Perche' ho sempre fretta?
In qualsiasi cosa che faccio- lavoro, svago, conversazioni, anche sesso- ho sempre fretta.. come se non mi piacesse nulla...forse ho anche fretta di finire il mio percorso di vita
ho 58 anni due figli un nipotino e uno in arrivo....discreti risultati in un lavoro che non mi piace...faccio anche l'allenatore di calcio!
ho 58 anni due figli un nipotino e uno in arrivo....discreti risultati in un lavoro che non mi piace...faccio anche l'allenatore di calcio!
[#1]
<<ho sempre fretta.. come se non mi piacesse nulla...>>
Gentile Utente,
mi ha fatto tornare alla memoria il coniglio bianco di Alice nel Paese delle Meraviglie!
Le domando: e se invece avesse fretta perché le cose che le piacciono sono tante e non vuole rischiare di perdersene neppure una?
Battute a parte, in poche righe ha "buttato lì" un sacco di temi che andrebbero approfonditi: un umore magari non proprio splendente, una vita sessuale forse non molto soddisfacente, un lavoro che non le piace, la vita che procede e Lei che pare viverla più da spettatore che da primo attore...
Le va di esplicitare meglio il suo quesito, raccontandoci qualcosa in più di sé?
Gentile Utente,
mi ha fatto tornare alla memoria il coniglio bianco di Alice nel Paese delle Meraviglie!
Le domando: e se invece avesse fretta perché le cose che le piacciono sono tante e non vuole rischiare di perdersene neppure una?
Battute a parte, in poche righe ha "buttato lì" un sacco di temi che andrebbero approfonditi: un umore magari non proprio splendente, una vita sessuale forse non molto soddisfacente, un lavoro che non le piace, la vita che procede e Lei che pare viverla più da spettatore che da primo attore...
Le va di esplicitare meglio il suo quesito, raccontandoci qualcosa in più di sé?
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
[#2]
Gent.le Utente,
se la fretta diventa uno "stile di vita" in qualche modo evidentemente è diventata la strategia preferenziale per evitare di ascoltare la voce della propria insoddisfazione.
Se poi l'abitudine a vivere di fretta sia anche un rivelatore di un'ansia cronicizzata questa è una valutazione che non può essere fatta attraverso una consulenza on line ma meriterebbe un approfondimento all'interno di un colloquio con lo psicologo.
Lo stesso discorso vale per l'accenno alla sessualità e all'aspettativa di vita.
se la fretta diventa uno "stile di vita" in qualche modo evidentemente è diventata la strategia preferenziale per evitare di ascoltare la voce della propria insoddisfazione.
Se poi l'abitudine a vivere di fretta sia anche un rivelatore di un'ansia cronicizzata questa è una valutazione che non può essere fatta attraverso una consulenza on line ma meriterebbe un approfondimento all'interno di un colloquio con lo psicologo.
Lo stesso discorso vale per l'accenno alla sessualità e all'aspettativa di vita.
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
[#3]
Caro utente,
i motivi del suo modo di fare sono sicuramente legati alla sua storia personale ma credo che anche la nostra cultura eserciti una buona dose di influenza. Sono infatti sicura che lei è in buona compagnia! Non per niente la cultura occidentale è anche definita "cultura veloce". Ci insegnano questo, a correre, a competere a produrre, a raggiungere obiettivi. Qual è il rischio? Il rischio credo che sia "perdersi il viaggio", non godere di ciò che facciamo e in qualche modo perdere un po' noi stessi. Dove siamo infatti mentre corriamo?spesso presi da questa frenesia raggiungiamo mete, come dicevo prima obiettivi, ma, paradossalmente, non realizziamo desideri. Ci pensi...quelli, ovvero i desideri, hanno bisogno di tempo, per crescere, per sentirli, per realizzarli ed infine per assaporarli. Come fare allora mi chiederà. Occorre fare un continuo "esercizio di presenza", che consiste nel esercitarsi appunto a stare, a fermarsi, ad ascoltarsi, a fare silenzio e, per così dire, ad accertarci che mente, cuore e pancia siano collegati mentre viviamo quel preciso istante. Non è semplice, ci vuole, intenzione e sforzo continuo.
Un saluto
i motivi del suo modo di fare sono sicuramente legati alla sua storia personale ma credo che anche la nostra cultura eserciti una buona dose di influenza. Sono infatti sicura che lei è in buona compagnia! Non per niente la cultura occidentale è anche definita "cultura veloce". Ci insegnano questo, a correre, a competere a produrre, a raggiungere obiettivi. Qual è il rischio? Il rischio credo che sia "perdersi il viaggio", non godere di ciò che facciamo e in qualche modo perdere un po' noi stessi. Dove siamo infatti mentre corriamo?spesso presi da questa frenesia raggiungiamo mete, come dicevo prima obiettivi, ma, paradossalmente, non realizziamo desideri. Ci pensi...quelli, ovvero i desideri, hanno bisogno di tempo, per crescere, per sentirli, per realizzarli ed infine per assaporarli. Come fare allora mi chiederà. Occorre fare un continuo "esercizio di presenza", che consiste nel esercitarsi appunto a stare, a fermarsi, ad ascoltarsi, a fare silenzio e, per così dire, ad accertarci che mente, cuore e pancia siano collegati mentre viviamo quel preciso istante. Non è semplice, ci vuole, intenzione e sforzo continuo.
