Vulnerabilità e voglia costante di affetto
Buongiorno, sono una ragazza di 19 anni e vi contatto perché mi sono resa conto di avere un problema e vorrei chiedere a voi specialisti un consiglio. Sono una ragazza solare, allegra, molto empatica e sensibilissima, mi basta davvero poco per commuovermi; che sia una notizia particolare data al telegiornale o semplicemente incontrare per strada una persona affetta da disabilità. Quello che però ritengo essere un problema è questo: sono molto fragile emotivamente, e mi riferisco soprattutto all'aspetto relazionale; sento di avere un forte bisogno di amore, e mi riferisco all'amore di un ragazzo; vorrei tanto incontrare una cosiddetta anima gemella che mi ami e mi dia affetto. Questo mi sembra assurdo, e mi ripeto sempre che devo imparare a stare bene da sola. Non ho mai avuto una storia, mi è capitato solo di avere due infatuazioni ed entrambe le volte sono stata male perché pensavo di essere ricambiata (e per ciò partivo con dei viaggi mentali, cosa che faccio spesso: sognare ad occhi aperti di incontrare una persona che voglia stare con me) e invece mi sbagliavo. Quando, per qualsiasi motivo, mi sento triste, più che la parola di un'amica quello che voglio è l'abbraccio di un amico, maschio, ma purtroppo di amici maschi ne ho davvero pochi e non abitano vicino a me.
La cosa più strana è che nei ragazzi cerco due caratteristiche particolari: devono essere alti e maggiori di me almeno di un paio d'anni, di fatto le due cotte che mi ero presa erano per due ragazzi più grandi di me e...alti. Assurdo, lo so.
Tutto ciò, insomma, non mi sembra normale. Non mi sembra normale aver incominciato l'università da poco e non fare altro, quando ci vado, che guardare i ragazzi e pensare ''chissà cosa potrebbe succedere se conoscessi quello o quell'altro''; non mi sembra normale avere un così disperato bisogno di affetto da parte di un uomo: ho un padre e un fratello più grande con cui ho un bel rapporto, anche se devo ammettere che con mio padre un rapporto così non ce l'ho da sempre.
Forse devo anzitutto imparare a stare meglio con me stessa, cosa che però già mi pare di fare. Sono vulnerabile, sogno il principe azzurro con cui vivere felice per sempre, e al pensiero che possa non arrivare impazzisco, mi domando cosa non va in me, perché quelle due cotte non hanno funzionato come pensavo sarebbe successo. Ho paura di restare da sola, paura che nessun ragazzo mai si accorgerà di me, nonostante sia consapevole che questo sia un po' improbabile perché so di essere una bella persona, sia fisicamente (onestamente) che interiormente....
Ora come ora non sono più ''innamorata'' di quelle persone, anche se una di queste è un mio caro amico che vorrei vedere sempre ma purtroppo siamo a centinaia di km e ci vediamo solo una volta l'anno.
Spero che riusciate a darmi qualche consiglio, perché mi sento ridicola.
Grazie in anticipo se vorrete farlo.
La cosa più strana è che nei ragazzi cerco due caratteristiche particolari: devono essere alti e maggiori di me almeno di un paio d'anni, di fatto le due cotte che mi ero presa erano per due ragazzi più grandi di me e...alti. Assurdo, lo so.
Tutto ciò, insomma, non mi sembra normale. Non mi sembra normale aver incominciato l'università da poco e non fare altro, quando ci vado, che guardare i ragazzi e pensare ''chissà cosa potrebbe succedere se conoscessi quello o quell'altro''; non mi sembra normale avere un così disperato bisogno di affetto da parte di un uomo: ho un padre e un fratello più grande con cui ho un bel rapporto, anche se devo ammettere che con mio padre un rapporto così non ce l'ho da sempre.
