Attacchi di panico o qualcos'altro

Salve,
volevo esporvi il mio problema, che premetto, ha cominciato a manifestarsi nel periodo dell'esame di maturità.
Sono uno studente universitario con una bella vita sociale, non ho paura nel fare nuove amicizie e anzi, da questo punto di vista, sono piuttosto aperto. Il problema sorge quando ad esempio i professori cominciano a farmi domande ( relative alla materia) davanti a tutti ( 200 persone ) o quando mi accingo a fare un colloquio orale. Praticamente, per i primi minuti ( all'incirca 2) è come se entrasse in circolo nel mio corpo una qualche sostanza che comincia prima a farmi diventare la voce rauca ( ma non balbuziente ), poi mi irrigidisce il corpo ( tanto da fare movimenti a scatti ) e poi mi fa tremare la testa ( e le labbra ). Questi sintomi durano per pochi minuti dopo di che ( come se entrasse in contrasto una qualche forma di adrenalina ) torno normale. Ora, non dico che questa cosa mi stia rovinando la vita ( anche perché comunque sia sono al secondo anno e i miei orali alla fine li ho fatti ), ma tuttavia per quei pochi minuti che dura questa situazione è imbarazzante!
Alla fine, la causa che scaturisce tutto ciò penso che sia la paura stessa di questi sintomi. Difatti, per esempio, se mi viene rivolta una domanda davanti a tutti, magari all'inizio rispondo tranquillamente ma poi cominciando a pensare:" non tremare, non tremare", ecco che cominciano i sintomi.

Voi cosa mi consigliate? C'è qualcosa che io possa prendere magari prima di un colloquio orale?
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Dr.ssa Ilaria La Manna Psicologo, Psicoterapeuta 282 8
Gentile Ragazzo,

credo che lei si sia già risposto da solo, ha già individuato la causa di quello che le capita in quei 2 minuti, ossia il fatto che inizia a dirsi "non tremare non tremare" focalizzandosi su questi sintomi e distogliendo l'attenzione da quello che deve dire.


Tuttavia, come ci dice, comunque il suo rendimento è buono e riesce a procedere nel percorso universitario, perché quindi vorrebbe, o almeno ha pensato, prendere qualcosa prima di un colloquio/esame orale?
Forse per far scomparire del tutto l'ansia?

Un po' d'ansia e di adrenalina, come sembra il suo caso (ossia non cosi invalidante da precluderle di portare a termine l'esame) è utile per avere quella giusta attivazione nel dare il meglio di sé.

Cordialmente

Dott.ssa Ilaria La Manna
Psicologa Psicoterapeuta - Padova

[#2]
Utente
Utente
Grazie della sua risposta.
Il fatto è che quel lasso di tempo in cui compaiono questi sintomi, oltre ad essere di per se imbarazzante, naturalmente non mi permette di rispondere in maniera corretta ( o meglio, come vorrei ) alle risposte che mi vengono poste. Inoltre, in un eventuale colloquio di lavoro o esposizione di una tesi, di certo questa situazione non andrebbe in mio favore ma mi penalizzerebbe parecchio...
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Dr.ssa Ilaria La Manna Psicologo, Psicoterapeuta 282 8
Credo invece che lei risponda in maniera corretta, visti i risultati che ottiene, forse non riesce a rispondere come vorrebbe, è diverso.

E come vorrebbe rispondere?
A domanda, in modo immediato, sicuro, senza incertezze, andare come un treno?

Certo ha ragione, quel minuto o due che sente quei sintomi, non sono certo belle sensazioni e giustamente teme che possano influire sulla sua prestazione,tuttavia le capacità comunicative ed espositive migliorano e si affinano con la pratica e quindi, visto che nel percorso di studi dovrà sostenere tanti altri esami, avrà quindi la possibilità di impratichirsi e migliorare.

Un consiglio "della nonna" diciamo così: quando inizia ad avvertire quei sintomi, più che cominciare a pensare "ecco ci risiamo, sto iniziando a tremare, ..", sgombri la testa, prenda un bel respiro profondo e riparta "ok .. allora stavo dicendo .."

Cordialmente


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Utente
Utente
Eh, purtroppo non è così semplice sgombrare la testa in quel momento...
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