Vagina dentata, ansia con ragazze, calo desiderio

Salve a tutti, sono un ragazzo di 18 anni é un un problema che mi sta davvero facendo stare male. Sono estremamente timido e ansioso con le ragazze, anche solo incrociarne una carina con gli occhi mi fa venire crampi allo stomaco, anche solo pensare al sesso con le ragazze mi fa venire ansia e quando devo parlare con una ragazza o so che potrei concludere qualcosa mi viene un' ansia tremenda. Ora, io non mai fatto sesso, ma l'idea della vagina mi fa un po' senso. Non so se sia questo il problema, ma io non riesco nemmeno ad eccitarmi vedendo una ragazza. Alcuni miei amici si eccitano con pochissimo e fanno subito apprezzamenti su ogni ragazza appena la vedono, io no... riconosco la bellezza ma se devo approcciare una ragazza giuro che mi viene un'ansia senza senso. Una volta stavo pomiciando con una ragazza e tutto quello a cui pensavo prima di farlo era che avevo paura non mi eccitassi, e mentre pomiciavo pensavo solo a fare bene, dopo 1 minuto non vedevo l'ora di andarmene, non provando nemmeno eccitazione sessuale. Io non capisco perché sono cosí diverso dai ragazzi normali... non sopporto piú questa cosa, mi sta uccidendo. Mi innamoro delle ragazze e sempre (dovuto a bassa autostima di me stesso che ovviamente rinforza l'ansia davanti a ragazze) ma non mi eccitano mai...
Dico che penso di avere la si sindrome/fobia della vagina dentata perché odio mia madre, non la sopporto, da piccolo e anche adesso é ed era estremamente intrusiva, iperpotettiva e assillante...
Non so come fare, ogni giorno é uno strazio, alle volte penso addirittura di essere gay, inizio ad analizzare i miei comportamenti (nulla di peggiore, lo so) ma non so proprio dove sbattere la testa. Sicuramente direte che dovrei andare da uno psicoterapeuta, lo so, ma per adesso mi servirebbe solo sapere se posso superare il problema da solo e come fare. So probabilmente a cosa é dovuto il fatto che la vagina e le ragazze mi mettano in ansia (i rapporti negativi avuti coi genitori in infanzia. Madre intrusiva e figura paterna assente), devo solo sapere come superare questa cosa. Grazie mille di tutto in anticipo e scusate il disturbo.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Utente,
Se trattasi davvero di ansia da vagina dentata e non ha effettuato la diagnosi online o da solo, per superare davvero questa complessa problematica ha bisogno di un aiuto specialistico


La sua costellazione familiare, l'ansia e la paura diventano dei veri deterrenti per la sua salute sessuale e relazionale

Consulto questa lettura


https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/261-vagina-dentata-avversione-o-fobia-sessuale.html

Ed anche questa

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1887-quando-non-piace-fare-l-amore-il-disturbo-da-avversione-sessuale-das.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#2]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile ragazzo,

per prima cosa ti direi di fermarti un attimo e cercare di normalizzare la questione: sei giovanissimo e alla tua età anche molte ragazze hanno le idee confuse sulla vagina e su come sia davvero fatta. E a dire il vero anche donne adulte...
Detto questo, un primo passo sarebbe quello di capire davvero come è fatta l'anatomia maschile e femminile per poter stare bene poi insieme ad una ragazza.
Ad esempio, potresti sciogliere alcuni dubbi recandoti al consultorio della zona, dove puoi incontrare medico e psicologo e qui potresti affrontare anche la questione relazione con la mamma.
Ma se tu hai il pensiero ricorrente, mentre stai con una ragazza, di "fare bene", e quindi probabilmente di non fare brutta figura, di essere all'altezza, ecc... come puoi pensare di essere rilassato, eccitato, ecc...? Sarai teso, ansioso, a disagio e potranno certamente insorgere dubbi quali "non funziono... non sarò mica gay...?"
Fermo restando dunque che alla tua età molti ragazzi e ragazze incontrano questi problemi, vorrei chiederti se hai degli amici e se ci sono adulti di riferimento (es il papà) con cui hai mai parlato di sessualità.
A scuola hai seguito il corso di educazione sessuale, era previsto?
Infine, se davvero tu avresti potuto risolvere il problema da solo, lo avresti già fatto. Quindi, poiché il problema sembra essere di natura ansiosa, pensaci davvero all'opportunità di poter contattare uno psicologo psicoterapeuta all'asl senza remore.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#3]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> Sicuramente direte che dovrei andare da uno psicoterapeuta, lo so, ma per adesso mi servirebbe solo sapere se posso superare il problema da solo e come fare
>>>

Si tratta di uno dei paradossi in cui cade l'ansioso: voglio che mi aiutiate ad aiutarmi da solo:

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2109-ansia-depressione-problemi-sessuali-relazionali-c-posso-farcela-da-solo.html

Se finora non sei riuscito a farcela, da solo, è segno che ti serve l'aiuto di qualcun altro.

