Doc omo, verso a libertà
Salve, a inizio Agosto nasce la mia ossessione col timore d''essere omosessuale.
Dalle sintomatologie penso sia doc poichè ho avuto tutti i sintomi di un chiaro ossessivo doccato.
Ho iniziato ad etichettare le ossessioni e i pensieri intrusivi, ho capito le dinamiche dell''ossessione e ho studiato un po'' la mente, l''ansia, le emozioni umane come funzionano e sento di aver fatto un passo avanti e ho molta meno ansia rispetto all''inferno dell''inizio.
Poco fa ho letto degli articoli del dottor De Vincentiis e rispecchio l''ossessione in quello che scrive però c''è una cosa che mi domando.
Io ho doc omosex iniziato da una paura d''essermi eccitato, poi ho pensato "se mi sono eccitato, sono bisex / gay?" da li i test fino a quando non leggo dell''esistenza del doc e smetto di testarmi fisicamente (masturbazioni etero, testare eccitazione ad immagini omosessuali ecc) poichè leggo che è un errore.
Frequento un noto forum nel quale si propongono strategie per uscirne e ci si raggruppa in doccati per parlarne e li è molto frequente l''eccitazione nel doc e confermano che la troppa ansia può indurre ad una pseudo-eccitazione impanicando di più l''individuo.
Ho letto anche una definizione scentifica, se volete la posto nelle risposte.
Quindi, il dottor De Vincentiis scrive nei suoi articoli che l''ossessione è scaturita da pensieri che spaventano, quindi è in se un segnale che non fa parte di noi: "Se fossi omosessuale? -> spavento", se mi spavento, ovviamente, non sono omosessuale, un omosessuale lo è serenamente, le paure che avrebbe sarebbero altre, non nel dubbio.
Ma nel momento in cui un doccato puro imbottito d''immagini omosessuali mentali prova una pseudo-eccitazione, con addirittura inturgidimento del pene e una mezza erezione, che ripeto sul forum alle persone affette succede molte volte. Li come la definiamo?
Per me è chiaro che se il pensiero spaventa, quel pensiero non fa parte di me.
Ma se capita che qualche volta eccita? Può il DOC tendere questo tranello infernale?
Dalle sintomatologie penso sia doc poichè ho avuto tutti i sintomi di un chiaro ossessivo doccato.
Ho iniziato ad etichettare le ossessioni e i pensieri intrusivi, ho capito le dinamiche dell''ossessione e ho studiato un po'' la mente, l''ansia, le emozioni umane come funzionano e sento di aver fatto un passo avanti e ho molta meno ansia rispetto all''inferno dell''inizio.
Poco fa ho letto degli articoli del dottor De Vincentiis e rispecchio l''ossessione in quello che scrive però c''è una cosa che mi domando.
Io ho doc omosex iniziato da una paura d''essermi eccitato, poi ho pensato "se mi sono eccitato, sono bisex / gay?" da li i test fino a quando non leggo dell''esistenza del doc e smetto di testarmi fisicamente (masturbazioni etero, testare eccitazione ad immagini omosessuali ecc) poichè leggo che è un errore.
Frequento un noto forum nel quale si propongono strategie per uscirne e ci si raggruppa in doccati per parlarne e li è molto frequente l''eccitazione nel doc e confermano che la troppa ansia può indurre ad una pseudo-eccitazione impanicando di più l''individuo.
Ho letto anche una definizione scentifica, se volete la posto nelle risposte.
Quindi, il dottor De Vincentiis scrive nei suoi articoli che l''ossessione è scaturita da pensieri che spaventano, quindi è in se un segnale che non fa parte di noi: "Se fossi omosessuale? -> spavento", se mi spavento, ovviamente, non sono omosessuale, un omosessuale lo è serenamente, le paure che avrebbe sarebbero altre, non nel dubbio.
Ma nel momento in cui un doccato puro imbottito d''immagini omosessuali mentali prova una pseudo-eccitazione, con addirittura inturgidimento del pene e una mezza erezione, che ripeto sul forum alle persone affette succede molte volte. Li come la definiamo?
Per me è chiaro che se il pensiero spaventa, quel pensiero non fa parte di me.
Ma se capita che qualche volta eccita? Può il DOC tendere questo tranello infernale?
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gentile utente la sessualità richiama sempre una forma di eccitazione anche per un puro effetto di condizionamento. Vedere un uomo nudo spinge il cervello a fare una serie di associazioni del tipo uomo nudo-sessualità- rapporto- , quindi, donna nuda. ed è questa associazione che fa eccitare. quindi non solo il doc ma è il nostro cervello che può determinare certi tranelli "infernali" come li chiama lei-
quindi, ricapitoliamo, un uomo può eccitarsi vedendo o pensando ad un altro uomo nudo per puro condizionamento associativo senza essere omosessuale
saluti
quindi, ricapitoliamo, un uomo può eccitarsi vedendo o pensando ad un altro uomo nudo per puro condizionamento associativo senza essere omosessuale
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
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Utente
Dottore, innanzitutto grazie per gli articoli e grazie per aver risposto.
Quello che lei ha detto io lo intuivo, forse tutto il doc è stato scaturito proprio da questo.
In pratica è iniziato tutto in un periodo in cui ero in astinenza poichè dovevo fare uno spermiogramma per un varicocele e quindi avevo molta voglia di masturbarmi ma non potevo per l'analisi. Vidi una statuetta con un'erezione sul web e sentìì come un'eccitazione, così i mille pensieri. D'un lato però ho pensato più di una volta, lo dico.. in qualche rassicurazione mentale forse, che magari mi sono eccitato per un'associazione alla sessualità in generale e non per cose inerenti all' omosessualità, ma non ne sono stato mai sicuro, ora che me lo dice lei che è esperto, che possiede studi ed esperienza al riguardo, allora sarà così.
