Masturbazione, doc, fino a che punto è la normalità?
Salve, Ho 30anni , qualche anno fa, in un periodo dove non facevo sesso con la mia ragazza anche per qualche mese per motivi dapprima legati a malattie veneree e poi per un suo rifiuto post intervento, ho cambiato abitudini sulla masturbazione, ovvero il "materiale" che usavo cambiava. Cercavo foto di conoscenti, ( una volta ho fatto una foto ad un sedere di un'amica per poi cancellarla) e ogni tanto "spiavo" (e ovviamente la volontà non era quella di farmo vedere) la vicina mentre prendeva il sole. Li x li non mi facevo problemi, ma a distanza di un anno e più ho cominciato a pormi problemi su ciò che feci. Non considero la masturbazione un gesto proibito durante il fidanzamento, ma fino a che punto si può arrivare? Premetto che soffro/ soffrivo di disturbi ossessivi e sono stato in cura per qualche tempo. Non ho mai dubitato dell'amore che provo, e il tradimento non mi ha mai sfiorato il cervello. Ho paura di aver sbagliato, di aver oltrepassato il "normale". Ora che ho ripreso l'intesa sessuale con la mia ragazza, non ho più di questi bisogno, mi masturbo con materiale pornografico o vado di fantasia.
Queste "debolezze" le ho dovute confessare perché mi sono sentito terribilmente in colpa, e a volte ho pensato che l'unica soluzione sia lasciare tutto (stiamo vedendo casa e presto dovremmo andare a convivere) per sentirmi più "leggero".. Capisco inoltre che scrivendo e documentandomi non faccio altro che compulsare. Ma questa cosa di capire se sono "normale" non mi da pace.
Queste "debolezze" le ho dovute confessare perché mi sono sentito terribilmente in colpa, e a volte ho pensato che l'unica soluzione sia lasciare tutto (stiamo vedendo casa e presto dovremmo andare a convivere) per sentirmi più "leggero".. Capisco inoltre che scrivendo e documentandomi non faccio altro che compulsare. Ma questa cosa di capire se sono "normale" non mi da pace.
[#1]
Caro Utente,
che tipo di trattamento ha effettuato per il disturbo ossessivo del quale soffre? Farmacologico e/o psicoterapeutico?
E' possibile che le domande che si sta ponendo non siano altro che frutto di ossessività e del desiderio di potersi considerare "normale", nel senso di poter considerare i suoi comportamenti come rientranti in una ipotetica norma.
Dal momento che è sorto in lei uno spropositato senso di colpa che la sta portando a pensare di mollare tutto - o meglio, di mollare la ragazza e i progetti di convivenza - mi viene però da pensare che ci sia anche o solo dell'altro.
E' convinto al 100% del passo che state per compiere? Non è possibile che i dubbi e i sensi di colpa significhino semplicemente che non se la sente del tutto di compiere questo passo e che quindi la sua mente inconscia sta producendo cause per le quali lei possa considerare giustificato l'abbandono di ogni progetto?
che tipo di trattamento ha effettuato per il disturbo ossessivo del quale soffre? Farmacologico e/o psicoterapeutico?
E' possibile che le domande che si sta ponendo non siano altro che frutto di ossessività e del desiderio di potersi considerare "normale", nel senso di poter considerare i suoi comportamenti come rientranti in una ipotetica norma.
Dal momento che è sorto in lei uno spropositato senso di colpa che la sta portando a pensare di mollare tutto - o meglio, di mollare la ragazza e i progetti di convivenza - mi viene però da pensare che ci sia anche o solo dell'altro.