>>> l'idea della vagina mi fa un po' senso
>>>

Per dirla con Nietzsche, ciò a cui non ci sentiamo all'altezza, non ci piace. Lo snobismo funziona nei due sensi..

Qualunque sia il motivo per cui sei così, non ha importanza. Se vuoi avvicinarti al mondo femminile c'è un solo modo: avvicinartici, accettando di esserne occasionalmente respinto. Con l'aiuto di una terza persona, ad esempio un terapeuta, che ti spieghi come fare.

Oppure, dato che sei molto giovane, puoi sempre aspettare di diventare fortunato e che una ragazza si interessi a te e ti faccia la corte.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Attivo dal 2015 al 2015
Ex utente
Vi ringrazio tantissimo per la risposta. D.r Randone, ho letto gli articoli da lei linkatomi e mi ritrovo in molte cose. Sì D.r Angela, da piccolo alle elementari abbiamo fatto educazione sessuale, i miei genitori si coccolano a casa, e da piccolo mi hanno parlato di sesso.
Vorrei aggiungere altre cose che non ho scritto in precedenza. Non so se quest'ansia sia dovuta a piú fattori...
Sono ansioso generalmente con tutta la gente che non conosco, ma di piú con le ragazze. Penso sempre a cosa dire con chiunque. Mi reputo una persona noiosa e ho pochissima autostima. Quando faccio una cosa vorrei farla per me ma anche per una stupidaggine mi faccio condizionare da quello che potrebbero pensare gli altri. Provo addirittura ansia a passare o incrociare una ragazza... da piccolo molte ragazze mi hanno rifiutato, ero un po' brutto, e tutte le relazioni che ho avuto in passato sono state distruttive, adesso invece il contrario, sono diventato un bel ragazzo, piaccio a molte ragazze ma peobabilmente gli eventi passati mi stanno ancora influenzando.
Peró non posso soffrire di tutte ste cose... ho pensato ad ansia generalizzata, vagina dentata, poca autostima, traumi passati e altre cose, e mi stanno distruggendo. Anche quando bacio una ragazza sono teso e non vivo il momento, non mi eccito anche se dovrebbe essere normale farlo, quando penso a una ragazza non penso di far sesso con lei ma di stare bene assieme, non sto piú provando eccitazione per una ragazza e sto iniziando a chiedermi se l'abbia mai effettivamente provata. Fino a un po' di tempo fa facevo uso di parecchia pornografia online, e ho scoperto che è dannosa per il desiderio sessuale, quindi ho smesso. Inoltre alle volte (raramente) mi capitava di masturbarmi immaginando situazioni omosessuali, dopodichè da piccolo avevo sogni edipici (non so come si dica, sognavo di fare sesso con mia madre) e l'ultimo é stato meno di un anno fa, e non so perché mi accadano, mi fa davvero schifo e non capisco perché accada. Peró con tutti questi fattori non riesco a determinare quale sia il motivo principale della mia ansia, se siano tutti o solo uno principale che alimenta tutti gli altri, non so se cercare di aumentare la mia autostima servirebbe, non so dove sbattere la testa...
Voglio solo capire perché non provo eccitazione con una ragazza, e non ho voglia di provarci con nessuna. Anzi quando lo faccio é perché mi obbligo a farlo, anche se la ragazza non mi eccita sessualmente, e a causa di questo l'unica cosa che penso quando ci parlo o quando dovrei baciarla o altro è che non vedo l'ora di andarmene e mi viene un sonno/pigriazia assurda. Gli uomini quando ci provano con una lo fanno perché provano prima di tutto attrqzione sessuale. Io sí, riconosco le ragazze con un bel fisico e con cui vorrei stare assieme perché hanno un bel viso, ma prima di tutto guardo il viso e non penso al sesso... cercheró di andare da uno psicoterapeuta, volevo solo cercare di capire se potevo migliorare facendo qualcosa, magari esponendomi gradualmente a situazioni che mi provocano ansia se la mia ansia é dovuta ad ansia generalizzata/poca autostima, oppure capire l'anatomia del corpo femminile se il mio disturbo é legato alla vagina dentata o altro. Scusate il disturbo e grazie ancora.
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Attivo dal 2015 al 2015
Ex utente
Mi scusi D.r Giuseppe, ho scritto la mia risposta senza essermi accorto della sua. Adesso leggo il link e le risponderó, scusi ancora.
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Attivo dal 2015 al 2015
Ex utente
Grazie della sua risposta. Ho capito cosa intende. Io vorrei tantissimo rivolgermi ad uno psicoterapeuta e non mi vergognerei a parlarci, sono sicuro che mi aiuterebbe un sacco. Ma l'unico problema é che io non sopporto i miei genitori, mi stanno sempre col fiato sul collo e vogliono sempre sapere tutto. Gli dicessi che devo andare da uno psicologo vorrebbero sapere il perché, e io non mi sento di condividere assolutamente nessun mio problema con loro. "Per dirla con Nietzsche, ciò a cui non ci sentiamo all'altezza, non ci piace. Lo snobismo funziona nei due sensi..". Quindi in teoria probabilmente uno dei motivi principali è che ho poca autostima e non sentendomi all'altezza mi blocco...
Comunque appena potró cercheró di andare da uno psicoterapeuta.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile ragazzo,

