Disturbo borderline o?

Buonasera a tutto lo staff.
Voglio raccontarvi del mio caso più per me che per voi dato che scrivere mi aiuta a capirmi,
una specie di autoanalisi.
Ho scatti di ira molto spesso, per qualsiasi motivo, che sia una notizia al notiziario o che la connessione internet salta. Non mi piace la società, mi sono da sempre sentito molto superiore agli altri e nutro nei confronti della massa un senso di disprezzo e disgusto. Sono individualista.
Disprezzo soprattutto i giovani, le "troiette" (scusate il termine, ma non trovo parola migliore per descriverle) bisognose di attenzioni che vanno in giro tutte truccate e scollate a 16 anni o anche prima, i ragazzini che pensano solo al calcio e assere alla moda, gli odiavo già quando avevo la loro età e ora mi fanno ancora più schifo.
Non mi sento di appartenere a quest'epoca: il modernismo, il femminismo, l'antirazzismo sono cose che reputo idiote e innaturali.
Da tutto questo arriva la mia rabbia.
Ogni tanto a tutta questa rabbia si associa la depressione che manda a farsi benedire tutti i miei ideali e il percorso che ho pronto per me, è momentanea, già scrivendo queste righe mi sento meglio, però vorrei cercare di capirmi meglio.
Cercando "rabbia incontrollata e depressione" su google mi sono imbattuto in alcuni articoli sulla personalità borderline e mi ci sono rispecchiato quasi del tutto.
A parte il senso di inferiorità, cosa che non mi appartiene per niente, direi che c'è tutto.
Anche se non mi piacciono "gli altri", mi interessa sempre fare bella impressione su tutti, questa cosa mi ha portato spesso a fare cose che non volevo fare.
Se qualcuno si dimentica di chiamarmi o manca un appuntamento, mi fa infuriare e a volte deprimere, o quando uno non risponde a un messaggio, la raggiungo il massimo del nervosismo.
Non voglio ricevere un "no", un rifiuto, in nessun caso, dall'amore al lavoro, pretendo e basta, non devo chiedere. Questo è il mio problema. Troppo orgoglioso, cosa che per me è un pregio ma mi rendo conto che in realtà è questo il problema!
Per finire vorrei raccontarvi anche di questa mia ultima particolarità:
io mi eccito sessualmente solo venendo umiliato da una ragazza, infatti ho avuto rapporti sessuali, se escludo qualche cosetta ai tempi delle medie, solo con prostitute specializzate in materia, le misstress. Ricordo che la prima volta che mi eccitai sessualmente era guardando "Basic Instinct" alla tv, la scena in cui c'è la donna che lega l'uomo al letto e lo cavalca per poi ucciderlo. Avrò avuto si e no 4 anni, quella scena mi aveva mandato fuori di testa, pensavo "come può essere, la donna che vince sull'uomo?" mi dava fastidio ma allo stesso tempo mi eccitava, al tempo non sapevo ancora cosa era l'eccitazione ma quella scena è stata fatale per segnare la mia sessualità a vita. Questo non rappresenta per me un problema perchè mi diverto molto ad avere questo genere di rapporti. Non è una cosa normale però, lo so bene, magari però centra con quello che ho scritto. Have a good night.



[#1]
Dr.ssa Valentina Sciubba Psicoterapeuta, Psicologo 1.7k 38
Gentile ragazzo,
ci ha detto molte cose significative e mi domando se i fastidi di cui si lamenta non si colleghino anche ai valori della bilirubina. La saggezza popolare infatti collega la funzionalità epatica all'ira.

Vorrei dirle qualcosa sulle terapie psicologiche che forse può aiutarla a prendere in considerazione l'idea di consultare un professionista: esse funzionano essenzialmente in base ai contenuti verbali o talora psicocorporei e alla relazione terapeutica che si instaura tra paziente e terapeuta.
La relazione può essere più o meno importante, ma è sempre presente e non infrequentemente è essenziale.

Cordiali saluti

Valentina Sciubba Psicologa
www.valentinasciubba.it Terapia on line
Terapia Breve Strategica e della Gestalt
Disturbi psicologici e mente-corpo

[#2]
Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Salve a lei, è una cosa importante raccontarsi, ascoltarsi e mi sembra giusto che lei possa farlo per se stesso. A me fa ha fatto piacere avere l'occasione di essere il testimone del suo racconto. L'ho trovato importante, mi ha lasciato molte sensazioni e domande.
Allo stesso tempo mi sono chiesto se avesse voglia anche di avere un interlocutore. Io ci terrei ad esserlo, anche se per avere solo un breve scambio per quel che possiamo in questa sede, se ne avesse voglia anche lei.

Provo così ad aggiungere alcune cose, se lo desidera mi dica pure il suo pensiero a riguardo, a me interessa.

La rabbia incontrollata e la depressione sono due condizioni, di cui ci parla con chiarezza. Mi domando se siano la faccia di una stessa medaglia. Quando dice che non vuole "ricevere un "no", un rifiuto, in nessun caso, dall'amore al lavoro, pretendo e basta, non devo chiedere. Questo è il mio problema", mi sembra sottolineare un aspetto cruciale.
A volte capita che un rifiuto sia molto doloroso e ci faccia stare male, soprattutto se ci fidavamo e siamo traditi. Può succedere di rimanerci così male che ci buttiamo giù o al contrario reagiamo con nervosismo, e magari in seguito ci sembra di provare solo indifferenza, come se dovessimo allontanare da noi il dolore di non essere stati considerati. Mentre il nostro legittimo desiderio è di esserlo, di essere riconosciuti, di essere importanti, di essere amati, com'è giusto che sia.

