Mia figlia mi rifiuta
Buongiorno, chiedo il vostro aiuto su una situazione che mi fa molto soffrire: da due settimane circa non riconosco più mia figlia, 3 anni appena fatti. Premetto che ad aprile è nata la sorellina, che lei ha accettato meravigliosamente e alla quale sembra molto legata (a parte occasionali momenti di gelosia che comunque ha manifestato con richiami di attenzione e non con atteggiamenti aggressivi verso la piccola). A settembre ha iniziato la scuola materna e, dopo una iniziale e normale crisi all'inserimento, adesso sembra felice di questa nuova avventura, impara a socializzare con gli altri bimbi (è cresciuta in un contesto di soli adulti - genitori e nonni - fino a questo momento) e le maestre mi dicono che ascolta, rispetta le regole e partecipa con entusiasmo. Fino a un paio di settimane fa era una bimba estremamente dolce, affettuosa, per niente prepotente, simpatica... un angelo insomma. Ora non la riconosco più: mi risponde male, è prepotente, non ascolta ne ubbidisce, fa delle scene tremende ad ogni no o rimprovero, mi guarda con aria di sfida quando fa qualcosa che sa che non voglio venga fatta, ha dimenticato i "grazie" e "per favore", ha perso la sua dolcezza, ed è sempre e sistematicamente "no" per tutto. Neanche quando vado a prenderla all'asilo è contenta di vedermi, anzi, mi rifiuta proprio. Io sto cercando di andare avanti imperterrita sulla mia linea educativa ma è davvero faticoso. Questo suo nuovo carattere mi ferisce e mi spiazza, non è più lei e non so perchè. Questo atteggiamento è rivolto in modo molto più accentuato verso di me, ma lo fa anche con il papà o con mia madre, che è la sua nonna preferita. Ho provato a parlarle, a chiederle perché è così arrabbiata ma lei mi guarda con un ghigno e non risponde. Sembra che faccia apposta a provocarmi. Non so come devo comportarmi. Mi potete aiutare a capire?
Grazie ancora.
Grazie ancora.
[#1]
Mai sentito parlare dell'età dei no? Beh, sua figlia ci è proprio in mezzo.
I tre anni sono l'età in cui i bambini si ribellano e dicono sempre no, fase che può mettere a dura prova pazienza e comprensione dei genitori.
Ma è una fase assolutamente fondamentale nello sviluppo mentale del bambino, fase che non va né lasciata a se stessa con indulgenza, né repressa. Deve essere gestita, ricordandosi che i bambini non sono solo quelle tenere palline di amore e dolcezza che le pubblicità dei pannolini vorrebbero farci credere, ma creature con un proprio ego e una propria volontà di imporsi. Anche ricorrendo a mezzi "sporchi" se necessario.
Perciò occorre armarsi di santa pazienza e relazionarsi con sua figlia, in questo nuovo modo, lasciando che dica sempre no, ma facendo quello che occorre fare come genitore, ossia impedendole di fare cose pericolose o troppo sconvenienti e facendole passare invece le cose magari fastidiose ma innocue.
I tre anni sono l'età in cui i bambini si ribellano e dicono sempre no, fase che può mettere a dura prova pazienza e comprensione dei genitori.
Ma è una fase assolutamente fondamentale nello sviluppo mentale del bambino, fase che non va né lasciata a se stessa con indulgenza, né repressa. Deve essere gestita, ricordandosi che i bambini non sono solo quelle tenere palline di amore e dolcezza che le pubblicità dei pannolini vorrebbero farci credere, ma creature con un proprio ego e una propria volontà di imporsi. Anche ricorrendo a mezzi "sporchi" se necessario.
Perciò occorre armarsi di santa pazienza e relazionarsi con sua figlia, in questo nuovo modo, lasciando che dica sempre no, ma facendo quello che occorre fare come genitore, ossia impedendole di fare cose pericolose o troppo sconvenienti e facendole passare invece le cose magari fastidiose ma innocue.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Gentile Utente,
Oltre alla fase di no, di cui parla il collega, non è da sottovalutare la nascita della sorellina e l'inserimento a scuola, due eventi importantissimi per i bambini.
Anche se, apparentemente, ha accettato tale evento con serenità, la bambina avrà vissuto un naturale periodo di adattamento a nuovi equilibri, ad una nuova gestione delle attenzioni e dell'amore da parte sua, soprattutto.
Le cure, le attenzioni e la sua presenza, sarà parcellizzata e suddivisa per due..
La bambina dovrà adattarsi a questi nuovi spazi della vostra esistenza.
I no potrebbero rappresentare una strategia per attirare la vostra attenzione, ed a quanto pare, ci sta riuscendo.
Le suggerisco di trascorrere del tempo esclusivo con lei, soltanto con lei, una passeggiata, un cartone, una torta....
Così sentirà la sua presenza, di tipo esclusivo.
Oltre alla fase di no, di cui parla il collega, non è da sottovalutare la nascita della sorellina e l'inserimento a scuola, due eventi importantissimi per i bambini.
Anche se, apparentemente, ha accettato tale evento con serenità, la bambina avrà vissuto un naturale periodo di adattamento a nuovi equilibri, ad una nuova gestione delle attenzioni e dell'amore da parte sua, soprattutto.
Le cure, le attenzioni e la sua presenza, sarà parcellizzata e suddivisa per due..
La bambina dovrà adattarsi a questi nuovi spazi della vostra esistenza.
I no potrebbero rappresentare una strategia per attirare la vostra attenzione, ed a quanto pare, ci sta riuscendo.
Le suggerisco di trascorrere del tempo esclusivo con lei, soltanto con lei, una passeggiata, un cartone, una torta....
Così sentirà la sua presenza, di tipo esclusivo.
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#3]
Concordo coi Colleghi, all'età dei no, che conduce ad oppositorietà, capricci, prese di posizione, si aggiunge che lo si ammetta o no la gelosia per la sorellina.. le vuole bene, anche, ma è sempre una piccola.. intrusa per lei, che le ha tolto il ruolo di centralità , che prima aveva nella vostra famiglia..
Pazienza, ma non cedevolezza totale e qualche spazio libero, piacevole per voi due , insieme , come una volta, aiuterà le bimba e Lei a superare questa impasse.. classica..
Cari auguri, molte sono le tappe da superare, per le mamme.. !
Pazienza, ma non cedevolezza totale e qualche spazio libero, piacevole per voi due , insieme , come una volta, aiuterà le bimba e Lei a superare questa impasse.. classica..
Cari auguri, molte sono le tappe da superare, per le mamme.. !
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4.1k visite dal 21/10/2015.
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