Penso che il primo passo per uscire dal doc è capire come agisce il nostro nemico sui pensieri e abbatterlo.
Un'altra piccola curiosità che ho, è possibile, secondo le sue esperienze e i suoi studi che un uomo per astinenza sessuale non voluta ma per forza di cose, possa avere tendenze bisessuali? Mi dica una suo opinione su questo, non necessariamente su basi scientifiche qualora non esistessero.
Quello che lei ha detto io lo intuivo, forse tutto il doc è stato scaturito proprio da questo.
In pratica è iniziato tutto in un periodo in cui ero in astinenza poichè dovevo fare uno spermiogramma per un varicocele e quindi avevo molta voglia di masturbarmi ma non potevo per l'analisi. Vidi una statuetta con un'erezione sul web e sentìì come un'eccitazione, così i mille pensieri. D'un lato però ho pensato più di una volta, lo dico.. in qualche rassicurazione mentale forse, che magari mi sono eccitato per un'associazione alla sessualità in generale e non per cose inerenti all' omosessualità, ma non ne sono stato mai sicuro, ora che me lo dice lei che è esperto, che possiede studi ed esperienza al riguardo, allora sarà così.
Penso che il primo passo per uscire dal doc è capire come agisce il nostro nemico sui pensieri e abbatterlo.
Un'altra piccola curiosità che ho, è possibile, secondo le sue esperienze e i suoi studi che un uomo per astinenza sessuale non voluta ma per forza di cose, possa avere tendenze bisessuali? Mi dica una suo opinione su questo, non necessariamente su basi scientifiche qualora non esistessero.
[#3]
Salve, il suo racconto e le sue domande sono stimolanti. Vorrei esprimerle il mio punto di vista, secondo il mio orientamento teorico.
Mi pongo una domanda principale: l'omosessualità è un orientamento sessuale e non una patologia, allora perché se ne ha così paura?
E a seguire: come mai lei sceglie l'omosessualità come contenuto dei suoi pensieri?
Quando dice: "Se mi spavento, ovviamente, non sono omosessuale, un omosessuale lo è serenamente, le paure che avrebbe sarebbero altre, non nel dubbio", è importante ricordare che un omosessuale potrebbe essere spaventato di esserlo e non accettarsi a causa del peso dell'omofobia. Potrebbe essere tutt'altro che sereno e privo di dubbi, e cercare tutti i modi per rassicurarsi sul fatto che non lo è.
Quando dice: "Per me è chiaro che se il pensiero spaventa, quel pensiero non fa parte di me", anche qui è importante tenere a mente che a volte la paura costituisce un freno per la nostra libertà espressiva. Quindi un pensiero che spaventa a volte potrebbe essere segno di qualcosa che desideriamo ma viviamo come inaccettabile.
Per concludere, nel mio orientamento teorico, bisogna trovare il senso di quello che viviamo. Potremmo scoprire con sorpresa che i "nemici", che avremmo voluto comprensibilmente "abbattere" con tutte le nostre forze, sono meno offensivi di quanto pensavamo.
Un saluto,
Enrico de Sanctis
Mi pongo una domanda principale: l'omosessualità è un orientamento sessuale e non una patologia, allora perché se ne ha così paura?
E a seguire: come mai lei sceglie l'omosessualità come contenuto dei suoi pensieri?
Quando dice: "Se mi spavento, ovviamente, non sono omosessuale, un omosessuale lo è serenamente, le paure che avrebbe sarebbero altre, non nel dubbio", è importante ricordare che un omosessuale potrebbe essere spaventato di esserlo e non accettarsi a causa del peso dell'omofobia. Potrebbe essere tutt'altro che sereno e privo di dubbi, e cercare tutti i modi per rassicurarsi sul fatto che non lo è.
Quando dice: "Per me è chiaro che se il pensiero spaventa, quel pensiero non fa parte di me", anche qui è importante tenere a mente che a volte la paura costituisce un freno per la nostra libertà espressiva. Quindi un pensiero che spaventa a volte potrebbe essere segno di qualcosa che desideriamo ma viviamo come inaccettabile.
Per concludere, nel mio orientamento teorico, bisogna trovare il senso di quello che viviamo. Potremmo scoprire con sorpresa che i "nemici", che avremmo voluto comprensibilmente "abbattere" con tutte le nostre forze, sono meno offensivi di quanto pensavamo.
Un saluto,
Enrico de Sanctis
Dr. Enrico de Sanctis - Roma
Psicologo e Psicoterapeuta a orientamento psicoanalitico
www.enricodesanctis.it
[#4]
(...) è possibile, secondo le sue esperienze e i suoi studi che un uomo per astinenza sessuale non voluta ma per forza di cose, possa avere tendenze bisessuali?(..)
gentile utente queste sono domande che rispecchiano una carica ansiosa ed una continua ricerca di rassicurazioni.
il suo problema, con molta probabilità, ha a che fare con una dinamica ossessivo-ansiosa e non con l'omosessualità.
saluti
gentile utente queste sono domande che rispecchiano una carica ansiosa ed una continua ricerca di rassicurazioni.
il suo problema, con molta probabilità, ha a che fare con una dinamica ossessivo-ansiosa e non con l'omosessualità.
saluti
[#5]
Utente
Dottor De Vincentiis, forse è come dice lei, è una rassicurazione, quella che le ho posto è una domanda che mi è sorta leggendo in un forum ieri. Ma penso sia improbabile una cosa del genere.
Comunque rispondendo al gentile dottore De Sanctis.
