Adolescente paranoico
Buongiorno dottori,
mi chiamo Federica e vi scrivo perché preoccupata di alcuni comportamenti, per noi strani, che ha mio fratello.
Mio fratello si chiama Andrea e ha 14 anni compiuti ad agosto, ha appena concluso le scuole medie con buoni risultati e ha cominciato un nuovo percorso alle superiori, sta frequentanto l'alberghiero. Inizierei proprio con la scelta della scuola, come saprete a gennaio si fanno le iscrizioni e i miei genitori erano in disaccordo sulla scelta che avrebbe dovuto fare il ragazzo, in quanto mia mamma avrebbe voluto per lui una scuola un po più semplice come l'alberghiero, mentre mio padre avrebbe preferito un liceo perché mio fratello ha davvero delle ottime capacità, ma mia mamma conoscendo Andrea e sapendo che non ha molta voglia di stare a scuola e tantomeno di studiare, preferiva qualcosa di meno impegnativo, comunque la decisione finale spettava al ragazzo che chiaramente si è detto d'accordo con mamma anche se effettivamente non era molto interessato alla scelta. A settembre, dopo aver visto che bisognava indossare delle divise e che comunque è una scuola impegnativa anche se c'è meno da studiare, ha iniziato ad avere mille dubbi sulla stessa e a tartassare mia mamma per far si che gli faccia cambiare scuola. Il problema sta nel fatto che ancora non sa cosa vuole fare, una settimana dice di voler frequentare aeronautica, la settimana dopo linguistico, poi odontoiatra....insomma è molto confuso e non ne capisco il motivo anche perché è un ragazzo davvero intelligente e non ha niente che non va apparentemente. Oltre a questo comunque ciò che mi preoccupa è la sua ossessione per gli orari una volta iniziato il ciclo scolastico, nel senso che alle 16.50 deve farsi la doccia, alle 17.20 gioca un po al pc, alle 18.50 guarda un po di tele, alle 19.15 vuole mangiare, subito dopo va a lavarsi i denti e alle 21.43 si mette a letto e si costringe a dormire anche se c'è un film che gli piace. Capita spesso che la domenica o in settimana non riesce a dormire e sveglia mia mamma avvisandola di questo e dicendole che si sente svenire o che ha la nausea. Ci sono altri comportamenti che mi fanno pensare, ad esempio non riesce a farsi un amico, ha degli amici, ma nessuno che gli interessi davvero nonostante sia molto ricercato, dice che sono tutti "scemi" ecc.Mi preoccupano i suoi compartamenti da infante anziché ragazzino, mi preoccupa che vuole stare sempre con mio padre e preferisce la sua compagnia invece di quella dei suoi compagni. Mi preoccupa che mio padre gli fa credere che è il migliore al mondo e che tutti gli altri sono inferiori, mi preoccupa che non ha voglia di vestirsi bene e di apparire a lui non interessa "far colpo" sulle ragazzine come penso sia normale a questa età.
Momentaneamente non mi vengono in mente altri episodi, vorrei solo aggiungere che mia mamma avrebbe voluto portarlo da una psicologa ma lui si rifiuta.
Spero possiate darmi una risposta.
In attesa di una vostra,
cordialmente
Federica
mi chiamo Federica e vi scrivo perché preoccupata di alcuni comportamenti, per noi strani, che ha mio fratello.
Mio fratello si chiama Andrea e ha 14 anni compiuti ad agosto, ha appena concluso le scuole medie con buoni risultati e ha cominciato un nuovo percorso alle superiori, sta frequentanto l'alberghiero. Inizierei proprio con la scelta della scuola, come saprete a gennaio si fanno le iscrizioni e i miei genitori erano in disaccordo sulla scelta che avrebbe dovuto fare il ragazzo, in quanto mia mamma avrebbe voluto per lui una scuola un po più semplice come l'alberghiero, mentre mio padre avrebbe preferito un liceo perché mio fratello ha davvero delle ottime capacità, ma mia mamma conoscendo Andrea e sapendo che non ha molta voglia di stare a scuola e tantomeno di studiare, preferiva qualcosa di meno impegnativo, comunque la decisione finale spettava al ragazzo che chiaramente si è detto d'accordo con mamma anche se effettivamente non era molto interessato alla scelta. A settembre, dopo aver visto che bisognava indossare delle divise e che comunque è una scuola impegnativa anche se c'è meno da studiare, ha iniziato ad avere mille dubbi sulla stessa e a tartassare mia mamma per far si che gli faccia cambiare scuola. Il problema sta nel fatto che ancora non sa cosa vuole fare, una settimana dice di voler frequentare aeronautica, la settimana dopo linguistico, poi odontoiatra....insomma è molto confuso e non ne capisco il motivo anche perché è un ragazzo davvero intelligente e non ha niente che non va apparentemente. Oltre a questo comunque ciò che mi preoccupa è la sua ossessione per gli orari una volta iniziato il ciclo scolastico, nel senso che alle 16.50 deve farsi la doccia, alle 17.20 gioca un po al pc, alle 18.50 guarda un po di tele, alle 19.15 vuole mangiare, subito dopo va a lavarsi i denti e alle 21.43 si mette a letto e si costringe a dormire anche se c'è un film che gli piace. Capita spesso che la domenica o in settimana non riesce a dormire e sveglia mia mamma avvisandola di questo e dicendole che si sente svenire o che ha la nausea. Ci sono altri comportamenti che mi fanno pensare, ad esempio non riesce a farsi un amico, ha degli amici, ma nessuno che gli interessi davvero nonostante sia molto ricercato, dice che sono tutti "scemi" ecc.Mi preoccupano i suoi compartamenti da infante anziché ragazzino, mi preoccupa che vuole stare sempre con mio padre e preferisce la sua compagnia invece di quella dei suoi compagni. Mi preoccupa che mio padre gli fa credere che è il migliore al mondo e che tutti gli altri sono inferiori, mi preoccupa che non ha voglia di vestirsi bene e di apparire a lui non interessa "far colpo" sulle ragazzine come penso sia normale a questa età.
