Disfunzione erettile, ansia da prestazione?
Salve a tutti, vi scrivo per condividere il mio malessere e chiedere aiuto e consiglio riguardo a un problema che tormente la mia vita sessuale da sempre.
Sin dalle mie prime esperienze sessuali ho sperimentato una sorta di difficoltà a lasciarmi andare e provare piacere. Quasi sempre ho fatto fatica ad avere un’erezione completa e ho sempre ho fatto molta fatica a “venire”. Quando mi masturbo al contrario funziona tutto perfettamente.
Tutto è cominciato con la prima ragazza quando avevo 17 anni. Pe i primi mesi, quando ci
masturbavamo, non sono mai riuscito a “venire”. Quando abbiamo fatto sesso (era per entrambi la
prima volta) no sono risuscito a concludere.
Dopo questa mia “prima volta” non sono più riuscito per almeno 3 mesi ad avere un’erezione con lei.
In quel periodo (penso a causa di questa mia primo traumatico approccio alla sessualità) sono caduto
in una sorta di stato di ansia e depressione. Da allora assumo citalopram.
Dopo un po’ le cose sono andate piano piano un po’ meglio, e noi riuscivamo ad avere rapporti
sessuali soddisfacenti.
Le varie esperienze sessuali che ho fatto da quel momento in poi sono sempre state può o meno
simili, all’inizio molto travagliate, ma poi abbastanza normali.
Non mi reputo un ragazzo brutto, anzi, mi sento molto sicuro di me quando “approccio” delle nuove
ragazze. Non sono timido e le occasioni non mi mancano.
Lo scorso fine settimana ho conosciuto l’ennesima ragazza e nonostante mi sentissi molto calmo e lei
mi attraesse molto non sono riuscito ad avere l’erezione. Tutte le “prime volte” con una nuova ragazza nella mia vita sono state praticamente uguali a quest’ultima, ovvero un disastro.
Questa situazione sta diventando per me molto pesante e mi sta facendo diventare sempre più ansioso e depresso.
Ho letto molto riguardo l’ansia da prestazione e la depressione ma questo mi è servito a poco fin’ora.
Sono al corrente che il citalopram che assumo potrebbe inibire le mie funzioni sessuali, ma il fatto che quando mi masturbo funzioni tutto bene conferma la mia tesi che il problema sia causato da una sorta di blocco psicologico che ho sempre avuto.
Sin dalle mie prime esperienze sessuali ho sperimentato una sorta di difficoltà a lasciarmi andare e provare piacere. Quasi sempre ho fatto fatica ad avere un’erezione completa e ho sempre ho fatto molta fatica a “venire”. Quando mi masturbo al contrario funziona tutto perfettamente.
Tutto è cominciato con la prima ragazza quando avevo 17 anni. Pe i primi mesi, quando ci
masturbavamo, non sono mai riuscito a “venire”. Quando abbiamo fatto sesso (era per entrambi la
prima volta) no sono risuscito a concludere.
Dopo questa mia “prima volta” non sono più riuscito per almeno 3 mesi ad avere un’erezione con lei.
In quel periodo (penso a causa di questa mia primo traumatico approccio alla sessualità) sono caduto
in una sorta di stato di ansia e depressione. Da allora assumo citalopram.
Dopo un po’ le cose sono andate piano piano un po’ meglio, e noi riuscivamo ad avere rapporti
sessuali soddisfacenti.
Le varie esperienze sessuali che ho fatto da quel momento in poi sono sempre state può o meno
simili, all’inizio molto travagliate, ma poi abbastanza normali.
Non mi reputo un ragazzo brutto, anzi, mi sento molto sicuro di me quando “approccio” delle nuove
ragazze. Non sono timido e le occasioni non mi mancano.
Lo scorso fine settimana ho conosciuto l’ennesima ragazza e nonostante mi sentissi molto calmo e lei
mi attraesse molto non sono riuscito ad avere l’erezione. Tutte le “prime volte” con una nuova ragazza nella mia vita sono state praticamente uguali a quest’ultima, ovvero un disastro.
Questa situazione sta diventando per me molto pesante e mi sta facendo diventare sempre più ansioso e depresso.
Ho letto molto riguardo l’ansia da prestazione e la depressione ma questo mi è servito a poco fin’ora.
Sono al corrente che il citalopram che assumo potrebbe inibire le mie funzioni sessuali, ma il fatto che quando mi masturbo funzioni tutto bene conferma la mia tesi che il problema sia causato da una sorta di blocco psicologico che ho sempre avuto.
[#1]
<<Da allora assumo citalopram.>>
Gentile Ragazzo,
il farmaco che assume da chi le è stato prescritto? Sono dunque circa 10 anni che lo prende? L'ansia e la depressione che ha descritto in quali altre aree della sua vita si manifestano?
In tutti questi anni ha effettuato delle visite andrologiche?
Lei scrive di disturbo dell'erezione, ma anche di un'eiaculazione quanto meno "difficile" -se non proprio impossibile- quando è in presenza di una partner.
