Attacchi di panico e ansia

Da novembre 2014 soffro di ansia acuta e da agosto 2015 di disturbo di attacco di panico, i farmaci che mi hanno prescritto hanno un efficacia limitata e non li prevengono o curano per nulla bene. I sintomi sono : sudorazione , brividi, palpitazione, irrigidimento , senso si spaesamento.

Ne ho parlato a casa e coi Dottori ma senza mai ricevere consigli per rimedi da fronteggiarli con efficacia, per cui mi trovo un po' spaesato e senza guida, la psicologa mi aiuta fino a un certo punto perchè dice che devo essere io a fronteggiarli e comunque non mi fornisce gli strumenti o rimedi giusti per affrontarli. Che fare ? Subirli ?

Le fasi sono 4 e ci rientro in pieno in tutte : ansia anticpatoria, ansia o attacco di panico a seconda dell'intensità, evitamento di situazione scomodo o che penso che potrebbero crearmi problemi, infine delusione o senso di colpa finale per non aver fatto abbastanza.

Io cerco di stringere i denti e sopportarli ma spesso mi è successo di subirli e basta e chiedo; sono dipendenti da me ? O indipendenti almeno parzialmente ? Strumenti ce ne sono per affrontarli ?

Grazie mille
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> la psicologa mi aiuta fino a un certo punto perchè dice che devo essere io a fronteggiarli e comunque non mi fornisce gli strumenti o rimedi giusti per affrontarli. Che fare ? Subirli ?
>>>

No, deve semmai parlarne con la sua psicologa e nel caso non fosse disposta a darle indicazioni pratiche, pensare a cambiare terapia.

Dall'ansia si può uscire, ma occorrono per l'appunto istruzioni specifiche su cosa fare e non fare. Si informi riguardo a forme di terapia attiva e prescrittiva:

https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Utente
Utente
grazie, ho letto, non saprei sinceramente ; ho pensato anche di cambiare psicologa se è quello che intende perchè quella attuale non mi da indicazioni su cosa fare e cosa non fare quando c'è ansia e sopprattutto come fronteggiare gli attacchi di panico.
Ne parlerò comunque al prossimo incontro , sia con la psicologa sia col medico specialista che mi segue e che mi ha consigliato la psicologa ; oltre che a parlarne con i miei familiari.

Grazie
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Dr.ssa Rosa Riccio Psicologo, Psicoterapeuta 247 5
Gentile utente,
esistono strategie pratiche per affrontare l'ansia ed è bene conoscerle ed "allenarsi" a metterle in atto al momento opportuno. Detto questo, la psicoterapia rappresenta un processo profondo e complesso che non riguarda solo la gestione del sintomo manifesto, nel suo caso l'ansia.
Sarebbe importante capire se c'è qualche altra cosa che non sta "funzionando" nella sua vita e se l'ansia rappresenta solo uno specchietto per le "allodole" di problemi più complessi.
Parli con la sua terapeuta delle sue perplessità e della sua fatica a gestire le crisi e valuti l'andamento delle prossime settimane e delle prossime sedute.

Un caro saluto

Dr.ssa Rosa Riccio
Psicologa-Psicoterapeuta
www.cantupsicologia.com

[#4]
Utente
Utente
Guardi vengo da una crisi acuta nel 2013 , una psicosi, l'ansia è una brutta bestia ma meglio della psicosi che ho avuto che è stata devastante psicologicamente e fisicamente.. questo glielo dico come premessa.
Detto ciò so si può e si deve fare meglio per l'ansia e attacchi di panico senza scervellarsi sulle cause ma affrontandoli nella pratica con rimedi e strumenti efficaci che mi sono mancanti all'inizio perchè ero in balia di questi.
Poi penso che prendendo psicofarmaci non solo per l'ansia questi influenzino tutto , quindi possano generare ansie e cambiare i bioritmi del corpo e anche le sue risposte a seconda del farmaco che prendo, sono due anni dal 2013 che li prendo contro la psicosi che è stata curata in qualche mese ma che per paura di ricadute devo prendere ancora farmaci fino a non si sa quando , quindi questo genera ulteriore ansia e squilibrio emotivo in me stesso..
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Utente
Utente
Le dico oggi ho avuto una giornata piena, la mattina colazione presto al Bar , giro col cane, mio tre ore all'Univeristà e una a casa di un mio amico fino all'una, Poi dopo pranzo alle 3 esco un altra ora e mezza per bere un caffè decaffeinato e per fare esercizi fisici al parco. Ma proprio mentro ero al Bar mi vengono attacchi di ansia per venti minuti in cui ho sofferto ma dopo i quali aspettando che finisse di bere il mio amico sono uscito dal Bar dicendo che dovevo andare via, e lui lo sa che ho attacchi di ansia come lo sanno i miei amici più cari da un mese due.
Non mi spiego il perchè dell'attacco di panico era il momento forse più tranquillo della giornata e sul cosa fare e non ho resistito 20 minuti e non credo siano pochi quando c'è ansia acuta e dopo sono uscito perchè non ce la facevo più ed ero stufo. Domani ne parlerò con la psicoterapeuta ma se non mi fornisce risposte valide e concrete non so più che fare, è da mesi che vado avanti con questi attacchi di panico .
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