Fine di un amore e inizio di una nuova relazione

Salve, sono un ragazzo di 37 anni che si sta separando dopo 14 anni di fidanzamento e 2 di matrimonio. Al di là delle varie motivazioni che mi hanno portato a questa decisone, ce ne è una, che però ritengo sia stata solo la famosa goccia, e cioè l'ingresso nella mia vita di una persona che mi ha sconvolto.
Persona che conosco da 6 anni anche se solo per motivi di lavoro, e in quest'ultimo periodo dove le nostre frequentazioni sono diventate di altro genere rispetto ai canonici rapporti lavorativi, abbiamo avuto modo di capire che tutti e due ci stavamo già cercando da molto tempo. Il punto è però che sia io che lei stavamo vivendo due storie che per noi erano molto importanti, quelle che sembravano appunto le ultime della nostra vita. Con aspettative quali il matrimonio (io realizzato e lei no) e figli (nessuno dei due li ha), solo che i nostri rispettivi partner non avevano questi grandi desideri, il suo proprio non vedeva questa ipotesi e la mia anche diciamo, considerando che anche solo per andare a convivere per "convincerla" ho messo più di 10 anni.
Il punto è che sin dalle prime frequentazioni, credo che noi vedessimo l'uno nell'altra una via di fuga una sorta di salvezza e vivevamo i nostri giorni quasi promettendoci amore eterno.
Dopo più di un mese che ci frequentavamo io ho preso la decisione di lasciare mia moglie e dopo un paio di settimane anche lei ha fatto lo stesso, andandosene via dalla casa dove viveva da 7 anni.
Lì per lì pensavo che sarebbe stato tutto più facile, ma così non è.
Intendiamoci, io e lei continuiamo a frequentarci, ma lei si sente tremendamente in colpa, ogni tanto mi parla di piccoli dubbi, non sa o meglio dice di non sapere se aver fatto la scelta giusta, e poi mi dice spesso che ha paura di buttarsi in una nuova storia e il suo modo di essere nei miei confronti è mutato, meno messaggi e telefonate, meno gesti d'affetto tranne quando siamo insieme dove non riesce a trattenersi e mi tratta come l'unico amore della sua vita.
In più a metterla a disagio, nonostante siano 2 mesi che è via dalla sua ex casa, il suo ex si fa sempre sotto, fiori, telefonate, proposte di vacanze per recuperare e anche di matrimonio con anello alle quali lei ha detto sempre no ma che la fanno sentire ancora più in colpa.
Spesso mi dice che vorrebbe lanciarsi con me ma che la sua paura la frena molto, l'altro giorno mi ha sognato, mi baciava e abbracciava e poi una voce le diceva di "no" o anche mi ha detto ieri in una giornata dove era stata molto affettuosa con me che però non si poteva, che era sbagliato.
In più chiede di andare piano anche a me e di non dirle più certe cose, io lo sto facendo ma non è semplice, sto giù, vorrei averla al 100% ma credo di capire che abbia bisogno di tempo e penso che lei voglia me e non siano tanto i dubbi sul passato a frenarla quanto la paura di nuove delusioni. Ma così fosse, perché non riesce a staccarsi al 100% dal passato lasciando questo filo sottile? Rimanendo paziente l'aiuto? Grazie mille.
[#1]
Dr.ssa Chiara Luisa Pataccoli Psicologo, Psicoterapeuta 143 4
Carissimo,
a volte è necessario un tempo di elaborazione dopo la fine di una storia molto importante, come vivere una specie di lutto. Questa fase di chiusura è necessaria prima di aprirsi veramente ad una nuova relazione sentimentale.
In questi momenti è anche necessario concentrarsi sulla propria vita e ricostruire sè stessi e la propria immagine senza l'altro. Consideriamo che in una storia dove per 10 anni si è avuti accanto l'altra persona, è tutto da ricostruire, la propria immagine, i propri progetti, l'idea del futuro. È importante ristabilire il centro della propria vita non solo su una progettualità di coppia ma anche personale. Se invece cerchiamo di forzare i tempi di risposta nostri e degli altri, probabilmente spostiamo l'attenzione da un presente che ci chiede di essere vissuto.
Queste sono alcune riflessioni, eventi come questi ci danno modo di esplorare in profondità noi stessi e le nostre emozioni, talvolta sono un'opportunità per sviluppare una consapevolezza e renderci più forti. Ovviamente può essere utile un consulto con un professionista per vivere questa fase di cambiamento con tutte le sue opportunità di crescita e svolta.
Un cordiale saluto

Dr.ssa Chiara Luisa Pataccoli

Psicologa Psicoterapeuta Aneb

psicologia.udine@gmail.com

[#2]
Dr.ssa Monica Zoni Psicologo 164 13
Gentile Signore,

rispondo con una metafora presa in prestito da una Collega : come si fa a gustare una bella bistecca se nel piatto ci sono ancora gli spaghetti col sugo?
Bizzarra, ma rende l'idea della dinamica relazionale che state vivendo.