Forse devo anzitutto imparare a stare meglio con me stessa, cosa che però già mi pare di fare. Sono vulnerabile, sogno il principe azzurro con cui vivere felice per sempre, e al pensiero che possa non arrivare impazzisco, mi domando cosa non va in me, perché quelle due cotte non hanno funzionato come pensavo sarebbe successo. Ho paura di restare da sola, paura che nessun ragazzo mai si accorgerà di me, nonostante sia consapevole che questo sia un po' improbabile perché so di essere una bella persona, sia fisicamente (onestamente) che interiormente....
Ora come ora non sono più ''innamorata'' di quelle persone, anche se una di queste è un mio caro amico che vorrei vedere sempre ma purtroppo siamo a centinaia di km e ci vediamo solo una volta l'anno.
Spero che riusciate a darmi qualche consiglio, perché mi sento ridicola.
Grazie in anticipo se vorrete farlo.
[#1]
>>> vorrei tanto incontrare una cosiddetta anima gemella che mi ami e mi dia affetto
>>>
Leggi intanto quest'articolo:
http://www.giuseppesantonocito.it/news.htm?m=598
>>> Questo mi sembra assurdo, e mi ripeto sempre che devo imparare a stare bene da sola
>>>
È una rigidità che ti deriva dal non avere scelta: sei troppo sensibile e quindi cerchi la perfezione (che non esiste, ovviamente) oppure eviti tutto quanto, per non soffrire. O il principe incantato, o da sola.
Devi invece fare esperienza nel mondo reale, altrimenti correrai una vita dietro a un sogno irrealizzabile. Ma se non riesci da sola, il ricorso a un terapeuta è appropriato.
>>>
Leggi intanto quest'articolo:
http://www.giuseppesantonocito.it/news.htm?m=598
>>> Questo mi sembra assurdo, e mi ripeto sempre che devo imparare a stare bene da sola
>>>
È una rigidità che ti deriva dal non avere scelta: sei troppo sensibile e quindi cerchi la perfezione (che non esiste, ovviamente) oppure eviti tutto quanto, per non soffrire. O il principe incantato, o da sola.
Devi invece fare esperienza nel mondo reale, altrimenti correrai una vita dietro a un sogno irrealizzabile. Ma se non riesci da sola, il ricorso a un terapeuta è appropriato.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Gentile Utente,
La classica, meglio abusata, mezza mela di platonica memoria è davvero chimerica e soprattutto non veritiera per la salute della coppia..
Una coppia per essere longeva e solida deve essere composta non da due metà, ma da due entità, tra l'altro ben distinte e differenziate.
Sarebbe utile capire da dove nasce questo suo bisogno d'amore. ..
Da dove origina...
Cosa cela..
Come è stata amata da bambina...
Se è stat amata...
Se si vuole bene e si stima...
Di cosa investe il possibile legame e così via...
Sembra esistere solo se amata...
Consulti queste letture, credo che si ritroverà
http://www.valeriarandone.it/articoli/154-gli-amore-dipendenti-dipenden
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4078-l-amore-affamato-la-dipendenza-d-amore.html
La classica, meglio abusata, mezza mela di platonica memoria è davvero chimerica e soprattutto non veritiera per la salute della coppia..
Una coppia per essere longeva e solida deve essere composta non da due metà, ma da due entità, tra l'altro ben distinte e differenziate.
Sarebbe utile capire da dove nasce questo suo bisogno d'amore. ..
Da dove origina...
Cosa cela..
Come è stata amata da bambina...
Se è stat amata...
Se si vuole bene e si stima...
Di cosa investe il possibile legame e così via...
Sembra esistere solo se amata...
Consulti queste letture, credo che si ritroverà
http://www.valeriarandone.it/articoli/154-gli-amore-dipendenti-dipenden
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4078-l-amore-affamato-la-dipendenza-d-amore.html
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#3]
Concordo coi Colleghi, Lei sembra cercare conferme , protezione, protezione dal mondo esterno, e non sembra avere fiducia nelle sue capacità e nelle sue potenzialità.. Chiaro che se a 19 anni teme di non trovare mai una persona che l'ami, perchè si svaluta, pur definendosi solare e bella persona..??
