Solitudine e rabbia
Salve. Ho 19 anni e bisogno di aiuto per mio fratello perche' si trova in una situazione che mi preoccupa da anni ma che cerco di non considerare. In questo momento dovrei studiare ma non riesco a concentrarmi pensando al suo problema. È sempre stato molto timido ed introverso e non ha mai avuto molti amici,sin da piccolo circa tre o quattro anni si faceva trattare male dagli amici che lo costringevano a far cose che non voleva e lo picchiavano a volte. Mia madre è spesso intervenuta avendo un carattere forte e aggressivo, sgridava gli altri bambini parlando anche con le loro madri con la conseguenza che cosí lo odiavano, poi tornati a casa coccolava mio fratello oppure lo sgridava dicendogli che non doveva lasciarsi trattare cosi. Crescendo si è chiuso in se stesso sempre più non riuscendo a comunicare. Adesso ha 15 anni quasi non ha amici,e quelli che ha,quando lo chiamano rifiuta di uscire con loro non uscendo mai. Passa le sue giornate a guardare la TV,serie tv e leggere fumetti(manga e anime) e spesso lo vedo ''parlare da solo'' gesticola e si lamenta come se cantasse con la bocca chiusa,anche a tavola invece di parlare con noi. Mia madre non sopporta questo suo comportameto e lo sgrida. Credo che mia madre lo faccia per il suo bene perche ha paura che ripete questo comportamento anche in pubblico ma mio fratello reagisce in maniera aggressiva,procurandosi autolesionismo e cioè mordendosi il polso. È una cosa anche questa che fa da quando aveva 5-6 anni e che lo fa vergognare molto,quando gli altri gli chiedono di quelle cicatrici non risponde. Dice di odiare i nostri genitori che non fanno altro che dirgli di uscire. Io cerco di dargli consigli come ad esempio fare sport o parlare con me di un suo disagio (dice che sono l'unica persona con la quale si trova) ma ho il brutto carattere di essere eccessivamente sensibile e non so come evitare di piangere mentre gli parlo,cosa che credo peggiori la situazione e all'idea di fare sport mi dice che non è bravo in nessuno sport,di fare schifo in tutto. La situazione scolastica è stabile,raggiunge sempre la sufficienza ma si ferma lí non impegnadosi a fondo in ció che fa. Trovo che sia molto intelligente,conosce moltissime cose,molte molte più di me. Un'altro aspetto da considerare è la sua disgrafia,che lo rende molto insicuro. Da piccolo le sue insegnanti lo facevano sentire inadeguato e chiamavano mia madre molto spesso e mia madre,preoccupata, lo sgridava in continuazione. Credo che alla base del suo comportamento ci sia una grande rabbia nei confronti dei miei genitori,soprattutto mia madre ( ha anche lei avuto un'infanzia difficile: sua madre morí quando aveva solo 10 anni e ha dovuto badare ai suoi fratelli,non potendo costruirsi un futuro come avrebbe voluto,suo padre era possessivo e violento a volte,suo fratello è tuttora tossicodipendente ed è spaventata che mio fratello percorra la stessa strada) Sono molto preoccupata e non voglio più ignorare questo problema. Grazie per l'attenzione.
[#1]
Gentile Ragazza,
comprendo la preoccupazione per suo fratello verso il quale dimostra una grande sensibilità.
La situazione descritta meriterebbe, a mio parere, una presa in carico familiare, non so se questa però possa essere un'opzione perseguibile.
Le dinamiche familiari descritte sembrano non funzionali a una risoluzione dei problemi di suo fratello, al contrario rischiano di sostenerli.
Cosa è stato fatto finora per la disgrafia, è stato visto da un esperto o questo è un parere vostro e degli insegnanti?
I suoi hanno mai pensato di rivolgersi a un nostro collega?
Come prenderebbero un'opzione simile?
comprendo la preoccupazione per suo fratello verso il quale dimostra una grande sensibilità.
La situazione descritta meriterebbe, a mio parere, una presa in carico familiare, non so se questa però possa essere un'opzione perseguibile.
Le dinamiche familiari descritte sembrano non funzionali a una risoluzione dei problemi di suo fratello, al contrario rischiano di sostenerli.
Cosa è stato fatto finora per la disgrafia, è stato visto da un esperto o questo è un parere vostro e degli insegnanti?
I suoi hanno mai pensato di rivolgersi a un nostro collega?
Come prenderebbero un'opzione simile?
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#2]
Gentile ragazza,
capisco la sua preoccupazione, la situazione sembra essere piuttosto complessa.
Capisco anche il suo desiderio di risolverla e aiutare suo fratello a stare meglio.
Quando vediamo soffrire molto delle persone a cui vogliamo bene il primo pensiero è quello di aiutarle ed è difficile accettare che in fondo possiamo fare molto ma non possiamo fare tutto.
La disponibilità a parlare e sostenere suo fratello nei momenti di difficoltà è una cosa molto positiva e sono certa che sentire la sua vicinanza lo aiuti già tanto.
Credo, però, come detto dalla collega, che senza un supporto esterno qualificato sia difficile comprendere e "mettere a posto" la situazione.
Lei pensa che ci siano le condizioni perchè questo accada?
un caro saluto
capisco la sua preoccupazione, la situazione sembra essere piuttosto complessa.
Capisco anche il suo desiderio di risolverla e aiutare suo fratello a stare meglio.
Quando vediamo soffrire molto delle persone a cui vogliamo bene il primo pensiero è quello di aiutarle ed è difficile accettare che in fondo possiamo fare molto ma non possiamo fare tutto.
La disponibilità a parlare e sostenere suo fratello nei momenti di difficoltà è una cosa molto positiva e sono certa che sentire la sua vicinanza lo aiuti già tanto.
Credo, però, come detto dalla collega, che senza un supporto esterno qualificato sia difficile comprendere e "mettere a posto" la situazione.
Lei pensa che ci siano le condizioni perchè questo accada?
un caro saluto
Dr.ssa Rosa Riccio
Psicologa-Psicoterapeuta
www.cantupsicologia.com
[#3]
Caro ragazzo,
La situazione che descrivi non sembra da sottovalutare.
Da una prima valutazione penso che tuo fratello dovrebbe essere perlomeno visitato da uno specialista se fosse possibile psicoterapeuta ma potrebbe andare bene anche psichiatra perche' alcuni sintomi mi sembrano da fronteggiare in modo anche farmacologico.
Se tuo fratello fosse minorenne pero' dovresti chiedere a tua madre di accompagnarlo.
Che ne dici?
La situazione che descrivi non sembra da sottovalutare.
Da una prima valutazione penso che tuo fratello dovrebbe essere perlomeno visitato da uno specialista se fosse possibile psicoterapeuta ma potrebbe andare bene anche psichiatra perche' alcuni sintomi mi sembrano da fronteggiare in modo anche farmacologico.
Se tuo fratello fosse minorenne pero' dovresti chiedere a tua madre di accompagnarlo.
Che ne dici?
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4.1k visite dal 25/10/2015.
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