Idee confuse sul futuro e sui desideri
Buongiorno a tutti!! Vi premetto che sono quasi al 3 anno di Infermieristica e dopo la maturità scientifica ho fatto un anno di Giurisprudenza; ho scelto l'ospedale perché è sempre stata la mia passione: respirando quasi in prima persona questo settore me ne sono innamorata da bambina e quindi ho sempre ritenuto che questo fosse il mio sogno. Dopo questo percorso mi piacerebbe riprendere anche legge perché mi affascina molto il diritto.
Ultimamente peró é come se questo sogno fosse un pó messo alla prova: non avendo una buona autostima penso sempre di non essere all'altezza o di non sapere abbastanza. Inoltre ho sempre avuto il desiderio di insegnare perché amo i bambini, ma ho sempre scartato questa scelta per una serie di circostanze: lavoro precario, guadagno poco esaustivo, bambini che sono sempre difesi dai genitori (quindi il rapporto viene a crearsi poco con i bambini e molto con genitori...), difficoltà varie a determinare fin da subito una propria indipendenza. Insomma, per quanto sia un sogno deve dare anche soddisfazioni, altrimenti diventa un peso. Io comunque resto molto entusiasta delle mie scelte e dei miei progetti futuri (con la magistrale di Infermieristica potrei infatti insegnare e trasmettere la passione per questa professione). La mia domanda peró é: é possibile che questo pensiero sull'insegnare i bambini sia dato da un desiderio di maternità? (Al momento non potrebbe realizzarsi perché studiamo entrambi, ma mi piacerebbe avere una famiglia numerosa, insomma crescere dei bambini, educarli e seguirli nella crescita nel modo piú amorevole possibile). Ecco, vorrei cercare un attimo di chiarire queste idee. Vi ringrazio di cuore e vi auguro un buon inizio di settimana.
Ultimamente peró é come se questo sogno fosse un pó messo alla prova: non avendo una buona autostima penso sempre di non essere all'altezza o di non sapere abbastanza. Inoltre ho sempre avuto il desiderio di insegnare perché amo i bambini, ma ho sempre scartato questa scelta per una serie di circostanze: lavoro precario, guadagno poco esaustivo, bambini che sono sempre difesi dai genitori (quindi il rapporto viene a crearsi poco con i bambini e molto con genitori...), difficoltà varie a determinare fin da subito una propria indipendenza. Insomma, per quanto sia un sogno deve dare anche soddisfazioni, altrimenti diventa un peso. Io comunque resto molto entusiasta delle mie scelte e dei miei progetti futuri (con la magistrale di Infermieristica potrei infatti insegnare e trasmettere la passione per questa professione). La mia domanda peró é: é possibile che questo pensiero sull'insegnare i bambini sia dato da un desiderio di maternità? (Al momento non potrebbe realizzarsi perché studiamo entrambi, ma mi piacerebbe avere una famiglia numerosa, insomma crescere dei bambini, educarli e seguirli nella crescita nel modo piú amorevole possibile). Ecco, vorrei cercare un attimo di chiarire queste idee. Vi ringrazio di cuore e vi auguro un buon inizio di settimana.
[#1]
Gentile Utente,
ben ritrovata! Ci ha scritto per la questione università da poco tempo...
Si era poi rivolta ad uno psicologo per una consulenza?
Quanto al fatto di sapere se il Suo desiderio di insegnare sia anche o solo un desiderio di maternità, non possiamo dirlo da qui perché non La conosciamo e non è possibile stabilirlo senza conoscerla e capire la Sua storia, ecc...
Cordiali saluti,
ben ritrovata! Ci ha scritto per la questione università da poco tempo...
Si era poi rivolta ad uno psicologo per una consulenza?
Quanto al fatto di sapere se il Suo desiderio di insegnare sia anche o solo un desiderio di maternità, non possiamo dirlo da qui perché non La conosciamo e non è possibile stabilirlo senza conoscerla e capire la Sua storia, ecc...
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Cara Signorina,
Lei ha scelto di fare l'infermiera e ora vorrebbe insegnare ai "bambini".
Vorrei proporle di tornare con la mente a Lei bambina, ai rapporti avuti con i genitori, fratelli e sorelle se ne ha. Ha avuto o ha ancora i nonni?
Quanto si e' sentita "curata" e/o bisognosa di cura durante la Sua infanzia?
I migliori saluti
Lei ha scelto di fare l'infermiera e ora vorrebbe insegnare ai "bambini".
Vorrei proporle di tornare con la mente a Lei bambina, ai rapporti avuti con i genitori, fratelli e sorelle se ne ha. Ha avuto o ha ancora i nonni?
Quanto si e' sentita "curata" e/o bisognosa di cura durante la Sua infanzia?
I migliori saluti
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#3]
Utente
Vi ringrazio entrambe per le risposte. Rispondo con ordine: Si, mi sono rivolta ad una specialista nonché collega di corso (é una psicologa che si é iscritta al mio corso di laurea) e abbiamo fatto un pó il quadro della situazione su molti aspetti.
Dottoressa Esposito, ho ancora mia nonna materna a cui sono davvero molto affezionata e sono figlia unica. Diciamo che mi sono sempre sentita sempre molto seguita e per cosí dire "ovattata" dalla mia famiglia. Non ho mai nascosto di avere questa passione di insegnare ai bambini, ma allo stesso tempo é sempre stato molto forte il desiderio di aiutare il prossimo, di assisterlo e di formarmi per una professione tecnica, educativa e relazionale (considerando anche il mio carattere molto solare e gioioso). Tra i due ho scelto anche il vantaggio economico perché un lavoro deve sí piacere, ma deve anche dare garanzie economiche e soprattutto serenità.
Non le nascondo, inoltre, che un pó mi sento ancora "bambina" in senso lato: ho dei ricordi meravigliosi della mia infanzia e ritorno indietro con la mente molto volentieri.
Dottoressa Esposito, ho ancora mia nonna materna a cui sono davvero molto affezionata e sono figlia unica. Diciamo che mi sono sempre sentita sempre molto seguita e per cosí dire "ovattata" dalla mia famiglia. Non ho mai nascosto di avere questa passione di insegnare ai bambini, ma allo stesso tempo é sempre stato molto forte il desiderio di aiutare il prossimo, di assisterlo e di formarmi per una professione tecnica, educativa e relazionale (considerando anche il mio carattere molto solare e gioioso). Tra i due ho scelto anche il vantaggio economico perché un lavoro deve sí piacere, ma deve anche dare garanzie economiche e soprattutto serenità.
Non le nascondo, inoltre, che un pó mi sento ancora "bambina" in senso lato: ho dei ricordi meravigliosi della mia infanzia e ritorno indietro con la mente molto volentieri.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.1k visite dal 05/10/2015.
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