Un saluto
Dr.ssa Laura De Martino
Psicologa, Psicoterapeuta Relazionale e Familiare
tel 3280273833 - Napoli
[#4]
Gentile Utente,
Aggiungo qualche nota a quelle delle Colleghe.
Avere sempre fretta equivale al non sentire il profumo prima ed il sapore dopo di quello che fa...
Dal cibo
Al sesso
Alle emozioni
Ai nipoti
Alla lettura
Bisogna comprendere se è un suo modus operandi, congenito, o lo ha dovuto apprendere come strategia difensiva della sua psiche...
Per traumi
Per adattamenti disfunzionali
Per altro...
Rallentare è possibile, ma bisogna comprendere "perché" si corre e poi farsi aiutare per poterlo attuare...
La lascio con una citazione, a mio avviso, molto bella ed indicata per lei...
Si hanno due vite.
La seconda comincia il giorno in cui ci si rende conto che non se ne ha che una.
(Confucio)
Aggiungo qualche nota a quelle delle Colleghe.
Avere sempre fretta equivale al non sentire il profumo prima ed il sapore dopo di quello che fa...
Dal cibo
Al sesso
Alle emozioni
Ai nipoti
Alla lettura
Bisogna comprendere se è un suo modus operandi, congenito, o lo ha dovuto apprendere come strategia difensiva della sua psiche...
Per traumi
Per adattamenti disfunzionali
Per altro...
Rallentare è possibile, ma bisogna comprendere "perché" si corre e poi farsi aiutare per poterlo attuare...
La lascio con una citazione, a mio avviso, molto bella ed indicata per lei...
Si hanno due vite.
La seconda comincia il giorno in cui ci si rende conto che non se ne ha che una.
(Confucio)
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#5]
Utente
Intanto grazie per la disponibilità...approfitto dell'invito a raccontarmi meglio...
Mi ero iscritto alla facoltà di Medicina e avevo sostenuto 6 esami ma all'esame di Anatomia ,dove ci voleva più tempo, ho mollato... era l'unica facoltà che mi interessava...!
Giocavo a calcio ed ho continuato ad illudermi di poter arrivare ma ho dovuto smettere per problemi alla schiena -
Mi capitò di entrare a lavorare in un Ente pubblico e pensavo di realizzarmi accettando di fare l'autista...dopo 1 anno mi diedero un incarico per controlli contabili che eseguo tutt'ora con buoni risultati ma che non mi piace.. non rimpiango di non avere fatto l'autista sia chiaro.
Alleno squadre giovanili di calcio e nonostante tutti apprezzino il mio lavoro-non sono mai stato fermo una anno- non amo l'Ambiente calcio...il mio impegno si limita all'attività di campo e al rapporto con i ragazzi
Affettivamente sono legato ad una brava persona, della quale sono stato innamorato, da 40 anni e nel contempo ho avuto una relazione ventennale con un'altra persona completamente diversa della quale inizialmente ero innamorato
Tutte e due però non mi hanno mai soddisfatto completamente-immagino il vostro giudizio-- e comunque riuscivano a farmi stare meno peggio...adesso son passati purtroppo molti anni con tutto quello che il passare degli anni comporta....!
I miei due figli, che penso mi vogliano bene e mi apprezzino, hanno fatto scelte completamente diverse dalle mie aspettative ma è anche vero che non mi sono impegnato molto perchè ciò avvenisse...!?
Aggiungo che nonostante il mio mal di schiena, sempre presente da quando avevo venti anni,che risulta ormai incurabile e anzi è destinato a peggiorare,ho un bell'aspetto dimostro molto meno dei miei anni e sono riuscito anche a scrivere un libro sul lavoro degli impiegati che naturalmente nessuna casa editrice è perlomeno interessata a prendere in considerazione
Potrei cercare di interessarmi dei nipoti ma forse per pigrizia o forse per non essere invadente credo di non esserne ormai capace
Scusatemi e grazie di nuovo dell'attenzione...forse ci vuole lo psichiatra....!
La citazione delle due vite mi piace molto ma non sono così angosciato dal pensiero che la prima possa finire....
Mi ero iscritto alla facoltà di Medicina e avevo sostenuto 6 esami ma all'esame di Anatomia ,dove ci voleva più tempo, ho mollato... era l'unica facoltà che mi interessava...!