E' convinto al 100% del passo che state per compiere? Non è possibile che i dubbi e i sensi di colpa significhino semplicemente che non se la sente del tutto di compiere questo passo e che quindi la sua mente inconscia sta producendo cause per le quali lei possa considerare giustificato l'abbandono di ogni progetto?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#2]
Ex utente
Ho effettuato un tipo di trattamento psicoterapeutico, dove ho analizzato il passato, e ho dovuto ammettere che la separazione dei miei genitori mi ha portato ad addossarmi dei sensi di colpa, ho avuto paura della morte, ho avuto paura di aver commesso gesti di cui non ricordo, di aver tradito in qualche maniera la mia ragazza, ed ora questo. Sono fidanzato da 6 anni, e sono convintissimo di compiere questo passo! Ho solo paura che io non sia perfetto, di aver commesso errori per i quali non c'è perdono. (come quelli che ha compiuto mia madre).
[#3]
Che errori ha compiuto sua madre? Pensa di essere simile a lei?
Vorrei sottolineare il fatto che l'ansia di perfezione che esprime è tipica dei soggetti ossessivi e che potrebbe da sola essere sufficiente a intralciare i suoi progetti proprio a causa della paura che non tutto sarà perfetto o andrà come deve andare secondo lei.
Per quanto è stato in psicoterapia? Le suggerirei di fare ancora qualche colloquio, visto che sta affrontando un momento critico, di grandi cambiamenti e decisioni importanti da prendere e che questo la può destabilizzare.
Vorrei sottolineare il fatto che l'ansia di perfezione che esprime è tipica dei soggetti ossessivi e che potrebbe da sola essere sufficiente a intralciare i suoi progetti proprio a causa della paura che non tutto sarà perfetto o andrà come deve andare secondo lei.
Per quanto è stato in psicoterapia? Le suggerirei di fare ancora qualche colloquio, visto che sta affrontando un momento critico, di grandi cambiamenti e decisioni importanti da prendere e che questo la può destabilizzare.
[#4]
Ex utente
Mia madre ha tradito mio padre, ha avuto una relazione per qualche periodo, io non gli ho parlato per diversi anni. Grazie ai colloqui ho elaborato che non sono uguale a lei, anzi. In Psicoterapia sono stato dapprima per 6-8 mesi mi sembra, con all'inizio sedute di due volte a settimana, per poi via via scemando. Poi dopo un paio di anni ho risentito il bisogno di andare, e li ci sono stato per qualche mese, con cadenza settimanale e poi quindicinale.. e poi l'ultima volta qualche mese fa, proprio per questi problemi. Sembra che tutto si normalizzi, elaboro capisco che sono le "solite ossessioni" le riconosco, ma poi la mia mente va a cercare fotogrammi o momenti riconducibili ad un possibile sbaglio e ricomincio. Ora l'angoscia che io abbia commesso un'anormalità, anche se parlandone con la psicologa mi ha fatto capire che questi "gesti" non hanno fatto altro che salvaguardare il mio rapporto visto la mancanza di rapporti sessuali.
[#6]
Ex utente
Non sò se esiste un nome, in pratica sono tornato attraverso ricordi, a le prime sensazioni di "sensi di colpa" che provavo da piccolo, per poi destrutturare le mie convenzioni, facendomi notare che in realtà ero un'altra tipo di persona rispetto alle convinzioni che avevo. In un paio di sedute abbiamo usato anche la tecnica EMDR (mi sembra si chiami così)
[#7]
E' possibile che si tratti di una psicoterapia cognitiva.
Le suggerisco o di riprendere questo percorso, se si è trovato bene, o di cambiare radicalmente approccio rivolgendosi ad uno psicologo psicoterapeuta di orientamento psicodinamico/psicoanalitico, con il quale affrontare la questione da un diverso punto di vista e con altri strumenti.
Al di là infatti di riconoscere che si tratta delle sue solite ossessioni potrebbe essere utile un lavoro più approfondito, che le consenta di comprenderne le cause e di contrastarle per non essere più tormentato da questi pensieri.
