Relazione dannosa?
Gentilissimi dottori,
quasi un anno fa ho perso improvvisamente mio padre, che era forse la persona a cui ero più legata al mondo. Il mio fidanzato è stato vicino a me e alla mia famiglia fin dal primo momento, è così è stato il primo che io abbia fatto avvicinare ai miei cari, non avevo mai aperto quella porta con nessuno prima, perché tendo a "difendere" la mia famiglia da qualsiasi "aggressione esterna", e forse è stata una scelta dettata dal momento e dalla situazione.
Nei mesi successivi ho avuto delle grosse difficoltà ad avere dei momenti di intimità con lui, che all'inizio sembrava capire, poi ha iniziato ad essere insistente è quasi aggressivo, finché io non ho "ceduto", forse più per far finire quella situazione che perché lo volessi davvero.
Negli ultimi mesi è diventato geloso e possessivo, cerca di controllare ogni mia azione, e mi risponde spesso male, dicendomi di stare zitta e insultandomi quando non sono d'accordo con lui. Alcune volte mi fa delle domande e mi dice "stai zitta" prima ancora che io sia riuscita a rispondere. Non abbiamo rapporti sessuali da mesi, a me non piace la persona che è ora e quindi non riesco ad avere intimità con lui, e lui reagisce sempre male ai miei rifiuti, senza provare a comprendere le mie motivazioni. Io e lui conviviamo da maggio, e stiamo insieme da un anno e mezzo, credo che questa scelta sia stata affrettata e non capisco perché io l'abbia fatto, però ora mi sento bloccata dalla situazione, dal fatto che abbiamo comprato un cane insieme, e anche dal fatto che mi dispiacerebbe lasciarlo con tutto quello che ne conseguirebbe per lui, perché forse ci sono ancora legata per tutto quello che abbiamo vissuto all'inizio della storia, e soprattutto per come era lui all'inizio della storia. Continuo a pensare di comprare casa da sola, ma poi mi blocco perché non so se è giusto e se voglio farlo soffrire e creargli dei problemi, ad esempio io non potrei portare il cane a casa dei miei (nell'attesa di comprare casa), e lui a casa dei suoi ha tre gatti, al momento non sta lavorando e sarebbe complicato rimanere a casa nostra e pagare affitto e spese da solo. Non riesco ad uscire da questa situazione e nemmeno a capire il perché di tante delle mie decisioni, mi sembra di essere in un labirinto di cui non trovo l'uscita.
Vi ringrazio anticipatamente,
Donna, 26 anni
quasi un anno fa ho perso improvvisamente mio padre, che era forse la persona a cui ero più legata al mondo. Il mio fidanzato è stato vicino a me e alla mia famiglia fin dal primo momento, è così è stato il primo che io abbia fatto avvicinare ai miei cari, non avevo mai aperto quella porta con nessuno prima, perché tendo a "difendere" la mia famiglia da qualsiasi "aggressione esterna", e forse è stata una scelta dettata dal momento e dalla situazione.
Nei mesi successivi ho avuto delle grosse difficoltà ad avere dei momenti di intimità con lui, che all'inizio sembrava capire, poi ha iniziato ad essere insistente è quasi aggressivo, finché io non ho "ceduto", forse più per far finire quella situazione che perché lo volessi davvero.
Negli ultimi mesi è diventato geloso e possessivo, cerca di controllare ogni mia azione, e mi risponde spesso male, dicendomi di stare zitta e insultandomi quando non sono d'accordo con lui. Alcune volte mi fa delle domande e mi dice "stai zitta" prima ancora che io sia riuscita a rispondere. Non abbiamo rapporti sessuali da mesi, a me non piace la persona che è ora e quindi non riesco ad avere intimità con lui, e lui reagisce sempre male ai miei rifiuti, senza provare a comprendere le mie motivazioni. Io e lui conviviamo da maggio, e stiamo insieme da un anno e mezzo, credo che questa scelta sia stata affrettata e non capisco perché io l'abbia fatto, però ora mi sento bloccata dalla situazione, dal fatto che abbiamo comprato un cane insieme, e anche dal fatto che mi dispiacerebbe lasciarlo con tutto quello che ne conseguirebbe per lui, perché forse ci sono ancora legata per tutto quello che abbiamo vissuto all'inizio della storia, e soprattutto per come era lui all'inizio della storia. Continuo a pensare di comprare casa da sola, ma poi mi blocco perché non so se è giusto e se voglio farlo soffrire e creargli dei problemi, ad esempio io non potrei portare il cane a casa dei miei (nell'attesa di comprare casa), e lui a casa dei suoi ha tre gatti, al momento non sta lavorando e sarebbe complicato rimanere a casa nostra e pagare affitto e spese da solo. Non riesco ad uscire da questa situazione e nemmeno a capire il perché di tante delle mie decisioni, mi sembra di essere in un labirinto di cui non trovo l'uscita.
