Confusione e separazione
Gentili psicologi,
sono una ragazza di 30 anni in un periodo della mia vita abbastanza complesso. Il mio lavoro mi dà soddisfazione e i rapporti con la mia famiglia sono ottimi, ma sto affrontando una pesante separazione dal mio ragazzo, dopo 5 anni. 4 mesi fa ho scoperto che lui da qualche giorno sentiva un'altra, non a caso in un periodo in cui io ho avanzato il desiderio di voler vivere assieme a lui. Lui, invece che esprimere perplessità o paure, si è tenuto dentro tutto per diversi mesi, sino ad arrivare a questa fuga. Quando l'ho scoperto, ho deciso di mettere le distanze, sapendo che lui stava di fatto attraversando una profonda crisi su tutti i fronti (problemi in famiglia, perdita del lavoro) e che questa nuova conoscenza altro non poteva essere che un sintomo di malessere. Ciò nonostante, le distanze le ho prese solo in apparenza, perché ho continuato ad aspettarlo e a sentirlo. Ora, dopo mesi, lui ha smesso di sentire altre ragazze e dice di voler riprendere in mano se stesso nella speranza di riavermi con sé. Io mi faccio sentire sempre meno e ho smesso di vederlo, ma dentro ho la speranza che lui torni da me. Non riesco a porre la parola fine, sebbene questa situazione, trita e ritrita nei forum, credo non abbia altre soluzioni che il lasciarlo andare. Lui, in modo probabilmente ipocrita, esprime queste speranze mentre continua a comportarsi da adolescente, io mi ci faccio tenere legata, come una stupida, che prima dichiara di voler andare per la propria strada, ma torna dopo una settimana anche in assenza di alcun segnale positivo da parte sua.
Cosa devo pensare? Perché non riesco a sparire completamente e continuo a sperare in lui?
sono una ragazza di 30 anni in un periodo della mia vita abbastanza complesso. Il mio lavoro mi dà soddisfazione e i rapporti con la mia famiglia sono ottimi, ma sto affrontando una pesante separazione dal mio ragazzo, dopo 5 anni. 4 mesi fa ho scoperto che lui da qualche giorno sentiva un'altra, non a caso in un periodo in cui io ho avanzato il desiderio di voler vivere assieme a lui. Lui, invece che esprimere perplessità o paure, si è tenuto dentro tutto per diversi mesi, sino ad arrivare a questa fuga. Quando l'ho scoperto, ho deciso di mettere le distanze, sapendo che lui stava di fatto attraversando una profonda crisi su tutti i fronti (problemi in famiglia, perdita del lavoro) e che questa nuova conoscenza altro non poteva essere che un sintomo di malessere. Ciò nonostante, le distanze le ho prese solo in apparenza, perché ho continuato ad aspettarlo e a sentirlo. Ora, dopo mesi, lui ha smesso di sentire altre ragazze e dice di voler riprendere in mano se stesso nella speranza di riavermi con sé. Io mi faccio sentire sempre meno e ho smesso di vederlo, ma dentro ho la speranza che lui torni da me. Non riesco a porre la parola fine, sebbene questa situazione, trita e ritrita nei forum, credo non abbia altre soluzioni che il lasciarlo andare. Lui, in modo probabilmente ipocrita, esprime queste speranze mentre continua a comportarsi da adolescente, io mi ci faccio tenere legata, come una stupida, che prima dichiara di voler andare per la propria strada, ma torna dopo una settimana anche in assenza di alcun segnale positivo da parte sua.
Cosa devo pensare? Perché non riesco a sparire completamente e continuo a sperare in lui?
[#1]
Cara ragazza,
Si e' vero! E' un tema trito e ritrito nel forum.
Perche' una risposta "certa" non c'e.
Tutti noi siamo fatti di ragione, in minima parte, e la ragione dice delle cose che le emozioni, i sentimenti non sanno ascoltare.
Perche' questi ultimi smettano di padroneggiare la nostra vita occorre purtroppo che vengano feriti a morte. E inizino a inviarci dei messaggi di rifiuto potenti. Come potenti sono i sentimenti.
Che dirLe percio'?
Cercare dentro di se' cosa prevalga. Cercare di intuirlo davvero. Poi seguirlo e' ancora un'altra storia.