Lei ha ragione, un omosessuale ha dubbi, ansie, timori per il suo coming out, per l'impatto che avrebbe sulle sue amicizie/famiglia/società, su questo non ci piove ma non ha ansie nel dubbio di esserlo o no. Un omosessuale vero conosce i suoi impulsi e ne è felice, ciò che scaturisce la sua ansia è l'accettazione degli altri. Io non ho questo problema, a me il principale dolore, l'ansia e i problemi sono nel dubbio. Di fare coming out, essendo molto schietto, non rappresenterebbe il problema principale anche se mi confonde un po' pensarci poichè non sento di esserlo.
Il doc è la malattia del dubbio. Tutto ciò lo confermano anche parecchi psicoterapeuti di cui ho letto articoli via internet e anche su questo sito.
La mia paura più grande è quella di avere sti maledetti dubbi e ossessioni e sopratutto di non poter accedere al sesso femminile, al non poter aver una famiglia che ho sempre desiderato con la mia ragazza. Un gay vero credo che saprebbe bene cosa vorebbe ma è frenato dalla società nel mettere in atto.
Comunque rispondendo al gentile dottore De Sanctis.
Lei ha ragione, un omosessuale ha dubbi, ansie, timori per il suo coming out, per l'impatto che avrebbe sulle sue amicizie/famiglia/società, su questo non ci piove ma non ha ansie nel dubbio di esserlo o no. Un omosessuale vero conosce i suoi impulsi e ne è felice, ciò che scaturisce la sua ansia è l'accettazione degli altri. Io non ho questo problema, a me il principale dolore, l'ansia e i problemi sono nel dubbio. Di fare coming out, essendo molto schietto, non rappresenterebbe il problema principale anche se mi confonde un po' pensarci poichè non sento di esserlo.
Il doc è la malattia del dubbio. Tutto ciò lo confermano anche parecchi psicoterapeuti di cui ho letto articoli via internet e anche su questo sito.
La mia paura più grande è quella di avere sti maledetti dubbi e ossessioni e sopratutto di non poter accedere al sesso femminile, al non poter aver una famiglia che ho sempre desiderato con la mia ragazza. Un gay vero credo che saprebbe bene cosa vorebbe ma è frenato dalla società nel mettere in atto.
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Pressoché da tutte le richieste di consulto che ha inserito traspare una componente ansiosa molto intensa, soprattutto sul versante ossessivo, cioè delle preoccupazioni e su un insufficiente confronto con la realtà. Che potrebbe non riuscire a debellare da solo, cercando aiuto online su siti come questo oppure - molto peggio - infilandosi nei forum di "auto aiuto" per ansiosi.
Il mio parere su tali tipo di forum è che nel caso dell'ansia non facciano altro che amplificare l'ansia, rimpallandosela l'un l'altro con gli altri partecipanti. L'intenzione è buona, ma purtroppo le strade per l'inferno sono lastricate di buone intenzioni, come si dice.
La via più sensata, mi pare che glielo abbiamo già spiegato, è cercare un aiuto professionale di persona. Dal punto di vista psicoterapeutico le suggerisco forme di terapia attiva e prescrittiva, che cioè le diano istruzioni precise e dettagliate su cosa fare e non fare per gestire la sua ansia.
Da qui purtroppo aiuto diretto non gliene possiamo fornire, ma una cosa gliela possiamo dire per certo: dimentichi l'idea di poter guarire dalle ossessioni attraverso internet, perché tanto non succederà.
Il mio parere su tali tipo di forum è che nel caso dell'ansia non facciano altro che amplificare l'ansia, rimpallandosela l'un l'altro con gli altri partecipanti. L'intenzione è buona, ma purtroppo le strade per l'inferno sono lastricate di buone intenzioni, come si dice.
La via più sensata, mi pare che glielo abbiamo già spiegato, è cercare un aiuto professionale di persona. Dal punto di vista psicoterapeutico le suggerisco forme di terapia attiva e prescrittiva, che cioè le diano istruzioni precise e dettagliate su cosa fare e non fare per gestire la sua ansia.
Da qui purtroppo aiuto diretto non gliene possiamo fornire, ma una cosa gliela possiamo dire per certo: dimentichi l'idea di poter guarire dalle ossessioni attraverso internet, perché tanto non succederà.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#7]
Utente
Non ha torto dottor santonocito..
A volte mi viene in mente che il doc sia tutto un falso, che sia una scoperta scientifica infondata, che sia tutta una maschera per poter nascondere e distruggere l'omosessualità latente.
Il mio desiderio verso le donne non è mai cambiato, neanche col doc. Anche se sento un po ' di disagio, quindi è diventato un DOC bisex direi. Mi capita a volta di eccitarmi nell'immaginare rapporti con uomini ma ne rimango turbato, non voglio realmente farlo, è l'ansia che mi fa eccitare? E' fisicamente possibile?.. Può trattarsi di una fantasia che non ha nulla a che vedere con la realtà o è DOC ? Ma è un'altra cosa che vorrei chiarire, cioè se le fantasie rispecchiano parte dell'orientamento sessuale oppure no. Tra l'altro non sono neanche sicuro che siano fantasie volontarie o intrusive, c'è tanta differenza tra le due cose. Quando esco gli uomini non li guardo neanche, il mio sguardo va sempre sul fisico e il fascino femminile...
Non voglio cercare rassicurazioni da questo sito ma vorrei solo capire come funziona la mente e gl'impulsi sessuali, da voi.
A volte mi viene in mente che il doc sia tutto un falso, che sia una scoperta scientifica infondata, che sia tutta una maschera per poter nascondere e distruggere l'omosessualità latente.
