Da qualche anno però, ma con accenni sin dall'età di 6-7 anni ho come una fissazione / fobia per quanto riguarda l'ordine e la pulizia di tutto cio che mi circonda,in pratica non faccio che ORDINARE,PULIRE E ALLINEARE gli oggetti e tutto cio che mi riguarda personalmente e non,non solo l'automobile che puo essere una cosa normalissima,ma anche oggetti insignificanti che si trovano all'interno di un normalissimo cassetto in casa.....Siccome ultimamente mi sto accorgendo che la cosa sta degenerando tanto che se provo a fare il superficiale e a non ordinare continuamente come ormai è diventata routine,gli oggetti,la casa ecc, ci sto male! e il mio stato d'animo diventa nervoso tanto da non riuscire a continuare il resto della mia giornata.Io adesso non so se questo sia un problema legato al fatto che magari sono disoccupato,single, o ad altri problemi che comunque mi circondano e quindi lo sfogo in questo modo..... oppure sia una forma ancora leggera di AUTISMO,pertanto chiedo a voi un aiuto e un consiglio su come fare per far fronte a cio.
Grazie anticipatamente per la risposta.
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(...)o come una fissazione / fobia per quanto riguarda l'ordine e la pulizia di tutto cio che mi circonda,in pratica non faccio che ORDINARE,PULIRE E ALLINEARE (..)
è possibile pensare ad una dinamica ossessivo-compulsiva
legga questo
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/5399-compulsioni-la-trappola-dei-rituali.html
ovvio vi è la necessaità di un aiuto psicoterapico. in questi casi elettivo può essere l'approccio di tipo comportamentale (cognitivo e strategico)
saluti
è possibile pensare ad una dinamica ossessivo-compulsiva
legga questo
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/5399-compulsioni-la-trappola-dei-rituali.html
ovvio vi è la necessaità di un aiuto psicoterapico. in questi casi elettivo può essere l'approccio di tipo comportamentale (cognitivo e strategico)
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#2]
Gentile Utente,
da quanto ci riferisce sembra essere in atto una dinamica di tipo ossessivo e quindi un insieme di comportamenti ed emozioni dettati dall'ansia, da un disagio più profondo che si esprime con questo tipo di pensieri e azioni che le consentono di rimettere (illusoriamente) ordine nel suo mondo.
Ci ha detto infatti che in questo periodo, per lei più stressante, il quadro è "degenerato" e il suo malessere è molto peggiorato ed è plausibile che più la sua vita si allontana dall'ideale che persegue e da ciò che desidera, più la necessità di sistemare la sua situazione (che si traspone nella necessità di sistemare oggetti concreti) si faccia pressante.
Vorrei anche sottolineare il fatto che la sua visione di sè stesso sembra essere schematica e "manichea":
"se provo a fare il superficiale e a non ordinare continuamente come ormai è diventata routine,gli oggetti,la casa ecc, ci sto male!".
Lei dipinge un quadro in cui è possibile solo essere "superficiale" o essere totalmente devoto alla causa dell'ordine perfetto, ma ovviamente fra l'incuria totale e il controllo totale esistono molte situazioni intermedie che in questo momento non vede, perchè è assorbito dalla dinamica che ha descritto.
Sottoscrivo sicuramente l'invito del Collega a cercare l'aiuto di uno psicologo psicoterapeuta per lavorare su questo suo disagio e aggiungo che può rivolgersi anche a uno psicoterapeuta di orientamento psicodinamico, se desidera approfondire la trattazione delle cause passate e inconsce del suo malessere, che è esordito - stando a quanto ci dice - diversi anni fa.
Sta a lei decidere quale orientamento scegliere: l'importante è che non attenda oltre e si faccia aiutare.
Ci aggiorni quando lo desidera.
Le faccio tanti auguri,
da quanto ci riferisce sembra essere in atto una dinamica di tipo ossessivo e quindi un insieme di comportamenti ed emozioni dettati dall'ansia, da un disagio più profondo che si esprime con questo tipo di pensieri e azioni che le consentono di rimettere (illusoriamente) ordine nel suo mondo.
Ci ha detto infatti che in questo periodo, per lei più stressante, il quadro è "degenerato" e il suo malessere è molto peggiorato ed è plausibile che più la sua vita si allontana dall'ideale che persegue e da ciò che desidera, più la necessità di sistemare la sua situazione (che si traspone nella necessità di sistemare oggetti concreti) si faccia pressante.
Vorrei anche sottolineare il fatto che la sua visione di sè stesso sembra essere schematica e "manichea":
"se provo a fare il superficiale e a non ordinare continuamente come ormai è diventata routine,gli oggetti,la casa ecc, ci sto male!".
Lei dipinge un quadro in cui è possibile solo essere "superficiale" o essere totalmente devoto alla causa dell'ordine perfetto, ma ovviamente fra l'incuria totale e il controllo totale esistono molte situazioni intermedie che in questo momento non vede, perchè è assorbito dalla dinamica che ha descritto.
