Bugie su esami e laurea
Buonasera a tutti!
Scrivo per la prima volta su questo sito per chiedere un aiuto per il mio problema che mi sta divorando l'anima. Ho 24 anni e sono all'ultimo anno di legge. Da circa un anno vivo una doppia vita: ho mentito ai miei sull'esito dei miei esami. Dicevo di passarli, quando in realtà neanche mi sedevo. Tutto questo problema è nato dal nulla, da una forte ansia che avvertivo e che avverto tutt'ora mentre studio. Rimandando e rimandando sono entrata in questo terribile circolo vizioso da cui non riesco a uscirne. Vedo mese dopo mese i miei colleghi ed i miei amici laurearsi e questo mi riempie di tristezza, mi fa morire dentro, mi fa sentire una criminale. Tutto ciò è stato "condito" da un anno terribile in cui mio padre ha avuto disturbi nervosi e crisi ossessive nei confronti di mia madre di cui ho sofferto tantissimo. Ad oggi la situazione familiare è davvero tesa con i miei che minacciano la separazione. Come detto, questo mi ha distrutta, essendo una persona sensibile.
Ho mentito anche sulla data della laurea, dicendo loro che mi dovrei laureare a metà dicembre. La realtà invece è che mi mancano 8 materie che, devo sperare, di recuperare almeno entro febbraio. Le mie reali aspettative sono di laurearmi per Marzo (con moltissime difficoltà) ed anche qui sorge un altro problema: nella mia facoltà se uno non riesce a laurearsi in corso (quindi entro Marzo), deve pagare le tasse dell'intero anno che ha perso.Questo comporterebbe una spesa imprevista per i miei genitori che al momento non vivono una situazione economica favorevole.
La situazione è davvero problematica: i miei hanno sempre creduto e scommesso su di me ed io ho visto i miei successi. scolastici prima ed universitari poi, come una sorta di gratitudine nei loro confronti, come se studiassi per paura di un loro rimprovero. Sono sempre stati molto esigenti nei miei confronti.
Quindi, in conclusione, non so davvero cosa fare. Ho avuto istinti suicidi diverse volte e in questi giorni, mentre la mia famiglia inizia a parlarmi di preparativi per la laurea, ho cercato tramite diversi tentativi di strangolarmi. Non riesco più a reggere questa situazione, non so cosa fare.
Spero in una vostra risposta
Scrivo per la prima volta su questo sito per chiedere un aiuto per il mio problema che mi sta divorando l'anima. Ho 24 anni e sono all'ultimo anno di legge. Da circa un anno vivo una doppia vita: ho mentito ai miei sull'esito dei miei esami. Dicevo di passarli, quando in realtà neanche mi sedevo. Tutto questo problema è nato dal nulla, da una forte ansia che avvertivo e che avverto tutt'ora mentre studio. Rimandando e rimandando sono entrata in questo terribile circolo vizioso da cui non riesco a uscirne. Vedo mese dopo mese i miei colleghi ed i miei amici laurearsi e questo mi riempie di tristezza, mi fa morire dentro, mi fa sentire una criminale. Tutto ciò è stato "condito" da un anno terribile in cui mio padre ha avuto disturbi nervosi e crisi ossessive nei confronti di mia madre di cui ho sofferto tantissimo. Ad oggi la situazione familiare è davvero tesa con i miei che minacciano la separazione. Come detto, questo mi ha distrutta, essendo una persona sensibile.
Ho mentito anche sulla data della laurea, dicendo loro che mi dovrei laureare a metà dicembre. La realtà invece è che mi mancano 8 materie che, devo sperare, di recuperare almeno entro febbraio. Le mie reali aspettative sono di laurearmi per Marzo (con moltissime difficoltà) ed anche qui sorge un altro problema: nella mia facoltà se uno non riesce a laurearsi in corso (quindi entro Marzo), deve pagare le tasse dell'intero anno che ha perso.Questo comporterebbe una spesa imprevista per i miei genitori che al momento non vivono una situazione economica favorevole.