Se Le fosse possibile La inviterei a farsi aiutare da uno psicologo dinamico che l'aiuti a "decodificare" tramite sogni o associazioni, quello che davvero "sente" nel profondo di se'.
E' davvero l'unico modo "propedeutico" a una eventuale scelta.
I migliori auguri!
Si e' vero! E' un tema trito e ritrito nel forum.
Perche' una risposta "certa" non c'e.
Tutti noi siamo fatti di ragione, in minima parte, e la ragione dice delle cose che le emozioni, i sentimenti non sanno ascoltare.
Perche' questi ultimi smettano di padroneggiare la nostra vita occorre purtroppo che vengano feriti a morte. E inizino a inviarci dei messaggi di rifiuto potenti. Come potenti sono i sentimenti.
Che dirLe percio'?
Cercare dentro di se' cosa prevalga. Cercare di intuirlo davvero. Poi seguirlo e' ancora un'altra storia.
Se Le fosse possibile La inviterei a farsi aiutare da uno psicologo dinamico che l'aiuti a "decodificare" tramite sogni o associazioni, quello che davvero "sente" nel profondo di se'.
E' davvero l'unico modo "propedeutico" a una eventuale scelta.
I migliori auguri!
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#2]
Utente
Gentile dott.ssa,
la ringrazio per la risposta e seguirò sicuramente il suo consiglio. Purtroppo è stato inutile ostinarmi nel vietare a me stessa di non sentirlo, non funziono inducendomi dei comportamenti. Forse sto cercando qualcuno che mi metta di fronte all'evidenza dei fatti: se lui vuole risolvere da solo i suoi problemi, significa che non vuole più te. Vorrei essere così semplicistica, ma non ci riesco e finisco per perdermi in una complessità ai limiti della pazzia..
la ringrazio per la risposta e seguirò sicuramente il suo consiglio. Purtroppo è stato inutile ostinarmi nel vietare a me stessa di non sentirlo, non funziono inducendomi dei comportamenti. Forse sto cercando qualcuno che mi metta di fronte all'evidenza dei fatti: se lui vuole risolvere da solo i suoi problemi, significa che non vuole più te. Vorrei essere così semplicistica, ma non ci riesco e finisco per perdermi in una complessità ai limiti della pazzia..
[#3]
Salve a lei, condivido le parole della dottoressa Esposito sul fatto che le emozioni non sentono ragione. È una situazione dolorosa, 5 anni anni di condivisione di vita non sono pochi, forse non è strano quello che prova. Anche se non ci conosciamo, posso ipotizzare che, nonostante il suo tentativo di dimenticarlo, la sua attesa possa essere il segno di un amore profondo. D'altronde, dal mio punto di vista, gli amori di una vita non sono tanti.
Personalmente penso che se il suo ex riconosca di essere in fuga, si stia mettendo in gioco e chieda un'altra possibilità, se è così e non è solo ipocrisia, non penso sia più giusto necessariamente dirgli di no.
È una scelta molto soggettiva, che dovrà fare lei da sola, ma non è detto che porre la parola fine sia la scelta migliore o quella che rappresenti forza. A volte ci vuole più forza a crederci, più forza a stare nel dubbio, più forza a lottare e a perdonare.
Un saluto,
Enrico de Sanctis
Personalmente penso che se il suo ex riconosca di essere in fuga, si stia mettendo in gioco e chieda un'altra possibilità, se è così e non è solo ipocrisia, non penso sia più giusto necessariamente dirgli di no.
È una scelta molto soggettiva, che dovrà fare lei da sola, ma non è detto che porre la parola fine sia la scelta migliore o quella che rappresenti forza. A volte ci vuole più forza a crederci, più forza a stare nel dubbio, più forza a lottare e a perdonare.
Un saluto,
Enrico de Sanctis
Dr. Enrico de Sanctis - Roma
Psicologo e Psicoterapeuta a orientamento psicoanalitico
www.enricodesanctis.it
[#4]
Utente
Grazie dottore,
credo anche io che in questo caso la cosa più difficile sia tollerare la frustrazione di una situazione così ambigua e indefinita. Così come accettare che in una coppia probabilmente vi sono dei momenti in cui i confini vanno ridefiniti e per far questo occorre necessariamente passare dalla ridefinizione dei propri. Attualmente lui dice di essere in una fase di disintossicazione dai mesi assurdi di fuga profonda e che ora stia cercando di rimettersi in sesto per me. Per questo ancora vuole tenere le distanze e non riesce a considerare finita la nostra relazione. E' proprio in questo passaggio che non so bene se sono di fronte ad un ipocrita, svelatosi dopo tanti anni, o di fronte ad una persona che ha tradito la mia fiducia perché in difficoltà..
