Ansia o bipolarismo?

Salve ho 29 anni e da sei soffro di ansia e panico,con episodi depressivi anche nel passato.non sono stata mai in ccura ma da sei mesi sto affrontando una psicoterapia.il mio problema è il rifiuto verso i farmaci,molte volte per superare le mie angosce e ostacoli uso alcol.ma non mi definisco alcolizzata perché molte volte bevo solo quando mi assale l ansia.la mia psicologa mi ha detto che forse sono affetta da disturbo bipolare perché secondo lei quando cerco di superare qualcosa che mi porta ansia e cerco di farlo con le mie forze senza ricorrere a farmaci o alcol mi sento felice ed orgogliosa di me ma basta un iinsuccesso o qualche sintomo (tipo tachicardia o mancanza di respiro ) a farmi crollare peggio di prima.cado nello sconforto di non potercela fare e mi assale un angoscia che mi dura molti giorni.divento di nuovo più debole di prima e penso chissà se ne uscirò.il mio problema è al mattino dormo tanto per paura di svegliarmi e stare male non ho più stimolo di vita e penso semplice alla mia malattia.non credo di essere bipolare io mi considero più depressa ma anche se fossi così mi è difficile accettarlo.a volte ho paura di me stessa e penso cosa mi sta succedendo? Nn voglio fare uso di psicofarmaci, vorrei provare una cura alternativa tipo fitoterapia o omeopatia ma la mia psicologa non vuole.mi date una risposta per favore mi sento di impazzire,sto diventando egoismo non penso ne al male che faccio ai miei e ne al mio ragazzo che ne soffre tanto,passo il mio tempo a fare ricerche su internet o leggendo i giornali per cui cerco di trovare una via d uscita o una cura . grazie
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
gentile utente indipendentemente dalla diagnosi deve affrontare e risolvere le sue angosce. Che si tratti di bipolarismo o di depressione a lei non cambia il tipo di sofferenza. Deve solo seguire i consigli di chi l'ha presa in carico sotto l'aspetto terapeutico. Rifiuta i farmaci ma si rifugia nell'alcool? tra i costi e i benefici ovvio che i farmaci hanno una funzione curativa se necessari . quindi discuta con la sua terapeuta di questo paradosso.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile Signora,
La depressione e' curata bene con una terapia integrata cioe' psicoterapia e psicofarmaci.
Quale difficolta' le creano gli psicofarmaci in particolare? Ne ha fatto mai uso?
Sa che i dosaggi sono stabiliti in modo da indurre una buona "accettazione" del principio attivo?

Purtroppo non posso consigliarLe prodotti alternativi. In quanto psicologi non ne facciamo uso.

Ci aggiorniamo quando lo desidera.

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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Utente
Utente
Salve grazie della risposta,diciamo che non mai usato psicofarmaci per paura che possono condurmi a dipendenza, ma la più grande paura è l effetto che può darmi.per questo sono in continua indecisione tra medicina non convenzionale o se dovrei accettare i farmaci una volta per tutte..
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile Signora,
Gli psicofarmaci classificati dal SSN hanno degli effetti collaterali che sono "normalizzati" , stabiliti ed esplicitati, mentre i prodotti della "medicina non convenzionale" non hanno regole come puo' intuire dalla loro classificazione.
La "dipendenza" non e' realistica in quanto i dosaggi sono stabiliti in modo da "crescere" fino a raggiungere il livello ottimale e "decrescere" al termine della cura in modo progressivo, fino alla sospensione completa della terapia, senza disturbi.
Spero di averla tranquillizzata!
I migliori saluti.
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