Il mio desiderio verso le donne non è mai cambiato, neanche col doc. Anche se sento un po ' di disagio, quindi è diventato un DOC bisex direi. Mi capita a volta di eccitarmi nell'immaginare rapporti con uomini ma ne rimango turbato, non voglio realmente farlo, è l'ansia che mi fa eccitare? E' fisicamente possibile?.. Può trattarsi di una fantasia che non ha nulla a che vedere con la realtà o è DOC ? Ma è un'altra cosa che vorrei chiarire, cioè se le fantasie rispecchiano parte dell'orientamento sessuale oppure no. Tra l'altro non sono neanche sicuro che siano fantasie volontarie o intrusive, c'è tanta differenza tra le due cose. Quando esco gli uomini non li guardo neanche, il mio sguardo va sempre sul fisico e il fascino femminile...
Non voglio cercare rassicurazioni da questo sito ma vorrei solo capire come funziona la mente e gl'impulsi sessuali, da voi.
[#8]
È vero quello che dice riguardo alla paura del coming out. E la sua sottolineatura è indice di una riflessione acuta: possiamo dire in linea generale che l'omosessuale che vuole fare coming out non ha dubbi sulla sua omosessualità. Quindi è giusto parlare di eventuale paura del coming out.
Ma è anche vero che esiste quella che lei chiama "omosessualità latente", possiamo dire non ancora riconosciuta. L'attrazione è un fattore cruciale per riconoscere i propri desideri, anche se questo può fare paura. E se interviene la paura in modo massiccio, a volte succede che l'omosessualità rimanga sullo sfondo.
Può capitare di non avere chiarezza e cercare risposte ai propri dubbi, tanto più se un nostro desiderare genera in noi un senso di turbamento, come ci dice.
Penso che ascoltando quello che prova, i suoi desideri e i suoi dubbi, potrà capire meglio la qualità dei suoi pensieri e a cosa sono legati. In modo tale che lei possa andare verso la libertà, come il titolo del suo racconto ci ricorda.
Un caro saluto,
Enrico de Sanctis
Ma è anche vero che esiste quella che lei chiama "omosessualità latente", possiamo dire non ancora riconosciuta. L'attrazione è un fattore cruciale per riconoscere i propri desideri, anche se questo può fare paura. E se interviene la paura in modo massiccio, a volte succede che l'omosessualità rimanga sullo sfondo.
Può capitare di non avere chiarezza e cercare risposte ai propri dubbi, tanto più se un nostro desiderare genera in noi un senso di turbamento, come ci dice.
Penso che ascoltando quello che prova, i suoi desideri e i suoi dubbi, potrà capire meglio la qualità dei suoi pensieri e a cosa sono legati. In modo tale che lei possa andare verso la libertà, come il titolo del suo racconto ci ricorda.
Un caro saluto,
Enrico de Sanctis
[#9]
Utente
Dottor De Sanctis lei giustamente vuole farmi riflettere ma i miei sintomi sono tutti della categoria delle ossessioni, come suggeriscono gli altri suoi colleghi sopra. Per quanto ne so, per le mie indagini, l'omosessualità latente esiste ma è molto rara (caso Tiziano Ferro).
C'è un articolo di un noto psicoterapeuta che tratta un dialogo tra un docker omo come me e un amminiastratore di un forum gay che ha esperienze e testimonianze a bizzeffe di storie omosessuali. Dice che in tutta la sua vita sono stati uno o due i casi di omo latente, esiste anche se rara ma all'interno non presenta alcun dubbio, il passaggio avviene senza ansia e senza timori riguardo ciò. Talvolta questi possono essere scaturiti da come ho detto su dall'impatto sulla società. -- Allora qual è la linea che divide DOC da omosessualità latente? Questo è quello che si chiedono tutti nella mia situazione e spesso stanno male.
Ciò che sento principalmente non è una non accettazione per problemi che avrò sulla società, assolutamente no. Quello che sento è che voglio una vita felice con la mia ragazza, la amo e il poter riscoprirmi gay mi farebbe infelice poichè non vedo spiragli di felicità (al contrario di un omosessuale che vede la propria felicità nel fare coming out e nella vita con un uomo). Ciò penso che dovrebbe essere una risposta a tutto ciò. La differenza sembra trasparente ma è netta. E poi, francamente non penso sia possibile stare anni e anni col dubbio sull'essere o no omosessuale (ci sono persone che sono in questo stato per decenni) e non scoprirsi mai, addirittura c'è chi prova rapporti omo e ne escono più confusi di prima.. sarebbe innaturale per un omosessuale questo, prima o poi se sei o.latente ti riveli per la tua natura indipendentemente da tutto. Poi ci sono persone che guariscono da queste ossessioni, riprendeno in mano la propria vita in modo sereno e felice, se fosse stata omosessualità latente allora la si sarebbe respinta/cancellata? Si sarebbe andati contro natura? E' impossibile scegliere il proprio orientamento sessuale, Non credo sia possibile una serenità in questo modo, non so se sono stato chiaro [opinione personale].
Da come ho capito, tanti psicoterapeuti cognitivo comportamentali
confermano che in una fase acuta di DOC e di ossessioni l'eccitazione può essere scaturita proprio dall'ansia, una sorta di messaggio errato al cervello con addirittura un principio di erezione.
Una cosa che manda in tilt il docker aumentando a dismisura la sua ansia. C'è da dire però che quando esco e sono con amici non penso ad avere rapporti con uomini, non ho nessuna pulsione, non mi attirano. (come dice lei). Ripeto, la paura e le pseudo-eccitazioni succedono tra le mie quattro mura di casa, luogo dove capita di masturbarmi come ogni uomo, dove ci si riflette sopratutto... e da un po' luogo indiscuibile della mia ansia (e sono stato per un bel po' segregato in casa per altri motivi, quindi una sorta di guerra, cercando di non rassicurarmi mentalmente, cercando di distrarmi, di far scorrere i pensieri, ma a è dura, ma sicuramente non darò benzina al fuoco chiamato DOC).
