Tradimento?
Buongiorno, da un mese sto frequentando un uomo che ha 15 anni più di me e che vive a 500 km di distanza. Oltre alla difficoltà della relazione a distanza, faccio fatica a credere al suo amore. Mi spiego: appena conosciuti (agosto) abbiamo sentito un forte legame l'uno per l'altra... lui mi ha quasi da subito confessato di essersi innamorato di me, per poi dirmi neanche una settimana dopo che era stato a letto con un'altra donna e che quindi era meglio non sentirsi più. dal giorno alla notte...è stata una secchiata d'acqua gelata per me. A malincuore accetto la decisione, ma ogni tanto gli scrivo saltuariamente io, mentre lui si limita a rispondere...finché dopo un mese lui mi dice di aver capito di aver avuto paura e di essere scappato e che vuole vedermi. Accetto un po ' titubante. Ci vediamo. Siamo stati benissimo insieme, c'è dialogo ascolto complicità. Lui è innamorato perso...dice..parla di vivere insieme. mentre io sto andando con il freno a mano tirato, cerco di non lasciarmi coinvolgere....dopo il suo ripensamento dal giorno alla notte faccio fatica a credere alla stabilità dei suoi sentimenti e considero il suo essere andato con un'altra, un tradimento ancora più grave proprio perchè' non stavamo insieme... e mi aveva confessato i suoi sentimenti in maniera disinteressata e sincera. Da una parte vorrei lasciarmi andare e vivere il presente, ma dall'altra penso che queste non siano le giuste premesse per una relazione sana e duratura. Mi chiedo se sono troppo severa... Grazie fin da ora per gli spunti di riflessione che vorrete darmi.
[#1]
Salve, immagino come possa essere stato raggelante per lei sapere che lui era stato a letto con un'altra, dopo averle detto di essere innamorato di lei. Mi ha colpito la sua espressione, come se avesse ricevuto questa brutta notizia inattesa, improvvisamente.
È difficile darle un'opinione online, di certo colpisce che lui le abbia confessato quello che era accaduto. La sua spiegazione, cioè che ha "avuto paura ed è scappato" ha un suo valore.
È possibile che il sentimento di innamoramento così intenso lo abbia spaventato e la sua fuga, come lui asserisce, doveva avere una conferma forte per essere coerente con il suo sentire.
La mia è solo una tra le tante ipotesi, ma questo potrebbe essere stato il suo modo per confermare quella distanza di sicurezza di cui aveva in quel momento bisogno.
Mi ha colpito che il titolo del suo post è una domanda: "Tradimento?"
Mi sembra coerente con il suo essere "titubante" a riguardo, e posso capirla. Toccherà a lei, attraverso il suo sentire più intimo, decidere se sganciare il freno a mano e partire. Non ha torto a pensare, come immagino, che è rischioso affidare i propri sentimenti più veri, ma per amare in modo autentico è necessario, cosa che dalle sue parole si intuisce lei sappia chiaramente.
Dunque, è stato tradimento? Nel tentativo di rispondere non mi soffermerei solo sul fatto pratico che non stavate ancora insieme, come se dipendesse da un tempo cronologico. Rifletterei anche sul discorso relativo alla paura.
Il suo racconto è interessante, mi fa pensare che ci sono tante forme di tradimento. E se questa è una forma legata più alla paura che al desiderio di andare a letto con un'altra donna, credo valga la pena tenerlo in conto. È un "tradimento" che nasconde la visceralità del suo innamoramento per lei?
La saluto con un'espressione che un filosofo italiano tuttora vivente, Umberto Galimberti, utilizza a proposito dell'amore, che può disorientare e spaventare, quando dice che: "L'amore comporta un radicale sovvertimento di sé".
Un saluto,
Enrico de Sanctis
È difficile darle un'opinione online, di certo colpisce che lui le abbia confessato quello che era accaduto. La sua spiegazione, cioè che ha "avuto paura ed è scappato" ha un suo valore.
È possibile che il sentimento di innamoramento così intenso lo abbia spaventato e la sua fuga, come lui asserisce, doveva avere una conferma forte per essere coerente con il suo sentire.
La mia è solo una tra le tante ipotesi, ma questo potrebbe essere stato il suo modo per confermare quella distanza di sicurezza di cui aveva in quel momento bisogno.
Mi ha colpito che il titolo del suo post è una domanda: "Tradimento?"
Mi sembra coerente con il suo essere "titubante" a riguardo, e posso capirla. Toccherà a lei, attraverso il suo sentire più intimo, decidere se sganciare il freno a mano e partire. Non ha torto a pensare, come immagino, che è rischioso affidare i propri sentimenti più veri, ma per amare in modo autentico è necessario, cosa che dalle sue parole si intuisce lei sappia chiaramente.
