Non riesco a penetrare durante l'attività sessuale

Salve,
Ho 21 anni e non ho mai fatto sesso. Il colmo è che la mia vita sociale e la mia relazione con le ragazze non ha nessun problema, almeno adesso. Inizio raccontandovi alcune cose che potrebbero essere importanti.

Durante gli anni della mia prima gioventù non ho avuto nessun contatto con il sesso femminile. A 20 anni sono partito per studiare all'estero in Erasmus e qui ho baciato la mia prima ragazza, e grazie alla vita sociale a livelli mai visti, tante altre ragazze. In questo periodo è arrivato anche il momento della mia prima volta che però merita alcune parole proprio perchè, alla fine, non è avvenuta. Ho conosciuto una ragazza che mi piaceva molto e con la quale sono uscito un paio di volte. Una notte volevamo fare sesso per la prima volta ma per una casualità non avevo i preservativi. Qundi abbiamo solo fatto qualche preliminare, durante i quali si notava bene la mia completa erezione. Arrivato il giorno fatidico iniziamo con preliminari e quando vado per mettermi il preservativo e iniziare, non riesco a penetrare. La erezione calata, io che non so dove metter le mani... provavo a penetrare, ma niente. Vista la situazione decide di aiutarmi con le mani e vedendo che ormai preso dal panico e tutto sudato non era più in erezione, tutto è finito lì. L'erasmus finì, e io ancora rimpiango questa ragazza..

Ora il presente:
Di nuovo all'estero, incontro una ragazza che mi piace e ci inizio a uscire. Dopo una festa avendo casa libera decidiamo di andare. Dato che aveva bevuto troppo, ed era evidentemente ubriaca, non faccio niente e dormiamo insieme. La sera dopo stiamo insieme, e andiamo sempre a casa. Qui la cosa progredisce e mi trovo nudo, con lei nuda. Ovviamente dopo 21 anni di astinenza, non voglio altro che vedere e toccare una ragazza che mi piace però, in quel momento, il mio pene non era così tanto eretto. Provo con la penetrazione ma nulla. Lei prova con le mani e con sesso orale, ma non mi stimola molto, anzi mi mette ancora più ansia. Non mi faccio prendere dal panico e cerco una soluzione. Mi collego ad alcune cose che ha detto poco fa dicendo che mi stanno facendo pensare e non riesco a concentrarmi (la povera ragazza pensa sia colpa sua ora, avendo detto qualcosa di sbagliato a cui però non ho dato importanza...)

Passa una settimana e tutti i giorni la ragazza mi scrive, dimostrando un discreto interesse (2 notti passate insieme senza far nulla, io mi sarei fatta delle domande). Usciamo di nuovo ieri, e finiamo a casa mia. Qua deciso a superare il problema mi metto d'impegno, ma niente. Provo con le dita ma la trovo ancora più stretta della prima ragazza, a malapena riesco a farne entrare uno facilmente (come può entrare il mio pene?). Quindi lei eccitata, ben lubrificata e aspettando da settimane rimane lì confusa, e ritenta con sesso orale e il resto. Probabilmente questa sarà l'ultima volta con lei, dato che non ho dato spiegazioni, non avendo il coraggio di dirle che sono vergine e non so come penetrare.

come mi comporto?
[#1]
Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 102
Gentile Ragazzo,
le esperienze descritte pare abbiano come sfondo una pericolosa rappresentazione del rapporto sessuale come prestazione, ed evocano direttamente o indirettamente comportamenti e stati d'animo contrastanti con l'eccitazione e il piacere: impegno, coraggio, ansia, panico, problema, giudizio...
Per ulteriori spunti di riflessione, suggerisco la seguente lettura:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1852-ansia-da-prestazione-e-spectatoring.html

Non sembra certo un buon modo per dare l'avvio ad una soddisfacente vita sessuale...Mai pensato di effettuare qualche colloquio (gratuito) presso lo Spazio Giovani del Consultorio della sua ASL?
http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pagineAree_913_listaFile_itemName_16_file.pdf

Nell'anno trascorso tra i due soggiorni all'estero, non ci sono state occasioni di frequentare delle ragazze nella città in cui vive?

Cordialità.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

[#2]
Utente
Utente
Sono stato solo un mese nella mia città e non ho avuto nessuna frequentazione di questo tipo, è rilevante? Ho frequentato una ragazza qui all'estero prima della ragazza di cui parlo nel post.

Si ho già pensato di andare al consultorio, ma non trovo il coraggio di parlarne faccia a faccia..

Intendo cosa mi vuole dire, ma mi sembra un po' troppo teoria.. per me stare nel letto con quella ragazza è eccitazione e piacere.. ma fino ad un certo punto non può andare il piacere e l'eccitazione, se nemmeno riesco a "entrare"..
[#3]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Utente,
Non trattasi di concentrazione, ma esattamente del suo opposto: cioè la capacità di lasciarsi andare.

