Trauma infantile (?)
Salve,
nonostante abbia visto uno specialista nel corso della mia adolescenza non ho mai parlato di questo né a lui né a nessun altro.
Ho 22 anni , sono una studentessa di Psicologia e vivo, purtroppo, ancora con i miei genitori.
Parto da qui per esporre il mio problema. Credo di aver subito un trauma a sfondo sessuale da parte dei miei , ma ancora ad oggi non saprei dirlo con certezza. Non ricordo un episodio in particolare di violenza "fisica", ma , da sempre, ho addosso tutta una serie di sensazioni nei riguardi di mio padre che mi risultano molto strane.
Quello che ricordo della mia tarda infanzia è un episodio in particolare. Avevo 10 anni ed ero in una camera d'albergo con i miei genitori e mio fratello. Durante la notte i miei ebbero un rapporto sessuale , svegliandomi. Restai immobile e impaurita nel letto, impietrita dall'orrore. Ma il punto fu che mia madre , mentre gemeva, diceva a mio padre di avere sempre e solo attenzioni per me . E di farlo con lei ma in realtà pensare a me.
E' difficile che passi giorno della mia vita in cui nella testa non mi risuonino le parole di mia madre tra i suoi gemiti. Io credo che quell'episodio mi abbia sconvolto. Da allora notai una attenzione particolare di mio padre nei miei confronti che fino ad allora (forse per innocenza?) non avevo mai notato.
Un'estate eravamo in una casa al mare, avevo quasi 16 anni e purtroppo dormivo in camera coi miei. La prima notte che provai a dormire mi girai e vidi mio padre che si portava le mani sul pene e iniziava a masturbarsi. Me ne andai subito di la. Nonostante passassi sempre la notte in cucina i rumori delle molle del letto e della masturbazione violenta si sentivano in tutta la casa. Vissi i restanti 15 giorni senza dormire la notte. Aspettavo che tutti si alzassero la mattina per andare in camera a dormire tutto il giorno. Da allora mi accorsi di cose strane che avevano accompagnato la mia infanzia. Quando andavo a dormire nel letto dei miei il letto si muoveva sempre. Ricordo che da mio padre proveniva questo su e giù continuo e , da piccola, non capivo il perché, pensavo fosse un tic del sonno. Ricordo in particolare una volta, era mattina e mia madre si era già alzata, io mi svegliai per il movimento del letto e mi alzai e vidi mio padre , coperto fin sul collo dalla coperta, che mi guardava e , ora so, si masturbava.
La mia adolescenza è stata terribile, a causa della convivenza con lui. Arrivavo a non toccare nulla in bagno, a fare la pipì senza toccare il wc del bagno dei miei. E ancora oggi se sento la sua macchina fuori che torna da lavoro trasalisco e torno in camera mia. Adesso vivo in un angolo della casa indipendente e non più nella stanza accanto a loro e lo vedo poco per cui non vivo con il terrore che mi accompagnava un tempo.
Secondo voi, ci sono i presupposti affinché sia successo altro che non ricordo? C'è modo di ricordare?
Grazie in anticipo
A.
nonostante abbia visto uno specialista nel corso della mia adolescenza non ho mai parlato di questo né a lui né a nessun altro.
Ho 22 anni , sono una studentessa di Psicologia e vivo, purtroppo, ancora con i miei genitori.
Parto da qui per esporre il mio problema. Credo di aver subito un trauma a sfondo sessuale da parte dei miei , ma ancora ad oggi non saprei dirlo con certezza. Non ricordo un episodio in particolare di violenza "fisica", ma , da sempre, ho addosso tutta una serie di sensazioni nei riguardi di mio padre che mi risultano molto strane.
Quello che ricordo della mia tarda infanzia è un episodio in particolare. Avevo 10 anni ed ero in una camera d'albergo con i miei genitori e mio fratello. Durante la notte i miei ebbero un rapporto sessuale , svegliandomi. Restai immobile e impaurita nel letto, impietrita dall'orrore. Ma il punto fu che mia madre , mentre gemeva, diceva a mio padre di avere sempre e solo attenzioni per me . E di farlo con lei ma in realtà pensare a me.
