Ansia e sensi di colpa

Salve, scrivo per raccontare la storia di un mio amico e avere un parere esperto in più.
questo amico lo conosco da quando ero piccolo e all'età di 16 anni gli è stato diagnosticato un disturbo ossessivo compulsivo detto in breve DOC. Prima di allora non aveva mai avuto niente. Questo disturbo lo ha accompagnato per 5 anni e si presentava con ossessioni riguardanti i rumori troppo forti che danno fastidio a chiunque di noi ma a lui provocavano stress eccessivo e pensieri. La famiglia gli è stata molto vicina, non cambiando la loro vita ovviamente ma adattandosi e aiutandolo quando faceva qualche domanda per essere tranquillizzato se non si faceva troppo chiasso oppure quando non lo chiedeva cercava di non esagerare col rumore per evitare domande. E' stato seguito da 2 psichiatri e va detto che lui e la sua famiglia comunque andavano a lavoro/scuola tutti i giorni, lui la sera usciva e anche il pomeriggio ed era super normale sempre, quindi si il disturbo c'era ma non grave e invalidante per nessuno, i 2 psichiatri hanno sempre creduto di risolvere questo disturbo che alla fine si verificava in famiglia, somministrandogli pochissime medicine per 1 anno e poi basta. E a 21 anni, quindi appunto dopo 5 anni, è finalmente tutto risolto. Lo vedono tutti contento ( lo era spesso ma non sempre e a volte sicuramente fingeva per mascherare il disturbo lo dico io che oltre alla sua famiglia ero uno dei pochissimi a saperlo) e passa qualche mese. La cosa assurda e impensabile è che la sua famiglia ha iniziato ad accussarlo e a dargli responsabilità addosso per quei 5 anni dicendogli le peggio cose ma proprio atroci, che potete immaginare come lo hanno buttato giù e adesso ha dei sensi di colpa bruttissimi che impediscono di vivere a lui come a chiunque li abbia e vederlo con ansia e attacchi di panico è bruttissimo e temo ricadute, suo padre ha anche sofferto di depressione e davvero non capisco questo atteggiamento della famiglia. Se dovevano dire così poi lo potevano affidare a dei parenti o da altre parti che era meglio ora è traumatizzato da queste parole perchè vedendosi guarito non può sentirsi comunque al 100% come gli altri ma perseguitato e condannato da quei 5 anni. Io volevo chiedere se per quei 5 anni dove non sono stati normali anche nei comportamenti e facili ne per lui ne per la famiglia ovvio, qualche familiare può realmente ammalarsi o avere ripercussioni o qualche disturbo psicologico d'ansia o altro che non saprei da addossare a lui o al suo disturbo avuto in quei 5 anni appunto. Io credo che i 2 psichiatri lo avrebbero imbottito di medicine se fosse così, oppure trovato qualcosa di alternativo a farlo rimanere in casa con loro, tipo i parenti o qualche altro posto perchè ripeto era un disturbo che si verificava solo li non so il motivo. E mi fa rabbia vedere che si sente così perchè non ha ucciso nessuno e mi sembra un caso il suo che una volta risolto possa essere completamente aposto lui e la famiglia.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Utente,
Pur compre de do le sue buone intenzioni ed il suo affetto per il suo amico, non è possibile erogare consulti per altro da lei.

Il suo amico non ha combattuto con una problematica facile ed indolore, avrà imparato, immagino, a difendersi dalla sofferenza, anche grazie alle cure.

Se il suo amico volesse parlare con noi, lo inviti a scriverci.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#2]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Cara ragazza,
Concordo con la collega Dott.a Randone nell'invitarLa a non prendere parte attiva in questa controversia.
Potrebbe essere negativo per Lei, diventare Lei parte del problema e non e' il caso essendo Lei estranea completamente a tale complessa dinamica familiare.
I migliori saluti.

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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