Per quanto riguarda le masturbazioni, sono fantasie del tutto etero, mai immagini intrusive, non sono a quella gravità fortunatamente.
Mi piacerebbe anche sapere meglio come funziona l'ansia del DOC sull'eccitazione non voluta, magari nei test compulsivi o nelle fantasie omosessuali ansiose avute (anche dalla vostre esperienza in pazienti con doc e i vostri saperi di certo più ampi dei miei)
Mi scusi per l'abbondanza di parole.
C'è un articolo di un noto psicoterapeuta che tratta un dialogo tra un docker omo come me e un amminiastratore di un forum gay che ha esperienze e testimonianze a bizzeffe di storie omosessuali. Dice che in tutta la sua vita sono stati uno o due i casi di omo latente, esiste anche se rara ma all'interno non presenta alcun dubbio, il passaggio avviene senza ansia e senza timori riguardo ciò. Talvolta questi possono essere scaturiti da come ho detto su dall'impatto sulla società. -- Allora qual è la linea che divide DOC da omosessualità latente? Questo è quello che si chiedono tutti nella mia situazione e spesso stanno male.
Ciò che sento principalmente non è una non accettazione per problemi che avrò sulla società, assolutamente no. Quello che sento è che voglio una vita felice con la mia ragazza, la amo e il poter riscoprirmi gay mi farebbe infelice poichè non vedo spiragli di felicità (al contrario di un omosessuale che vede la propria felicità nel fare coming out e nella vita con un uomo). Ciò penso che dovrebbe essere una risposta a tutto ciò. La differenza sembra trasparente ma è netta. E poi, francamente non penso sia possibile stare anni e anni col dubbio sull'essere o no omosessuale (ci sono persone che sono in questo stato per decenni) e non scoprirsi mai, addirittura c'è chi prova rapporti omo e ne escono più confusi di prima.. sarebbe innaturale per un omosessuale questo, prima o poi se sei o.latente ti riveli per la tua natura indipendentemente da tutto. Poi ci sono persone che guariscono da queste ossessioni, riprendeno in mano la propria vita in modo sereno e felice, se fosse stata omosessualità latente allora la si sarebbe respinta/cancellata? Si sarebbe andati contro natura? E' impossibile scegliere il proprio orientamento sessuale, Non credo sia possibile una serenità in questo modo, non so se sono stato chiaro [opinione personale].
Da come ho capito, tanti psicoterapeuti cognitivo comportamentali
confermano che in una fase acuta di DOC e di ossessioni l'eccitazione può essere scaturita proprio dall'ansia, una sorta di messaggio errato al cervello con addirittura un principio di erezione.
Una cosa che manda in tilt il docker aumentando a dismisura la sua ansia. C'è da dire però che quando esco e sono con amici non penso ad avere rapporti con uomini, non ho nessuna pulsione, non mi attirano. (come dice lei). Ripeto, la paura e le pseudo-eccitazioni succedono tra le mie quattro mura di casa, luogo dove capita di masturbarmi come ogni uomo, dove ci si riflette sopratutto... e da un po' luogo indiscuibile della mia ansia (e sono stato per un bel po' segregato in casa per altri motivi, quindi una sorta di guerra, cercando di non rassicurarmi mentalmente, cercando di distrarmi, di far scorrere i pensieri, ma a è dura, ma sicuramente non darò benzina al fuoco chiamato DOC).
Per quanto riguarda le masturbazioni, sono fantasie del tutto etero, mai immagini intrusive, non sono a quella gravità fortunatamente.
Mi piacerebbe anche sapere meglio come funziona l'ansia del DOC sull'eccitazione non voluta, magari nei test compulsivi o nelle fantasie omosessuali ansiose avute (anche dalla vostre esperienza in pazienti con doc e i vostri saperi di certo più ampi dei miei)
Mi scusi per l'abbondanza di parole.
[#10]
>>> Non voglio cercare rassicurazioni da questo sito ma vorrei solo capire come funziona la mente e gl'impulsi sessuali, da voi
>>>
Invece si tratta proprio di ricerca di rassicurazioni, anche se non se ne rende conto. Questo non per colpevolizzarla, ma per farle capire quanto reale e subdola possa essere l'ossessività.
Capire "come funziona la mente", detto in poche parole, non le serve a un bel niente. È una tentata soluzione diffusisissima, fra gli ossessivi, quella di pensare che se riesco a capire "come funziona la mente", allora forse riesco ad aggiustarmela da solo:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2109-ansia-depressione-problemi-sessuali-relazionali-c-posso-farcela-da-solo.html
Riguardo al modo specifico di manifestarsi del problema nel suo caso, cioè con ossessioni sull'idea di poter essere omosessuale, questo è un tema relativamente comune fra i giovani - e meno giovani - pazienti maschi che ancora non sono riusciti ad avere rapporti con l'altro sesso. Siccome non riesco ad avere una donna, pensano erroneamente, allora forse sono gay:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/790-e-se-fossi-omosessuale.html
Poi non è detto che lei non sia gay. Ma se prima non elimina tutta codesta ansia di contorno, non potrà mai saperlo con certezza.
Perciò dia retta: cerchi uno psicoterapeuta ferrato e si faccia aiutare.
>>>
Invece si tratta proprio di ricerca di rassicurazioni, anche se non se ne rende conto. Questo non per colpevolizzarla, ma per farle capire quanto reale e subdola possa essere l'ossessività.
