Mia sorella anoressica
Non so bene cosa scrivere ma vivo da molto tempo una situazione che mi fa stare male e non mi fa vivere in modo sereno il rapporto con la mia famiglia.
Da più di un anno mia sorella è anoressica, sono stata io a scoprirlo e a portarla in ospedale perchè ne parlasse con qualcuno. All'inizio volevo aiutarla, volevo essere la persona su cui poteva contare e che non l'avrebbe giudicata. Ora invece ciò che provo per lei è qualcosa di molto vicino all'odio.
Da quando si è scoperta la malattia tutto ha iniziato a girare intorno a lei, mia madre è a pezzi, lei fa quello che vuole e nessuno le può dire niente, ha perso un anno a scuola, ma non importa, si comporta da stronza, ma non importa, rovina natali e pasque, ma non importa.
Io da quando avevo 19 anni sono andata a vivere da sola per non rovinare l'equilibrio della mia famiglia e mio, in particolare, perchè ho sempre avuto una forte carenza di attenzioni e di amore da parte dei miei genitori. Sono sempre stata abituata a dover fare tutto e a non dover chiedere niente, quindi per me è stato naturale che l'Università, l'affitto, gli svaghi me li sia sempre dovuti pagare da sola. E non solo in termini economici.
E ora vedo che lei ha tutto. Tutto quello che avrei voluto io e di cui avrei avuto bisogno.
In questo periodo la mia vita è crollata più volte, sono sucita da una convivenza e da una storia di dieci anni, ho rischiato di avere un tumore, più di una volta ho pensato al suicidio ma nessuno se ne è mai accorto. Ho sempre dovuto risolvere le mie situazioni, i miei "problemi" da sola.
Finchè mia sorella mi ha detto che se sta male è colpa mia. Del fatto che io sia sempre stata la "figlia perfetta" e irraggiungibile. Del fatto che lei non sia mai riuscita a reggere il confronto.
E che colpa ho io?
Mia madre mi chiama perchè devo chiedere scusa a mia sorella se dopo quello che mi ha detto l'ho mandata a quel paese. Ma io sono stanca di trattarla in modo diverso perchè è malata. Sono stanca che faccia la vittima e non faccia niente per guarire. Sono stanca di andare a trovare i miei genitori e sentire solo parlare di lei.
Sono egoista? Non ho davvero più la forza, ma soprattutto la voglia, di aiutarla.
Da più di un anno mia sorella è anoressica, sono stata io a scoprirlo e a portarla in ospedale perchè ne parlasse con qualcuno. All'inizio volevo aiutarla, volevo essere la persona su cui poteva contare e che non l'avrebbe giudicata. Ora invece ciò che provo per lei è qualcosa di molto vicino all'odio.
Da quando si è scoperta la malattia tutto ha iniziato a girare intorno a lei, mia madre è a pezzi, lei fa quello che vuole e nessuno le può dire niente, ha perso un anno a scuola, ma non importa, si comporta da stronza, ma non importa, rovina natali e pasque, ma non importa.
Io da quando avevo 19 anni sono andata a vivere da sola per non rovinare l'equilibrio della mia famiglia e mio, in particolare, perchè ho sempre avuto una forte carenza di attenzioni e di amore da parte dei miei genitori. Sono sempre stata abituata a dover fare tutto e a non dover chiedere niente, quindi per me è stato naturale che l'Università, l'affitto, gli svaghi me li sia sempre dovuti pagare da sola. E non solo in termini economici.
E ora vedo che lei ha tutto. Tutto quello che avrei voluto io e di cui avrei avuto bisogno.
In questo periodo la mia vita è crollata più volte, sono sucita da una convivenza e da una storia di dieci anni, ho rischiato di avere un tumore, più di una volta ho pensato al suicidio ma nessuno se ne è mai accorto. Ho sempre dovuto risolvere le mie situazioni, i miei "problemi" da sola.
Finchè mia sorella mi ha detto che se sta male è colpa mia. Del fatto che io sia sempre stata la "figlia perfetta" e irraggiungibile. Del fatto che lei non sia mai riuscita a reggere il confronto.
E che colpa ho io?