Vi ringrazio anticipatamente,
Donna, 26 anni
[#1]
Gentile Utente,
Ci scrive per una mancanza di dessierio sessuale dal 2013, segue un consulto per un lutto importante a cui ho anche risposto io.
https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/454250-lutto-e-sessualita.html
Adesso ci scrive dicendoci che queso legame è dannoso.
Forse sarebbe davvero il caso di indagare davvero sulle reali possibilità che questo legame contiene e le oggettive pericolosità per il suo benessere.
Ci scrive per una mancanza di dessierio sessuale dal 2013, segue un consulto per un lutto importante a cui ho anche risposto io.
https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/454250-lutto-e-sessualita.html
Adesso ci scrive dicendoci che queso legame è dannoso.
Forse sarebbe davvero il caso di indagare davvero sulle reali possibilità che questo legame contiene e le oggettive pericolosità per il suo benessere.
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#2]
Gentile Utente
Che cosa pensa che sia cambiato davvero tra voi due negli ultimi mesi?
Prima come si comportava il suo ragazzo?
È cambiato dopo il lutto o dopo la convivenza?
Che cosa pensa che sia cambiato davvero tra voi due negli ultimi mesi?
Prima come si comportava il suo ragazzo?
È cambiato dopo il lutto o dopo la convivenza?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#4]
Il corpo non mente mai....lo ascolti, contiene grandi verità.
Legga anche queste letture sul desiderio l'aiuteranno a capire di più, se desidera, poi ne riparliamo.
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1240-i-disturbi-del-desiderio-sessuale-parte-prima.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1268-i-disturbi-del-desiderio-sessuale-parte-seconda.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3767-calo-del-desiderio-sessuale-monogamia-o-tradimento-pornografia-o-erotismo.html
https://www.medicitalia.it/news/psicologia/4916-alibi-sessuali-i-nemici-del-desiderio.html
Legga anche queste letture sul desiderio l'aiuteranno a capire di più, se desidera, poi ne riparliamo.
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1240-i-disturbi-del-desiderio-sessuale-parte-prima.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1268-i-disturbi-del-desiderio-sessuale-parte-seconda.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3767-calo-del-desiderio-sessuale-monogamia-o-tradimento-pornografia-o-erotismo.html
https://www.medicitalia.it/news/psicologia/4916-alibi-sessuali-i-nemici-del-desiderio.html
[#5]
Ex utente
Gent.ma Dott.ssa Pileci,
la ringrazio per la risposta.
Penso che le cose siano iniziate a cambiare dopo il lutto, è stato un crescendo, e la situazione è andata via via peggiorando.
Io sicuramente sono cambiata nell'ultimo anno, sto ancora elaborando il lutto e cercando di capire chi sono ora e cosa voglio per me stessa.
Lui invece ha smesso di lavorare, è diventato ossessivamente attento al nostro cane (la cosa crea ulteriori divergenze tra noi), ed è sempre a casa lamentandosi che io non ci sono mai (lavoro.)
Quando ci siamo conosciuti era tutto lavoro e attenzioni per me, non era assolutamente geloso o possessivo, mentre ora mi chiede chi sto sentendo ogni volta che mi vede con il telefono in mano. Richiede sempre attenzioni per sé, quando sono a casa non posso stare al computer o leggere un libro o stare più di tanto in doccia o andare a dormire presto perché "non sto mai con lui".
Poi ci sono dei momenti in cui non è aggressivo, e in quei momenti mi riempio di dubbi...
la ringrazio per la risposta.
Penso che le cose siano iniziate a cambiare dopo il lutto, è stato un crescendo, e la situazione è andata via via peggiorando.
Io sicuramente sono cambiata nell'ultimo anno, sto ancora elaborando il lutto e cercando di capire chi sono ora e cosa voglio per me stessa.
Lui invece ha smesso di lavorare, è diventato ossessivamente attento al nostro cane (la cosa crea ulteriori divergenze tra noi), ed è sempre a casa lamentandosi che io non ci sono mai (lavoro.)
Quando ci siamo conosciuti era tutto lavoro e attenzioni per me, non era assolutamente geloso o possessivo, mentre ora mi chiede chi sto sentendo ogni volta che mi vede con il telefono in mano. Richiede sempre attenzioni per sé, quando sono a casa non posso stare al computer o leggere un libro o stare più di tanto in doccia o andare a dormire presto perché "non sto mai con lui".
Poi ci sono dei momenti in cui non è aggressivo, e in quei momenti mi riempio di dubbi...
[#8]
Gentile Ragazza,
forse ha deciso di convivere in un momento delicato della sua vita dopo la scomparsa di suo padre, un grave e improvviso lutto di per sé destabilizzante e che può aver contribuito a una sua minore disponibilità verso il partner...
La convivenza poi comporta aggiustamenti non da poco e condivisione della quotidianità... Probabili incomprensioni tra voi non sufficientemente chiarite...forse aspettative disattese... problemi personali che si riverberano sulla coppia... altro che non sappiamo hanno contribuito a innescare dinamiche disfunzionali nel vostro rapporto...sarebbe opportuno venirne a capo data la situazione descritta.
