isturbi ossessivi, rendersene conto, sapere il perché ma avere sempre dubbi.

Salve,
ormai ho raggiunto i 30, e sono fidanzato da 6 anni. Soffro di disturbi ossessivi. Sono stato in cura dalla psicologa diverse volte, l'ultimo consulto è stato circa 10gg fa perché sentivo il bisogno di una "chiacchierata", mentre l'ultimo periodo di consulti (durato un paio di mesi) e stato nel periodo di maggio. Ho avuto anche consulti durati qualche mese anni fa, finiti poi perché sembrava che tutto fosse sotto il mio "controllo". Grazie a questo percorso di psicoterapia, sono riuscito a scavare nel mio passato ed a risalire al motivo di questi disturbi che sfociano in "sensi di colpa"; la separazione dei miei genitori (12 anni fa), ed evidentemente il clima di non serenità che carpivo in casa hanno sfociato in ciò.
Ho iniziato (prima della separazione, circa 12 anni) ad aver paura della morte, e quella sensazione di caldo interiore, quell'agitazione, quel brivido misto a paura, quel senso di vuoto e impotenza è l'unica sensazione che accomuna tutti i "tipi" di ossessioni.
Dopo anni in cui cercavo di non pensare, questa sensazione tornò al mio primo fidanzamento, inculcandomi in testa nomo o immagini di altre ragazze senza la mia volontà e non riuscendo a non pensarci. Ovviamente per "liberarmi" da questo senso di colpa raccontavo tutto alla mia ex. Finita la storia tutto tornò alla normalità, fino a quando 6 anni fa, dopo qualche mese dal nuovo fidanzamento, ricominciò la tiritera.
La paura della morte e l'inutilità della vita tornarono più forti di prima, l'ossessione mi colse impreparato, l'unica soluzione dopo pianti e pianti fu, di mia spontanea volontà, di andare dallo psicologo. Elaborando le mie paure riuscì a risalire alle stesse sensazioni che provavo da piccolo, a capire che attribuivo a me stesso le colpe del clima non bello di casa ed in seguito la separazione dei miei genitori. Questi consulti durarono qualche mese, prima con decadenza di due volte alla settimana per poi via via scemare.
Sembrava tutto finito, invece dopo qualche anno eccoti i sensi di colpa per la masturbazione. Sentirsi "sbagliato" perché mi masturbavo con foto di conoscenti, per aver fatto una volta una foto al sedere di un'amica volendola usare per l'atto, per essermi masturbato spiando una vicina di casa dalla finestra (queste coincidevano con periodi di astinenza con la mia ragazza dapprima per motivi di malattie venere e poi per un rifiuto da parte sua dato il ricordo del dolore provato dall'operazione).
Fatto sta che quando tutto cominciava a ripartire questo senso di colpa diventava martellante, la mente ricordava questi episodi accaduti un anno prima e provavo sensi di colpa, l'unica mia soluzione era lasciar perdere tutto e basta. Raccontai tutto alla mia ragazza, litigammo come ovvio, riandai in psicoterapia. Riusci a capire che questi atti non furono niente di eclatante e che forse erano un modo per "salvaguardare" la relazione. Fatto sta che ad oggi mi sento sporco, dico non è normale masturbarsi guardando una vicina che prende il sole. Sento di non meritare la mia ragazza. Ah tutto è nato (e ne sono consapevole) dal fatto che stiamo scegliendo casa, e questo mi porta un grande senso di paura di "sbagliare" come ha fatto mia madre. Ho paura di aver commesso errori che un ragazzo non deve fare.
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Dr.ssa Magda Muscarà Fregonese Psicoterapeuta, Psicologo 3.8k 149
Gentile utente, Lei pensa troppo, arguisce , si informa, di una piccola cosa vien fuori una montagna, la invito a non drammatizzare , in periodii no e anche non no, succede che nella vita della gente ci possa stare la masturbazione, che è una faccenda privata, secondo me, da queste psicoterapie anche troppo veloci spero le sia rimasta l'idea che bisogna andare oltre, avere obbiettivi , guardare più in là del nostro piccolo mondo.
E' sicuro che ha voglia di una relazione che si proietta nel futuro, di avere condivisioni di progetti e responsabilità??
Il matrimonio dei genitori è fallito?, è un buon motivo per essere seri, fiduciosi, equilibrati , positivi , per trasmettere amore e sicurezza.
Coraggio, più calma e guardare lontano, la vita buona anche si costruisce..
Restiamo in ascolto..

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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Attivo dal 2010 al 2018
Ex utente
Certo che ho voglia di condividere progetti ed avere le mie responsabilità, viaggiamo, progettiamo il futuro, abbiamo cominciato a vedere le cose, e la cosa mi rende felicissimo. ma devo trovare qualsiasi cosa per dirmi "no non meriti tutto ciò, sei sbagliato e devi sentirti in colpa".
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