Ansia con ricadute
Buongiorno, mi chiamo Tommaso e ho 24 anni, da circa due mesi (8 agosto circa) mi trovo in una strana condizione, quel giorno ho ricevuto la notizia del suicidio di un conoscente più giovane di me, e da quel momento si è scatenata in me una forma di ansia anomala, non è invalidante perché mi permette comunque di svolgere le mie attività, ma è costante e con pensieri intrusivi inerenti al suicidio e tutte le domande esistenziali che ne conseguono. A fine agosto mi sono un po spaventato e no ho parlato prima con i miei genitori che mi hanno rassicurato e consigliato di andare a fare una chiacchierata con un nostro conoscente che fa lo psichiatra da molti anni. Premetto che arrivavo da un anno molto stressante, mio padre ha un tumore grave che sta curando ma comunque rimane e abbiamo avuto mille difficoltà economiche che ci hanno fatto vivere in una condizione di precarietà per mesi. Mesi dove sono rimasto impassibile. Poi ad agosto il crollo. Il 9 settembre vado da questo psichiatra raccontando tutto il mio ultimo anno e i sintomi che avevo e mi ha semplicemente detto che non ho nulla di patologico ma che forse dovrei fare un po di psicoterapia di supporto per gestire il grande stress (niente medicine). A settembre piano piano ho cercato di venirne fuori da solo in quanto avevo un esame importante (patente) il 2 ottobre che poi alla fine ho superato, e che mi ha dato un po la carica, dopo 15 giorni di apparente calma o miglioramento, ho avuto una ricaduta nei pensieri e nell'ansia, che mi sta un po terrorizzando perché ho paura di non uscirne più, premetto che lo psichiatra a suo tempo mi disse di richiamare entro un mese e io stupidamente non l'ho fatto credendo di esserne uscito, e che al momento non posso permettermi una psicoterapia privata (pubblicamente a Milano ci sono liste d'attesa infinite). Non so cosa fare perché questa condizione mi sta condizionando l'umore e non poco, ho la ferma intenzione di tornare quello di prima e mi rendo conto che ho vissuto e sto vivendo una situazione psicologicamente molto provante, però proprio per questo vorrei rimanere saldo e sopratutto evitare di fare certi pensieri che mi inquietano. Ho commesso poi l'errore fatale di cercare informazioni su internet auto diagnosticandomi di tutto a livello mentale. Quello che più mi preme è cercare la strategia giusta per uscirne perché volente o nolente devo riprendere in mano la mia vita e non posso e non voglio star così, in attesa di un Vs parere. Cordiali saluti
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"9 settembre vado da questo psichiatra raccontando tutto il mio ultimo anno e i sintomi che avevo e mi ha semplicemente detto che non ho nulla di patologico ma che forse dovrei fare un po di psicoterapia di supporto per gestire il grande stress (niente medicine). "
Gentile Utente,
Ha seguito le indicazioni del curante?
Ha effettuato la terapia?
I disagi, solitamente, non passano da soli, e lo stare meglio non equivale alla guarigione avvenuta.
Cercare online i sintomi equivale soltanto a peggiorare la sua condizione psico/fisica.
È possibile,ma siamo online quindi sono solo ipotesi, che il suicidio abbia slatentizzato quote d'ansia che erano già in lei.
Torni dal suo psichiatra, visto che è amico di famiglia e si fida, così stabilirete insieme il da farsi, gli psicologi può trovarli anche in convenzione
Gentile Utente,
Ha seguito le indicazioni del curante?
Ha effettuato la terapia?
I disagi, solitamente, non passano da soli, e lo stare meglio non equivale alla guarigione avvenuta.
Cercare online i sintomi equivale soltanto a peggiorare la sua condizione psico/fisica.
È possibile,ma siamo online quindi sono solo ipotesi, che il suicidio abbia slatentizzato quote d'ansia che erano già in lei.
Torni dal suo psichiatra, visto che è amico di famiglia e si fida, così stabilirete insieme il da farsi, gli psicologi può trovarli anche in convenzione
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
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"al momento non posso permettermi una psicoterapia privata (pubblicamente a Milano ci sono liste d'attesa infinite"
Gent.le Ragazzo,
a Milano ci sono diversi servizi pubblici non so a quale si è rivolto ma innanzi tutto proverei con il Consultorio Familiare della sua Asl di appartenenza in alternativa se sei uno studente universitario puoi rivolgerti allo Sportello d'ascolto della tua facoltà.
Dato che lo psichiatra non ha ritenuto necessaria una terapia farmacologica è consigliabile dare la precedenza al colloquio con lo psicologo, qualora fosse necessaria una ulteriore valutazione psichiatrica sarà cura dello specialista segnalartelo.
