Non porto nulla a termine

Gentili dottori,

Vi scrivo per una situazione ormai insostenibile: non riesco a portare a termine più nulla di quello che comincio. La cosa comincia seriamente a preoccuparmi poichè parto sempre con un moderato entusiasmo, alcune volte anche più grande e concludo inevitabilmente le mie attività qualunque esse siano...pochi mesi o settimane dopo. Questa cosa mi sta costando molto in termini assoluti, di amicizie, di vita accademica, di hobby che non riesco più a coltivare con costanza e di obiettivi che una volta posti sono immediatamente fatti fuori..eliminati..perchè ritenuti troppo onerosi, di seguito il calo dell''umore. Mi ero ripromesso di smettere di fumare ad esempio per migliorare l''attività sportiva e avere un rapporto migliore con questa e invece tale proposito è durato la bellezza di poche ore..Mi sono iscritto a un corso di canottaggio e già sto allentando la presa dopo appena due settimane, avevo ricominciato a suonare dopo tanti anni con un discreto entusiasmo coinvolgendo anche amici..e al momento di andare in sala prove, mi è venuta la strizza e adesso sto inventando tutte le scuse di questo mondo per rimandare..mi prenderanno per uno schiodato dal momento che ho praticamente dato inizio io al progetto. Insomma non posso più andare avanti così, leggo spesso del perfezionismo ma oggettivamente capitemi è mai possibile che per non essere perfezionisti nella vita non bisogna avere obiettivi?! E'' mai possibile che neanche ridurre il numero di sigarette come obiettivo sia mantenibile? Inevitabile il seguente calo dell''umore. Penso a dei tratti ossessivo compulsivi di personalità, che peraltro mi sono stati diagnosticati tramite SCID II, ma se anche fossero mi sembra veramente assurdo che un soggetto affetto da quest''assetto di personalità non possa porsi alcuno obiettivo, neanche il minimo. Ho pensato anche alla possibilità che non tragga piacere da quello che faccio, da qui il motivo di non portare a termine..però insomma se la si mette così dovremmo escludere praticamente tutto dalla mia vita, dal momento che abbandono quasi tutto! Paradossalmente e non so se possa aiutare a capirci qualcosa in più, ho il dubbio di essere affetto da fibromialgia a causa di numerosi dolori muscolari negli ultimi mesi..il solo pensiero che me la si diagnostichi e mi sia dia un farmaco che in questa maniera mi aiuti a non soffrire come un cane durante l''attività sportiva..me la rende molto più piacevole al solo pensiero, tanto che probabilmente la riprenderei aldilà del mero aiuto del farmaco, Voi come spieghereste questa cosa? Scusate lo sfogo e sempre grazie per l'attenzione.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
"Penso a dei tratti ossessivo compulsivi di personalità, che peraltro mi sono stati diagnosticati tramite SCID II, ma se anche fossero mi sembra veramente assurdo che un soggetto affetto da quest''assetto di personalità non possa porsi alcuno obiettivo, neanche il minimo."

Diagnosi a parte, gentile Utente,
è in cura?
Se si, quale?
Combinata: farmacologica e psicoterapica?

È possibile che i suoi disagi non curati le creino un distirbo di fondo, come un ronzio, che non le consente di portare a termine quello che le interessa.

Chieda a chi ha il piacere di occuparsi di lei, sono certa che le sapranno dire se c'è una correlazione con la sua diagnosi e, soprattutto, come fare per guarire davvero.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Utente
Utente
Gentile dott.ssa Randone,

La ringrazio per la risposta. Si, sono in cura sia farmacologica che psicoterapica. La psicoterapia che effettuo è a orientamento cognitivo comportamentale, la diagnosi mi è stata fatta tramite test, ne ho fatti anche altri, all'interno del programma di assessment precedente l'inizio della terapia vera e propria. Per il momento, solo poche sedute, stiamo cominciando a lavorare sui pensieri disfunzionali e gli automatismi mentali anche con lo schema ABC. Sono in cura da più anni, quindi purtroppo o per fortuna, non posso dire che i miei disturbi non siano curati, tuttavia dopo anni e anni siamo sempre allo stesso punto ed io continuo ad avere più o meno sempre le stesse difficoltà. Proprio oggi sono giunto alla conclusione, seppur molto triste, che probabilmente mi propongo una serie di obiettivi che non mi garbano...e non accetto probabilmente questa cosa, quindi insisto. L'attività sportiva cominciata un paio di settimane fa, sarà l'ultima. Eviterò di continuare a percorrere questa strada..evidentemente non fa per me, e si renda conto che è molto triste doverlo dire, dopo un'adolescenza di sport praticato a livello agonistico per 8 anni. Idem per gli altri interessi che ho tentato di coltivare: probabilmente non mi piacciono veramente, probabilmente ho paura di sbagliare..non so più cosa pensare e sinceramente non mi interessa neanche più di tanto a questo punto, il meglio che possa fare per me stesso e per una questione di tranquillità mentale è non tentare ulteriormente. Continuerò a studiare, l'unica cosa che in questi anni sono riuscito, seppur con alti e bassi, con prestazioni decisamente sotto la norma e decisamente al di sotto delle mie possibilità, senza alcuna falsa modestia. Quindi quest'è..non credo che vi siano altre soluzioni, il resto credo che sia un semplice arrampicarsi sugli specchi e un modo stupido di non voler guardare la realtà per quella che è: vivo una vita a metà. L'unica cosa che mi spaventa, aldilà della rassegnazione, quella ci può anche stare, è il futuro..avere una famiglia...un lavoro..dei figli, anche questi possiamo dire che siano degli obiettivi e certo è che non riuscire a realizzare o avere una continuità almeno in queste aree mi spaventa non poco. Ogni tanto penso anche che richiedere un'invalidità non sarebbe neanche una cattiva idea, mi sembra di vivere infatti, come ho detto, con delle importanti limitazioni..ma forse esagero..boh.
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Caro ragazzo,
Forse il tipo di terapia che segue (cognitivo comportamentale) sta lavorando "a valle" del suo problema, cioe' con l'obiettivo di evitare che Lei ponga in essere il "comportamento", ma senza andare a cercare il "perche` " Lei lo ponga in essere.
Senza tale ricerca purtroppo sara' difficile che Lei riesca a contrastarlo. Se non eliminera' le "cause" che lo sostengono in vita.
Il mio consiglio e' percio' di intraprendere un diverso tipo di terapia, una psicodinamica, che cerchera' tramite i sogni, le associazioni ai temi emersi e l'elaborazione dei significati, di andare a incidere sugli elementi inconsci che determinano i suoi disagi.
Le auguro davvero di trovare una nuova strada che porti ad una soluzione completa.
I migliori saluti e auguri!

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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