Ossessione della morte
Salve, sono una ragazza di 22 anni compiuti due giorni fa. Di recente ho subito uno spostamento dal mio ambiente a causa di una ristrutturazione a casa che mi ha tenuto in una zona isolata per tre mesi. Ho interrotto una relazione da circa tre mesi e inizio un anno da fuoricorso mi ha scombussolata nelle abitudini. Quello che so è che da quando ho fatto il compleanno ho subìto crisi di ansia, notti insonni già da qualche giorno prima, risvegli con tachicardia e paura e infine sono ossessionata dal pensiero di morire. Non riesco ad accettare che prima o poi scomparirò e non riesco a trovare un senso a tutto quello che faccio, ricoedandomi che "tanto è inutile perché poi si muore". Basta sentire la notizia della morte di qualcuno che immediatamente mi si innesca un processo di angoscia che non riesco a fermare. Ne ho parlato con i miei genitori e non vogliono portarmi da uno psicologo pensando si tratti di una mia suggestione temporanea. Ora vorrei almeno sapere se c'è un modo immediato per avere sonni tranquilli, perché si sta abbassando anche il livello di concentrazione nello studio e questo mi porta a sensi di colpa e rabbia che amplificano ulteriormente questi sentimenti. Non sono credente e studio biologia, questo forse mi rende molto realista sull'argomento e mi porta quasi ad invidiare coloro che si consolano con la fede!
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gentile ragazza, non esistono tecniche fai da. Ogni tentativo di combattere idee intrusive o pensieri ossessivi, perchè è di questo che, probabilmente, stiamo parlando, rischia di incrementarle .
Urge la necessità di un consulto con uno specialista.
legga questo intanto per comprendere quale sarebbe la modalità terapeutica più corretta in caso
di intervento di un professionista
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3715-la-rimuginazione-ossessiva-come-risolverla.html
saluti
Urge la necessità di un consulto con uno specialista.
legga questo intanto per comprendere quale sarebbe la modalità terapeutica più corretta in caso
di intervento di un professionista
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3715-la-rimuginazione-ossessiva-come-risolverla.html
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
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>>> Non sono credente e studio biologia, questo forse mi rende molto realista sull'argomento e mi porta quasi ad invidiare coloro che si consolano con la fede!
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Beh, alcuni la fede l'hanno persa proprio studiando... materie come la biologia.
Prendere atto dell'ineluttabilità della morte è una fase che tocca a tutti, prima o poi. Ma la reazione dipende da quanto si è predisposti all'ansia. Perciò se ormai da un certo tempo soffri di questo disagio, sarebbe bene che ti facessi vedere da uno specialista.
Se i tuoi genitori non sono d'accordo, poco male. Sei maggiorenne e quindi puoi rivolgerti anche da sola a un professionista, anche alla Asl.
Da qui però non possiamo suggerire niente di pratico senza poter vedere la persona.
>>>
Beh, alcuni la fede l'hanno persa proprio studiando... materie come la biologia.
Prendere atto dell'ineluttabilità della morte è una fase che tocca a tutti, prima o poi. Ma la reazione dipende da quanto si è predisposti all'ansia. Perciò se ormai da un certo tempo soffri di questo disagio, sarebbe bene che ti facessi vedere da uno specialista.
Se i tuoi genitori non sono d'accordo, poco male. Sei maggiorenne e quindi puoi rivolgerti anche da sola a un professionista, anche alla Asl.
Da qui però non possiamo suggerire niente di pratico senza poter vedere la persona.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
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Utente
Va bene grazie mille dei consigli, spero di tornare alla serenità. Ho letto l'articolo e penso di ritrovarmi in questo meccanismo, ogni volta che sembro aver accantonato la preoccupazione, si ripresenta. Non c'è attività che riesca a distrarmi completamente... Se ci riesco poi penso "ah bene non ci sto pensando da un bel po' ', e ovviamente torno a pensarci. Stavo valutando l'idea di andare in un consultorio dove è prevista la consulenza psicologica, per mettere fine a questo circolo infernale apparentemente immotivato.
[#4]
Bene, però è possibile che non basti una consulenza e che sia necessaria una psicoterapia. Tieni presente che per i disturbi d'ansia le psicoterapie più indicate sono in genere quelle attive, come la comportamentale o la trategica, puoi leggere qui per informarti:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/6092-in-terapia-con-popper-e-occam.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
Un trattamento psicoterapeutico per l'ansia può essere anche breve, a seconda del livello di collaborazione e motivazione della persona.
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/6092-in-terapia-con-popper-e-occam.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
Un trattamento psicoterapeutico per l'ansia può essere anche breve, a seconda del livello di collaborazione e motivazione della persona.
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Utente
È possibile che ripristinando le abitudini temporaneamente perse la situazione possa migliorare da sola? Ho la sensazione che questa sia stata solo una causa scatenante e che sia difficile che torni indietro autonomamente. Gli incontri psicologici potrebbero portarmi ad una dipendenza (come credono i miei genitori)? Temo che possano trovare qualche "patologia" bella e buona, piuttosto che un piccolo squilibrio!
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Quella di voler trovare cause scatenanti spesso è una giustificazione in mancanza di meglio, quando non si vuole riconoscere di essere portati all'ansia. Un cambio di abitudini può causare fastidio, anche stress, ma deve restare temporaneo. Altrimenti significa che c'è qualcos'altro sotto.
>>> Temo che possano trovare qualche "patologia" bella e buona, piuttosto che un piccolo squilibrio!
>>>
E se anche fosse? Pensi che sia meglio spazzare la polvere sotto il tappeto, piuttosto che raccoglierla e buttarla via? Il primo passo per risolvere un problema sta nel riconoscerne l'esistenza, non minimizzare.
La dipendenza psicologica si può venire a creare, ma devi leggere i link che ti ho dato per capire meglio i termini della questione.
>>> Temo che possano trovare qualche "patologia" bella e buona, piuttosto che un piccolo squilibrio!
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E se anche fosse? Pensi che sia meglio spazzare la polvere sotto il tappeto, piuttosto che raccoglierla e buttarla via? Il primo passo per risolvere un problema sta nel riconoscerne l'esistenza, non minimizzare.
La dipendenza psicologica si può venire a creare, ma devi leggere i link che ti ho dato per capire meglio i termini della questione.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 1.9k visite dal 10/11/2015.
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