Gent.le Ragazzo,
a Milano ci sono diversi servizi pubblici non so a quale si è rivolto ma innanzi tutto proverei con il Consultorio Familiare della sua Asl di appartenenza in alternativa se sei uno studente universitario puoi rivolgerti allo Sportello d'ascolto della tua facoltà.
Dato che lo psichiatra non ha ritenuto necessaria una terapia farmacologica è consigliabile dare la precedenza al colloquio con lo psicologo, qualora fosse necessaria una ulteriore valutazione psichiatrica sarà cura dello specialista segnalartelo.
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
[#3]
Utente
Gentile dott.sa Randone, dopo la visita con lo psichiatra non ho iniziato nessun percorso psicoterapeutico perché mi sono informato e privatamente ora non posso permettermelo e pubblicamente so di liste di attesa che arrivano addirittura a un anno. Tengo a precisare che lui aveva valutato la mia situazione come non grave e quindi mi disse che non c'era un bisogno urgente di una psicoterapia ma che avrei potuto valutare l'ipotesi, vista la mia buona capacità di autoanalisi, di avere un punto di vista professionale ed esterno, stasera devo richiamarlo e sento se magari mi consigliera' a questo punto anche di usare qualche ansiolitico per i sintomi, e se mi può dare qualche dritta a livello terapeutico, purtroppo mi sono trovato in una situazione dove credo di aver sia sottovalutato che sopravvalutato il problema. Per quanto riguarda la sua ipotesi è molto probabile che io avessi accumulato molto stress immagazzinandolo e quell'episodio violento abbia scatenato in me un meccanismo di ansie e paure latenti.
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Caro ragazzo,
Anche io Le consiglierei una terapia "di sostegno" che potrebbe essere non dispendiosa in quanto potrebbe essere 1 volta a settimana o ogni 2 se ha problemi economici gravi.
Gli ansiolitici, come Le dira' lo psichiatra, sono "sintomatici" e possono aiutarla in parte e comunque per poco tempo.
Purtroppo certe esperienze lasciano il segno ed e' necessario elaborarle per dare loro un senso e poterci convivere.
Le formulo i migliori auguri comunque!
Anche io Le consiglierei una terapia "di sostegno" che potrebbe essere non dispendiosa in quanto potrebbe essere 1 volta a settimana o ogni 2 se ha problemi economici gravi.
Gli ansiolitici, come Le dira' lo psichiatra, sono "sintomatici" e possono aiutarla in parte e comunque per poco tempo.
Purtroppo certe esperienze lasciano il segno ed e' necessario elaborarle per dare loro un senso e poterci convivere.
Le formulo i migliori auguri comunque!
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#5]
Gentile ragazzo,
non so se ha considerato anche la possibilità di una psicoterapia breve, che per la sua durata non è ovviamente molto onerosa, pur potendo essere molto efficace.
Come le è già stato detto non sempre ci si può aiutare da soli; lo psicoterapeuta infatti agisce attraverso "contenuti e relazione".
Per quanto riguarda i disturbi d'ansia, sarebbe bene individuare le paure inconsce che li sostengono e in quest'opera ovviamente la figura dello psicologo è centrale.
Le segnalo al riguardo degli articoli sulla terapia degli attacchi di panico sul mio sito professionale; concetti e principi sono estendibili anche all'ansia generalizzata o somatizzata.
cordiali saluti
non so se ha considerato anche la possibilità di una psicoterapia breve, che per la sua durata non è ovviamente molto onerosa, pur potendo essere molto efficace.
Come le è già stato detto non sempre ci si può aiutare da soli; lo psicoterapeuta infatti agisce attraverso "contenuti e relazione".
Per quanto riguarda i disturbi d'ansia, sarebbe bene individuare le paure inconsce che li sostengono e in quest'opera ovviamente la figura dello psicologo è centrale.
Le segnalo al riguardo degli articoli sulla terapia degli attacchi di panico sul mio sito professionale; concetti e principi sono estendibili anche all'ansia generalizzata o somatizzata.
cordiali saluti
Valentina Sciubba Psicologa
www.valentinasciubba.it Terapia on line
Terapia Breve Strategica e della Gestalt
Disturbi psicologici e mente-corpo
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Provi presso più strutture pubbliche, prima si informa e prima le troveranno uno spazio, almeno un primo ascolto, poi stabilirà il percorso da poter fare.
Eviti di cercare online, così amplifica l'ansia e peggiora la situazione.
Sull'eventualità di una terapia combinata, si potrà valutare a quadro clinico rivalutato.
Eviti di cercare online, così amplifica l'ansia e peggiora la situazione.
Sull'eventualità di una terapia combinata, si potrà valutare a quadro clinico rivalutato.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 1.9k visite dal 21/10/2015.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.