Comprendo i problemi pratici che seppure importanti, potrebbero non essere i reali ostacoli a una sua decisione, come del resto dice quando parla dei primi tempi del vostro rapporto.
La decisione di convivere è stata condivisa e voluta da entrambi?
Cosa desidera in un rapporto a due?
Quali sentimenti la legano al suo compagno?
Quanto sarebbe eventualmente motivata a proseguire?
Quali i suoi progetti futuri?
Credo che il contributo diretto di un nostro collega potrebbe essere opportuno per accompagnarla/vi ad uscire da un momento in cui chiarire idee risulta difficile, da sola o in coppia
se il suo partner fosse d'accordo.
Cordialità
forse ha deciso di convivere in un momento delicato della sua vita dopo la scomparsa di suo padre, un grave e improvviso lutto di per sé destabilizzante e che può aver contribuito a una sua minore disponibilità verso il partner...
La convivenza poi comporta aggiustamenti non da poco e condivisione della quotidianità... Probabili incomprensioni tra voi non sufficientemente chiarite...forse aspettative disattese... problemi personali che si riverberano sulla coppia... altro che non sappiamo hanno contribuito a innescare dinamiche disfunzionali nel vostro rapporto...sarebbe opportuno venirne a capo data la situazione descritta.
Comprendo i problemi pratici che seppure importanti, potrebbero non essere i reali ostacoli a una sua decisione, come del resto dice quando parla dei primi tempi del vostro rapporto.
La decisione di convivere è stata condivisa e voluta da entrambi?
Cosa desidera in un rapporto a due?
Quali sentimenti la legano al suo compagno?
Quanto sarebbe eventualmente motivata a proseguire?
Quali i suoi progetti futuri?
Credo che il contributo diretto di un nostro collega potrebbe essere opportuno per accompagnarla/vi ad uscire da un momento in cui chiarire idee risulta difficile, da sola o in coppia
se il suo partner fosse d'accordo.
Cordialità
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#9]
Ex utente
Gent.ma Dott.ssa Rinella,
la ringrazio per la Sua risposta.
La scelta di andare a convivere è stata un po' spinta da lui, io volevo aspettare un po' di più, semplicemente per la paura di non essere adatta ad una convivenza in generale, in quanto io ho bisogno di spazi per me che, in questo caso, mi vengono negati di continuo.
la ringrazio per la Sua risposta.
La scelta di andare a convivere è stata un po' spinta da lui, io volevo aspettare un po' di più, semplicemente per la paura di non essere adatta ad una convivenza in generale, in quanto io ho bisogno di spazi per me che, in questo caso, mi vengono negati di continuo.
[#10]
Più comprensibile allora quanto sta succedendo. Non sembra siate partiti nel migliore dei modi, probabilmente da quanto dice aveva bisogno di tempo per prendere una decisione così impegnativa.
Sono opportuni chiarimenti, gli spazi personali in una coppia dovrebbero essere preservati, naturalmente nel rispetto dell'altro, altrimenti si rischia di sentirsi in trappola.
D'altra parte i problemi nell'intimità sono spesso il segnale di qualcosa che non va nella relazione.
Cosa le farebbe pensare di non essere in generale adatta a una convivenza?
Sono opportuni chiarimenti, gli spazi personali in una coppia dovrebbero essere preservati, naturalmente nel rispetto dell'altro, altrimenti si rischia di sentirsi in trappola.
D'altra parte i problemi nell'intimità sono spesso il segnale di qualcosa che non va nella relazione.
Cosa le farebbe pensare di non essere in generale adatta a una convivenza?
[#11]
Ex utente
In generale sono un po' "eremita", nel senso che mi piace fare cose per conto mio, come leggere o guardare delle serie TV che so che magari non interessano all'altra persona - so che questo dovrebbe essere normale, ma al momento mi sembra impossibile fare qualsiasi cosa senza dovermi giustificare.
Poi amo che le cose in casa siano fatte a modo mio, e sono tranquillamente disposta per questo a farle io, ma vengo sempre aggredita perché l'altra persona ha il suo modo (in alcuni casi va benissimo, in altri - ad esempio se si spruzza il detergente sui fornelli e poi non viene passato con spugna e acqua ma solo asciugato con la carta - no).
In generale sono sempre stata molto bene da sola, ho sempre avuto paura di essere privata delle mie piccole libertà, e come una profezia autoavverante sta succedendo.
Poi amo che le cose in casa siano fatte a modo mio, e sono tranquillamente disposta per questo a farle io, ma vengo sempre aggredita perché l'altra persona ha il suo modo (in alcuni casi va benissimo, in altri - ad esempio se si spruzza il detergente sui fornelli e poi non viene passato con spugna e acqua ma solo asciugato con la carta - no).
In generale sono sempre stata molto bene da sola, ho sempre avuto paura di essere privata delle mie piccole libertà, e come una profezia autoavverante sta succedendo.
Questo consulto ha ricevuto 11 risposte e 1.7k visite dal 30/09/2015.
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