Ansia e fobia

Buonasera a tutti!!!
Sono una ragazza di vent'anni, mi ritengo molto fortunata perché ho una famiglia che mi ama e che amo follemente, ho degli amici, ho un sogno da seguire e soprattutto ho la salute!!! Sembrerebbe tutto fantastico..se non fosse per questo fastidio che mi perseguita ormai da tre anni! Mi spiego meglio: tre anni fa successe che durante un episodio in cui mi sentivo osservata da più persone mi è venuta una forte ansia accompagnata da sintomi quali tachicardia nausea sensazioni di svenimento e soprattutto mi si irrigidì tutto il volto e non riuscii più ad avere espressioni facciali. Quest'ultima fu una sensazione orrenda che purtroppo si ripete tuttora in moltissimi episodi (in genere quando parlo con le persone, quando mi scattano foto, quando mi sento osservata). È difficile da descrivere ma assicuro che ciò che provo in quei momenti è davvero brutto..l'ansia potrei anche sopportarla, ma questo fatto di non riuscire a sorridere perché i miei muscoli facciali non rispondono sta pesando sempre più! Ed è ancora più brutto quando se ne accorgono gli altri, i quali spesso mi chiedono perché tutto d'un tratto mi sono fatta seria. Insomma, non lo auguro a nessuno! Detto ciò, vorrei sapere se qualcuno ha mai sentito parlare di questo sintomo in particolare e soprattutto se posso sperare in una soluzione. Premetto che sto prendendo degli integratori omeopatici come sepia compositum che comunque non mi danno molti risvolti positivi per il momento. Tempo fa ho anche fatto delle sedute da una psicologa che però non hanno portato a nulla di positivo o risolutivo, nemmeno in parte.
Ditemi che guarirò!!!
Grazie mille a chi mi dedicherà del tempo,
CHIARA
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Cara Chiara,

oltre a molti altri sintomi l'ansia genera spesso tensione o irrigidimento muscolare, che nel suo caso colpisce il volto, ma più frequentemente colpisce altri distretti (come ad esempio collo e spalle, ma anche i muscoli della schiena o degli arti).
Può quindi trattarsi semplicemente di una diversa manifestazione di ciò che accade a molte persone ansiose - soprattutto se le accade solo in certi contesti - che colpisce il volto e quindi la parte del corpo che serve più delle altre a entrare in contatto con gli altri e a comunicare con loro.

E' plausibile che la situazione originaria nella quale si è sentita al centro dell'attenzione le abbia provocato un disagio così intenso da non riuscire più a prenderne del tutto le distanze, portando al riproporsi di un sintomo che ha sviluppato in quel momento nelle situazioni che ancora oggi la mettono in qualche misura in tensione.

Mi sembra però altrettanto importante sottolineare il fatto che è molto probabile che se tre anni fa ha avuto quella reazione è quasi sicuramente una persona che soffre di ansia o almeno di insicurezze sul fronte sociale, perchè devono essere presenti determinate condizioni per avere una reazione come la sua.
Mi può dire di preciso cosa è accaduto all'epoca e in quale contesto si trovava?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Utente
Utente
Grazie mille per la risposta tempestiva!!!
Certo! Allora, in quel famoso episodio mi trovavo in classe (ero in quarta liceo) e stavo ahimè chiacchierando con il mio compagno di banco durante la lezione. Il professore non appena si è accorto ci ha richiamato in modo molto brusco, abbassandoci anche un voto della condotta e io in quel momento c'ero rimasta così male, dato che con questo professore eravamo soliti ridere e scherzare, che non ho più saputo controllare le mie emozioni. Qualche giorno dopo mi è successo di nuovo in un episodio in cui tutta la classe era in cerchio e noi alunni dovevamo dire qualcosa di bello e che facesse ridere riguardante un altro compagno: quando è stato il mio turno mi tornò in mente la brutta sensazione provata qualche giorno prima con quella nota e di conseguenza ricomparse ogni sintomo.e a distanza di qualche giorno ancora (sempre in classe!!!) durante il giorno del mio diciottesimo compleanno, di nuovo la stessa ansia e la stessa incapacità di muovere il volto.
Vorrei anche dirle che (eccetto quando ero piccolina) sono sempre stata una ragazza molto estroversa che AMA il contatto con le persone! Specialmente dopo il viaggio che ho fatto in Australia all'età di diciassette anni, durato ben due mesi, sono diventata ancora più estroversa! (amavo fare feste, fermarmi a parlare anche con sconosciuti, fare battute e far divertire gli altri). Ora quindi mi trovo molto combattuta perché se una parte di me vorrebbe poter essere se stessa e quindi estroversa e divertente, questa fastidiosa ansia e i suoi sintomi non mi permettono più di essere ciò che sono! So di essere un caso davvero anomalo, ma per me sapere che un giorno potrei tornare ad essere me stessa al cento per cento senza questo fastidio che mi da grandi impedimenti e rovina la maggior parte dei bei momenti che vivo, mi farebbe sentire la persone più felice del mondo!
Grazie ancora..e buona giornata!
Chiara
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Visto che l'irrigidimento del volto si manifesta in momenti specifici:

"fu una sensazione orrenda che purtroppo si ripete tuttora in moltissimi episodi (in genere quando parlo con le persone, quando mi scattano foto, quando mi sento osservata)"

penso che valga la pena che lei faccia qualche seduta con uno psicologo che utilizzi l'ipnosi o la PNL per lavorare su quel primo ricordo traumatico e cercare di liberarla dalla reazione involontaria che manifesta ogni volta che si trova in una situazione che la riporta con la mente a quel momento.
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Utente
Utente
Ottimo!! Mi informerò su questa cura!! Io in questi giorni ho letto anche qualcosa riguardo la terapia breve strategica, lei dice che potrebbe aiutarmi nel mio caso? In molti dottori scrivono che è una terapia molto efficace..lei è d'accordo? Potrebbe fare al mio caso?
Grazie mille
Chiara
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Sì, anche quel tipo di orientamento può fare al suo caso. In realtà qualsiasi psicoterapia può aiutarla, ma essendo presente una scena specifica alla quale lei ritorna con la mente parlando del suo problema considererei più utile un approccio fra quelli che le consigliavo, per andare a lavorare direttamente su quel ricordo che la sta ancora condizionando.

In ogni caso l'importante è che si attivi per trovare uno psicologo che possa aiutarla a risolvere il problema.
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Utente
Utente
Ottimo!! Grazie mille per i suoi consigli e per il tempo che mi ha dedicato!!

Buona giornata!!!

Chiara
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Mi aggiorni quando vuole sulla situazione,
le faccio tanti auguri

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