Annoiarsi di uscire
Salve a tutti gentili dottori,
Sono un ragazzo di 20 e come da titolo il sabato proprio non mi va di uscire. È una cosa che mi porto dietro da anni, dalle superiori. Non ci trovo nulla di piacevole nello stare ore e ore in mezzo ad una strada o in un bar a vedere gente scolarsi di tutto. Mi piacciono le cose 'tranquille', non quei bordelli di discoteche e cose così. Non sono depresso, niente di niente, solo mi andrebbe di fare qualcosa di diverso..un cinema magri, o un giro in qualche bel posto. Quando propongo questa cosa la risposta è 'non veniamo perché non ci sono soldi'. Non ho molti amici e ho dei problemi a farmene dei nuovi. Sono abbastanza timido e riservato e la mia paura è proprio quella di restarmene sempre da solo. Secondo voi mi sto comportando nel modo sbagliato? Non so proprio cosa fare.
Grazie a tutti per il tempo concessomi.
Sono un ragazzo di 20 e come da titolo il sabato proprio non mi va di uscire. È una cosa che mi porto dietro da anni, dalle superiori. Non ci trovo nulla di piacevole nello stare ore e ore in mezzo ad una strada o in un bar a vedere gente scolarsi di tutto. Mi piacciono le cose 'tranquille', non quei bordelli di discoteche e cose così. Non sono depresso, niente di niente, solo mi andrebbe di fare qualcosa di diverso..un cinema magri, o un giro in qualche bel posto. Quando propongo questa cosa la risposta è 'non veniamo perché non ci sono soldi'. Non ho molti amici e ho dei problemi a farmene dei nuovi. Sono abbastanza timido e riservato e la mia paura è proprio quella di restarmene sempre da solo. Secondo voi mi sto comportando nel modo sbagliato? Non so proprio cosa fare.
Grazie a tutti per il tempo concessomi.
[#1]
Caro Ragazzo,
non ci saranno, immagino, solo ragazzi che passano il tempo a scolarsi di tutto, ma anche quelli che la pensano come lei.
Ha provato a cercare nuove opportunità per fare altre amicizie?
Le difficoltà si superano affrontandole, se lei non esce di casa e non cerca nuove occasioni di incontro come farebbe a farsi nuovi amici?
< È una cosa che mi porto dietro da anni, dalle superiori.>
Può dirci di più?
Cosa le sarebbe di ostacolo nel fare nuove amicizie?
Come si sente quando conosce persone nuove?
non ci saranno, immagino, solo ragazzi che passano il tempo a scolarsi di tutto, ma anche quelli che la pensano come lei.
Ha provato a cercare nuove opportunità per fare altre amicizie?
Le difficoltà si superano affrontandole, se lei non esce di casa e non cerca nuove occasioni di incontro come farebbe a farsi nuovi amici?
< È una cosa che mi porto dietro da anni, dalle superiori.>
Può dirci di più?
Cosa le sarebbe di ostacolo nel fare nuove amicizie?
Come si sente quando conosce persone nuove?
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#2]
Utente
Gentile dottoressa,
Anzitutto la ringrazio per la risposta. L'ostacolo principale che provo nel fare nuove amicizie è l'eccessiva vergogna che provo. Non riesco proprio a stare al centro dell'attenzione, è una cosa che mi mette troppo a disagio. Mi spiego meglio; mi capita durante gli esami, quando ci sono pochi 'colleghi', di riuscire a scambiarci quattro parole, mi riesce facile parlarci. Al contrario, quando mi trovo in un'aula di 100-150 persone mi sento proprio un pesce fuor d'acqua, non riesco a dire/fare niente.
La cosa che sento quando provo a conoscere nuove persone... boh, non saprei proprio come rispondere a questa domanda.
Anzitutto la ringrazio per la risposta. L'ostacolo principale che provo nel fare nuove amicizie è l'eccessiva vergogna che provo. Non riesco proprio a stare al centro dell'attenzione, è una cosa che mi mette troppo a disagio. Mi spiego meglio; mi capita durante gli esami, quando ci sono pochi 'colleghi', di riuscire a scambiarci quattro parole, mi riesce facile parlarci. Al contrario, quando mi trovo in un'aula di 100-150 persone mi sento proprio un pesce fuor d'acqua, non riesco a dire/fare niente.
La cosa che sento quando provo a conoscere nuove persone... boh, non saprei proprio come rispondere a questa domanda.
[#3]
Caro ragazzo,
Forse Lei ha troppo bisogno della "dimensione collettiva". Ci aveva pensato?
Lo stato esistenziale "base" e' la solitudine. Una solitudine serena.
Se Lei non si trova a Suo agio nei contesti maggiormente scelti dai Suoi coetanei nessuno La obbliga ad accettarli.
Sa che il miglior modo di stare con gli altri e' avere piacere di stare da solo?
Ci pensi.. poi se vuole ne riparliamo.