Momentaneamente non mi vengono in mente altri episodi, vorrei solo aggiungere che mia mamma avrebbe voluto portarlo da una psicologa ma lui si rifiuta.
Spero possiate darmi una risposta.
In attesa di una vostra,
cordialmente
Federica
[#1]
Risposta breve: dal terapeuta forse dovrebbero andarci i vostri genitori.
Risposta per esteso: evitiamo di affibbiare etichette a sproposito. Suo fratello probabilmente non è "paranoico", se non nel senso che i ragazzi danno spesso impropriamente a tale parola:
http://www.giuseppesantonocito.it/art_paranoia.htm
È possibile che il ragazzo abbia una costituzione ansiosa marcata e che indecisione e mancanza di interesse siano un modo, involontario, per segnalare al resto della famiglia e soprattutto ai genitori che ha un problema.
Proprio perché i genitori sembrano talmente preoccupati di quale dovrebbe essere il percorso di studi più adatto a lui, la risposta che stanno ricevendo da suo fratello potrebbe essere: "Forse avete torto entrambi. Magari io vorrei fare altro ancora, solo che non ho ancora capito di cosa si tratta e voi mi state mettendo fretta".
È solo un'ipotesi, naturalmente.
Ma sarebbe opportuno che innanzitutto cercassero una consulenza psicologica i vostri genitori, per poi magari estenderla al resto della famiglia.
Non è facile capire in adolescenza cosa si vuol fare nella vita. Si deve aver il diritto di sbagliare. Ma proprio per questo è opportuno che i familiari facciano attenzione e non premere troppo sull'acceleratore.
Risposta per esteso: evitiamo di affibbiare etichette a sproposito. Suo fratello probabilmente non è "paranoico", se non nel senso che i ragazzi danno spesso impropriamente a tale parola:
http://www.giuseppesantonocito.it/art_paranoia.htm
È possibile che il ragazzo abbia una costituzione ansiosa marcata e che indecisione e mancanza di interesse siano un modo, involontario, per segnalare al resto della famiglia e soprattutto ai genitori che ha un problema.
Proprio perché i genitori sembrano talmente preoccupati di quale dovrebbe essere il percorso di studi più adatto a lui, la risposta che stanno ricevendo da suo fratello potrebbe essere: "Forse avete torto entrambi. Magari io vorrei fare altro ancora, solo che non ho ancora capito di cosa si tratta e voi mi state mettendo fretta".
È solo un'ipotesi, naturalmente.
Ma sarebbe opportuno che innanzitutto cercassero una consulenza psicologica i vostri genitori, per poi magari estenderla al resto della famiglia.
Non è facile capire in adolescenza cosa si vuol fare nella vita. Si deve aver il diritto di sbagliare. Ma proprio per questo è opportuno che i familiari facciano attenzione e non premere troppo sull'acceleratore.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Gentile Ragazza,
da qua è difficile dirle di cosa si tratta davvero, sono solo ipotesi.
Sembra che ci siano delle dinamiche, non troppo latenti, in famiglia:
Sua madre che lo sotto stima, suo padre che lo esalta...
Lui, sembra ansioso, intrappolato in rituali rassicuranti e contenitivi...ma è un adolescente ed è frequente che alla sua età non si abbiano le idee chiare....
Nelle scuole esiste uno sportello ascolto, dove può trovare uno psicologico per chiarirsi le idee sul da farsi.
I suoi genitori vanno d'accordo?
da qua è difficile dirle di cosa si tratta davvero, sono solo ipotesi.