Giocavo a calcio ed ho continuato ad illudermi di poter arrivare ma ho dovuto smettere per problemi alla schiena -
Mi capitò di entrare a lavorare in un Ente pubblico e pensavo di realizzarmi accettando di fare l'autista...dopo 1 anno mi diedero un incarico per controlli contabili che eseguo tutt'ora con buoni risultati ma che non mi piace.. non rimpiango di non avere fatto l'autista sia chiaro.
Alleno squadre giovanili di calcio e nonostante tutti apprezzino il mio lavoro-non sono mai stato fermo una anno- non amo l'Ambiente calcio...il mio impegno si limita all'attività di campo e al rapporto con i ragazzi
Affettivamente sono legato ad una brava persona, della quale sono stato innamorato, da 40 anni e nel contempo ho avuto una relazione ventennale con un'altra persona completamente diversa della quale inizialmente ero innamorato
Tutte e due però non mi hanno mai soddisfatto completamente-immagino il vostro giudizio-- e comunque riuscivano a farmi stare meno peggio...adesso son passati purtroppo molti anni con tutto quello che il passare degli anni comporta....!
I miei due figli, che penso mi vogliano bene e mi apprezzino, hanno fatto scelte completamente diverse dalle mie aspettative ma è anche vero che non mi sono impegnato molto perchè ciò avvenisse...!?
Aggiungo che nonostante il mio mal di schiena, sempre presente da quando avevo venti anni,che risulta ormai incurabile e anzi è destinato a peggiorare,ho un bell'aspetto dimostro molto meno dei miei anni e sono riuscito anche a scrivere un libro sul lavoro degli impiegati che naturalmente nessuna casa editrice è perlomeno interessata a prendere in considerazione
Potrei cercare di interessarmi dei nipoti ma forse per pigrizia o forse per non essere invadente credo di non esserne ormai capace
Scusatemi e grazie di nuovo dell'attenzione...forse ci vuole lo psichiatra....!
La citazione delle due vite mi piace molto ma non sono così angosciato dal pensiero che la prima possa finire....
[#6]
"La citazione delle due vite mi piace molto ma non sono così angosciato dal pensiero che la prima possa finire.... "
La citazione non si riferisce della possibile fine della vita, cioè di morte, ma alla fine " simbolica":
Smettere di correre ed iniziare a rallentare, imparando da quello che non le piace della sua vita di adesso....
Quando qualcosa o qualcuno ci fa star male, chiudiamo con il passato, moriamo e rinasciamo....cambiamo.
Questo era il senso della citazione.
Anche a rallentare si può, così come ad ascoltarsi davvero....
La citazione non si riferisce della possibile fine della vita, cioè di morte, ma alla fine " simbolica":
Smettere di correre ed iniziare a rallentare, imparando da quello che non le piace della sua vita di adesso....
Quando qualcosa o qualcuno ci fa star male, chiudiamo con il passato, moriamo e rinasciamo....cambiamo.
Questo era il senso della citazione.
Anche a rallentare si può, così come ad ascoltarsi davvero....
[#8]
Gentile Utente,
la mia sensazione è che il fil rouge che unisce le varie vicende che ha raccontato consista nel fatto che siano stati gli altri a dare una direzione alla sua vita e che Lei, bene o male, si sia adeguato.
Probabilmente sbaglierò, però non ci leggo tutta la fretta di cui scriveva nel primo post, ma piuttosto una sorta di apatia...
Perché non cercare (a suo tempo, ovviamente) un lavoro e una relazione maggiormente soddisfacente? Perché continuare a stare nell'ambiente del calcio, se non ci si trova bene? Perché non instaurare con i propri figli e i nipoti una relazione più calda?
Resta la considerazione fatta nella mia precedente risposta: "la vita che procede e Lei che pare viverla più da spettatore che da primo attore..."
Naturalmente non è questo il luogo idoneo per approfondire tali questioni, ma se in questo momento della sua vita sente l'esigenza di fare un po' il punto della situazione, può cercare un confronto con un nostro collega di persona.
Saluti.
la mia sensazione è che il fil rouge che unisce le varie vicende che ha raccontato consista nel fatto che siano stati gli altri a dare una direzione alla sua vita e che Lei, bene o male, si sia adeguato.
Probabilmente sbaglierò, però non ci leggo tutta la fretta di cui scriveva nel primo post, ma piuttosto una sorta di apatia...
Perché non cercare (a suo tempo, ovviamente) un lavoro e una relazione maggiormente soddisfacente? Perché continuare a stare nell'ambiente del calcio, se non ci si trova bene? Perché non instaurare con i propri figli e i nipoti una relazione più calda?
Resta la considerazione fatta nella mia precedente risposta: "la vita che procede e Lei che pare viverla più da spettatore che da primo attore..."
Naturalmente non è questo il luogo idoneo per approfondire tali questioni, ma se in questo momento della sua vita sente l'esigenza di fare un po' il punto della situazione, può cercare un confronto con un nostro collega di persona.
Saluti.
Questo consulto ha ricevuto 10 risposte e 20.5k visite dal 30/10/2015.
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