Buon pomeriggio di sabato, spero in buona compagnia di un DVD, di un libro..
Forse Lei ha troppo bisogno della "dimensione collettiva". Ci aveva pensato?
Lo stato esistenziale "base" e' la solitudine. Una solitudine serena.
Se Lei non si trova a Suo agio nei contesti maggiormente scelti dai Suoi coetanei nessuno La obbliga ad accettarli.
Sa che il miglior modo di stare con gli altri e' avere piacere di stare da solo?
Ci pensi.. poi se vuole ne riparliamo.
Buon pomeriggio di sabato, spero in buona compagnia di un DVD, di un libro..
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#6]
Utente
La ringrazio per il chiarimento. Quindi pensa che dovrei accettare prima la mia compagnia, poi quella degli altri? Credo di trovarmi abbastanza a mio agio con me stesso, se possiamo metterla in questi termini. Ho solo, in alcune circostanze, troppa vergogna di esprimere me stesso. Ad esempio, non troverà mai una mia foto su un social network... ecco forse sono questi i miei limiti, forse non riesco ad accettare il mio 'lato fisico'..
[#7]
Esatto!
La compagnia serena e piacevole di se' stesso e' la migliore. Quella base.
Da questa posizione "felice" potra' guardare con tranquillita' cio' che la circonda e scegliere se desideri o meno approcciarsi e interessarsi.
La mancanza di sue foto sui social network la valuto semplicemente assenza di narcisismo. Un pregio, non un difetto.
Potra' arricchire il Suo profilo con qualunque cosa Lei ami, come simbolo di se'.. carino e non auto-celebrativo! Si guardi intorno e trovera' qualcosa che faccia al caso Suo!
Buon pomeriggio!
La compagnia serena e piacevole di se' stesso e' la migliore. Quella base.
Da questa posizione "felice" potra' guardare con tranquillita' cio' che la circonda e scegliere se desideri o meno approcciarsi e interessarsi.
La mancanza di sue foto sui social network la valuto semplicemente assenza di narcisismo. Un pregio, non un difetto.
Potra' arricchire il Suo profilo con qualunque cosa Lei ami, come simbolo di se'.. carino e non auto-celebrativo! Si guardi intorno e trovera' qualcosa che faccia al caso Suo!
Buon pomeriggio!
[#10]
Caro ragazzo, una ultima riflessione.. perchè non va al cinema da solo, anche . scolarsi qualsiasi cosa costa.. un cinema con più o meno quattro, cinque euro si può fare, e legga le recensioni così viaggia informato e ha qualcosa da dire e da pensare..!
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
[#11]
Gentile Ragazzo,
non credo ci sia nulla di sbagliato in quello che fa e nel suo modo di sentire.
Le persone timide e introverse come lei, in un mondo in cui spesso predomina l'esteriorità, il divertimento urlato, l'apparire più che l'essere, spesso soffrono perché non si riconoscono in tutto questo, si sentono diverse.
Il loro è un mondo di sentire volto più all'interiorità e a trovare gratificazione e benessere dalle cose semplici.
Dice di fare difficoltà a fare amicizia, ma non se ne faccia un problema, nel senso di non rassegnarsi al fatto che quindi rimarrà solo.
Il suo essere timido e riservato non deve viverlo come un ostacolo.
Detto questo credo sia importante che lei non si "rinchiuda", ma coltivi le cose che la fanno stare bene, un cinema, vedere posti nuovi e quant'altro le interessi, avrà modo di incontrare persone con i suoi stessi interessi e magari, con qualcuna di esse, stringere un'amicizia.
Non necessariamente ci si conosce sempre davanti ad un bicchiere o andando a ballare.
Cordiali saluti
non credo ci sia nulla di sbagliato in quello che fa e nel suo modo di sentire.
Le persone timide e introverse come lei, in un mondo in cui spesso predomina l'esteriorità, il divertimento urlato, l'apparire più che l'essere, spesso soffrono perché non si riconoscono in tutto questo, si sentono diverse.
Il loro è un mondo di sentire volto più all'interiorità e a trovare gratificazione e benessere dalle cose semplici.
Dice di fare difficoltà a fare amicizia, ma non se ne faccia un problema, nel senso di non rassegnarsi al fatto che quindi rimarrà solo.
Il suo essere timido e riservato non deve viverlo come un ostacolo.
Detto questo credo sia importante che lei non si "rinchiuda", ma coltivi le cose che la fanno stare bene, un cinema, vedere posti nuovi e quant'altro le interessi, avrà modo di incontrare persone con i suoi stessi interessi e magari, con qualcuna di esse, stringere un'amicizia.
Non necessariamente ci si conosce sempre davanti ad un bicchiere o andando a ballare.
Cordiali saluti
Dott.ssa Ilaria La Manna
Psicologa Psicoterapeuta - Padova
Questo consulto ha ricevuto 12 risposte e 5.2k visite dal 24/10/2015.
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