Capire "come funziona la mente", detto in poche parole, non le serve a un bel niente. È una tentata soluzione diffusisissima, fra gli ossessivi, quella di pensare che se riesco a capire "come funziona la mente", allora forse riesco ad aggiustarmela da solo:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2109-ansia-depressione-problemi-sessuali-relazionali-c-posso-farcela-da-solo.html
Riguardo al modo specifico di manifestarsi del problema nel suo caso, cioè con ossessioni sull'idea di poter essere omosessuale, questo è un tema relativamente comune fra i giovani - e meno giovani - pazienti maschi che ancora non sono riusciti ad avere rapporti con l'altro sesso. Siccome non riesco ad avere una donna, pensano erroneamente, allora forse sono gay:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/790-e-se-fossi-omosessuale.html
Poi non è detto che lei non sia gay. Ma se prima non elimina tutta codesta ansia di contorno, non potrà mai saperlo con certezza.
Perciò dia retta: cerchi uno psicoterapeuta ferrato e si faccia aiutare.
[#11]
Questo dialogo è stimolante, stiamo toccando temi importanti, che suscitano particolare interesse.
E poiché lei ci sta raccontando la sua storia, il nostro intenso discutere tocca parti vive di se stesso ed è pertanto molto delicato.
Sento che lei è una persona combattiva e intelligente. Qui abbiamo poca disponibilità perché siamo online e i necessari approfondimenti non possiamo farli.
Prima di salutarci, ci terrei tuttavia a capire meglio la sua opinione. Quando si chiede: "Qual è la linea che divide DOC da omosessualità latente?", fa una domanda significativa che merita attenzione.
E mi farebbe piacere sapere, se ha voglia di parlarne, cosa intendeva dire quando fa questa riflessione: "A volte mi viene in mente che il doc sia tutto un falso, che sia una scoperta scientifica infondata, che sia tutta una maschera per poter nascondere e distruggere l'omosessualità latente".
Di nuovo,
Enrico de Sanctis
E poiché lei ci sta raccontando la sua storia, il nostro intenso discutere tocca parti vive di se stesso ed è pertanto molto delicato.
Sento che lei è una persona combattiva e intelligente. Qui abbiamo poca disponibilità perché siamo online e i necessari approfondimenti non possiamo farli.
Prima di salutarci, ci terrei tuttavia a capire meglio la sua opinione. Quando si chiede: "Qual è la linea che divide DOC da omosessualità latente?", fa una domanda significativa che merita attenzione.
E mi farebbe piacere sapere, se ha voglia di parlarne, cosa intendeva dire quando fa questa riflessione: "A volte mi viene in mente che il doc sia tutto un falso, che sia una scoperta scientifica infondata, che sia tutta una maschera per poter nascondere e distruggere l'omosessualità latente".
Di nuovo,
Enrico de Sanctis
[#12]
Utente
Rispondo al dottor Santonocito: Io non voglio capire come funziona la mente per poi aggiustarla, non sono un "meccanico". Voglio capirla soltanto per comprendere gli impulsi che possono mettermi ansia, che magari sono infondati e non hanno niente a che vedere con l'essere gay, essendo solo inganni o normali reazioni della mente.
Quindi lei sostiene che bisogna eliminare l'ansia per poi far uscire fuori la realtà di se stessi ? Con l'ansia non posso avere un verdetto, in qualunque caso?
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Dottor De Sanctis
La mia riflessione " A volte mi viene in mente che il doc sia tutto falso, che sia una scoperta scientifica infondata, che sia tutta una maschera...", questo da una parte penso sia irrispettoso/presuntuoso per chi ne ha sofferto, per gli esperti che studiano tale "patologia" e per chi n'è uscito. Comunque che con questo pensiero (come tanti da me fruttati) ho ipotizzato che il doc non esista, a volte ho pensato accompagnato dall'ansia, che il doc sia l'omosessualità latente per le persone più ansiose. Ma se dico questo, io che non ho studi in psicologica, non sono psicoterapeuta ne nulla, allora metto via anni e anni di studi al riguardo, di cure, di strategie oggi molto efficaci?
Comunque ci son persone guarite da tale patologia, questo smentirebbe la totale mia ipotesi, poichè non è possibile guarire da un'omosessualità latente? Mi sbaglio?
Ora mi verrebbe la domanda: Voi che siete esperti, il DOC esiste o no ?
Ma sarebbe una rassicurazione inutile.
Io leggendo su internet dei sintomi assai comuni e ormai chiari a tutti del DOC omo, io ho i sintomi, su questo non ci piove (Ossessioni e Compulsioni) ed è nato tutto da una pulsione infondata, ora me ne rendo conto.
Ma una cosa che va al di là delle rassicurazioni è: se ho i sintomi perchè parlare di omosessualità latente?, Il Doc può essere omosessualità latente? Non penso avrebbe senso sinceramente.
O è quello o è l'altro.
Quella riflessione credo possa essere frutto del doc in se a far credere all'individuo affetto che non esista, che è omosessuale/bisex, accompagnandolo nella paura-ansia più acuta.
Col doc sei così talmente razionale e rigido con te stesso che vengon fuori pensieri tosti.
Quindi lei sostiene che bisogna eliminare l'ansia per poi far uscire fuori la realtà di se stessi ? Con l'ansia non posso avere un verdetto, in qualunque caso?
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Dottor De Sanctis
La mia riflessione " A volte mi viene in mente che il doc sia tutto falso, che sia una scoperta scientifica infondata, che sia tutta una maschera...", questo da una parte penso sia irrispettoso/presuntuoso per chi ne ha sofferto, per gli esperti che studiano tale "patologia" e per chi n'è uscito. Comunque che con questo pensiero (come tanti da me fruttati) ho ipotizzato che il doc non esista, a volte ho pensato accompagnato dall'ansia, che il doc sia l'omosessualità latente per le persone più ansiose. Ma se dico questo, io che non ho studi in psicologica, non sono psicoterapeuta ne nulla, allora metto via anni e anni di studi al riguardo, di cure, di strategie oggi molto efficaci?
