Narcisismo, ansia, gelosia.
Gentili Dottori,
sono un uomo di 39 anni, ho intrapreso un'analisi presso uno psicoterapeuta, durata 4 anni, che fu ritenuta conclusa questa primavera, la spinta ad iniziarla fu l'ennesima difficoltà a stare nelle relazioni sentimentali, paura di perdere e far soffrire la partner per ossessioni, gelosie e dipendenza. Ad un anno e mezzo dalla conclusione della relazione e qualche mese dalla conclusione della terapia ho incontrato una donna più giovane di me di una decina di anni, bella sensibile e empatica, tutto ciò ha portato all'attivazione di tutte le paure che pensavo di aver superato in particolare non mi sento una persona amabile, ora sto di nuovo incontrando saltuariamente il mio psicoterapeuta, che non ama assegnare etichette ma su mia richiesta specifica, mi ha parlato di narcisismo. Soffro e la mia sofferenza non può che far soffrire la mia compagna, questo mi logora e mi fa sentire senza via di uscita. L'approccio del mio psicoterapeuta è Sistemico-Relazionale, ho molta fiducia in lui, vorrei solo sapere se è una guerra persa in partenza e sentire un'altra opinione professionale. Quando leggo di narcisismo mi sento un vero mostro.
Grazie
sono un uomo di 39 anni, ho intrapreso un'analisi presso uno psicoterapeuta, durata 4 anni, che fu ritenuta conclusa questa primavera, la spinta ad iniziarla fu l'ennesima difficoltà a stare nelle relazioni sentimentali, paura di perdere e far soffrire la partner per ossessioni, gelosie e dipendenza. Ad un anno e mezzo dalla conclusione della relazione e qualche mese dalla conclusione della terapia ho incontrato una donna più giovane di me di una decina di anni, bella sensibile e empatica, tutto ciò ha portato all'attivazione di tutte le paure che pensavo di aver superato in particolare non mi sento una persona amabile, ora sto di nuovo incontrando saltuariamente il mio psicoterapeuta, che non ama assegnare etichette ma su mia richiesta specifica, mi ha parlato di narcisismo. Soffro e la mia sofferenza non può che far soffrire la mia compagna, questo mi logora e mi fa sentire senza via di uscita. L'approccio del mio psicoterapeuta è Sistemico-Relazionale, ho molta fiducia in lui, vorrei solo sapere se è una guerra persa in partenza e sentire un'altra opinione professionale. Quando leggo di narcisismo mi sento un vero mostro.
Grazie
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"vorrei solo sapere se è una guerra persa in partenza e sentire un'altra opinione professionale."
Gent.le Utente,
qualsiasi processo di cambiamento prende avvio dall'accettazione di quell'aspetto del nostro modo di essere che pur mettendoci in difficoltà, ci appartiene e racconta una parte significativa del nostro modo di essere, in questo caso caso dovremmo dire del Suo modo di entrare in relazione con una donna.
Solitamente nel percorso terapeutico quello che ho appena descritto è un passaggio obbligato poiché non è possibile realizzare un processo di cambiamento dichiarando guerra a se stessi.
Le consiglierei eventualmente di prendere in considerazione la possibilità di riprendere i colloqui e valutare insieme allo psicoterapeuta, se è opportuno il coinvolgimento della sua compagna in questa fase del percorso terapeutico.
Gent.le Utente,
qualsiasi processo di cambiamento prende avvio dall'accettazione di quell'aspetto del nostro modo di essere che pur mettendoci in difficoltà, ci appartiene e racconta una parte significativa del nostro modo di essere, in questo caso caso dovremmo dire del Suo modo di entrare in relazione con una donna.
Solitamente nel percorso terapeutico quello che ho appena descritto è un passaggio obbligato poiché non è possibile realizzare un processo di cambiamento dichiarando guerra a se stessi.
Le consiglierei eventualmente di prendere in considerazione la possibilità di riprendere i colloqui e valutare insieme allo psicoterapeuta, se è opportuno il coinvolgimento della sua compagna in questa fase del percorso terapeutico.
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
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Gentile utente, riprendere contatto col suo psicoterapeuta è certamente una buona idea , al di là delle etichette che anche io non amo, di cosa ha paura .. ? di aver continuamente bisogno di conferme da questa sua ragazza ?, qui mancano tutte le notizie che certamente sono state analizzate in precedenza.. quindi da qui molte cose si possono solo arguire.. ad ogni modo questa nuova relazione è abbastanza recente.
Lei ha 39 anni , quindi forse storie passate più o meno felici, è anche normale che si affaccino dubbi, esitazioni, ma ad un certo punto è bene fidarsi del proprio sentire e delle emozioni che state condividendo,
Perchè non sentirsi amabile ?
E perchè sentirsi un mostro ?
Cerchi aiuto dal suo psicoterapeuta che Lei stima , intanto auguri di sguardi sereni sul futuro..
Restiamo in ascolto..
Lei ha 39 anni , quindi forse storie passate più o meno felici, è anche normale che si affaccino dubbi, esitazioni, ma ad un certo punto è bene fidarsi del proprio sentire e delle emozioni che state condividendo,
Perchè non sentirsi amabile ?
E perchè sentirsi un mostro ?
Cerchi aiuto dal suo psicoterapeuta che Lei stima , intanto auguri di sguardi sereni sul futuro..
Restiamo in ascolto..
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.9k visite dal 03/11/2015.
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