Bassa autostima e sensi di colpa
Buongiorno,
Sono una ragazza di 29 anni, mamma di una bimba di 11 mesi e disoccupata. Fino a 2 anni fa ero una studentessa lavoratrice e laureanda. Due esperienza negative nel ambito lavorativo mi hanno fatto perdere due volte il lavoro e di conseguenza non sono più riuscita a pagarmi le spese universitarie( studiavo alla Bocconi) e con 2 esami alla fine della laurea ho dovuto rinunciare al mio percorso scolastico. Da allora i sensi di colpa nei confronti di mia madre, che mi ha sostenuto economicamente nei primi anni, e nei confronti di me stessa aumentano ogni giorno di più. Sento di non meritarmi più niente e ho paura che questi miei sensi di colpa rovinino me stessa nel rapporto con la bimba e con le persone che mi vogliono bene. Da allora ho difficoltà nello studio e anche un semplice esame per la patente mi spaventa (trovo mille scuse pur di non toccare il libro ). Ho trovato da poco il coraggio di parlarne apertamente con il mio compagno anche se, purtroppo, non mi sento capita al 100%. Cosa mi consiglia di fare? A chi mi devo rivolgere? Il mio è un vero problema o è un'ennesima scusa perché meno faccio e meno voglia ho di fare? Grazie anticipatamente
Sono una ragazza di 29 anni, mamma di una bimba di 11 mesi e disoccupata. Fino a 2 anni fa ero una studentessa lavoratrice e laureanda. Due esperienza negative nel ambito lavorativo mi hanno fatto perdere due volte il lavoro e di conseguenza non sono più riuscita a pagarmi le spese universitarie( studiavo alla Bocconi) e con 2 esami alla fine della laurea ho dovuto rinunciare al mio percorso scolastico. Da allora i sensi di colpa nei confronti di mia madre, che mi ha sostenuto economicamente nei primi anni, e nei confronti di me stessa aumentano ogni giorno di più. Sento di non meritarmi più niente e ho paura che questi miei sensi di colpa rovinino me stessa nel rapporto con la bimba e con le persone che mi vogliono bene. Da allora ho difficoltà nello studio e anche un semplice esame per la patente mi spaventa (trovo mille scuse pur di non toccare il libro ). Ho trovato da poco il coraggio di parlarne apertamente con il mio compagno anche se, purtroppo, non mi sento capita al 100%. Cosa mi consiglia di fare? A chi mi devo rivolgere? Il mio è un vero problema o è un'ennesima scusa perché meno faccio e meno voglia ho di fare? Grazie anticipatamente
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<<Due esperienza negative nel ambito lavorativo mi hanno fatto perdere due volte il lavoro e di conseguenza non sono più riuscita a pagarmi le spese universitarie( studiavo alla Bocconi) e con 2 esami alla fine della laurea ho dovuto rinunciare al mio percorso scolastico. <<
Gentile ragazza, diventata da poco mamma, nonchè disoccupata,
con questo mio strano incipit desidero segnarLe tutta la difficoltà del tener assieme situazioni tanto diverse e tutte con la propria difficoltà.
Rinunciare all'Università con due esami alla fine è un vero delitto/dispiacere estremo. Come accettarlo senza subire una ferita pesante?
Potrebbe chiedere un prestito al Suo compagno;
potrebbe accettare lavori qualsiasi che Le permettano di rientrare nel mondo universitario: certo, occorre adattabilità.
Se è giunta quasi alla fine del Suo iter studiorum, escluderei una "non voglia di fare".
Saluti cordiali.
Gentile ragazza, diventata da poco mamma, nonchè disoccupata,
con questo mio strano incipit desidero segnarLe tutta la difficoltà del tener assieme situazioni tanto diverse e tutte con la propria difficoltà.
Rinunciare all'Università con due esami alla fine è un vero delitto/dispiacere estremo. Come accettarlo senza subire una ferita pesante?
Potrebbe chiedere un prestito al Suo compagno;
potrebbe accettare lavori qualsiasi che Le permettano di rientrare nel mondo universitario: certo, occorre adattabilità.
Se è giunta quasi alla fine del Suo iter studiorum, escluderei una "non voglia di fare".
Saluti cordiali.
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Gentile Utente,
la maternità, la perdita del lavoro e l'interruzione del percorso universitario ora che volgeva al termine, tutto insieme, credo sia normale provare dei sensi di colpa verso se stessi e nei confronti dei propri familiari, con un senso di delusione, tuttavia non la metterei sul piano del "meritarsi qualcosa".
Un conto è passare un momento di difficoltà, anche molto duro, il quale però non ha nulla a che fare con quello che lei si merita che rimanda più a una dimensione del valore personale che niente e nessuno può scalfire.
Penso abbia fatto bene a parlarne con il suo compagno, ad aprirsi, anche "solo" per dargli la possibilità di capire; spesso infatti vorremmo che l'altro ci capisse "a prescindere", solo guardandoci.
Tuttavia se avverte di non sentirsi capita totalmente e con il rischio di farsi "annientare" dai sensi di colpa richieda un consulto psicologico per meglio mettere a fuoco ed affrontare questo momento difficile.
Un caro saluto
la maternità, la perdita del lavoro e l'interruzione del percorso universitario ora che volgeva al termine, tutto insieme, credo sia normale provare dei sensi di colpa verso se stessi e nei confronti dei propri familiari, con un senso di delusione, tuttavia non la metterei sul piano del "meritarsi qualcosa".
Un conto è passare un momento di difficoltà, anche molto duro, il quale però non ha nulla a che fare con quello che lei si merita che rimanda più a una dimensione del valore personale che niente e nessuno può scalfire.
