Insoddisfazione
Salve sono una ragazza di 20 anni frequento l'università ed ho una famiglia ed un fidanzato stupendi. Nonostante abbia una vita personale invidiabile, la mia vita "professionale" non mi soddisfa e mi provoca frustrazione. Tutto è iniziato quando mi sono iscritta all'università. Ho deciso con una mia amica di frequentare i corsi, per cui mi sono trovata spaesata con moltissime persone che non conoscevo, visto che è comunque è una realtà più grande del liceo. Iniziammo a fare conoscenza ma mentre lei si integrava, io mi sono integrata sempre meno, sentendomi spessissimo fuori luogo. Poi lei ha abbandonato l'università ed io quindi mi sono sentita sola in una situazione che mi provocava paura. Poi è giunto il periodo degli esami e ahimè sono stata bocciata più volte in un'esame fondamentale per il mio percorso di studi, da qui frustrazione, sgomento e in soddisfacimento che mi porto avanti da un anno. Frequento ancora lo stesso percorso di studio, ho fatto solo due esami a fronte dei sei che avrei dovuto sostenere in un anno accademico, quindi ora sto cercando di rimettermi al passo con gli esami, studiando ancora l'esame propedeutico che non sono riuscita a superare. La situazione non mi è facile, non riesco a gestire la mia emotività perché piango quasi sempre nel vedermi in difficoltà e ciò porta frustrazione su frustrazione. Ci tengo a precisare che nè i miei genitori né il mio fidanzato mi fanno pressione, anzi mi dicono che le difficoltà si superano e posso prendere tutto il tempo che mi occorre per superarle. Quindi sono io il problema. Sono io che mi faccio aspettative su aspettative che però non riesco a superare. Spero di ricevere una vostra risposta e magari qualche consiglio per risolvere questa situazione.
M.
M.
[#1]
gentile ragazza racconta un vissuto abbastanza sovrapponibile a quello di altre coetanee che vivono condizioni simili. Tipico sicuramente della sua età che vorrebbe il mondo liscio senza intoppi. Ma la sua è una condizione fisiologica per la quale deve solo darsi una certa pazienza. In certe occasioni basta un piccolissimo cambiamento, come ad esempio passare l'esame tanto complesso, che il vissuto cambia magicamente.
aspetti il momento senza pretese. Le cose cambieranno senza rendersene conto. Ma se cerca con affanno un cambiamento confermerà a se stessa che c'è un problema da risolvere.
legga questo articolo
http://www.smarknews.it/press/se-il-problema-fosse-nella-sua-soluzione/
saluti
aspetti il momento senza pretese. Le cose cambieranno senza rendersene conto. Ma se cerca con affanno un cambiamento confermerà a se stessa che c'è un problema da risolvere.
legga questo articolo
http://www.smarknews.it/press/se-il-problema-fosse-nella-sua-soluzione/
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#2]
Cara Signorina,
Un esame che mette in difficolta' e' il simbolo di tanti "esami" che nella Sua vita dovra' affrontare e la metteranno in difficolta'.
Il modo in cui scegliera' di affrontarli e' importante. Anch'esso simbolico.
E la seguira'. Le fara' da esempio.
Decida Lei ora come regolarsi. Studiare di piu'?
Studiare con dei compagni di corso? Assistere agli esami per capire su quali argomenti debba prepararsi meglio?
Lo decida Lei. Usi il suo fiuto..
E in bocca al lupo!
Un esame che mette in difficolta' e' il simbolo di tanti "esami" che nella Sua vita dovra' affrontare e la metteranno in difficolta'.
Il modo in cui scegliera' di affrontarli e' importante. Anch'esso simbolico.
E la seguira'. Le fara' da esempio.
Decida Lei ora come regolarsi. Studiare di piu'?
Studiare con dei compagni di corso? Assistere agli esami per capire su quali argomenti debba prepararsi meglio?
Lo decida Lei. Usi il suo fiuto..
E in bocca al lupo!
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#3]
Ecco, appunto , proprio cosi.. del tutto d'accordo con la dottoressa Esposito la invito a cercare altre strategie, andare a vedere gli esami degli altri, fare alleanze con altre o altri compagni che devono rifare l'esame, pensare che per gli esami impossibili ci siamo passati tutti, e alla fine si passano, e non drammatizzare ,, che una bocciatura non è la morte e neanche una patente negativa, anche andare a parlare col professore, porgli quesiti , così ti focalizza.. In effetti , nella vita ce ne sono di esami, peggiori.. coraggio.. e si faccia anche dei cartelli , da mettere in camera.. la memoria visiva , funziona bene..!
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.8k visite dal 17/10/2015.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.