se tu scrivi: "Sono ansioso generalmente con tutta la gente che non conosco, ma di piú con le ragazze. Penso sempre a cosa dire con chiunque. Mi reputo una persona noiosa e ho pochissima autostima"

non credi sia logico non essere eccitato quando baci una ragazza?
In altre parole eccitazione e rilassamento/piacere e ansia attivano due sistemi diversi e quindi sono tra loro incompatibili nello stesso momento.
Ecco perché non provi eccitazione, perché tu sei molto più concentrato a cercare di fare bene come se un bacio o l'incontro con una ragazza fosse un esame e non un momento piacevole di intimità.

Ti suggerisco la lettura del libro di Fabio Veglia, "C'era una volta la prima volta", e credo che tu abbia fatto bene a riflettere sull'opportunità di chiedere aiuto ad uno psicologo psicoterapeuta.

Saluti,
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> Quindi in teoria probabilmente uno dei motivi principali è che ho poca autostima e non sentendomi all'altezza mi blocco
>>>

Anche, ma lo intendevo in questo senso: a te il sesso femminile non piace probabilmente perché non te ne senti all'altezza. Consideri la donna una specie di Madonna immacolata e asessuata, della quale innamorarsi senza provare desiderio fisico.

Riguardo ai tuoi genitori, non sei tenuto a dir loro per filo e per segno il motivo per cui vai in terapia. Puoi sempre dire che ci vai per un problema di ansia - ed è vero - senza scendere in dettagli. Se sei maggiorenne, il terapeuta è tenuto per legge e non rivelare particolari della terapia, se tu non vuoi.
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Attivo dal 2015 al 2015
Ex utente
Grazie mille dell'aiuto. Ha ragione, sono troppo ansioso e penso a quello invece che essere piú spensierato, leggeró sicuramente il libro da lei consigliatomi D.r Angela.
"Consideri la donna una specie di Madonna immacolata e asessuata, della quale innamorarsi senza provare desiderio fisico.". Ha perfettamente colto nel segno... ma quindi il vedere la donna in questo modo é dovuto solo alla scarsa autostima?
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
No, è dovuto alla scarsa autostima unita alla mancanza di esperienza con il genere femminile, che può essere stata indotta da educazione rigida, modelli inappropriati ecc. Ma non è così importante.

L'importante è iniziare a fare esperienza, perché questo è ciò che bisogna fare alla tua età.
[#11]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Se vuole evitare di dirlo ai suoi genitori può cercare un nostro collega anche in convenzione.

Ci sarebbero davvero tanti ambiti a più livelli da dover analizzare:
ansia, paura, inconscio, utilizzo della pornografia, immaginario erotico, assenza di educazione emozionale e sessuale, paura del fallimento ecc..
[#12]
Attivo dal 2015 al 2015
Ex utente
Grazie mille del vostro aiuto, siete stati gentilissimi. Cercheró uno psicoterapeuta e proveró a buttarmi in nuove esperienze senza pensarci e a superare l'ansia in certe situazioni. L'unica cosa che mi preoccupa un po' é che come ha detto lei Dr. Randone ci sono tanti ambiti da analizzare e mi sento leggermente problematico. Magari tutti questi pensieri sono dovuti all'ansia e li sto ingrandendo, eliminando l'ansia eccessiva e migliorando la mia autostima magari migliorerà anche il resto. Intanto cerco uno psicoterapeuta. Grazie ancora e nel caso dovessero esserci miglioramenti ve lo comunicheró!
[#13]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
"Magari tutti questi pensieri sono dovuti all'ansia e li sto ingrandendo..."

