Difficoltà ad instaurare relazioni significative con l'altro sesso
Ho sempre avuto un rapporto un po' conflittuale con il genere maschile, nel senso che sono diffidente nei loro confronti, ho sempre il timore che possano usarmi o che abbiano brutte intenzioni... I loro gesti gentili per me sono solo dei tentativi di ottenere sesso per poi sparire... A dir la verità non so spiegare da cosa nasca questa mia paura per gli uomini... Cerco di sforzarmi di sfatare i miei pregiudizi ma purtroppo le mie esperienze sentimentali sono state molto negative e hanno solo confermato le mie idee. Non ho mai avuto una relazione felice, sono stata sempre lasciata - anche in quei rapporti che mi sembravano positivi - in modo inaspettato con spiegazioni poco convincenti.
Ho sofferto molto e ora mi fido ancor meno di quanto mi fidassi prima.
Questa situazione mi preoccupa molto perché mi rendo conto che li evito, li temo e soprattutto temo l'intimità. L'ultima volta che mi sono avvicinata ad un ragazzo, o meglio che lui si è avvicinato a me, ero così tesa che sono finita al pronto soccorso con un trauma da rapporto... Ero totalmente distaccata in quei momenti ma non volevo dirlo e ho fatto finta di nulla... Insomma, ormai non sono più una bambina ma mi sento una totale imbranata. Non credo di avere nulla che non va, sono una ragazza nella norma, niente di che ma potrei trovare qualcuno a cui piaccio ma non riesco a immaginarmi in una relazione e non riesco a fidarmi di nessuno, non riesco a condividere o entrare in confidenza. Proteggo la mia indipendenza ed i miei spazi ad ogni costo per paura che una relazione porti solo sofferenze, se non nell'immediato certamente in futuro.
L'idea di essere abbandonata è per me quasi una certezza, non riesco ad immaginarmi che qualcuno possa scegliere di stare con me e che ci rimanga davvero... Penso sempre che prima o poi mi ingannerà e mi abbandonerà. O che cercherà qualcosa di meglio.
Ho amato ma è sempre stata una sofferenza, ora cerco solo di tutelarmi ma allo stesso tempo mi limito. Ad ogni modo non credo che tutto questo dipenda esclusivamente dalle esperienze negative... Ho sempre avuto questi pregiudizi nei confronti del genere maschile, queste difficoltà a considerarli degni di fiducia... E davvero non so da dove venga tutto questo, i miei genitori sono una coppia stabile e piuttosto equilibrata.
Non so come superare queste difficoltà, ho paura di rimanere da sola per questo, di non sperimentare mai una relazione sana e positiva.
Ho sofferto molto e ora mi fido ancor meno di quanto mi fidassi prima.
Questa situazione mi preoccupa molto perché mi rendo conto che li evito, li temo e soprattutto temo l'intimità. L'ultima volta che mi sono avvicinata ad un ragazzo, o meglio che lui si è avvicinato a me, ero così tesa che sono finita al pronto soccorso con un trauma da rapporto... Ero totalmente distaccata in quei momenti ma non volevo dirlo e ho fatto finta di nulla... Insomma, ormai non sono più una bambina ma mi sento una totale imbranata. Non credo di avere nulla che non va, sono una ragazza nella norma, niente di che ma potrei trovare qualcuno a cui piaccio ma non riesco a immaginarmi in una relazione e non riesco a fidarmi di nessuno, non riesco a condividere o entrare in confidenza. Proteggo la mia indipendenza ed i miei spazi ad ogni costo per paura che una relazione porti solo sofferenze, se non nell'immediato certamente in futuro.
L'idea di essere abbandonata è per me quasi una certezza, non riesco ad immaginarmi che qualcuno possa scegliere di stare con me e che ci rimanga davvero... Penso sempre che prima o poi mi ingannerà e mi abbandonerà. O che cercherà qualcosa di meglio.
Ho amato ma è sempre stata una sofferenza, ora cerco solo di tutelarmi ma allo stesso tempo mi limito. Ad ogni modo non credo che tutto questo dipenda esclusivamente dalle esperienze negative... Ho sempre avuto questi pregiudizi nei confronti del genere maschile, queste difficoltà a considerarli degni di fiducia... E davvero non so da dove venga tutto questo, i miei genitori sono una coppia stabile e piuttosto equilibrata.
Non so come superare queste difficoltà, ho paura di rimanere da sola per questo, di non sperimentare mai una relazione sana e positiva.
[#1]
Gentile Ragazza,
ha preso in considerazione l'idea di rivolgersi di persona a un nostro collega come le è stato consigliato da qui in precedenza?