Nel mio orientamento teorico non mi focalizzo sulla diagnosi, lei è prima di tutto una persona e il suo male interiore porta con sé un senso che va compreso per essere trasformato.
Devo dirle che mi piace molto il titolo che ha dato al suo racconto, lo trovo prezioso, perché esprime un dubbio. E a me lascia la bella sensazione, leggendo le sue parole, di una possibilità promettente per lei: disturbo borderline o?

Un saluto,
Enrico de Sanctis

Dr. Enrico de Sanctis - Roma
Psicologo e Psicoterapeuta a orientamento psicoanalitico
www.enricodesanctis.it

[#3]
Utente
Utente
Dr. De Sanctis
Buondì, ora sono di fretta perchè devo uscire,
però mi farebbe molto piacere scambiare qualche messaggio con lei!
A che mail la posso contattare?

Buona giornata!
[#4]
Dr. Alessandro Raggi Psicologo, Psicoterapeuta 483 13
Gentile utente,

il disturbo borderline di personalità non si autodiagnostica e le correlazioni tra ciò che ha letto su internet e alcuni suoi comportamenti non sono ne sufficienti ne indicative necessariamente di un simile disturbo. Per quanto possiamo saperne leggendo ciò che lei scrive lei potrebbe non avere alcun disturbo di personalità di nessun tipo.

Ad ogni modo per una diagnosi occorre sempre un professionista e alcune (non sempre una è sufficiente) visite. Dopodiché lei, come qualunque altro utente, della diagnosi non se ne farebbe proprio un bel niente.
Le scrivo queste cose per sua informazione,dato che siamo in un portale informativo e per informazione degli altri utenti.

Sono molto in accordo con le idee del collega De Sanctis, il quale l'ha anche invitata, se lei vorrà, a scrivere ancora in questo post, su questo sito. Devo dire anche che dubito che uno dei colleghi (non solo il Collega De Sanctis, che ovviamente saprà decidere per se stesso) sia uso "scambiarsi qualche mail" con gli utenti a scopo consultivo. Un conto è un consulto online pubblico, come nel caso offerto grazie al portale MEDICITALIA, altro è un consulto privato che di norma viene erogato dal professionista dietro compenso trattandosi di un lavoro. Anche questo che ho scritto è per informazione degli altri utenti/lettori.

Tornando alla sua domanda, mi ha colpito che essa sia una "non-domanda", ovvero che si tratti più di una sua libera riflessione su se stesso, che lascia aperte a noi le possibilità di cogliere se e quale sia la sua eventuale domanda. Ciò è interessante e indicativo anche - a mio modo di vedere - della sua voglia di relazione e comunicazione, di essere realmente compreso e ascoltato da qualcuno. Ha mai pensato a un percorso analitico? L'analisi può essere un modo unico di scoprire e conoscere se stessi e potrebbe esserle di grande giovamento in qualunque caso.

Cordiali saluti.

Dr. Alessandro Raggi
psicoterapeuta psicoanalista
www.psicheanima.it

[#5]
Utente
Utente
Gentile Dr. Raggi,
è proprio come dice lei, ovvero una libera riflessione su me stesso.
Solitamente scrivo molto su dei quaderni e mi aiuta ogni volta a comprendere alcune cose di me,
questa volta ho deciso di esporre qua le mie varie riflessioni appunto per sentire le opinioni altrui.La voglia di comunicare c'è, solo che certe cose non si possono raccontare ad amici e familiari, e anche per questo ho scelto voi.
Un percorso analitico? Si, mi piacerebbe e molto probabilmente sarà una delle prime cose che farò quando avrò uno stipendio fisso e sempre se troverò un medico che mi ispiri fiducia. Per il momento mi è già d'aiuto scrivere 4 righe qua con voi!
Già scrivendo e scavando nei ricordi riesco a capire molte parti di me.

Saluti e buon week-end!

[#6]
Utente
Utente
Dr. Sciubba
ringrazio anche lei per la sua opinione.
Infatti vi potrebbe essere utile sapere che ho la Sindrome di Gilbert.
Da quando mi è stata riscontrata cerco il più possibile di mangiare sano, evitare gli alcolici (anche se una volta ogni tanto qualche festa me la faccio, ma sempre più di rado) e evitare il nervosismo, cosa che non mi riesce troppo bene come vi ho raccontato!
Comunque faccio analisi di controllo ogni 6 mesi circa e vedo un epatologo una volta l'anno.
Saluti!
[#7]
Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Se le andasse di parlarne qui potrebbe essere importante per altri lettori che possano ritrovarsi nelle sue parole e avere un confronto attraverso di lei e questo nostro consulto. In caso contrario, se preferisce una dimensione più privata, quando ha voglia può contattarmi senz'altro. Trova la mia email nella mia scheda personale.

Un caro saluto,
Enrico de Sanctis
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