Gli approfondimenti da fare sarebbero molteplici sia su di Lei, sia sulle sue modalità e finalità di relazionarsi con le altre persone . Ma questo meriterebbe un'accurata indagine da effettuarsi con l'ausilio di un nostro collega: non si è mai rivolto ad uno psicologo?
Cordialmente,
Gentile Ragazzo,
il farmaco che assume da chi le è stato prescritto? Sono dunque circa 10 anni che lo prende? L'ansia e la depressione che ha descritto in quali altre aree della sua vita si manifestano?
In tutti questi anni ha effettuato delle visite andrologiche?
Lei scrive di disturbo dell'erezione, ma anche di un'eiaculazione quanto meno "difficile" -se non proprio impossibile- quando è in presenza di una partner.
Gli approfondimenti da fare sarebbero molteplici sia su di Lei, sia sulle sue modalità e finalità di relazionarsi con le altre persone . Ma questo meriterebbe un'accurata indagine da effettuarsi con l'ausilio di un nostro collega: non si è mai rivolto ad uno psicologo?
Cordialmente,
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
[#2]
Gentile Utente,
Aggiungo qualche lettura e qualche nota a quelle della Collega.
La valutazione andrologica andrebbe sempre effettuata, sia per evitare voli pindarici disfunzionali con la fantasia, che per ricevere una diagnosi chiara da cui partire ed impostare poi l'eventuale protocollo terapeutico di cura adatto a lei ed alla sua storia di vita e sessuale.
Ansia, depressione e dedicit erettivi vanno insieme ma la diagnosi e capire cosa viene prima e cosa dopo è indispensabile.
htp://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1225-deficit-erettile-problema-coppia-ruolo-partner.html
https://www.medicitalia.it/salute/andrologia/111-disfunzione-erettile.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1593-mancanza-d-erezione-10-cose-da-sapere.html-
https://www.medicitalia.it/blog/andrologia/106-dipendenza-psicologica-dalla-terapia-orale-per-il-deficit-erettivo.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1225-deficit-erettile-un-problema-di-coppia-il-ruolo-della-partner.html-
Un altro aspetto da considerare è la sua eiaculazione ritardata/ anorgasmia
Anche in questo caso la diagnosi deve essere certa ed ha vari gradi di gravità:
Lei riesce a raggiungere l'orgasmo da solo?
Mai in vagina?
Legga anche questo articolo sul l'eiaculazione ritardata
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1600-eiaculazione-ritardata-quando-il-piacere-tarda-ad-arrivare.html
Aggiungo qualche lettura e qualche nota a quelle della Collega.
La valutazione andrologica andrebbe sempre effettuata, sia per evitare voli pindarici disfunzionali con la fantasia, che per ricevere una diagnosi chiara da cui partire ed impostare poi l'eventuale protocollo terapeutico di cura adatto a lei ed alla sua storia di vita e sessuale.
Ansia, depressione e dedicit erettivi vanno insieme ma la diagnosi e capire cosa viene prima e cosa dopo è indispensabile.
htp://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1225-deficit-erettile-problema-coppia-ruolo-partner.html
https://www.medicitalia.it/salute/andrologia/111-disfunzione-erettile.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1593-mancanza-d-erezione-10-cose-da-sapere.html-
https://www.medicitalia.it/blog/andrologia/106-dipendenza-psicologica-dalla-terapia-orale-per-il-deficit-erettivo.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1225-deficit-erettile-un-problema-di-coppia-il-ruolo-della-partner.html-
Un altro aspetto da considerare è la sua eiaculazione ritardata/ anorgasmia
Anche in questo caso la diagnosi deve essere certa ed ha vari gradi di gravità:
Lei riesce a raggiungere l'orgasmo da solo?
Mai in vagina?
Legga anche questo articolo sul l'eiaculazione ritardata
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1600-eiaculazione-ritardata-quando-il-piacere-tarda-ad-arrivare.html
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#3]
Utente
Gent. Dott. Scalco
Il farmaco che assumo da 10 anni mi è stato prescritto da uno psichiatra per tamponare gli attacchi di panico e l’ansia.
Ho effettuato due visite andrologiche l’anno scorso (a causa di una candida genitale). Il medico che mi ha visitato non ha riscontrato niente di anomalo, per lo meno a livello anatomico. In quella circostanza tuttavia non ho parlato della mia disfunzione erettile e anorgasmia.
Da due settimane ho cominciato ad andare da uno Psicologo che pratica la Terapia della Gestalt. Ho confidato allo psicologo la mia volontà di voler provare farmaci come il Cialis o Viagra. Mi ha detto che non è una brutta idea.
Il farmaco che assumo da 10 anni mi è stato prescritto da uno psichiatra per tamponare gli attacchi di panico e l’ansia.
Ho effettuato due visite andrologiche l’anno scorso (a causa di una candida genitale). Il medico che mi ha visitato non ha riscontrato niente di anomalo, per lo meno a livello anatomico. In quella circostanza tuttavia non ho parlato della mia disfunzione erettile e anorgasmia.