Penso abbia fatto bene a parlarne con il suo compagno, ad aprirsi, anche "solo" per dargli la possibilità di capire; spesso infatti vorremmo che l'altro ci capisse "a prescindere", solo guardandoci.
Tuttavia se avverte di non sentirsi capita totalmente e con il rischio di farsi "annientare" dai sensi di colpa richieda un consulto psicologico per meglio mettere a fuoco ed affrontare questo momento difficile.
Un caro saluto
Dott.ssa Ilaria La Manna
Psicologa Psicoterapeuta - Padova
[#3]
Gentile ragazza,
sta sicuramente attraversando un periodo colmo di grandi cambiamenti, alcuni spiacevoli ed altri piacevoli ma comunque impegnativi. Non si lasci travolgere dai sensi di colpa e provi a cercare una soluzione, magari anche non immediata, per poter affrontare le ultime spese universitarie e raggiungere così il suo obiettivo.
Concordo con la collega nell'escludere la "non voglia di fare", può darsi però che queste difficoltà (sia quelle esterne di cui ha accennato, che quelle interne come i sensi di colpa) stiano interferendo sulla sua capacità di prendere delle decisioni serene bloccando la sua voglia di fare.
Alla sua domanda specifica rispondo che sicuramente può rivolgersi ad uno psicologo che possa aiutarla a ritrovare la fiducia necessaria per abbandonare i sensi di colpa e reagire alle situazioni critiche che la vita le ha presentato.
Saluti
sta sicuramente attraversando un periodo colmo di grandi cambiamenti, alcuni spiacevoli ed altri piacevoli ma comunque impegnativi. Non si lasci travolgere dai sensi di colpa e provi a cercare una soluzione, magari anche non immediata, per poter affrontare le ultime spese universitarie e raggiungere così il suo obiettivo.
Concordo con la collega nell'escludere la "non voglia di fare", può darsi però che queste difficoltà (sia quelle esterne di cui ha accennato, che quelle interne come i sensi di colpa) stiano interferendo sulla sua capacità di prendere delle decisioni serene bloccando la sua voglia di fare.
Alla sua domanda specifica rispondo che sicuramente può rivolgersi ad uno psicologo che possa aiutarla a ritrovare la fiducia necessaria per abbandonare i sensi di colpa e reagire alle situazioni critiche che la vita le ha presentato.
Saluti
Dott.ssa Veronica Brambilla
Psicologa; Psicoterapeuta,
Ipnosi, Emdr
[#4]
Gentile Signora,
Purtroppo cio' che Le e' stato necessario fare avra' minato molto la Sua fiducia in se' stessa.
E cio' determina la fuga dalle situazioni che in qualche modo richiamino cio' per cui ha sofferto.
Spero che non avra' completamente concluso la Sua carriera universitaria ma l'abbia solo "sospesa" e abbia la possibilita' di riprenderla pagando le tasse pregresse.
Cio' le darebbe un po' di respiro e una chance per cercare una soluzione positiva.
Che mi dice?
Purtroppo cio' che Le e' stato necessario fare avra' minato molto la Sua fiducia in se' stessa.
E cio' determina la fuga dalle situazioni che in qualche modo richiamino cio' per cui ha sofferto.
Spero che non avra' completamente concluso la Sua carriera universitaria ma l'abbia solo "sospesa" e abbia la possibilita' di riprenderla pagando le tasse pregresse.
Cio' le darebbe un po' di respiro e una chance per cercare una soluzione positiva.
Che mi dice?
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#5]
Gentilissima,
sembra che la sua autostima abbia risentito negativamente del passaggio da "studentessa lavoratrice e laureanda" a "disoccupata", portandola a rinunciare al suo percorso scolastico: forse le esperienze lavorative negative che ha vissuto l'hanno spaventata a tal punto da sentirsi incapace e preferire la rinuncia; non è un problema di voglia di fare ma di paura. Brava che ne ha parlato con il suo compagno, ma capisco che non sentirsi completamente comprese può far soffrire: ne riparli, e provate a cercare insieme una soluzione per pagare le tasse e terminare i suoi studi... può farcela!
Inoltre ha assunto un nuovo ruolo: è diventata mamma e anche capire come sta vivendo questa esperienza, può esserle di aiuto a riflettere su se stessa.
Può rivolgersi ad uno psicologo al fine di meglio comprendere il suo stato emotivo e riprendere in mano la sua vita, superando la paura che probabilmente sta bloccando l'espressione delle sue potenzialità (se le mancano solo due esami, vuol dire che gli altri li ha passati... quindi è capace!).
I migliori auguri.
sembra che la sua autostima abbia risentito negativamente del passaggio da "studentessa lavoratrice e laureanda" a "disoccupata", portandola a rinunciare al suo percorso scolastico: forse le esperienze lavorative negative che ha vissuto l'hanno spaventata a tal punto da sentirsi incapace e preferire la rinuncia; non è un problema di voglia di fare ma di paura. Brava che ne ha parlato con il suo compagno, ma capisco che non sentirsi completamente comprese può far soffrire: ne riparli, e provate a cercare insieme una soluzione per pagare le tasse e terminare i suoi studi... può farcela!
Inoltre ha assunto un nuovo ruolo: è diventata mamma e anche capire come sta vivendo questa esperienza, può esserle di aiuto a riflettere su se stessa.
Può rivolgersi ad uno psicologo al fine di meglio comprendere il suo stato emotivo e riprendere in mano la sua vita, superando la paura che probabilmente sta bloccando l'espressione delle sue potenzialità (se le mancano solo due esami, vuol dire che gli altri li ha passati... quindi è capace!).
I migliori auguri.
Dr.ssa Annalisa De Filippo
Psicologa Psicoterapeuta
www.centropianetapsicologia.com
www.psicologasestosangiovanni.com
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.2k visite dal 04/11/2015.
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