Lo penso anche io. Credo che la soluzione sia più semplice di quanto immaginiamo; vero è che ansia, paura di fallire o del rifiuto o di altro, inesperienza, ecc... amplificano il problema.
Più impieghi il tuo tempo a spaccarti la testa sul problema senza agire, più peggiori la situazione, ingigantendo il problema stesso.
Focalizzati sulle soluzioni e mettile in pratica.
Sarà più semplice a farsi che a dirsi.
Uno psicologo psicoterapeuta, meglio se con approccio attivo e focalizzzato (es cognitivo-comportamentale) può esserti di grande aiuto.

Saluti,
[#14]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Bene, ci tenga informati sul suo percorso.



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Attivo dal 2015 al 2015
Ex utente
Grazie Dr Pileci, le sue parole mi rassicurano!
Ho un'ultima domanda. Pensando al mio problema edipico ho letto su internet un argomento e volevo capirne qualcosa di piú, e sapere se possa essere legato al mio problema.

"Altra componente importante di questo tipo di conflitti è la masturbazione, vissuta dall'adolescente con forte ansietà; può avere un significato di un movimento psichico verso la eterosessualità oppure esprimere tensioni psichiche regressive di tipo edipico. Per la masturbazione, grande importanza ha la famiglia, e l'atteggiamento con cui ha affrontato l'educazione del figlio fin dai primi anni di vita; se non ha ecceduto nè in sottomissione nè in dominanza nei confronti del ragazzo, quest'ultimo potrà vivere il conflitto in modo meno acuto e prolungato nel tempo.".
La mia famiglia ha ecceduto in sottomissione e dominanza nei miei confronti, sempre. E ho avuto molti sogni erotici su mia madre, e la cosa mi disgusta. Posso sapere a cosa è dovuto e se possa c'entrare con questo mio problema con le ragazze? Grazie mille e scusate.
[#16]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile ragazzo,

per le persone non ansiose la masturbazione, i sogni erotici o concetti non scientifici quali l'Edipo non assumono la connotazione spaventosa e preoccupante che hanno per te. Per questa ragione io ritengo che la problematica sia soprattutto di natura ansiosa, pur con tutti i limiti del consulto on line.

Non sarà dunque un... Edipo non risolto a crearti problemi con le ragazze, quanto più semplicemente l'ansia che senti e che fai fatica a modulare in alcune circostanze.

Leggi qui: https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1640-edipo-complesso-da-superare-o-mito-da-sfatare.html

Cordiali saluti,
[#17]
Dr. Alessandro Raggi Psicologo, Psicoterapeuta 483 14
Gentile ragazzo concetti psicoanalitici come l'Edipo sono molto complessi e non sarà grazie alle scarse notizie che reperirà in internet che troverà giovamento.
Un conflitto Edipico, in tale ottica, può essere semplicemente (e insufficientemente) sintetizzato - per lei - con il fatto che lei ha difficoltà conflittuali con sua madre, con l'immagine stessa di sua madre e con una piuttosto tipica sessualizzazione del materno che molti giovani maschi incontrano nella loro vita.

In ogni caso dai sintomi e dalle problematiche che lei descrive non credo che lei abbia un problema d'ansia, l'ansia è piuttosto un sintomo di cui lei soffre e molto, ma che è comune praticamente a ogni disagio psicologico.

Dovrà a mio avviso approfondire le sue fantasie e i suoi vissuti, e le suggerisco uno psicoterapeuta di orientamento psicodinamico o psicoanalitico che potrà comprendere a fondo la natura del suo problema e aiutarla a risolverlo in maniera non circoscritta al solo sintomo, ma favorendo piuttosto una crescita complessiva della sua personalità.

Cordiali saluti.

Dr. Alessandro Raggi
psicoterapeuta psicoanalista
www.psicheanima.it

[#18]
Dr.ssa Magda Muscarà Fregonese Psicoterapeuta, Psicologo 3.8k 149
Caro ragazzo, tutti noi le consigliamo di farsi aiutare de visu da un Collega, smettendo di fantasticare, analizzarsi e tormentarsi.
Come ben dice il Collega Dr Alessandro Raggi non può essere banalizzato un complesso concetto psicoanalitico come l'Edipo, che ha il suo peso, importante ,nel suo modo di vivere e assumere il ruolo sessuale maschile adulto.. Concordo che in questo caso l'approccio che mi sembra opportuno è ad orientamento psicodinamico o psicoanalitico.
Non è semplificando e banalizzando che ne viene fuori , si dia tempo, faccia amicizie femminili per scoprire che le ragazze sono persone , spesso preoccupate di non piacere, e non vagine dentate, e non creda troppo alle spavalde dichiarazioni dei ragazzi che si raccontano e raccontano cose varie e non sempre così sincere e vere come sembra..
Coraggio , si dia coraggiosamente una mossa , però..