Dunque, è stato tradimento? Nel tentativo di rispondere non mi soffermerei solo sul fatto pratico che non stavate ancora insieme, come se dipendesse da un tempo cronologico. Rifletterei anche sul discorso relativo alla paura.
Il suo racconto è interessante, mi fa pensare che ci sono tante forme di tradimento. E se questa è una forma legata più alla paura che al desiderio di andare a letto con un'altra donna, credo valga la pena tenerlo in conto. È un "tradimento" che nasconde la visceralità del suo innamoramento per lei?
La saluto con un'espressione che un filosofo italiano tuttora vivente, Umberto Galimberti, utilizza a proposito dell'amore, che può disorientare e spaventare, quando dice che: "L'amore comporta un radicale sovvertimento di sé".
Un saluto,
Enrico de Sanctis
Dr. Enrico de Sanctis - Roma
Psicologo e Psicoterapeuta a orientamento psicoanalitico
www.enricodesanctis.it
[#2]
Cara Signorina,
Vorrei farla riflettere sulla distanza che separa Lei e quest'uomo.
Purtroppo la distanza non e' un fattore che possa aiutare un rapporto.
Se quest'uomo ha avuto per Lei un impeto affettivo e ancora lo prova, cio' puo' per lui non implicare l'esclusione di altri rapporti.
Come mai, vivendo Lei in una grande citta' ed avendo quindi tante occasioni di conoscere persone interessanti, e' andata a innamorarsi di un uomo parecchio piu' grande di Lei e che vive a 500 km di distanza?
Come e' formata la Sua Famiglia?
Cosa fa nella vita? Lavoro? Amici? Interessi?
Vorrei farla riflettere sulla distanza che separa Lei e quest'uomo.
Purtroppo la distanza non e' un fattore che possa aiutare un rapporto.
Se quest'uomo ha avuto per Lei un impeto affettivo e ancora lo prova, cio' puo' per lui non implicare l'esclusione di altri rapporti.
Come mai, vivendo Lei in una grande citta' ed avendo quindi tante occasioni di conoscere persone interessanti, e' andata a innamorarsi di un uomo parecchio piu' grande di Lei e che vive a 500 km di distanza?
Come e' formata la Sua Famiglia?
Cosa fa nella vita? Lavoro? Amici? Interessi?
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#3]
Cara Signorina, ho dato un'occhiata ai suoi post e noto una costante, mi perdoni, una certa velocità ad innamorarsi , a credere ,a star male per uomini non facili.. Questo , quindici anni più grande che si innamora e sparisce, poi torna e ci sono 500 km tra voi, secondo me era prevedibile che fosse un uomo a rischio, non mi sembra neanche un tradimento in verità . Come la Collega le chiedo se ha degli amici, una vita sociale, una buona autostima.. Le era stato consigliato all'inizio di farsi aiutare , l'ha poi fatto ?
Sarebbe secondo me riflettere sul suo sentire , sulle sue aspettative..ed anche sulle sue vulnerabilità .. per stare meglio..!
Sarebbe secondo me riflettere sul suo sentire , sulle sue aspettative..ed anche sulle sue vulnerabilità .. per stare meglio..!
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
[#4]
Utente
Grazie a tutti per le risposte.
Dr. De Sanctis: Trovo molto interessante la sua riflessione. Lui avrebbe potuto non confessare l'accaduto, ma ha deciso di farlo. Credo il suo sia stato un tradimento ma verso sé stesso, non verso di me...non è stato coerente con il suo sentire e non ha avuto il coraggio di vivere il proprio essere..e da qui, dalla mancanza di purezza nasce la mia titubanza...è vero, si è preso un mese di tempo per elaborare l'accaduto e ora appare convinto dei suoi sentimenti...ma percepisco un certo rischio che ancora non mi permette di lasciarmi andare. In ogni caso lo conosco solo da pochi mesi...forse conoscendolo meglio e ascoltandomi capirò che direzione seguire.
Dr. Esposito: Nella vita ho un buon lavoro, una famiglia tradizionale (i miei sono sposati da 30 anni), una sorella, diverse amiche con cui esco spesso, ma passo anche del tempo da sola coltivando i miei interessi e facendo attività fisica. Sono felice della mia vita. Non mi manca nulla. Non ho "bisogno" di un uomo per stare bene o sentirmi completa. Poi per caso ho conosciuto lui in vacanza e nonostante l'attrazione e il legame che sentissi verso di lui, fossero molto forti, non ho mai pensato ad una relazione proprio a causa della distanza. La distanza è un aspetto su cui ho riflettuto molto e non è di poco conto soprattutto ad una certa età e con una vita consolidata alle spalle Anche dopo che ci siamo visti, ero restia a credere che la cosa potesse realisticamente avere un futuro, ma poi la sua determinazione mi sta facendo considerare la cosa.