Il rapporto con suo padre non mi sembra chiaro, ora il padre è .. il mediatore del mondo esterno.. dice il libro.. rifletta sulla sua storia , forse ci sono state incomprensioni e chiusure anche riparabili dietro a questo bisogno di sentirsi appoggiata , raccolta..
Penso che chiarirsi con un Collega de visu, anche allo Spazio Giovani , sarebbe saggio e opportuno.
Cosa ne pensa ?
Il rapporto con suo padre non mi sembra chiaro, ora il padre è .. il mediatore del mondo esterno.. dice il libro.. rifletta sulla sua storia , forse ci sono state incomprensioni e chiusure anche riparabili dietro a questo bisogno di sentirsi appoggiata , raccolta..
Penso che chiarirsi con un Collega de visu, anche allo Spazio Giovani , sarebbe saggio e opportuno.
Cosa ne pensa ?
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
[#4]
Ex utente
Buongiorno dottori, intanto vi ringrazio per aver risposto. Dottor Santonocito, ho letto il suo articolo, ma purtroppo non riesco proprio a condividerlo. Chiaramente io non ho mai avuto una relazione perciò posso solo immaginare come potrei essere da fidanzata; tuttavia sono convinta del fatto che non sarei la persona che abbandona la relazione alla prima difficoltà, sono convinta che l'amore vero, quello dei nostri nonni, esista davvero perché è così, perché è vero, e niente e nessuno mi farà mai cambiare idea. Dottoressa Randone, sinceramente il suo primo articolo mi spaventa un po'; non voglio che questa mia ''voglia'' diventi una dipendenza problematica, specialmente perché ho paura che questo possa portarmi ad innamorarmi di uomini sbagliati. Riguardo a da cosa potrebbe originarsi questo mio bisogno di amore... non saprei proprio; ho vissuto un'infanzia normalissima, forse è il mio eccessivo romanticismo e la mia troppa tendenza a sognare ad occhi aperti che mi fa essere così. Certo, sono stata amata, e mi stimo e mi voglio bene: sono consapevole delle mie qualità, anche se quando mi è capitato di vivere quelle due infatuazioni ho pensato al perché non fossi riuscita a mostrale a quelle persone, a come fosse possibile che una ragazza con le mie qualità non potesse piacere.
Dottoressa Fregonese, sì, sono d'accordo con lei. Con mio padre vado d'accordo e gli assomiglio sotto molti aspetti, però non ho un dialogo profondo con lui; per intenderci: se mi piace un ragazzo o mi sento triste perché è andato male un compito/ho discusso con un'amica a lui queste cose non le dico. Durante la mia preadolescenza ero anche molto più chiusa di ora con lui; soltanto da pochi anni ho incominciato ad aprirmi.
In realtà, devo ammettere che oltre alla paura di restare sola in senso relazionale, in modo analogo ho paura di non riuscire a realizzarmi nella vita, paura che i sacrifici che sto facendo per gli studi e per coltivare i miei sogni in generale un giorno non saranno serviti a niente.
Ma quando ho questi pensieri provo a pensare che molto peggio sarebbe stato il non aver mai provato a realizzarmi, ad accontentarmi fin da subito. E subito divento orgogliosa di me e del fatto che ce la sto mettendo tutta...
Dottoressa Fregonese, sì, sono d'accordo con lei. Con mio padre vado d'accordo e gli assomiglio sotto molti aspetti, però non ho un dialogo profondo con lui; per intenderci: se mi piace un ragazzo o mi sento triste perché è andato male un compito/ho discusso con un'amica a lui queste cose non le dico. Durante la mia preadolescenza ero anche molto più chiusa di ora con lui; soltanto da pochi anni ho incominciato ad aprirmi.