La situazione è davvero problematica: i miei hanno sempre creduto e scommesso su di me ed io ho visto i miei successi. scolastici prima ed universitari poi, come una sorta di gratitudine nei loro confronti, come se studiassi per paura di un loro rimprovero. Sono sempre stati molto esigenti nei miei confronti.
Quindi, in conclusione, non so davvero cosa fare. Ho avuto istinti suicidi diverse volte e in questi giorni, mentre la mia famiglia inizia a parlarmi di preparativi per la laurea, ho cercato tramite diversi tentativi di strangolarmi. Non riesco più a reggere questa situazione, non so cosa fare.
Spero in una vostra risposta
[#1]
Gentile utente,
prima che la situazione scivoli ancor più verso il basso, parli con i Suoi genitori; o con quello dei due più comprensivo.
Certamente la rivelazione non sarà acqua fresca; dovrà scontrarsi con - forse - la loro ira, aggressività, recriminazioni.
Eppure, se Lei accenna ai pensieri suicidari, i Suoi genitori si renderanno conto che c'è di peggio alla serie di menzogne, alla realtà parallela che Lei ha inventato.
Capisco bene che con tutto ciò la sua autostima sia precipitata, le preoccupazioni per l'aspetto economico La tormentino.
Eppure, giunti a questo punto, l'unica cosa da fare (sensata, intendo) è proprio quello che Le ho suggerito sopra.
Da ogni esperienza si impara, forse soprattutto da quelle più umilianti come la presente.
Saluti cordiali.
prima che la situazione scivoli ancor più verso il basso, parli con i Suoi genitori; o con quello dei due più comprensivo.
Certamente la rivelazione non sarà acqua fresca; dovrà scontrarsi con - forse - la loro ira, aggressività, recriminazioni.
Eppure, se Lei accenna ai pensieri suicidari, i Suoi genitori si renderanno conto che c'è di peggio alla serie di menzogne, alla realtà parallela che Lei ha inventato.
Capisco bene che con tutto ciò la sua autostima sia precipitata, le preoccupazioni per l'aspetto economico La tormentino.
Eppure, giunti a questo punto, l'unica cosa da fare (sensata, intendo) è proprio quello che Le ho suggerito sopra.
Da ogni esperienza si impara, forse soprattutto da quelle più umilianti come la presente.
Saluti cordiali.
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Concordo con la Collega, non c'è molto altro da fare , ora che dire la verità, oppure potrebbe scrivere una lettera, semplice, vera, scusandosi.. sarà certo un fulmine a ciel sereno, ma almeno ne esce e poi si mette a studiare in vista di marzo..
Coraggio..Pù tempo passa e peggio è..cari saluti
Coraggio..Pù tempo passa e peggio è..cari saluti
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
[#3]
Utente
Gentili Dottoresse,
Vi ringrazio per le risposte e i consigli. Ma purtroppo molto spesso, soprattutto in queste situazioni, tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare. Non riesco a trovare il modo e le parole giuste per poter dire loro il "crimine" che ho commesso (sì io le bugie le vedo come dei veri e propri reati). Ho paura di essere rimproverata di fare male ai miei, di far loro del male fisico ed economico. Proprio stamattina guardando il termine di scadenza per finire le materie per laurearmi in corso mi sono resa conto che potrei non farcela! Voglio morire
Vi ringrazio per le risposte e i consigli. Ma purtroppo molto spesso, soprattutto in queste situazioni, tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare. Non riesco a trovare il modo e le parole giuste per poter dire loro il "crimine" che ho commesso (sì io le bugie le vedo come dei veri e propri reati). Ho paura di essere rimproverata di fare male ai miei, di far loro del male fisico ed economico. Proprio stamattina guardando il termine di scadenza per finire le materie per laurearmi in corso mi sono resa conto che potrei non farcela! Voglio morire
[#4]
<<Ho paura di essere rimproverata di fare male ai miei, di far loro del male fisico ed economico.<<
Può essere, non sarebbe strano considerata la situazione.