Dr. Fregonese: Da quando scrissi i primi consulti, sono cambiata molto...più consapevole di me stessa e di quello che sono e che voglio. Ho imparato ad ascoltarmi, ad accettarmi e a volermi bene. Prima non ero felice della mia vita e credevo che la felicità fosse in un uomo...vivevo in maniera bisognosa d'amore, pensando di non meritare di essere amata e correvo dietro a uomini non facili. Ora non è più così. Come dicevo alla dott.ssa Esposito, sono felice e grata della vita che conduco. Sto finalmente realizzando me stessa come persona.....sono soddisfatta delle mie amicizie e del tempo trascorso insieme, ho i miei interessi, sono più sicura di me e sto bene con me stessa...ho ancora alcune insicurezze certo, ma penso di essere sulla buona strada...sono pronta per una relazione sana e autentica e non voglio perdere tempo ed energie con chi non è interessato o non va bene per me. Per questo sto cercando di non correre e di conoscerlo, pensando prima di tutto a stare bene io.
Dr. De Sanctis: Trovo molto interessante la sua riflessione. Lui avrebbe potuto non confessare l'accaduto, ma ha deciso di farlo. Credo il suo sia stato un tradimento ma verso sé stesso, non verso di me...non è stato coerente con il suo sentire e non ha avuto il coraggio di vivere il proprio essere..e da qui, dalla mancanza di purezza nasce la mia titubanza...è vero, si è preso un mese di tempo per elaborare l'accaduto e ora appare convinto dei suoi sentimenti...ma percepisco un certo rischio che ancora non mi permette di lasciarmi andare. In ogni caso lo conosco solo da pochi mesi...forse conoscendolo meglio e ascoltandomi capirò che direzione seguire.
Dr. Esposito: Nella vita ho un buon lavoro, una famiglia tradizionale (i miei sono sposati da 30 anni), una sorella, diverse amiche con cui esco spesso, ma passo anche del tempo da sola coltivando i miei interessi e facendo attività fisica. Sono felice della mia vita. Non mi manca nulla. Non ho "bisogno" di un uomo per stare bene o sentirmi completa. Poi per caso ho conosciuto lui in vacanza e nonostante l'attrazione e il legame che sentissi verso di lui, fossero molto forti, non ho mai pensato ad una relazione proprio a causa della distanza. La distanza è un aspetto su cui ho riflettuto molto e non è di poco conto soprattutto ad una certa età e con una vita consolidata alle spalle Anche dopo che ci siamo visti, ero restia a credere che la cosa potesse realisticamente avere un futuro, ma poi la sua determinazione mi sta facendo considerare la cosa.
Dr. Fregonese: Da quando scrissi i primi consulti, sono cambiata molto...più consapevole di me stessa e di quello che sono e che voglio. Ho imparato ad ascoltarmi, ad accettarmi e a volermi bene. Prima non ero felice della mia vita e credevo che la felicità fosse in un uomo...vivevo in maniera bisognosa d'amore, pensando di non meritare di essere amata e correvo dietro a uomini non facili. Ora non è più così. Come dicevo alla dott.ssa Esposito, sono felice e grata della vita che conduco. Sto finalmente realizzando me stessa come persona.....sono soddisfatta delle mie amicizie e del tempo trascorso insieme, ho i miei interessi, sono più sicura di me e sto bene con me stessa...ho ancora alcune insicurezze certo, ma penso di essere sulla buona strada...sono pronta per una relazione sana e autentica e non voglio perdere tempo ed energie con chi non è interessato o non va bene per me. Per questo sto cercando di non correre e di conoscerlo, pensando prima di tutto a stare bene io.
[#5]
Gentile Signorina,
Le espongo la mia idea.
Questi rapporti affettivi connotati dalla "distanza" sembrano dire che e' la "distanza" quello di cui si ha bisogno.
Il "desiderio" che non si consuma nella quotidianita', quindi perfetto e inossidabile. Un po' inconsueto nella realta' che "trita tutto".
Ecco, vorrei che riflettesse su questo aspetto.
I migliori saluti.
Le espongo la mia idea.
Questi rapporti affettivi connotati dalla "distanza" sembrano dire che e' la "distanza" quello di cui si ha bisogno.
Il "desiderio" che non si consuma nella quotidianita', quindi perfetto e inossidabile. Un po' inconsueto nella realta' che "trita tutto".
Ecco, vorrei che riflettesse su questo aspetto.
I migliori saluti.
[#6]
Utente
Gentile dott.ssa Esposito, condivido a pieno quello che ha scritto. Proprio per questo motivo non cercavo una relazione con questa persona, perchè voglio vivere una persona nella quotidianità, nella realtà. Ma di fronte alla ferma volontà di lui di colmare la distanza in tempi brevi, sto rivalutando, in modo cauto, la cosa.
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 2.7k visite dal 27/10/2015.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.