Mia madre mi chiama perchè devo chiedere scusa a mia sorella se dopo quello che mi ha detto l'ho mandata a quel paese. Ma io sono stanca di trattarla in modo diverso perchè è malata. Sono stanca che faccia la vittima e non faccia niente per guarire. Sono stanca di andare a trovare i miei genitori e sentire solo parlare di lei.
Sono egoista? Non ho davvero più la forza, ma soprattutto la voglia, di aiutarla.
[#1]
Gentile Signorina,
Il Suo malessere in questa situazione non è anomalo.
La patologia che riguarda Sua sorella, Lei, i genitori e' una.
Non e' Sua sorella ad essere "patologica" ma e' la vostra famiglia.
Sua sorella ha scelto il suo modo per ribellarsi: attirare l'attenzione su di se' minacciando di lasciarsi morire. La cosa ha funzionato. Ma smettera' di funzionare se lei riprendera' a mangiare. Non accadra' perche' la ribellione ha assunto connotati estremi.
Ma ora ha messo in difficolta' Lei e i suoi genitori.
Ecco perche' l'anoressia e' una patologia "sistemica" che deve accendere un farò di attenzione sul funzionamento del "sistema" famiglia.
Rifletta su questo cara signorina.
Ci aggiorniamo quando desidera.
Il Suo malessere in questa situazione non è anomalo.
La patologia che riguarda Sua sorella, Lei, i genitori e' una.
Non e' Sua sorella ad essere "patologica" ma e' la vostra famiglia.
Sua sorella ha scelto il suo modo per ribellarsi: attirare l'attenzione su di se' minacciando di lasciarsi morire. La cosa ha funzionato. Ma smettera' di funzionare se lei riprendera' a mangiare. Non accadra' perche' la ribellione ha assunto connotati estremi.
Ma ora ha messo in difficolta' Lei e i suoi genitori.
Ecco perche' l'anoressia e' una patologia "sistemica" che deve accendere un farò di attenzione sul funzionamento del "sistema" famiglia.
Rifletta su questo cara signorina.
Ci aggiorniamo quando desidera.
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#2]
Del tutto d'accordo con la Collega Dr. Esposito, anch'io ritengo che è la relazione familiare che deve essere riletta e cambiata, i suoi genitori si sono mai messi in discussione.?. a volte .. le parole per dirlo .. sono difficili da trovare , si tace, poi esplodono queste tragiche incomprensioni , tramite il medico di base , a cui parlerà con sincerità ,cerchi un contatto con l'ASL, dove trovera' gli specialisti che sapranno toccare le corde giuste per farvi parlare e comprendere..
Mi domando anche com'è ora , ma soprattutto com'era il clima anni fa in casa vostra, conosco ed amo il Friuli, il suo rigore e la sua serietà, ma anche il riserbo e il pudore nell'esternare le emozioni.. appunto .. le parole per dirlo.. non sono spesso semplici da trovare..
Ma si possono imparare..
Mi domando anche com'è ora , ma soprattutto com'era il clima anni fa in casa vostra, conosco ed amo il Friuli, il suo rigore e la sua serietà, ma anche il riserbo e il pudore nell'esternare le emozioni.. appunto .. le parole per dirlo.. non sono spesso semplici da trovare..
Ma si possono imparare..
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
[#3]
Gentile Utente,
Su sorella rappresenta il "sintomo offerto" quello cioè che si vede del disagio familiare, lei il sotto bosco.
Anche io, come le Colleghe, le dico di farvi aiutare, ma tutti...
La sofferenza di uno nutre quella degli altri membri della famiglia...
E la guarigione non corrisponde di certo ai chili in più di sua sorella..
Su sorella rappresenta il "sintomo offerto" quello cioè che si vede del disagio familiare, lei il sotto bosco.
Anche io, come le Colleghe, le dico di farvi aiutare, ma tutti...
La sofferenza di uno nutre quella degli altri membri della famiglia...
E la guarigione non corrisponde di certo ai chili in più di sua sorella..
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 5.7k visite dal 02/11/2015.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Suicidio
I dati del suicidio in Italia e nel mondo, i soggetti a rischio, i fattori che spingono a comportamenti suicidari, cosa fare e come prevenire il gesto estremo.