Comunque ci son persone guarite da tale patologia, questo smentirebbe la totale mia ipotesi, poichè non è possibile guarire da un'omosessualità latente? Mi sbaglio?
Ora mi verrebbe la domanda: Voi che siete esperti, il DOC esiste o no ?
Ma sarebbe una rassicurazione inutile.
Io leggendo su internet dei sintomi assai comuni e ormai chiari a tutti del DOC omo, io ho i sintomi, su questo non ci piove (Ossessioni e Compulsioni) ed è nato tutto da una pulsione infondata, ora me ne rendo conto.
Ma una cosa che va al di là delle rassicurazioni è: se ho i sintomi perchè parlare di omosessualità latente?, Il Doc può essere omosessualità latente? Non penso avrebbe senso sinceramente.
O è quello o è l'altro.
Quella riflessione credo possa essere frutto del doc in se a far credere all'individuo affetto che non esista, che è omosessuale/bisex, accompagnandolo nella paura-ansia più acuta.
Col doc sei così talmente razionale e rigido con te stesso che vengon fuori pensieri tosti.
[#13]
L'omosessualità non è una patologia, è stata derubricata dal DSM nel 1974.
Anche l'omosessualità egodistonica è stata derubricata nel DSM nel 1994. Nello stesso anno l'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) la depennò dalle malattie mentali, considerandola semplicemente un orientamento sessuale.
Per questo, in accordo con la sua domanda, non ha senso dire "guarire dall'omosessualità", non essendo una malattia.
In linea con questo è anche importante precisare che come definizione diagnostica nel DSM non esiste un "Disturbo ossessivo-compulsivo omosessuale".
È un discorso molto complesso che, in accordo con i colleghi, va affrontato in una sede adatta per essere ulteriormente approfondito.
Voglio salutarla con un mio pensiero su di lei. Penso che lei dentro di sé abbia più punti di vista che la animano. Ora possono rappresentare un conflitto, ma penso che con uno spazio idoneo di dialogo e di comprensione delle sue emozioni, con i tempi necessari, lei potrà trovare la sua strada.
Mi ha fatto piacere avere questo scambio, allora in bocca al lupo per la sua ricerca,
Enrico de Sanctis
Anche l'omosessualità egodistonica è stata derubricata nel DSM nel 1994. Nello stesso anno l'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) la depennò dalle malattie mentali, considerandola semplicemente un orientamento sessuale.
Per questo, in accordo con la sua domanda, non ha senso dire "guarire dall'omosessualità", non essendo una malattia.
In linea con questo è anche importante precisare che come definizione diagnostica nel DSM non esiste un "Disturbo ossessivo-compulsivo omosessuale".
È un discorso molto complesso che, in accordo con i colleghi, va affrontato in una sede adatta per essere ulteriormente approfondito.
Voglio salutarla con un mio pensiero su di lei. Penso che lei dentro di sé abbia più punti di vista che la animano. Ora possono rappresentare un conflitto, ma penso che con uno spazio idoneo di dialogo e di comprensione delle sue emozioni, con i tempi necessari, lei potrà trovare la sua strada.
Mi ha fatto piacere avere questo scambio, allora in bocca al lupo per la sua ricerca,
Enrico de Sanctis
[#14]
>>> Con l'ansia non posso avere un verdetto, in qualunque caso?
>>>
Esatto. Non pui ottenere un verdetto ATTENDIBILE se l'ansia si riferisce, come nel tuo caso, alla stessa domanda che l'ansia te la provoca.
>>> O è quello o è l'altro
>>>
Vero anche questo. O si tratta di ossessioni (e il Doc esiste, eccome se esiste; almeno su questo puoi stare tranquillo ed evitare di coltivare dubbi) oppure tu sei gay o bisex.
Ma difficilmente potrai capire di cosa si tratta se prima non decidi di riprendere il contatto con la realtà - trovando il modo di farti una ragazza, per esempio - e smettere di credere che potrai riuscire a venirne a capo solo attraverso pensieri e parole.
Ora ti è più chiaro?
>>>
Esatto. Non pui ottenere un verdetto ATTENDIBILE se l'ansia si riferisce, come nel tuo caso, alla stessa domanda che l'ansia te la provoca.
>>> O è quello o è l'altro
>>>
Vero anche questo. O si tratta di ossessioni (e il Doc esiste, eccome se esiste; almeno su questo puoi stare tranquillo ed evitare di coltivare dubbi) oppure tu sei gay o bisex.
Ma difficilmente potrai capire di cosa si tratta se prima non decidi di riprendere il contatto con la realtà - trovando il modo di farti una ragazza, per esempio - e smettere di credere che potrai riuscire a venirne a capo solo attraverso pensieri e parole.
Ora ti è più chiaro?
[#15]
Utente
Forse sono stato frainteso, non ho mai detto che l'omosessualità è una patologia, non ha neanche senso ritenere una cosa del genere.
Intendo dire, guarire dal doc, dalle ossessioni e dall'ansia. E' diverso.
Lei mi sta dicendo chiaramente: " trovi la sua strada nell'omosessualità".