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Salve, ho letto il consulto con interesse e, oltre ai pareri già ricevuti, ci tenevo a comunicarle alcuni miei pensieri evocati dalle sue parole.

Intanto voglio dirle che trovo importante la sua capacità narrativa e riflessiva, la curiosità che mostra e il suo desiderio di confrontarsi. Non sono cose scontate e, dal mio punto di vista, sono un punto di forza che la aiuteranno nella sua ricerca attuale, e in generale nella sua vita.

Quando dice: "L'unica cosa che mi preoccupa un po' é che come ha detto lei Dr. Randone ci sono tanti ambiti da analizzare e mi sento leggermente problematico", io credo che questi ambiti siano la sua ricchezza. Sono la ricchezza di ognuno di noi.
Se vuole, posso capirla quando ne sente la problematicità. Potremmo infatti dire che è più semplice ridurre i nostri vissuti più che complessificarli, ma il discorso sull'umano non può essere una reductio ad unum. Almeno questo è il mio pensiero, è un tema a cui personalmente tengo, quello dell'apertura alla complessità. Non ne abbia paura, soltanto affrontandolo, come d'altronde sta già facendo, potrà gestire se stesso soggettivamente e sentire la vita nelle sue mani.

Devo dirle che ho trovato significativo quando ha detto che la sua "famiglia ha ecceduto in sottomissione e dominanza nei miei confronti, sempre". Mi ha fatto pensare che se manca uno spazio in cui esserci, possono svilupparsi dentro di noi stati d'animo che ci influenzano, ci possono rendere insicuri e diffidenti, e infine non ci consentono di esprimerci liberamente. Le nostre relazioni familiari si ripetono nel tempo, per anni, sviluppando in noi radici strutturalmente molto forti.
Quindi, potremmo dire che il suo passato la condiziona. Anzi forse non è neanche del tutto corretto dire così, dovremmo dire: il suo passato è presente.

Quando dice che "la vagina le fa un po' senso" utilizza un'espressione molto vivida. Sembra poi chiedersi se questo abbia a che vedere con i sogni erotici su sua madre, che "la disgustano”. Continua inoltre a passarmi per la mente una riflessione: sente odio per sua madre eppure trova valore nella formulazione edipica. Questa contraddizione, forse apparente, la sento specialmente e merita attenzione. Odio, amore, disgusto, potremmo chiederci in che relazione sono?
Allora mi sono chiesto se magari questi sogni, che passano attraverso la sessualità, sono un modo per comprendere i suoi vissuti relazionali più antichi e poterli maneggiare, trasformare. Oggi, in ambito psicoanalitico, possiamo dire che i sogni esprimono la creatività della persona e sono un’importante via per comprendere i propri vissuti e avere nuove visioni di noi stessi.

Come i colleghi sento importante la possibilità di trovare uno spazio idoneo in cui, con i tempi necessari, fermarsi ad ascoltare se stesso e questi temi delicati e preziosi che ci racconta generosamente, che riguardano la sua vita.
Sono sicuro che così troverà la sua strada e potrà vivere la passione e abbandonarsi all'intimità dell’amore che sente.

Un saluto,
Enrico de Sanctis

Dr. Enrico de Sanctis - Roma
Psicologo e Psicoterapeuta a orientamento psicoanalitico
www.enricodesanctis.it

[#20]
Attivo dal 2015 al 2015
Ex utente
Vi ringrazio enormemente del vostro aiuto e del vostro tempo, siete stati gentilissimi. Le vostre risposte mi hanno dato carica e piú sicurezza. D.r De Sanctis, la sua risposta é stata davvero bella, grazie. Quello che ha detto mi ha molto incuriosito e sto cercando di capire come questi sogni e il mio vissuto stiano influenzando cosí la mia vita sessuale. Contatteró uno psicoterapeuta di orientamento psicodinamico o psicoanalitico che possa aiutarmi. Vi ringrazio ancora tantissimo, vi faró sapere!
[#21]
Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Grazie a lei per le sue parole e per l'occasione di questo nostro scambio.

Un caro augurio,
Enrico de Sanctis
Ansia

Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.

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