Le suggerisco o di riprendere questo percorso, se si è trovato bene, o di cambiare radicalmente approccio rivolgendosi ad uno psicologo psicoterapeuta di orientamento psicodinamico/psicoanalitico, con il quale affrontare la questione da un diverso punto di vista e con altri strumenti.
Al di là infatti di riconoscere che si tratta delle sue solite ossessioni potrebbe essere utile un lavoro più approfondito, che le consenta di comprenderne le cause e di contrastarle per non essere più tormentato da questi pensieri.
[#8]
Ex utente
Con il lavoro svolto ho cominciato a capire le cause di queste ossessioni, so che queste ossessioni sono solo "il fumo" e che "l'incendio" è in effetti la paura di essere come mia madre, di essere "sbagliato" perché io considero mia madre sbagliata.
E forse ho il presentimento che volendo capire se questi gesti sono da considerarsi nella "norma" non faccio altro che alimentari. Ma chi mi dice che ho fatto qualcosa nella norma?
E forse ho il presentimento che volendo capire se questi gesti sono da considerarsi nella "norma" non faccio altro che alimentari. Ma chi mi dice che ho fatto qualcosa nella norma?
[#9]
Non ha riferito nulla di particolarmente strano o preoccupante.
Il senso di colpa deriva probabilmente dal fatto che nelle sue fantasie ha coinvolto persone che conosce e questo l'ha portata forse a vivere l'accaduto come una sorta di tradimento, mentre utilizzare materiale che raffigura donne che non conosce e non conoscerà mai crea una certa distanza e quindi rende meno probabile l'insorgere di sensi di colpa.
Il senso di colpa deriva probabilmente dal fatto che nelle sue fantasie ha coinvolto persone che conosce e questo l'ha portata forse a vivere l'accaduto come una sorta di tradimento, mentre utilizzare materiale che raffigura donne che non conosce e non conoscerà mai crea una certa distanza e quindi rende meno probabile l'insorgere di sensi di colpa.
[#11]
Gentile Utente,
Aggiungo soltanto qualche riflessione a quelle della dottoressa Massaro.
Credo che il denominatore comune al suo consulto sia il disturbo ossssivo di cui soffre, poi, secondo di me, si dovrebbe analizzare il rapporto con L'autoerotismo e la differenza di utilizzo di immaginario.
Penso che lei si sia sentito in colpa quando ha iniziato ad adoperare immagini di persone reali e ad essere un po voyeur, questo probabilmente le ha evocato il tradimento dei suoi genitori.
L'immaginario però è un vero giardino segreto, va adoperato, non passato al setaccio....
A tal proposito le allego del materiale da poter consultare ed una mia intervista rilasciata a Focus proprio sull'utilizzo dell'immaginario erotico.
http://www.valeriarandone.it/interviste/161-rivista-qfocus-extraq-estate-2011/
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3309-sesso-cuore-e-fantasie-l-immaginario-erotico-ed-i-suoi-possibili-utilizzi.html
Aggiungo soltanto qualche riflessione a quelle della dottoressa Massaro.
Credo che il denominatore comune al suo consulto sia il disturbo ossssivo di cui soffre, poi, secondo di me, si dovrebbe analizzare il rapporto con L'autoerotismo e la differenza di utilizzo di immaginario.
Penso che lei si sia sentito in colpa quando ha iniziato ad adoperare immagini di persone reali e ad essere un po voyeur, questo probabilmente le ha evocato il tradimento dei suoi genitori.
L'immaginario però è un vero giardino segreto, va adoperato, non passato al setaccio....
A tal proposito le allego del materiale da poter consultare ed una mia intervista rilasciata a Focus proprio sull'utilizzo dell'immaginario erotico.
http://www.valeriarandone.it/interviste/161-rivista-qfocus-extraq-estate-2011/
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3309-sesso-cuore-e-fantasie-l-immaginario-erotico-ed-i-suoi-possibili-utilizzi.html
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
Questo consulto ha ricevuto 14 risposte e 9k visite dal 10/11/2015.
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