Se la Sua nuova compagna è ancora impegnata nell'elaborazione del lutto di una storia d’amore precedente con tutte le emozioni legate alla rabbia, al senso di colpa, al fallimento o al dolore, Le risulta davvero difficile concentrarsi su tutte le bellissime emozioni di una nuova relazione d'amore

Può darsi che per Lei, caro signore, questo percorso sia stato già concluso.

Probabilmente la Sua compagna ha bisogno di più tempo: entro limiti per Lei stesso tollerabili, è probabile che la pazienza possa darle la possibilità di costruire una relazione duratura.
E' vero anche che la Sua compagna potrebbe farsi aiutare nel capire quali sono i reali motivi di questa resistenza.

Buone cose



Dr. Monica Zoni, Psicologa clinica, Milano sud e Skype
zoni.monica@gmail.com cell. 3394939556

[#3]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
<Il punto è che sin dalle prime frequentazioni, credo che noi vedessimo l'uno nell'altra una via di fuga una sorta di salvezza e vivevamo i nostri giorni quasi promettendoci amore eterno.>

Gentile Utente,
entrambi in fuga da rapporti a quanto dice poco soddisfacenti, avete trovato uno nell'altro l'aggancio per troncare, la spinta per dare una svolta, un inizio non proprio semplice direi.

Ma per quanto ci possano essere similitudini, ogni storia è a sé, così come ogni individuo è unico, la realtà poi è diversa dai sogni. Consideri che per la sua partner potrebbe essere più difficile che per lei staccarsi o perlomeno differente.

Passare da una storia all'altra senza aver elaborato sufficientemente la fine della precedente non facilita le cose, partner che non mollano la presa, sensi di colpa, ripensamenti, dubbi, paure, incertezze ...da qui non possiamo sapere nel suo caso.
Inutili le pressioni, dare tempo al tempo come pensa, dal mio punto di vista sarebbe opportuno.
Lei piuttosto come vive la fine del suo matrimonio?

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#4]
Utente
Utente
Grazie per le vostre risposte.
Allora in effetti da quando ho iniziato ad avere un approccio un po' più razionale e meno impulsivo alla situazione lei si sta sciogliendo sempre più, con calma ma è una cosa che sto notando. Il problema è sempre quando per un motivo o un altro il suo ex si rifà vivo, lì ripiomba nel suo chiudersi così tanto quasi da evitarmi, e da lì cerco di non pressarla o aspetto i suoi passi, ripeto negli ultimi 3/4 giorni sembra che piano piano stia andando meglio, ma temo che appena l'ex si rifarà vivo ci saranno almeno un paio di giorni di blackout diciamo.
Per quanto mi riguarda, la fine del mio matrimonio la sto vivendo con la voglia di iniziare questa nuova vita che spero possa andare come credo e si poi diciamo che anche io alle volte vengo preso da più di un senso di colpa e dai ricordi che sicuramente fanno male, quello che mi aiuta è comunque il fatto che anche se ormai sono passati 2 mesi e mezzo lei non mi è praticamente mai mancata, solo l'idea che sta male per causa mia quello si un po' mi angoscia diciamo.
[#5]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
<Il problema è sempre quando per un motivo o un altro il suo ex si rifà vivo, lì ripiomba nel suo chiudersi così tanto quasi da evitarmi>

Occorre tempo alla sua partner come le abbiamo detto, visto poi le dinamiche che descrive. Veda se ha la pazienza di aspettare.

<anche io alle volte vengo preso da più di un senso di colpa e dai ricordi ...l'idea che sta male per causa mia quello si un po' mi angoscia diciamo.> Certo anche lei è in fase di elaborazione, anche se sembrerebbe più pronto a riprendere in mano la sua vita; lasciare poi comporta infliggere dolore all'altro con i relativi sensi di colpa da elaborare.
In ogni caso quanto accade in una coppia, compresa la rottura, è determinato dai contributi di entrambi.
[#6]
Utente
Utente
Vede se c'è una cosa che non mi manca è la pazienza, visto e considerato che comunque quando siamo insieme passiamo bei momenti ed è anche per questo che sto in attesa con tutta la calma di questo mondo, nel frattempo tra l'altro non trascuro la mia vita e resto fiducioso su di lei e sul nostro futuro.
Grazie ancora per la risposta.
[#7]
Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Salve, condivido le riflessioni delle colleghe circa i vissuti e i tempi necessari alla fine di una relazione.

Dalle sue parole sembra comprensibilmente deluso, aspettandosi che "tutto sarebbe stato più facile". Inoltre i freni che sente immagino siano difficili da vivere, si sente deprivato di qualcosa di prezioso che prima condividevate insieme.
Mi sembra importante la capacità riflessiva che mostra, attraverso cui circoscrive gli stati d'animo di lei: il senso di colpa per il suo ex e la paura di avventurarsi in una nuova storia.
Sottolinea inoltre come questa paura non sia legata ai suoi dubbi di sbagliare, ma di correre il rischio di essere delusa.