Queste sue parole in un soggetto come me terrorizzano mentalmente e iniettano ansia a litri. Francamente me ne sbatto della società, ma il non essere quello che amo essere, quello che sento che sono, e il non poter stare con la ragazza che tutt'ora amo e per cui donerei la mia stessa vita senza esitare. Quindi non credo che io mi spaventi o stia male perchè penso che l'omosessualità sia una patologia ma tutto nasce dal fatto di non poter accedere più al sesso opposto, come se sentissi di non poter accedere più alla felicità, da qui nasce la frustrazione. Se io mi sentitti felicei da omosessuale non credo starei qui a scrivere.
L'argomento omosessuale egodistonico l'ho già affrontato e messo da parte, è diverso da ciò che sono io, per quanto ne so egli sa quello che è ma lo ripudia, vorrebbe essere altro, ma è presente sempre il pilastro che LUI SA cos'è e cosa sente. Io invece NON SO se lo sono e ne ho timore = dubbio = DOC (Malattia del dubbio).
La sua opinione è maturata da un solo consulto con 3-4 risposte via internet, mi è difficile trovare tutta sicurezza in quello che dice ma la apprezzo molto per avermi donato parte del suo tempo rispondendomi in maniera più che gentile.
Io non credo di essero quello che lei pensa, non con queste ossessioni.
Una parte di me dice, se c'è gente che guarendo da ossessioni del timore di essere omosessuale, abbattendo l'ansia, si è confermata etero com'era prima e in modo sereno, vuol dire che tutto questo casino NON E' omosessualità latente, altrimenti la natura avrebbe fatto il suo corso, a meno che l'orientamento sessuale non si possa modificare e per quanto ne posso sapere io, è una cosa impossibile.
Che ne dite su quest'ultimo punto?
Saluti
Intendo dire, guarire dal doc, dalle ossessioni e dall'ansia. E' diverso.
Lei mi sta dicendo chiaramente: " trovi la sua strada nell'omosessualità".
Queste sue parole in un soggetto come me terrorizzano mentalmente e iniettano ansia a litri. Francamente me ne sbatto della società, ma il non essere quello che amo essere, quello che sento che sono, e il non poter stare con la ragazza che tutt'ora amo e per cui donerei la mia stessa vita senza esitare. Quindi non credo che io mi spaventi o stia male perchè penso che l'omosessualità sia una patologia ma tutto nasce dal fatto di non poter accedere più al sesso opposto, come se sentissi di non poter accedere più alla felicità, da qui nasce la frustrazione. Se io mi sentitti felicei da omosessuale non credo starei qui a scrivere.
L'argomento omosessuale egodistonico l'ho già affrontato e messo da parte, è diverso da ciò che sono io, per quanto ne so egli sa quello che è ma lo ripudia, vorrebbe essere altro, ma è presente sempre il pilastro che LUI SA cos'è e cosa sente. Io invece NON SO se lo sono e ne ho timore = dubbio = DOC (Malattia del dubbio).
La sua opinione è maturata da un solo consulto con 3-4 risposte via internet, mi è difficile trovare tutta sicurezza in quello che dice ma la apprezzo molto per avermi donato parte del suo tempo rispondendomi in maniera più che gentile.
Io non credo di essero quello che lei pensa, non con queste ossessioni.
Una parte di me dice, se c'è gente che guarendo da ossessioni del timore di essere omosessuale, abbattendo l'ansia, si è confermata etero com'era prima e in modo sereno, vuol dire che tutto questo casino NON E' omosessualità latente, altrimenti la natura avrebbe fatto il suo corso, a meno che l'orientamento sessuale non si possa modificare e per quanto ne posso sapere io, è una cosa impossibile.
Che ne dite su quest'ultimo punto?
Saluti
[#16]
Ha ragione a dire che non si può maturare un'opinione con un consulto online. Personalmente non penso che lei debba "trovare la sua strada nell'omosessualità".
Quello che penso, che è il mio augurio per lei, è che realizzi quello che più desidera per se stesso, quella felicità di cui lei parla e che merita.
Un caro saluto,
Enrico de Sanctis
Quello che penso, che è il mio augurio per lei, è che realizzi quello che più desidera per se stesso, quella felicità di cui lei parla e che merita.
Un caro saluto,
Enrico de Sanctis
[#18]
Il consulto è stato pieno di stimoli. È importante ora che ulteriori approfondimenti, come giustamente ci chiede, siano svolti in un luogo idoneo e con i tempi necessari. Non possiamo procedere qui, nonostante a me dispiaccia, glielo dico sinceramente.
Non possiamo proseguire perché il tema è vasto, le domande numerose, e non è possibile sviluppare il dialogo necessario, di cui lei ha tutto il diritto. Per darle un'opinione relativa all'ultimo punto dovremmo infatti procedere approfondendo ulteriormente la sua riflessione.
Non va dimenticato, anche se siamo online, che stiamo comunque parlando della sua storia e delle sue emozioni, nel vivo della loro espressione più vera.
E questo merita il massimo riguardo, che non possiamo garantirle online nella giusta misura e con il dovuto rigore clinico.
Vorrei ringraziarla sentitamente per questo nostro scambio,
Enrico de Sanctis
Non possiamo proseguire perché il tema è vasto, le domande numerose, e non è possibile sviluppare il dialogo necessario, di cui lei ha tutto il diritto. Per darle un'opinione relativa all'ultimo punto dovremmo infatti procedere approfondendo ulteriormente la sua riflessione.
Non va dimenticato, anche se siamo online, che stiamo comunque parlando della sua storia e delle sue emozioni, nel vivo della loro espressione più vera.
E questo merita il massimo riguardo, che non possiamo garantirle online nella giusta misura e con il dovuto rigore clinico.
Vorrei ringraziarla sentitamente per questo nostro scambio,
Enrico de Sanctis
Questo consulto ha ricevuto 19 risposte e 55.2k visite dal 17/10/2015.
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