Ossessionato da un gruppo di tecniche di memoria

Salve a tutti. L'altra sera davanti all'università sono stato adescato da un ragazzo di un gruppo di tecniche di memoria abbastanza famoso in Italia. Già da prima sapevo di non voler fare il corso, anche se non sono certo una cima nei voti, ma comunque ascoltai con attenzione tutto ciò che quel tale aveva da dire, di cui faceva parte la memorizzazione in quindici secondi di una ventina di cifre. Nonostante le sue parole io non volevo fare il corso, ma ad ogni no che gli dicevo e ad ogni spiegazione del perché non lo volevo fare lui ribaltava quello che dicevo. Alla fine dovetti dirgli di sì anche se non avevo la minima voglia di fare quel corso. Io avevo dei validi argomenti per dire di no, ma i suoi validi argomenti mi irretivano. Parlavamo da due punti di vista diversi: io dal mio e lui dal suo. Nel mio punto di vista i miei argomenti erano corretti, mentre i suoi non avevano neanche senso di essere posti. Il problema è che nel suo punto di vista i suoi argomenti erano inconfutabili, quindi dovetti rispondere sì per forza anche se non avevo la minima voglia di andarci. Il motivo per cui non voglio andarci è che non voglio modificare il mio modo di apprendere, con i suoi punti di forza e con i suoi limiti, limiti che voglio avere perché sono "miei", che penso mi toglierebbero autenticità se li smarrissi. Inoltre questi limiti magari non mi faranno finire presto l'università e mi faranno avere un rendimento minore di quello che penso di meritarmi, ma mi faranno avere uno studio intimo, ragionato, lento come il passare delle stagioni, mi faranno degustare le cose che studio invece di trangugiarle.
Andai comunque alla presentazione ed oltre a sentirmi irretito dalle loro parole mi sentii anche umiliato, inferiore, come se la mia intelligenza non contasse nulla perché non sfrutta quelle tecniche che usano loro. Non dico che non sia impressionante la loro capacità di memorizzare le cose, però quello che mi ha fatto star male è che fosse ritenuta migliore della mia e non diversa. Io sono convinto di sapere certe cose molto meglio di quanto alcuni di loro possano mai aspirare con tutte le tecniche di memoria possibili, ma non per questo penso che la mia mente sia migliore della loro. Io ho aspirazioni più poetiche e teoriche, loro ne hanno di più pratiche e "furbe". Il corso non l'ho fatto, ma adesso penso spesso a loro, ai loro discorsi, e mentre cammino per la strada immagino di discutere con loro. Vorrei soltanto farmeli passare di testa, ma mi accorgo di starci a pensare solo all'improvviso, quando qualcos'altro richiama la mi attenzione. Inoltre non credo che sia salutare scacciare i pensieri, quindi vi chiedo aiuto perché non so cosa fare per smettere di pensarci. Penso a loro nei tempi vuoti, fra una cosa e l'altra di quelle di cui mi occupo, quando dovrei rilassarmi.