credo anche io che in questo caso la cosa più difficile sia tollerare la frustrazione di una situazione così ambigua e indefinita. Così come accettare che in una coppia probabilmente vi sono dei momenti in cui i confini vanno ridefiniti e per far questo occorre necessariamente passare dalla ridefinizione dei propri. Attualmente lui dice di essere in una fase di disintossicazione dai mesi assurdi di fuga profonda e che ora stia cercando di rimettersi in sesto per me. Per questo ancora vuole tenere le distanze e non riesce a considerare finita la nostra relazione. E' proprio in questo passaggio che non so bene se sono di fronte ad un ipocrita, svelatosi dopo tanti anni, o di fronte ad una persona che ha tradito la mia fiducia perché in difficoltà..
[#5]
Sono sicuro che scioglierà i suoi dubbi, solo rischiando potrà saperlo.
Personalmente penso che l'amore significhi cambiare se stessi grazie al confronto e al desiderio per l'altro.
Il mio augurio più caro è per lei, per voi,
Enrico de Sanctis
Personalmente penso che l'amore significhi cambiare se stessi grazie al confronto e al desiderio per l'altro.
Il mio augurio più caro è per lei, per voi,
Enrico de Sanctis
[#7]
Gentile Utente,
Aggiungo qualche riflessione a quelle già ricevute che condivido.
Molti utenti ci scrivono perché non riescono a viversi un amore a tutto tondo, hanno paura, sono diffidenti, non sanno come lasciarsi andare ai flutti delle emozioni...
Le scelte del cuore spesso fanno a pugni con quelle della ragione...
Entrare in rapporto con l'altro significa lasciarsi andare, perdere il controllo dell'aspetto razionale, lasciarsi sorprendere dall'aspetto emozionale, e tuffarsi nel mare delle emozioni che non sempre siamo in grado di affrontare...
Spesso esiste un conflitto tra desiderio e paura, tra razionalità e sfera emotiva.
Non conosciamo questo ragazzo, per tal motivo è difficile potersi esprimere.
Sarebbe utile sapere si cosa si fonda la vostra relazione:
Stima
Empatia
Desiderio
Progetti comuni
Sessualità
Amicizia ..altro...
Sapere se era in bilico già da prima ed ora è precipitata o l'evento recente è soltanto un incidente di percorso..
Sapere se è allergico alle responsabilità o desidera tempo...
Ci sarebbero tantissimi aspetti della sua coppia da poter analizzare, ma non online.
Auguri per tutto.
Aggiungo qualche riflessione a quelle già ricevute che condivido.
Molti utenti ci scrivono perché non riescono a viversi un amore a tutto tondo, hanno paura, sono diffidenti, non sanno come lasciarsi andare ai flutti delle emozioni...
Le scelte del cuore spesso fanno a pugni con quelle della ragione...
Entrare in rapporto con l'altro significa lasciarsi andare, perdere il controllo dell'aspetto razionale, lasciarsi sorprendere dall'aspetto emozionale, e tuffarsi nel mare delle emozioni che non sempre siamo in grado di affrontare...
Spesso esiste un conflitto tra desiderio e paura, tra razionalità e sfera emotiva.
Non conosciamo questo ragazzo, per tal motivo è difficile potersi esprimere.
Sarebbe utile sapere si cosa si fonda la vostra relazione:
Stima
Empatia
Desiderio
Progetti comuni
Sessualità
Amicizia ..altro...
Sapere se era in bilico già da prima ed ora è precipitata o l'evento recente è soltanto un incidente di percorso..
Sapere se è allergico alle responsabilità o desidera tempo...
Ci sarebbero tantissimi aspetti della sua coppia da poter analizzare, ma non online.
Auguri per tutto.
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#8]
Utente
Grazie mille dottoressa.