Non si lasci fermare da un'esperienza terapeutica che non l'ha soddisfatta.
Può comunque trovare lo specialista che fa per lei e che la possa accompagnare a superare le difficoltà esposte qui e in precedenza che affondano le radici nella sua storia di vita e nelle esperienze relazionali vissute.
<Cerco di sforzarmi di sfatare i miei pregiudizi ma purtroppo le mie esperienze sentimentali sono state molto negative e hanno solo confermato le mie idee.> Infatti le premesse da cui parte non la aiutano ad avere e vivere relazioni soddisfacenti... un punto su cui sarebbe opportuno lavorare con l'aiuto di un nostro collega.
Legga qui sulla psicoterapia e su alcuni suoi orientamenti
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/233-la-psicoterapia-che-cos-e-e-come-funziona.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
Cordialità
ha preso in considerazione l'idea di rivolgersi di persona a un nostro collega come le è stato consigliato da qui in precedenza?
Non si lasci fermare da un'esperienza terapeutica che non l'ha soddisfatta.
Può comunque trovare lo specialista che fa per lei e che la possa accompagnare a superare le difficoltà esposte qui e in precedenza che affondano le radici nella sua storia di vita e nelle esperienze relazionali vissute.
<Cerco di sforzarmi di sfatare i miei pregiudizi ma purtroppo le mie esperienze sentimentali sono state molto negative e hanno solo confermato le mie idee.> Infatti le premesse da cui parte non la aiutano ad avere e vivere relazioni soddisfacenti... un punto su cui sarebbe opportuno lavorare con l'aiuto di un nostro collega.
Legga qui sulla psicoterapia e su alcuni suoi orientamenti
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/233-la-psicoterapia-che-cos-e-e-come-funziona.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
Cordialità
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#2]
Utente
A dir la verità vorrei poter risolvere questo problema senza dover scavare in tutte le altre questioni del passato che pur non essendo direttamente collegate con il problema potrebbero influenzarlo... E temo che la terapia si trasformi in un rivoltare tutto quello che sono riuscita con tanta fatica a sedimentare e che vorrei rimanesse lì quiescente. Dovrei di nuovo spiegare tutto dall'inizio... Inoltre non riesco tanto a parlare di queste cose, se non ci fosse la possibilità di scrivere forse non le direi.
Non credo che mi sia di beneficio rimettere in discussione tutto, soprattutto ricominciando da zero con un nuovo terapeuta. Non voglio che questo mini il mio equilibrio.
Forse non sono pronta emotivamente per reggere lo "stress" emotivo di una relazione sentimentale.
Non credo che mi sia di beneficio rimettere in discussione tutto, soprattutto ricominciando da zero con un nuovo terapeuta. Non voglio che questo mini il mio equilibrio.
Forse non sono pronta emotivamente per reggere lo "stress" emotivo di una relazione sentimentale.
[#3]
<Non voglio che questo mini il mio equilibrio.>
Al contrario, la potrebbe accompagnare a ritrovare un equilibrio migliore, in particolare riguardo all'ambito relazionale, a comprendere cosa sostenga le difficoltà esposte, a non ripetere scelte non appropriate e copioni disfunzionali nei suoi rapporti sentimentali, previa valutazione diretta.
Se ha letto gli articoli ai link della replica precedente si può rendere conto che esistono diversi orientamenti terapeutici di cui può tenere conto per la scelta dello specialista a cui preferirebbe rivolgersi.
Non tutti gli approcci scavano nel passato alla ricerca delle cause, come ad esempio quelli di tipo attivo e focalizzato. Naturalmente occorrono anche la sua motivazione e il suo impegno in un eventuale percorso.
Le suggerisco di leggere gli articoli linkati se ancora non l'ha fatto.
Un caro saluto
Al contrario, la potrebbe accompagnare a ritrovare un equilibrio migliore, in particolare riguardo all'ambito relazionale, a comprendere cosa sostenga le difficoltà esposte, a non ripetere scelte non appropriate e copioni disfunzionali nei suoi rapporti sentimentali, previa valutazione diretta.
Se ha letto gli articoli ai link della replica precedente si può rendere conto che esistono diversi orientamenti terapeutici di cui può tenere conto per la scelta dello specialista a cui preferirebbe rivolgersi.
Non tutti gli approcci scavano nel passato alla ricerca delle cause, come ad esempio quelli di tipo attivo e focalizzato. Naturalmente occorrono anche la sua motivazione e il suo impegno in un eventuale percorso.
Le suggerisco di leggere gli articoli linkati se ancora non l'ha fatto.
Un caro saluto
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4.2k visite dal 13/10/2015.
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