E' difficile che passi giorno della mia vita in cui nella testa non mi risuonino le parole di mia madre tra i suoi gemiti. Io credo che quell'episodio mi abbia sconvolto. Da allora notai una attenzione particolare di mio padre nei miei confronti che fino ad allora (forse per innocenza?) non avevo mai notato.
Un'estate eravamo in una casa al mare, avevo quasi 16 anni e purtroppo dormivo in camera coi miei. La prima notte che provai a dormire mi girai e vidi mio padre che si portava le mani sul pene e iniziava a masturbarsi. Me ne andai subito di la. Nonostante passassi sempre la notte in cucina i rumori delle molle del letto e della masturbazione violenta si sentivano in tutta la casa. Vissi i restanti 15 giorni senza dormire la notte. Aspettavo che tutti si alzassero la mattina per andare in camera a dormire tutto il giorno. Da allora mi accorsi di cose strane che avevano accompagnato la mia infanzia. Quando andavo a dormire nel letto dei miei il letto si muoveva sempre. Ricordo che da mio padre proveniva questo su e giù continuo e , da piccola, non capivo il perché, pensavo fosse un tic del sonno. Ricordo in particolare una volta, era mattina e mia madre si era già alzata, io mi svegliai per il movimento del letto e mi alzai e vidi mio padre , coperto fin sul collo dalla coperta, che mi guardava e , ora so, si masturbava.
La mia adolescenza è stata terribile, a causa della convivenza con lui. Arrivavo a non toccare nulla in bagno, a fare la pipì senza toccare il wc del bagno dei miei. E ancora oggi se sento la sua macchina fuori che torna da lavoro trasalisco e torno in camera mia. Adesso vivo in un angolo della casa indipendente e non più nella stanza accanto a loro e lo vedo poco per cui non vivo con il terrore che mi accompagnava un tempo.
Secondo voi, ci sono i presupposti affinché sia successo altro che non ricordo? C'è modo di ricordare?
Grazie in anticipo
A.
[#1]
"Secondo voi, ci sono i presupposti affinché sia successo altro che non ricordo? C'è modo di ricordare?"
Come possiamo saperlo?
Sembra, da quello che dici, che questi ricordi sfuocati abbiano lasciato un segno, ma tieni presente che sono rielaborati dalla conoscenza che tu hai oggi della vita e dalla narrazione che fai adesso da adulta.
Posso chiederti come mai non ne hai parlato con tua mamma?
Come possiamo saperlo?
Sembra, da quello che dici, che questi ricordi sfuocati abbiano lasciato un segno, ma tieni presente che sono rielaborati dalla conoscenza che tu hai oggi della vita e dalla narrazione che fai adesso da adulta.
Posso chiederti come mai non ne hai parlato con tua mamma?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Ex utente
Grazie Dottoressa per la risposta , è la prima volta nella mia vita che ne parlo a qualcuno. Con mia madre ho sempre avuto un rapporto problematico e di poca confidenza. Io vivo a Napoli, mia madre è una donna del sud, non abbiamo mai parlato di sesso, nemmeno un accenno. Ho sempre avuto l'impressione che sarebbe stata male al solo pensiero che io pronunciassi la parola e non mi sono mai aperta. Ai tempi del mio primo ragazzo , avevo 16 anni , lei mi ostacoló moltissimo , tanto che scappai di casa. Dai 13 ai 16 anni sono stata autolesionista e soffrivo di anoressia. Poi a 16 anni per fortuna in qualche modo forse mi sono tirata via grazie al mio ragazzo dalla sofferenza e angoscia che mi provocavano i miei e non ho più avuto problemi di questo tipo.
[#3]
Ex utente
Quindi parlare con mia madre di masturbazione mi è sempre parso come inconcepibile , riferito a mio padre poi... D'altronde lei ha sempre governato sulla casa con la concezione che non bisogna MAI dire se qualcosa non va bene. È preferibile fare finta di niente e recitare , sempre , per lei. Ho vissuto l'adolescenza con un urlo fermo in gola. Poi , anche se mai avrei creduto fosse possibile , è semplicemente svanito lasciando posto a molte domande e molti problemi che mi sono rimasti dentro.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 13k visite dal 06/11/2015.
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