Per rassicurarsi e per essere certo di non avere nulla di organico, il primo step è la visita andrologica, fatto questo si procederà con la disamina della sua eventuale ansia da prestazione e verginità protratta.

La sfera della sessualità è talmente complessa e delicata che un suo malanno, anche transitorio, può compromettere il suo avvenire, trattarla con professionalità, con scrupolosità diagnostica e terapeutica, diventa la strada che noi clinici dobbiamo percorrere al fine di restituire serenità e gioia ai nostri pazienti portatori del disagio sessuologico.

Consulti queste letture, un canale salute ed una video intervista tutto sul d.e.


htp://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1225-deficit-erettile-problema-coppia-ruolo-partner.html
https://www.medicitalia.it/salute/andrologia/111-disfunzione-erettile.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1593-mancanza-d-erezione-10-cose-da-sapere.html-
https://www.medicitalia.it/blog/andrologia/106-dipendenza-psicologica-dalla-terapia-orale-per-il-deficit-erettivo.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1225-deficit-erettile-un-problema-di-coppia-il-ruolo-della-partner.html-

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#4]
Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 102
<<Si ho già pensato di andare al consultorio, ma non trovo il coraggio di parlarne faccia a faccia..>>

Tenga presente che chi sarà lì ad ascoltarla e con cui potrà esprimere i suoi dubbi e le sue perplessità è di certo consapevole della difficoltà che ci può essere nell'affrontare discorsi così privati ed intimi e troverà il modo di farla sentire a suo agio:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2433-ho-un-disturbo-sessuale-ma-mi-vergogno-a-parlarne.html


<<Sono stato solo un mese nella mia città>>

Avevo inteso che il tempo trascorso tra una trasferta e l'altra fosse stato più lungo e dunque mi domandavo come mai non avesse intessuto relazioni "casalinghe"...
In ogni caso, sarebbe opportuno approfondire meglio molti aspetti. A mero titolo esemplificativo ed in ordine sparso: le reciproche intenzioni; le precedenti esperienze (da sole e/o in coppia) delle sue partner; la conoscenza da parte di entrambi del proprio corpo e del suo modo di rispondere a certi stimoli; il significato che assume per Lei il fatto di non avere ancora avuto un rapporto penetrativo; la sua sensibilità al giudizio; le sue idee e convinzioni rispetto alla sessualità...
Per questo le ribadisco l'utilità di un confronto di persona con un nostro collega per poter affrontare nella loro interezza le difficoltà che ad oggi non le consentono di vivere la sua sessualità come desidererebbe.

Saluti.

[#5]
Utente
Utente
Non soffro di problemi "fisici" dato che non ho nessun tipo di problema quando sono con le ragazze e da solo.

La situazione è abbastanza semplice.. sono ancora vergine e per me non è un barriera psicologica, le intenzioni reciproche sono palesi, anche lei alle prime armi, essendo più giovane. Questo è il fatto che mi turba sul giudizio. Non mi sento di dire che sono vergine a una più giovane.
Il resto è un problema abbastanza strano: non riesco a penetrare
[#6]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Il non riuscire a penetrare, ha un nome e si chiama" deficit erettivo"

Le ripeto, la prima tappa è la diagnosi, cioè un nome ed un cognome al suo problema è la ricerca delle cause, e poi trovare una soluzione ...

Non è detto che se dicesse di essere vergine risolverebbe il problema...

Ha letto il materiale che le ho allegato?
Si è ritrovato?

Consulti anche queste sulla prima volta

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1313-verginita-la-fatidica-prima-volta.html

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1336-verginita-parte-seconda-dalla-parte-dell-uomo.html
[#7]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile ragazzo,

pur comprendendo la tua difficoltà a dire a questa ragazza della tua inesperienza, mi sorge un dubbio: se hai il timore o peggio la vergogna di dire che anche tu -come lei del resto- sei alle prime esperienze, come pensi di poter vivere una situazione di intimità senza sentirti contemporaneamente in apprensione e "sotto esame"?
E che cosa c'è di più stressante e ansiogeno dell'essere sotto esame?
Soprattutto, che cosa c'entra con il fare l'amore l'ansia da prestazione?
Tutto ciò è assolutamente incompatibile con l'erezione e quindi il problema si può manifestare per questa ragione, ma anche -ancor più semplicemente- per inesperienza e per mancanza di conoscenza del modo in cui sono fatti e funzionano i genitali (problema più frequente a verificarsi di quanto tu possa immaginare...).
A questo punto, a mio avviso, vale la pena fare i conti con il problema del giudizio: quando ci sentiamo sotto giudizio non siamo sereni e l'ansia (di fallire?) può giocare brutti scherzi.

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

Educazione sessuale

Hai dubbi e domande sulla sessualità? Ecco l'approfondimento di educazione sessuale con consigli utili per i genitori e risposte per gli adolescenti.

Leggi tutto