In realtà, devo ammettere che oltre alla paura di restare sola in senso relazionale, in modo analogo ho paura di non riuscire a realizzarmi nella vita, paura che i sacrifici che sto facendo per gli studi e per coltivare i miei sogni in generale un giorno non saranno serviti a niente.
Ma quando ho questi pensieri provo a pensare che molto peggio sarebbe stato il non aver mai provato a realizzarmi, ad accontentarmi fin da subito. E subito divento orgogliosa di me e del fatto che ce la sto mettendo tutta...
[#5]
Probabilmente non hai letto con attenzione l'articolo.
Il punto 2. delinea proprio il rapporto di coppia di cui parli tu: duraturo, con impegno da ambo le parti e che non entra in crisi alle prime difficoltà. Il punto è che questo tipo di rapporti non ha nulla a che vedere con l'idea romantica di anima gemella. La durevolezza si costruisce piano piano, nel tempo. È una questione di condivisione di valori e obiettivi, non di gemellaggio di "anime".
>>> Chiaramente io non ho mai avuto una relazione perciò posso solo immaginare come potrei essere da fidanzata
>>>
Infatti, quando si manca di esperienza ci possiamo fare tutti i film che vogliamo, ma la realtà è quella che è e il tempo si occupa, di solito, di mostrarcela. Ancora sei molto giovane, per fare esperienza hai tutto il tempo che vuoi.
Anche quando non si è sereni è difficile capire cosa si vuole. O per meglio dire, è difficile capire se ciò che vogliamo sono desideri e bisogni sani oppure dettati dalle nostre paure più radicate.
Il punto 2. delinea proprio il rapporto di coppia di cui parli tu: duraturo, con impegno da ambo le parti e che non entra in crisi alle prime difficoltà. Il punto è che questo tipo di rapporti non ha nulla a che vedere con l'idea romantica di anima gemella. La durevolezza si costruisce piano piano, nel tempo. È una questione di condivisione di valori e obiettivi, non di gemellaggio di "anime".
>>> Chiaramente io non ho mai avuto una relazione perciò posso solo immaginare come potrei essere da fidanzata
>>>
Infatti, quando si manca di esperienza ci possiamo fare tutti i film che vogliamo, ma la realtà è quella che è e il tempo si occupa, di solito, di mostrarcela. Ancora sei molto giovane, per fare esperienza hai tutto il tempo che vuoi.
Anche quando non si è sereni è difficile capire cosa si vuole. O per meglio dire, è difficile capire se ciò che vogliamo sono desideri e bisogni sani oppure dettati dalle nostre paure più radicate.
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Cara ragazza,
Ti invito a riflettere su un particolare per me rilevante: hai 19 anni.
Probabilmente tu immagini tante cose che per diventare realta' devono essere messe a confronto con le esperienze reali che maturerai.
E che a 19 anni non puoi avere ancora maturato.
Sia sotto l'aspetto pratico che come sviluppo di personalita'
L'aspetto teorico e' destinato a mutare, a evolvere con la maturazione che farai e che si appoggera' sull'esperienza.
Abbi quindi pazienza oltre che maggiore fiducia in generale nella vita e nelle possibilita' che avrai.
Auguri!
Ti invito a riflettere su un particolare per me rilevante: hai 19 anni.
Probabilmente tu immagini tante cose che per diventare realta' devono essere messe a confronto con le esperienze reali che maturerai.
E che a 19 anni non puoi avere ancora maturato.
Sia sotto l'aspetto pratico che come sviluppo di personalita'
L'aspetto teorico e' destinato a mutare, a evolvere con la maturazione che farai e che si appoggera' sull'esperienza.
Abbi quindi pazienza oltre che maggiore fiducia in generale nella vita e nelle possibilita' che avrai.
Auguri!
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 7.1k visite dal 09/10/2015.
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