Attratto da uomini maturi

Buonasera,
Sono un ragazzo di 24 anni e da tempo sono attratto da uomini maturi. Il problema è il fatto che l'attrazione avviene solo nella mia testa, mentre se cammino per strada provo attrazione escusivamente per il sesso femminile.
Io sin da piccolo non ho mai avuto un grande rapporto con mio padre. Nonostante non mi abbia mai fatto mancare nulla materialmente, non ha invece mai avuto interesse per la mia vita (scuola, hobby ecc.) nè mostrato segni di affetto (mai avuto un suo abbraccio o un "ti voglio bene", per esempio). Quando infatti provo piacere nell'immaginarmi un rapporto sessuale con un uomo maturo, le cose che più mi provocano eccitaizione sono sia il pensiero di come mio padre si arrabbierebbe se dovessi fare una cosa del genere ma anche il fatto di essere protetto e desiderato da un uomo più grande. Io ho anche avuto un'esperienza recentmente con un uomo sui 40 anni, e finchè si è trattato di toccarmi e baciarmi, ho provato un grandissimo piacere. Quando però si è passati oltre, ho provato un forte disgusto e non sono riuscito a fare nulla, tanto che tornato a casa ho persino rimesso.
Quindi mi chiedo, provo davvero attrazione per il mio stesso sesso oppure è solo un modo per ricevere dell'affetto che non ho mai avuto?
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Tu quale risposta dai a questa domanda?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Salve, è difficile darle una risposta, è una cosa molto intima l'attrazione sessuale, che solo lei può intuire. In questo mi associo alla domanda della collega.

I nessi che fornisce sono importanti. Il desiderio di avere affetto da suo padre e quello di trovarsi in situazioni che possano appagarlo. Oppure la voglia di innescare una sfida, tramite una provocazione rabbiosa, una competizione, o tramite il tentativo di attirare la sua attenzione. In altri termini come se dicesse: "Ti faccio vedere io", poiché sa che suo padre sarebbe contrario, a quanto ho capito.
Questo la porta a riflettere sul fatto che l'omosessualità sarebbe per lei, potremmo dire, una sorta di pretesto.

Per avere un quadro più ampio, mi piacerebbe anche potere approfondire se vive il timore ad essere eventualmente omosessuale.
Le dico questo perché sono colpito dalla reazione di disgusto che ha provocato un rigetto addirittura nel rapporto con l'uomo di cui ci parla. Non so se possiamo simbolicamente dire che non ha potuto assolutamente vivere e tenere dentro di sé questa esperienza. Mi aiuti a capire se intimamente può essere eventualmente così oppure se semplicemente non le piaceva.

Provo a darle un consiglio, anche se non ci conosciamo. Cercherei forse di affrontare dentro di me questa carenza che sente nei confronti della figura paterna, e i suoi vissuti a fronte di questa importante mancanza affettiva che denuncia. Una volta fatto questo, potrà sentire dentro di sé se l'attrazione per gli uomini maturi passa oppure no, magari potrebbe prendere nuove forme.

Contemporaneamente, cercherei di capire il mio giudizio e se sono presenti delle mie paure verso una sua ipotetica omosessualità, tenendo presente che l'attrazione per il sesso femminile comunque la sente.
Benché sia un orientamento sessuale non patologico, mi chiedo se la rabbia di suo padre a saperla omosessuale possa avere formato in lei l'idea che l'omosessualità sia disgustosa e intollerabile. Questo potrebbe essere un punto importante.

Un saluto,
Enrico de Sanctis

Dr. Enrico de Sanctis - Roma
Psicologo e Psicoterapeuta a orientamento psicoanalitico
www.enricodesanctis.it

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Dr.ssa Magda Muscarà Fregonese Psicoterapeuta, Psicologo 3.8k 149
Gentile ragazzo, un padre poco affettivo , anzi per niente affettivo,penso le abbia lasciato una grande rabbia e la voglia di essere .. risarcito .. con il Collega de Sanctis le consiglio di riflettere per non tormentarsi e fare scelte con un codice reattivo di rivalsa.. Pensi anche che i padri di qualche tempo fa, non erano molto espressivi, e spesso pensavano che dovevano lavorare e mantenere i figli e basta..per niente..mammi insomma.
Mentre i figli maschi avrebbero bisogno di un padre a cui identificarsi, anche discutere e litigare , ma un padre presente.
Provi a pensare come si sentirebbe con un Collega uomo, anche nei servizi pubblici, che sono ottimi , per parlarne, chiarirsi, sentirsi compreso.. Restiamo in ascolto, ci riscriva, se vuole , intanto auguri di sguardi sereni sulla vita..

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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Utente
Utente
Gentili Dottori,
vi ringrazio per le vostre utili risposte.Riguardo l'ultima domanda che ho fatto, onestamente non riesco proprio a darmi una risposta. Se da una parte c'è il desiderio di nei confronti di un uomo, dall'altra questo desiderio rimane nella mia mente solo nei momenti di impulso sessuale ma si ferma lì.
Vorrei inoltre aggiungere che nella mia vita non sono mai riuscito, nè ho avuto tante possibilità di rapportarmi con altri maschi. Oltre alla mancanza di rapporti con mio padre, ho vissuto gran parte della mia infanzia nella famiglia di mia madre, ossia quattro zie e nessuno zio.Nella famiglia di mio padre invece i suoi fratelli hanno sempre avuto un carattere freddo e non ho mai legato particolarmente. A scuola sono sempre capitato in classi con il 90% di ragazze, tra cui la persona che è stata la mia migliore amica sino ai 16 anni. Quando poi alle superiori sono capitato in una scuola di soli maschi per me è stato difficilissimo. Mi sono chiuso in me stesso e non sono riuscito a legare con nessuno di loro.