Oggi penso sia inevitabile dare tempo al tempo, con pazienza. Ma è anche giusto poter cogliere e intuire quello che sta accadendo in modo sincero e ascoltare se stesso e anche i suoi tempi. Anche lei ha il diritto di amare ed essere desiderato e amato.
Le dico questo perché sono colpito che lei in passato abbia aspettato tanti anni prima di fare una cosa molto bella che avrebbe voluto, se non ho capito male, cioè convivere. Mi chiedo come si sia sentito interiormente e se abbia rispettato poco i suoi tempi, restando tanto a lungo in ombra per favorire la sua ragazza di allora e il vostro amore.

È stato molto paziente e sento importante potere approfondire che cosa è successo allora, per capire meglio quello che sta accadendo dentro di lei oggi. Voglio dire che se da un parte è importante capire i sentimenti degli altri e rispettarli soprattutto quando ci sono amore e reciprocità, dall'altra è anche fondamentale rispettare noi stessi.

Un saluto,
Enrico de Sanctis

Dr. Enrico de Sanctis - Roma
Psicologo e Psicoterapeuta a orientamento psicoanalitico
www.enricodesanctis.it

[#8]
Utente
Utente
Salve, vede più che deluso sono dispiaciuto, nel senso che ho conosciuto una ragazza che purtroppo ora alle volte non sembra più lei, ma ripeto la comprendo visto che capita anche a me di trovarmi incastrato con il mio passato anche se molto più raramente rispetto a lei.
Il mio problema però non sta tanto nell'aspettare e rispettare i suoi tempi, quanto più che altro non so bene come comportarmi quando lei ha i suoi momenti no, mi spiego, ok lasciarla tranquilla, ma alle volte vorrei poterle anche stare accanto per farla sfogare o svagare ma non so mai se è il caso o meno.
Per quanto riguarda la mia ex posso dire che il fatto di aver aspettato così tanto per andare a convivere è stato dettato da alcuni problemi familiari che lei aveva e tuttora ha, problemi che però potevano essere comunque affrontati anche stando fuori casa, fatto sta che per andare a convivere appunto siamo dovuti arrivare quasi ad un ultimatum che alla fine non è stato produttivo visti i risultati di oggi.
Comunque le due situazioni diciamo che sono diverse, almeno credo, con la mia ex dopo dieci anni si era ad un punto di svolta e il mio aspettare era legato al fatto che io pensavo e credevo realmente ad una vita con lei, per quello che riguarda la mia attuale situazione ritengo che essendo all'inizio, in una fase di conoscenza e venendo tutti e due da storie molto lunghe e importanti, attendere sia giusto.
Ripeto il mio reale problema è più comportamentale, la domanda vera e propria che spesso mi faccio oggi quando lei ha i suoi momenti no è: cosa faccio?
[#9]
Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Il suo racconto si arricchisce di aspetti fondamentali legati alle sue esperienze e ai suoi vissuti. E questo apre molteplici interrogativi sulla sua speciale dedizione all'altro e sui suoi legittimi desideri d'amore. Sono sentimenti che necessitano di essere approfonditi e meritano molta attenzione.

In questa sede mi sembra di poter dire che lei ci mostra che a volte è giusto temporeggiare, comprendere gli aspetti più vulnerabili di chi amiamo e prendercene cura; altre volte, come alla fine ha fatto con la sua ex, è giusto lasciare andare. Questo ci può costare molto, ci può spaventare, perché significa perdere l'altro e magari restare soli. Certo può essere inevitabile, e non so se mi sbaglio a dire che con la sua decisione di separarsi ha sentito l'importanza di non trascurare più i suoi bisogni.
In altri termini possiamo dedicarci agli altri, ma dobbiamo dedicarci anche a noi stessi. E cercare altrove ciò di cui abbiamo bisogno, se purtroppo non lo troviamo con le persone che abbiamo accanto.

Quanto alla sua domanda su cosa fare di fronte ai momenti no di lei, posso suggerirle di fare dei tentativi e vedere quali sono quelli più efficaci. Se può esserci dialogo, questo faciliterebbe le cose.
ll problema è che se questa donna si sente in colpa ed è spaventata, potrebbe avere bisogno di stare da sola, in quanto la sua presenza purtroppo potrebbe alimentare in lei quei sentimenti difficili da vivere. In questo caso bisogna essere cauti e non conviene insistere.

Quello che le auguro è che piano piano lei riesca a superare quei sentimenti che ora la fanno allontanare. Dovrà riuscirci in parte per conto suo, in parte grazie alla sua presenza che mi sento di dire piena d'amore per lei.

Accanto a questo, non trascuri i suoi sentimenti e i suoi desideri d'amore, di vicinanza e di calore. Sono preziosi e umani stati d'animo che lei vuole fortunatamente vivere.
Non sottovaluti neppure il dispiacere che lei prova quando "non sembra più lei". Non dimentichi mai se stesso e i suoi legittimi desideri più profondi.

Un caro saluto,
Enrico de Sanctis