Sembra che ci siano delle dinamiche, non troppo latenti, in famiglia:
Sua madre che lo sotto stima, suo padre che lo esalta...
Lui, sembra ansioso, intrappolato in rituali rassicuranti e contenitivi...ma è un adolescente ed è frequente che alla sua età non si abbiano le idee chiare....
Nelle scuole esiste uno sportello ascolto, dove può trovare uno psicologico per chiarirsi le idee sul da farsi.
I suoi genitori vanno d'accordo?
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#3]
Utente
Gentile dottor Santonocito, è chiaro che l'uso della parola "paranoico" è del tutto improprio in quanto io non sono un medico e parlo da ipotetica paziente. Comunque la ringrazio per la sua pronta risposta, sono d'accordo con lei sulla terapia di famiglia, ma i miei genitori sono vecchio stampo e non prenderebbero nemmeno in considerazione una cosa del genere per loro, a differenza mia che invece sono in terapia con una psicologa per problemi d'ansia, ma questo è un altro discorso e inoltre io non vivo più in casa. Purtroppo non posso imporre loro una cosa del genere.
Gentile dottoressa Randone, no i miei genitori non vanno d'amore e d'accordo e hanno degli alti e bassi. A influire tanto sul loro rapporto ci sono i problemi economici. Per quanto riguarda lo psicologo della scuola, mia mamma vorrebbe che facesse qualche seduta, ma Andrea si rifiuta dicendo di non essere pazzo e quindi di non averne bisogno e poi mio padre è convinto che è tutto normale e quindi non è d'accordo con un possibile colloquio psicologico.
Comunque forse in questo messaggio ho enfatizzato la problematica scuola, ma ci sono altri atteggiamenti che ci preoccupano, come il non avere interesse a crearsi un giro di amici o gli orari precisi per qualsiasi cosa debba fare.
Grazie per le vostre cortesi risposte,
Federica
Gentile dottoressa Randone, no i miei genitori non vanno d'amore e d'accordo e hanno degli alti e bassi. A influire tanto sul loro rapporto ci sono i problemi economici. Per quanto riguarda lo psicologo della scuola, mia mamma vorrebbe che facesse qualche seduta, ma Andrea si rifiuta dicendo di non essere pazzo e quindi di non averne bisogno e poi mio padre è convinto che è tutto normale e quindi non è d'accordo con un possibile colloquio psicologico.
Comunque forse in questo messaggio ho enfatizzato la problematica scuola, ma ci sono altri atteggiamenti che ci preoccupano, come il non avere interesse a crearsi un giro di amici o gli orari precisi per qualsiasi cosa debba fare.
Grazie per le vostre cortesi risposte,
Federica
[#4]
Gentile Federica,
proprio perché ci sono tanti altri comportamenti inusuali, lo psicologo diventa indispensabile, tantomeno è per i pazzi.
Le suggerivo la scuola perché è gratis ed a portata di mano.
Provi lei, con gentilezza e garbo, a parlare con suo fratello.
Sembra essere il "terreno di scontro" dei suoi genitori.
proprio perché ci sono tanti altri comportamenti inusuali, lo psicologo diventa indispensabile, tantomeno è per i pazzi.
Le suggerivo la scuola perché è gratis ed a portata di mano.
Provi lei, con gentilezza e garbo, a parlare con suo fratello.
Sembra essere il "terreno di scontro" dei suoi genitori.
[#5]
È chiaro che non si può imporre a nessuno di andare dallo psicologo, perché altrimenti qualunque possibilità sarebbe tarpata in partenza. Ci si sentirebbe come un pacco postale, portato lì senza chiedere il proprio parere.
Ed è anche abbastanza chiaro che se in famiglia non tutti considerano appropriato andare dallo psicologo, oppure che va bene per gli altri ma non per se stessi, anche suo fratello può aver imparato che è meglio non andarci.
Perciò non vedo soluzioni semplici in vista. Dei quattro l'unica ad aver capito che quando si ha bisogno in prima persona conviene chiedere aiuto, è lei. Purtroppo da qui non possiamo insegnarle come aiutare i suoi familiari.
Ha provato a parlare della situazione con la collega che la segue, per ricevere magari suggerimenti su cosa fare o non fare?
Ed è anche abbastanza chiaro che se in famiglia non tutti considerano appropriato andare dallo psicologo, oppure che va bene per gli altri ma non per se stessi, anche suo fratello può aver imparato che è meglio non andarci.
Perciò non vedo soluzioni semplici in vista. Dei quattro l'unica ad aver capito che quando si ha bisogno in prima persona conviene chiedere aiuto, è lei. Purtroppo da qui non possiamo insegnarle come aiutare i suoi familiari.
Ha provato a parlare della situazione con la collega che la segue, per ricevere magari suggerimenti su cosa fare o non fare?
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 5.5k visite dal 26/10/2015.
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