Riguardo ad un possibile timore dell'omosessualità, un po' c'è perchè in quel caso non provando (credo) una attrazione fisica mi ritroverei in futuro a non avere nessun tipo di rapporto sentimentale con altre persone. Al contrario, credo di poter accettare tranquillamente una eventuale bisessualità, se questa può davvero esistere.

Un ultimo punto sulla questione di mio padre. La cosa che più mi ha fatto male in questi anni è il fatto che lui accusi me di non aver mai cercato il suo affetto quando ero bambino e di essere stato sempre legato più a mia madre. Ma il problema è che lui lavorava tutto il giorno e quando tornava a casa si chiudeva in camera dicendo di essere stanco.
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Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Leggendo le sue parole, mi sembra che lei sia capace di guardarsi dentro e di cogliere significative sfumature emotive legate alla sua storia. Voglio dirle che mi sembra farlo senza esitare, qualità che indica coraggio.

Ci sono tanti aspetti che meritano di essere approfonditi, legati alla sua narrazione. Dal rapporto con la sua famiglia e con suo padre che sembra averla ferita profondamente, ai vissuti sperimentati con i coetanei che caratterizza in modo significativo. Ad esempio mi ha colpito che in una scuola di soli maschi è stato difficile per lei aprirsi e relazionarsi. Chissà cosa deve essere successo in lei e cosa deve avere provato dentro per reagire così, creando forse una barriera di inaccessibilità.
E chissà se questa inaccessibilità è la stessa che non le consente di cogliere con certezza se non prova attrazione per il sesso maschile.

L'idea della dottoressa Muscarà Fregonese di fare una chiacchierata con un collega di persona è un'opportunità ottima che può valutare per trovare uno spazio idoneo dove fermarsi ad ascoltare se stesso e diventare libero di esprimere il suo orientamento sessuale, qualsiasi esso sia, e senza esitare, cosa che sappiamo può fare.

Un caro saluto,
Enrico de Sanctis
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Utente,
Aggiungo soltanto qualche riflessione a quelle esaustive dei Colleghi che mi hanno preceduto.

Un padre distante, algido, anaffettivo...irraggiungibile, spinge -senza dubbio - ad un bisogno importante di ricevere un "risarcimento"

Poi, a seconda delle nostra storia di vita, di infanzia, di risorse e meccanismi di difesa della psiche, questo risarcimento cerchiamo di trovarlo come possiamo....

Un altro punto su cui riflettere è la paura di una sessualità coitale.
È come se, immagino per paura, avesse "scisso" l'intimità (carezze, baci, preliminari..) dall'aspetto genitalico della sessualità, quindi quello più profondo, adulto.

Siamo online, quindi prenda le mie riflesisini con le pinze, ma se così fosse si apre uno scenario da poter analizzare ed approfondire.

Con le donne ha difficoltà di questo genere?
Ci sono delle dimensioni della sessualità che non gradisce o che teme?

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Utente
Utente
Gentili Dottori,
ancora grazie per le vostre risposte.

Con le donne la situazione è simile al rapporto che ho con le persone in generale. Ho avuto delle storie, ma sempre molto brevi perchè mi spaventa molto l'idea di un rapporto stabile.

Scrivendo qui, forse ho realizzato che il problema maggiore non è l'attrazione che provo per uomini più grandi in sè, ma il fatto che questo è causato da problemi più grandi. Infatti questo desiderio è diventato più forte adesso che la situazione familiare si è aggravata.
Mio padre, che sino a poco tempo fa ha portato a casa un buono stipendio, lo scorso anno ha perso il lavoro. Non trovandosi bene nel luogo in cui viviamo ha deciso di ritornare a vivere nella città della sua famiglia, dove si fa mantenere dai parenti e fa la bella vita, lasciando noi a vivere con i pochi soldi che guadagna mia madre, che nel frattempo ha dovuto cercarsi un lavoro visto che a causa dell'università io non riuscirei ad avere il tempo per entrambe le cose.
Nel frattempo, sono anche a conoscenza del fatto che da circa un anno mia madre ha conosciuto un uomo con il quale sta avendo una relazione a distanza. Lei non sa che io so, ma io non le ho mai detto nulla perchè sono felice che dopo tutti i sacrifici che ha fatto per noi e visto che mio padre non le ha mai dato l'amore che merita si sia presa per una volta uno spazio per lei, anche se questo ha causato un brusco distacco tra lei e me e mio fratello.
Però da quando sono arrivati tutti questi problemi, lei ha iniziato a sfogare tutta la sua rabbia su di noi, criticandoci per ogni cosa e comportandosi alla stessa maniera di mio padre. Ho provato a farle notare questo suo comportamento e ora non mi rivolge più la parola.

Vorrei poter risolvere questa situazione, anche parlando con qualcuno, ma purtroppo l'ansia, gli attacchi di panico e la depressione che ho avuto da quando ho 15 anni sono diventati ancora più forti e faccio tantissima fatica anche solo ad uscire di casa.

Volevo ringraziare a tutti voi per le parole scritte, perchè almeno per una volta mi sono sentito capito. Mi pento di non aver mai provato in passato a reagire, perchè ormai mi sento morto dentro e credo di essere arrivato ad un punto in cui non è possibile tornare indietro.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
È un gesto molto atrusita da parte sua rispettare l'amore che sta provando sua mamma per un altro uomo che non sia suo padre.

Se la problematica persiste anche con le donne, c'è una paura di fondo della sessualità e dell'amore a tutto tondo.

Si faccia aiutare, una vita senza amore è una vita a metà!