Da due settimane ho cominciato ad andare da uno Psicologo che pratica la Terapia della Gestalt. Ho confidato allo psicologo la mia volontà di voler provare farmaci come il Cialis o Viagra. Mi ha detto che non è una brutta idea.
[#4]
Utente
Gent. Dott. Randone
Leggendo gli articoli che mi ha suggerito e riflettendo sulle mie ultime esperienze sessuali (esperienze occasionali) mi sono identificato totalmente nel fenomeno dello Spectatoring:
“Il paziente non sarà in grado di fruire dell’intimità e valuterà in diretta la sua capacità erettiva, monitorandola”.
Riesco a raggiungere l’orgasmo tramite la masturbazione. Con una partner tuttavia mi risulta in generale molto difficile raggiungere un’erezione accettabile, per non parlare dell l’orgasmo.
Durante la penetrazione non mi sembra di sentire niente, quasi sempre e perdo l’erezione dopo un po’. Durante l’atto sessuale provo a masturbarmi per mantenere l’erezione ma è come se il mio pene fosse morto.
Specifico che questi miei problemi si alleviano (ma non spariscono del tutto) quando sono relazioni durature e stabili con una partner. Tuttavia il sesso occasionale è sempre stato impossibile per me.
Leggendo gli articoli che mi ha suggerito e riflettendo sulle mie ultime esperienze sessuali (esperienze occasionali) mi sono identificato totalmente nel fenomeno dello Spectatoring:
“Il paziente non sarà in grado di fruire dell’intimità e valuterà in diretta la sua capacità erettiva, monitorandola”.
Riesco a raggiungere l’orgasmo tramite la masturbazione. Con una partner tuttavia mi risulta in generale molto difficile raggiungere un’erezione accettabile, per non parlare dell l’orgasmo.
Durante la penetrazione non mi sembra di sentire niente, quasi sempre e perdo l’erezione dopo un po’. Durante l’atto sessuale provo a masturbarmi per mantenere l’erezione ma è come se il mio pene fosse morto.
Specifico che questi miei problemi si alleviano (ma non spariscono del tutto) quando sono relazioni durature e stabili con una partner. Tuttavia il sesso occasionale è sempre stato impossibile per me.
[#6]
<<In quella circostanza tuttavia non ho parlato della mia disfunzione erettile e anorgasmia.>>
Come mai non lo ha fatto?
Pudore? Che altro?
Legga in merito questo contributo:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2433-ho-un-disturbo-sessuale-ma-mi-vergogno-a-parlarne.html
<<mi sono identificato totalmente nel fenomeno dello Spectatoring>>
Le propongo un ulteriore approfondimento:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1852-ansia-da-prestazione-e-spectatoring.html
<<provare farmaci come il Cialis o Viagra. Mi ha detto che non è una brutta idea.>>
Può non essere una brutta idea ed aiutarla a sbloccare la situazione, ma non si illuda che sia LA soluzione, soprattutto se a livello fisico non ci sono problemi.
Ad esempio, se già vive le esperienze sessuali con una certa dose di ansia anticipatoria, il fatto di assumere un farmaco dovendo programmare un rapporto, non è detto che sia d'aiuto, anzi... La scelta del tipo di farmaco eventualmente da assumere dovrà essere quindi valutata dall'andrologo dopo aver conosciuto nel dettaglio la situazione attuale e pregressa.
In ogni caso, le suggerisco di continuare ad occuparsi -con l'ausilio dello psicologo che ha incontrato- anche degli aspetti psicologici e relazionali coinvolti nel problema.
Saluti.
Come mai non lo ha fatto?
Pudore? Che altro?
Legga in merito questo contributo:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2433-ho-un-disturbo-sessuale-ma-mi-vergogno-a-parlarne.html
<<mi sono identificato totalmente nel fenomeno dello Spectatoring>>
Le propongo un ulteriore approfondimento:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1852-ansia-da-prestazione-e-spectatoring.html
<<provare farmaci come il Cialis o Viagra. Mi ha detto che non è una brutta idea.>>
Può non essere una brutta idea ed aiutarla a sbloccare la situazione, ma non si illuda che sia LA soluzione, soprattutto se a livello fisico non ci sono problemi.
Ad esempio, se già vive le esperienze sessuali con una certa dose di ansia anticipatoria, il fatto di assumere un farmaco dovendo programmare un rapporto, non è detto che sia d'aiuto, anzi... La scelta del tipo di farmaco eventualmente da assumere dovrà essere quindi valutata dall'andrologo dopo aver conosciuto nel dettaglio la situazione attuale e pregressa.
In ogni caso, le suggerisco di continuare ad occuparsi -con l'ausilio dello psicologo che ha incontrato- anche degli aspetti psicologici e relazionali coinvolti nel problema.
Saluti.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 3.2k visite dal 29/10/2015.
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Approfondimento su Disfunzione erettile
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