Depressione e Studio

Salve a tutti, mi trovo in un momento di grande confusione. Mi sono diplomato con il massimo dei voti al liceo scientifico dopo 5 anni di inferno, liti in famiglia, uso di antidepressivi, ansiolitici, abuso di alcol e chi ne ha più ne metta, il tutto per lenire la difficoltà di affrontare una scuola che non volevo e che mio malgrado mi è stata imposta dai miei genitori contro cui ho potuto fare ben poco se non cercare di sfuggire dalla realtà ogni volta ne avessi l'occasione. Io avrei voluto frequentare un ITS e diventare tecnico informatico ma per loro un non era abbastanza.
In ogni caso il punto è questo: mi sono iscritto ad ingegneria informatica, ma la situazione si sta facendo pesante, faccio una fatica bestiale a concentrarmi e a studiare, è come se avessi un viscerale rifiuto per lo studio e in questi anni avessi esaurito tutte le energie mentali. Mi sento in trappola: con il mio diploma di liceo non posso fare nessun lavoro qualificato e contemporaneamente sento di non avere le forze per massacrarmi sui libri per altri 5 anni almeno. Mi sento un fallito che ha faticato per nulla, mi capita spesso di pensare anche di farla finita; inoltre ho un rancore verso i miei genitori, penso che abbiano contribuito in modo determinante a creare questo stato di cose. Aggiungo che fin da piccolo ho avuto un carattere difficile, sono una persona introversa e molto ansiosa; durante la scuola per un periodo ho sofferto anche di attacchi di panico; per circa 4 anni ho frequentato uno psicoterapeuta con scarsi risultati, sono andato anche da uno psichiatra che mi ha prescritto un anti depressivo che ho appena finito di scalare. Anche il mio rapporto con la scuola è sempre stato drammatico: fin dalle elementari mi ha creato problemi complice sopratutto la grande pressione da parte dei miei genitori per i quali lo studio e la scuola dovevano venire prima di tutto. Ora credo che i miei genitori abbiano voluto sempre il meglio per me ma questo mi ha privato della libertà e purtroppo anche della felicità. Chiedo a voi un consiglio e premetto che non vorrei intraprendere un altro percorso di psicoterapia dato che in questi anni non mi ha aiutato. Sono veramente disperato, non ce la faccio più a vivere con questo male dentro che mi rode continuamente da anni. Vorrei un pò di stabilità, un lavoro, guadagnarmi qualcosa, avere qualche soddisfazione ma il treno della vita corre, ho perso alcune fermate e non si torna indietro.
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Dr.ssa Magda Muscarà Fregonese Psicoterapeuta, Psicologo 3.8k 149
Gentile ragazzo, " il treno della vita corre, ho perso alcune fermate e non si torna indietro.. così pensi e così ci dici"..vorrei tranquillizzarti, a 19 anni con un diploma di liceo hai una carta buonissima in mano e tutto il tempo che vuoi per informarti e decidere in base al principio di realtà e non della paura del futuro ed alla tua pur comprensibile rabbia.

Ti propongo di informarti allo Sportello Giovani della tua prestigiosa Università per vedere come utilizzare il bagaglio culturale che hai , sapere se ci sono strade più brevi per qualificarti e lavorare nel campo dell'informatica, magari anche esplorare il campo del lavoro .. prova , non è una psicoterapia , ma un momento di riflessione .

Nelle tue parole sento un'ondata di ribellione , di rabbia per non essere stato capito , ma forse anche per non essere riuscito a farti ascoltare..

Ma non è tardi come pensi , ce la fai.. ma non sprecare altra energia ad opporti , cerchiamo le soluzioni, pensa bene a cosa sogni e muoviti , è la motivazione che muove il mondo, allora si trovano le soluzioni e le strade ed anche le scorciatoie..
Cosa ne pensi ?
Cerca davvero le strade , intanto cari auguri..

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Caro ragazzo,
Vorrei aggiungere qualche parola al parere della collega Dott.ssa Muscara' che condivido.
La scelta del Liceo, "obbligata" forzosamente dai tuoi genitori, a mio avviso e' stata ottima.
Il liceo da' una preparazione ed una forma mentale perfetta e che non viene fornita da altri tipi di Scuole superiori.
E se ti sei diplomato con il massimo dei voti tutto cio' dara' i suoi frutti.
Forse sei troppo giovane e solo alle porte della vita "adulta" per apprezzare quanto ti ha dato, ma lo capirai col tempo.
Ora tira un respiro, cerca un altro tipo di psicoterapia (Io ti consiglierei una terapia psicodinamica per elaborare tutta la complessa simbolizzazione che sembra apparire dalle tue parole circa il rapporto con i tuoi) e inizia la tua carriera universitaria.
Sono sicura che diventerai un brillante ingegnere informatico e sarai soddisfatto di te e di quello che la vita ti offrira'.
Facci sapere! In bocca al lupo!

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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Utente
Utente
Buonasera, vi ringrazio per la tempestiva risposta. Per il momento la mia decisione è quella di provare a proseguire con l'università ma se la situazione non migliora proverò altre strade, non intendo andare avanti a forza di prendere roba, voglio trovare un pò di serenità e stabilità che in questi anni mi è mancata a costo di "deludere" le aspettative dei miei genitori.
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Se la tua unica "energia motrice" e' solo quella determinata dai desideri dei tuoi genitori certo non puo' darti molta "alimentazione"!
Ti auguro pero' di appassionarti negli studi e prendere in prima persona, su di te, l'impegno di realizzarti nel modo migliore!
Facci sapere, se vuoi!
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Utente
Utente
Buonasera torno a scrivere dopo più di due mesi. Dopo un primo periodo in cui la situazione sembrava gestibile, ora sono ricaduto nella disperazione più nera. Sono alquanto depresso ed esaurito questi ultimi giorni: ho tachicardie, vertigini, emicranie, bruciore agli occhi. Mi sento uno straccio e studio con enorme difficoltà, mi viene la nausea a mettermi sui libri a volte anche solo a leggere. Inoltre mi sento estremamente solo, ho fatto poche conoscenze superficiali ai corsi e vedere gli altri felici e magari anche fidanzati mi rende ancora più triste e vorrei solo scomparire. Durante la settimana spero solo che arrivi presto il sabato sera per evadere per quelle due ore e non sentire il vuoto che ho dentro. Mi capita spesso di vagare per ore in auto da solo con la musica alta mentre piango sognando una vita diversa. Prima eventualmente di rivolgermi ad uno specialista chiedo un ulteriore parere a voi, come dicevo ho già frequentato uno psicoterapeuta per vari anni e non sono molto propenso a riprendere questa strada, in ogni caso devo cercare di stare meglio anche se non so come uscirne.
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Dr.ssa Magda Muscarà Fregonese Psicoterapeuta, Psicologo 3.8k 149
Carissimo, mi space sentirLa così solo e disperato, ha bisogno di essere aiutato,cominci col chiedere aiuto al medico di base, secondo me l'associazione tra un mirato supporto farmacologico, prescritto da uno psichiatra dal quale le consiglio di andare, senza paura delle parole, se avesse una gamba rotta se la farebbe aggiustare, vero ? unita ad una psicoterapia psicodinamica la farebbe uscire da questo tunnel nero che le ruba la giovinezza..
Correre in macchina a musica spiegata.. mi fa tenerezza, ma non basta , sia pragmatico e intelligente e agisca, decida , starà presto meglio.. una laurea in informatica , prestigiosa e ben pagata, è una meta possibile, coraggio e grinta , si ribelli al negativismo..a passi ponderati si esce dalla disperazione..!!