Eppure sarebbe assai peggio per loro se Lei... morisse. E dunque prenda in mano la situazione.
La collega Le ha suggerito di scrivere una lettera, perchè no?
Può essere, non sarebbe strano considerata la situazione.
Eppure sarebbe assai peggio per loro se Lei... morisse. E dunque prenda in mano la situazione.
La collega Le ha suggerito di scrivere una lettera, perchè no?
[#5]
Utente
Gentili Dottoresse,
Non sono ancora riuscita a parlare con la mia famiglia, non trovo le parole adatte. In più la situazione familiare si è aggravata perchè mia nonna è stata ricoverata ed ha rischiato di morire. Questo non mi ha permesso di studiare come si deve ed in questa sessione riuscirò a dare solo una materia. Purtroppo sarò costretta a finire fuoricorso e far pagare ai miei la tassa da fuoricorso che è deleteria a livello economico. Continuo a non trovare soluzioni.
Non sono ancora riuscita a parlare con la mia famiglia, non trovo le parole adatte. In più la situazione familiare si è aggravata perchè mia nonna è stata ricoverata ed ha rischiato di morire. Questo non mi ha permesso di studiare come si deve ed in questa sessione riuscirò a dare solo una materia. Purtroppo sarò costretta a finire fuoricorso e far pagare ai miei la tassa da fuoricorso che è deleteria a livello economico. Continuo a non trovare soluzioni.
[#7]
Utente
Gentili Dottoresse,
Ho vuotato il sacco. Ero arrivata ad una situaione in cui non potevo più mentire. Mi sono comportata da ragazzina dicendo a mia madre la verità "a rate" ma non ho potuto fare altrimenti ero così tanto presa dal panico che la mia occasione per scusarmi l'ho sprecata molto, molto male. Fatto sta che comunque mia madre sa la verità. E' molto arrabbiata con me e delusa e amareggiata. La situazione a casa sarà terribile da oggi fino a non so quando. Ma, forse, l'unica cosa positiva è che la verità è uscita fuori,praticamente, come una confessione in un processo.
Ho vuotato il sacco. Ero arrivata ad una situaione in cui non potevo più mentire. Mi sono comportata da ragazzina dicendo a mia madre la verità "a rate" ma non ho potuto fare altrimenti ero così tanto presa dal panico che la mia occasione per scusarmi l'ho sprecata molto, molto male. Fatto sta che comunque mia madre sa la verità. E' molto arrabbiata con me e delusa e amareggiata. La situazione a casa sarà terribile da oggi fino a non so quando. Ma, forse, l'unica cosa positiva è che la verità è uscita fuori,praticamente, come una confessione in un processo.
[#8]
Grazie del riscontro.
Complimenti! Nonostante la paura, la vergogna, il timore delle conseguenze, lo ha fatto.
Che la Sua mamma sia <<molto arrabbiata con me e delusa e amareggiata<< lo ritengo "normale".
Ora inizia la lenta strada di recupero della sua fiducia. Sarà lunga, andrà di pari passo al Suo impegno negli esami, ma potrà farcela.
Non resta che rimboccarsi le maniche.
Saluti cari
Complimenti! Nonostante la paura, la vergogna, il timore delle conseguenze, lo ha fatto.
Che la Sua mamma sia <<molto arrabbiata con me e delusa e amareggiata<< lo ritengo "normale".
Ora inizia la lenta strada di recupero della sua fiducia. Sarà lunga, andrà di pari passo al Suo impegno negli esami, ma potrà farcela.
Non resta che rimboccarsi le maniche.
Saluti cari
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 8.3k visite dal 25/10/2015.
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