Sottoscrivo sicuramente l'invito del Collega a cercare l'aiuto di uno psicologo psicoterapeuta per lavorare su questo suo disagio e aggiungo che può rivolgersi anche a uno psicoterapeuta di orientamento psicodinamico, se desidera approfondire la trattazione delle cause passate e inconsce del suo malessere, che è esordito - stando a quanto ci dice - diversi anni fa.
Sta a lei decidere quale orientamento scegliere: l'importante è che non attenda oltre e si faccia aiutare.
Ci aggiorni quando lo desidera.
Le faccio tanti auguri,
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#3]
Utente
Salve,vi ringrazio per le risposte date,effettivamente rileggendo quanto da voi specialisti detto,mi vedo rispecchiare la mia persona,credo a questo punto di soffrire seppure in forma non ancora grave di disturbo ossessivo-compulsivo;adesso la mia domanda è: esiste un metodo,rimedio per cercare quantomeno di ridurre questo disturbo? Poichè ad essere sincero non trovo il coraggio di dire ai miei genitori di farmi aiutare da un psicologo, e abitando in un piccolo paese del sud mi troverei in una situazione di disagio / vergogna a farmi vedere in una sala d'attesa di un psicologo.....dove alla fine ci conosciamo tutti......
[#4]
Carissimo, concordo con i Colleghi, non c'è niente di male nel farsi aiutare ,anzi !! In questo periodo ,senza lavoro e senza soldi , dipendente dai genitori ,non è affatto strano che Lei sia angosciato e si autocuri facendo ordine , come se pensasse .. almeno questo, la mia camera, questo cassetto sono OK..mi domando se Lei è stato un bambino timido , un pò chiuso, se ha avuto un'educazione esigente, se ha tendenza da sempre a scoraggiarsi e darsi per vinto..
Le cose non sono sempre o bianche o nere , quindi faccia pure un pò ordine, ma poi studi una lingua, si specializzi, si informi su quanto conviene perfezionare nel mondo del suo lavoro, esca con gli amici , con ragazze, vada in palestra , per organizzarsi un bel fisico, che è sempre una carta vincente..
Può trovare aiuto presso il Consultorio, praticamente quasi gratuito e parli coi suoi , dica che è preoccupato, tacere, soffrire , tormentarsi .. ingigantisce e radicalizza i problemi..
Le cose non sono sempre o bianche o nere , quindi faccia pure un pò ordine, ma poi studi una lingua, si specializzi, si informi su quanto conviene perfezionare nel mondo del suo lavoro, esca con gli amici , con ragazze, vada in palestra , per organizzarsi un bel fisico, che è sempre una carta vincente..
Può trovare aiuto presso il Consultorio, praticamente quasi gratuito e parli coi suoi , dica che è preoccupato, tacere, soffrire , tormentarsi .. ingigantisce e radicalizza i problemi..
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
[#5]
Gentile Utente,
superi la vergogna, non c'è nulla di male nel vivere un disagio, sarebbe molto peggio se la sua qualità di vita fosse del tutto compromessa da questa sua problematica.
Se si rompesse una gamba, immagino la ingesserebbe?
E per di più senza vergogna.
Se non vuole chiedere i soldi ai suoi genitori, anche io le suggerisco di risolversi ad una struttura pubblica dove troverà validi colleghi pagando soltanto il ticket.
I rimedi non sono magici ed onnipotenti, ma seguono una diagnosi scrupolosa del suo malessere - che va ben oltre i sintomi - e si chiama protocollo terapeutico.
superi la vergogna, non c'è nulla di male nel vivere un disagio, sarebbe molto peggio se la sua qualità di vita fosse del tutto compromessa da questa sua problematica.
Se si rompesse una gamba, immagino la ingesserebbe?
E per di più senza vergogna.
Se non vuole chiedere i soldi ai suoi genitori, anche io le suggerisco di risolversi ad una struttura pubblica dove troverà validi colleghi pagando soltanto il ticket.
I rimedi non sono magici ed onnipotenti, ma seguono una diagnosi scrupolosa del suo malessere - che va ben oltre i sintomi - e si chiama protocollo terapeutico.
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#6]
Se è presente un disturbo, cosa che da qui non possiamo diagnosticare, è necessaria una cura e non esiste modo di "ridurlo" esattamente come non esisterebbe se lei avesse una patologia di tipo medico.
Dallo psicologo si fanno aiutare molte più persone di quante lei immagini, anche se in genere non lo pubblicizzano perchè si tratta sempre di questioni delicate e private che ovviamente non si ha piacere di condividere con altri, esattamente come non si condivide con chiunque la necessità di un intervento medico per determinate patologie "sensibili" .
Se non le va di rivolgersi a qualcuno nel suo paese basta che si sposti di qualche km o che vada in città, dove di sicuro non vi conoscete tutti.
Dallo psicologo si fanno aiutare molte più persone di quante lei immagini, anche se in genere non lo pubblicizzano perchè si tratta sempre di questioni delicate e private che ovviamente non si ha piacere di condividere con altri, esattamente come non si condivide con chiunque la necessità di un intervento medico per determinate patologie "sensibili" .
Se non le va di rivolgersi a qualcuno nel suo paese basta che si sposti di qualche km o che vada in città, dove di sicuro non vi conoscete tutti.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 1.7k visite dal 16/11/2015.
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