Tutto è cominciato, a mio modo di vedere, quando un anno fa si è parlato di convivenza. Io ho deciso di non reprimere questo desiderio, rischiando. Ad oggi posso dire che non è andata bene e vorrei avere la stessa convinzione di allora, ovvero che non devo mettere da parte le mie necessità, anche evolutive, per una falsa tranquillità. Purtroppo ora penso di essere caduta in depressione, a fronte del crollo di ogni mia progettualità, prima "condivisa" con lui. I chili persi, il senso di vuoto e di smarrimento perenne credo mi indichino questo. I miei pensieri iniziano ad assumere toni inquisitori ed ossessivi e per questo so che mi rivolgerò ad uno specialista. Mi piacerebbe sapere, sulla base della vostra esperienza, se le storie che crollano di fronte ad un passo importante quale la convivenza sono destinate esclusivamente a prendere atto della propria fase diversa di vita e a lasciar andare tutto...
Tutto è cominciato, a mio modo di vedere, quando un anno fa si è parlato di convivenza. Io ho deciso di non reprimere questo desiderio, rischiando. Ad oggi posso dire che non è andata bene e vorrei avere la stessa convinzione di allora, ovvero che non devo mettere da parte le mie necessità, anche evolutive, per una falsa tranquillità. Purtroppo ora penso di essere caduta in depressione, a fronte del crollo di ogni mia progettualità, prima "condivisa" con lui. I chili persi, il senso di vuoto e di smarrimento perenne credo mi indichino questo. I miei pensieri iniziano ad assumere toni inquisitori ed ossessivi e per questo so che mi rivolgerò ad uno specialista. Mi piacerebbe sapere, sulla base della vostra esperienza, se le storie che crollano di fronte ad un passo importante quale la convivenza sono destinate esclusivamente a prendere atto della propria fase diversa di vita e a lasciar andare tutto...
[#9]
Non esistono statistiche, ma esseri umani....emaoioni,mature, storie di vita uniche ed irripetibili...
Non posso rispondere alla sua domanda le direi una falsità.
Si faccia supportare, ne guadagnerà in salute ed in consapevolezza a prescindere dalla sua coppia.
Provi a leggere questa lettura
https://www.medicitalia.it/news/psicologia/5179-c-era-una-volta-il-matrimonio.html
Non posso rispondere alla sua domanda le direi una falsità.
Si faccia supportare, ne guadagnerà in salute ed in consapevolezza a prescindere dalla sua coppia.
Provi a leggere questa lettura
https://www.medicitalia.it/news/psicologia/5179-c-era-una-volta-il-matrimonio.html
[#12]
Dicevo rischiare intendendo il fatto che se gli dà un'altra possibilità, investirà il rapporto con i suoi sentimenti vivi, si esporrà, e quindi rischia di essere ferita nuovamente.
È un po' come scegliere se accettare o meno una scommessa. Può andarci con i piedi di piombo, però già lei lo desidera e, se ci riproverete, penso sia difficile non correre questo rischio.
Non so come la vede, ma forse personalmente, se lui è in buona fede e lavora su di sé, sarei cauto a ricreare quelle situazioni che possano suscitare paura in lui, ad esempio, e farlo fuggire.
Su questo non rischierei almeno inizialmente perché, se è vero che fugge, possono esserci vissuti profondi in lui relativamente a certe sue dinamiche interiori, che non è semplice né immediato cambiare. So che per lei questo può essere interminabile e faticoso, anche perché ha sulle spalle il peso di una delusione cocente.
Però con un po' di pazienza, speriamo che piano piano le cose potranno sorprenderla e ripagarla del suo coraggio.
Nuovamente saluti,
Enrico de Sanctis
È un po' come scegliere se accettare o meno una scommessa. Può andarci con i piedi di piombo, però già lei lo desidera e, se ci riproverete, penso sia difficile non correre questo rischio.
Non so come la vede, ma forse personalmente, se lui è in buona fede e lavora su di sé, sarei cauto a ricreare quelle situazioni che possano suscitare paura in lui, ad esempio, e farlo fuggire.
Su questo non rischierei almeno inizialmente perché, se è vero che fugge, possono esserci vissuti profondi in lui relativamente a certe sue dinamiche interiori, che non è semplice né immediato cambiare. So che per lei questo può essere interminabile e faticoso, anche perché ha sulle spalle il peso di una delusione cocente.
Però con un po' di pazienza, speriamo che piano piano le cose potranno sorprenderla e ripagarla del suo coraggio.
Nuovamente saluti,
Enrico de Sanctis
Questo consulto ha ricevuto 13 risposte e 1.8k visite dal 28/09/2015.
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